(ANSA) - ROMA, 10 DIC - Fiat (Milano: FIA.MI - notizie - bacheca) e sindacati (Fiom, Fim, Uilm e Ugl) hanno siglato la notte scorsa a Potenza un accordo per una nuova distribuzione dei giorni di lavoro nello stabilimento di Melfi (Potenza) nella fase di avvio della produzione della "199", l' autovettura che dopo l' estate, sostituirà nel segmento 'B' la Punto.

L'accordo prevede l'articolazione dei turni del personale in modo che fermo restando l' utilizzo degli impianti per tre turni e sei giorni la settimana, in via temporanea per il 2005 i riposi individuali del personale saranno fruiti in modo collettivo alternativamente una settimana il sabato e la successiva il lunedì.

Ciò significa che la prima settimana l' impianto lavorerà dal lunedì al venerdì con un week end lungo riprendendo l'attività alle 22 del lunedì, poi lavorerà fino al sabato e riprenderà al lunedì, per fermarsi il venerdì successivo.

L' accordo prevede anche che il lavoro del lunedì (e quello dei giorni successivi ai festivi) cominci con il turno delle 6 i turni e non come avvenuto fino ad oggi con quello delle 22 del giorno precedente.

La nuova organizzazione è stata definita in modo funzionale all' implementazione delle nuove produzioni della '199' che richiedono una concentrazione delle presenze del personale nella fase di avviamento.

Da gennaio, infatti, a Melfi cominceranno sia le attività di preparazione degli impianti alle nuove produzioni - per i quali sono stati fatti investimenti per 640 milioni di euro - sia la formazione del personale per l' allestimento delle nuove auto.

Resteranno tuttavia attive anche le produzioni della Punto e della Lancia Y: le prime cesseranno dopo l' estate, contestualmente all' avvio della produzione della nuova auto, le seconde verranno trasferite nello stabilimento di Termini Imerese (Palermo).

L'accordo sarà valutato dalle assemblee dei lavoratori che si riuniranno lunedì 13 dicembre nei diversi turni. (ANSA).

Per la prima volta la produzione pilota di una nuova fiat si farà non a Mirafiori.

Mirafiori e' il convitato di pietra della Fiat: tutti sanno che sara' chiuso, nessuno ha il coraggio di dire quando, ne' a quali costi di occupazione. Non a caso li' si concentrano tutte le produzioni di nicchia e piu' a rischio.

Non sono d'accordo Stev..semplicemente per la prima volta la segmento B Fiat non si produce a Mirafiori e non e' poco.

Ma ci sono nuovi modelli come la Idea e la Musa.....e importantissimi futuri come la Fiat New Monovolume e la Multipla redesign che saranno prodotte a Mirafiori.

..e importantissimi futuri come la Fiat New Monovolume e la Multipla redesign che saranno prodotte a Mirafiori.

La Multipla nuova e' un redesign non un modello completamente nuovo come scocca cosa che e' permessa grazie alla struttura spaceframe di Multipla........e manterra' la impostazione attuale con stile/pelle diversa di quella attuale.

La new monovolume sara' una vettura concorrente di Gran Scenic.

La Multipla nuova e' un redesign non un modello completamente nuovo come scocca cosa che e' permessa grazie alla struttura spaceframe di Multipla........e manterra' la impostazione attuale con stile/pelle diversa di quella attuale.

La new monovolume sara' una vettura concorrente di Gran Scenic.

..Ottimo!..quindi 3+3 per Multipla e 5+2 per New MPV: quindi quest'ultima intorno ai 4,50..

..certo che se Multipla potesse arrivare ai 430 cm..

..quindi Multipla, diverrà un cult a tutti gli effetti, speriamo quindi che disponga di finiture interne ineccepibili e motori adeguati (magari qualche benzina/NP che ne evidenziasse le proverbiali doti di tenuta strada!).

taurus ma quale è il grado di utilizzazione di ogni impianto fiat attualmente ?

per capire che margini ci sono per tenere aperti Mirafiori e Termini ....

basta che si diano una mossa...

cmq Gennaio mi fa x sperare x l'Estate 2005

Caro Taurus, anche tutte le monovolume del Gruppo Fiat non possono saturare le capacita' produttive di Mirafiori, anche nel caso migliore. Se poi a questo aggiugiamo l'agonia delle linee di 166 e Thesis, non si ha un buon quadro. Io non voglio certo fare catastrofismo, penso solo che la chiusura di Mirafiori sarebbe un colpo molto duro per la citta' di Torino e la sua economia.