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Si svolge in Germania l'incontro tra Fiat e Gm


Guest DESMO16

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Il vertice tra Fiat e Gm è cominciato poco dopo le 15 e, secondo indiscrezioni, si svolgerebbe in Germania. Le due società, infatti, avevano deciso di spostarlo fuori da Zurigo per evitare le decine di giornalisti che si erano radunati fuori dall'albergo dove era fissato l'incontro.

Secondo indiscrezioni, intorno alle 13 un aero executive proveniente da Torino è atterrato a Friedrichshafen, un piccolo aeroporto della Germania nei presi del lago di Costanza.

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Il vertice tra Fiat e Gm è cominciato poco dopo le 15 e, secondo indiscrezioni, si svolgerebbe in Germania. Le due società, infatti, avevano deciso di spostarlo fuori da Zurigo per evitare le decine di giornalisti che si erano radunati fuori dall'albergo dove era fissato l'incontro.

Secondo indiscrezioni, intorno alle 13 un aero executive proveniente da Torino è atterrato a Friedrichshafen, un piccolo aeroporto della Germania nei presi del lago di Costanza.

è un piccolo estratto di questo articolo del Sole
fiat-gm, incontro a sorpresa in germania

spostato lo steering committee da zurigo sul lago di costanza. incontro "confidenziale": nessun comunicato al termine.

e' stata spostata in germania la riunione tra i vertici della fiat e della general motors che era inizialmente prevista a zurigo. l'incontro, a quanto risulta,

sarebbe iniziato intorno alle 15 e dovrebbe concludersi alle 19. al termine non sarebbero previste comunicazioni ufficiali.

il piccolo aereo con la delegazione della fiat, che è guidata dall'amministratore delegato sergio marchionne, sarebbe atterrato nell'aeroporto tedesco di friedrichshafen sulla sponda tedesca del lago di

costanza. il cambiamento di destinazione, rispetto a quello inizialmente previsto di zurigo, sarebbe stato comunicato a sergio marchionne dai vertici gm che non avrebbero gradito la presenza, secondo loro eccessiva, di giornalisti e media nell'hotel dove doveva tenersi lo steering committee. sarebbe quindi stato cambiato il piano di volo e il jet privato della fiat sarebbe atterrato nel piccolo aeroporto della cittadina tedesca.

la delegazione gm avrebbe invece raggiunto il punto di incontro, al momento ancora ignoto ma che sarebbe nella zona di costanza, via strada poco dopo che wagoner aveva fatto una breve colazione all'hotel di zurigo dove avrebbe dovuto tenersi il meeting con gli uomini fiat.

intanto sono arrivati nuovi elementi di valutazione. secondo guy deslondes, responsabile di standard poor's per il settore industriale, «se fiat dovesse monetizzare molto velocemente il put con gm sarebbe sicuramente un attivo, cioè una prospettiva che potremmo valutare molto positivamente sul rating». nel caso di gentleman agreement tra i due costruttori, l'aspettativa dell'agenzia è comunque di «un importo modesto rispetto alle perdite operative di fiat».

s&p «è ancora preoccupata per il gruppo fiat perchè dal punto di vista operativo non ci sono segnali abbastanza positivi che inducano a pensare che il gruppo sia arrivato a una situazione di stabilità».

nel caso di un accordo sul put, standard and poor's ipotizza che fiat

potrebbe ottenere un importo in grado solo di coprire uno-due trimestri di perdite operative.

intanto anche nelle ultime ore sono proseguite le manovre di pretattica dei vertici del lingotto. in una intervista rilasciata al «financial times», l'amministratore delegato di fiat sergio marchionne ha sostenuto che l'esercizio dell'opzione che impone a gm di acquistare fiat auto si tradurrebbe probabilmente in un aumento dell'attività per la controllata in rosso.

«e' un ottimo argomento quello secondo cui gli stabilimenti dell'auto italiani potrebbero beneficiare del trasferimento di altre attività di gm in europa» ha detto tra l'altro marchionne. che ha aggiunto: «credo che sarà molto difficile per gm, primo produttore di auto nel mondo, sottrarsi alle sue responsabilità».

le prossime ore saranno dunque decisive per la soluzione di una vicenda lunga e intricata. domani inoltre scadrà la tregua di un anno che ha evitato azioni legali reciproche sulla questione del put.

ecco dunque i punti più importanti sul tavolo di zurigo.

l'opzione put

l'opzione è parte di un accordo siglato nel 2000, con il quale gm ha comprato il 20% di fiat auto dando in cambio il 6% del proprio capitale azionario, pari a un valore di 2,4 miliardi di dollari. fiat ha poi rivenduto le azioni gm e gli americani hanno svalutato l'investimento in fiat auto a 220 milioni di dollari.

l'accordo prevedeva che fiat potesse vendere la propria partecipazione in fiat auto a gm in qualunque momento nel periodo di tempo compreso tra il 24 gennaio 2004 e il 24 luglio 2009. l'anno scorso le due società hanno deciso di posticipare il periodo di esercizio della put di un anno.

il master agreement del 2000 prevedeva la creazione di due joint venture nell'acquisto di componenti (purchase) e nella costruzione di motori e cambi (powertrain). nel 2000 gm ha vinto la sfida con daimlerchrysler, che voleva rilevare il 100% di fiat. gianni agnelli, che morì nel 2003, non volle cedere il controllo di fiat e scelse l'accordo con gm, con l'opzione di vendere l'auto in un secondo momento.

le contestazioni di gm

secondo gm, fiat avrebbe violato i termini del master agreement perchè ha modificato il perimetro societario di fiat auto quando ha ceduto il 51% della società finanziaria fidis e quando ha iniettato nelle casse della società 3 miliardi di euro. gm si è rifiutata di prendere parte alla ricapitalizzazione e quindi la sua partecipazione in fiat auto si è diluita al 10 per cento.

fiat sostiene che la ricapitalizzazione era prevista dalla legge e dice che l'esistenza di una opzione call per ricomprare fidis significa che il perimetro non è cambiato.

nell'ottobre del 2003 i due gruppi si sono accordati per un armistizio di un anno prima di passare alle vie legali sulla controversia. il periodo di grazia scade il 15 dicembre. fiat ha già annunciato che non estenderà la moratoria.

l'amministratore delegato di fiat sergio marchionne sostiene che la possibilità di vendere l'auto a gm ha comportato restrizioni che impediscono

al lingotto di stringere alleanze con altri partner.

secondo il master agreement ogni disputa deve essere presentata agli amministratori delegati di gm e fiat che devono incontrarsi entro venti giorni in un luogo neutrale per risolvere questo problema. hanno poi altri dieci giorni per dirimere la controversia.trascorso questo periodo possono rivolgersi al tribunale. il master agreement è regolato dalle leggi dello stato di

new york. ogni azione sarà valutata e giudicata dal tribunale di manhattan.

come funziona la put

fiat informa gm che intende esercitare la put. il gruppo ha dieci giorni di negoziazione diretta per concordare sul fair value di fiat auto.

se non si raggiunge un accordo, quattro banche di investimento, due nominate e due indipendenti, hanno venti giorni di tempo per esprimere una valutazione della società.

se le valutazioni delle banche nominate sono in un range del 15%, il prezzo della put sarà la media. se invece non sono abbastanza vicine, quella più lontana dalla media delle stime delle due banche indipendenti viene

scartata. la media delle tre restanti è usata per fissare il prezzo.

alla fine di questo processo, fiat può anche decidere di non esercitare la put al prezzo stabilito.

fiat ha due possibilità per esercitare l'opzione. se gm paga con azioni, pagherà l'intera somma al closing. se paga in contanti pagherà il 25% in anticipo, mentre la cifra restante sarà coperta da una cambiale liberamente trasferibile con interessi. il pagamento può essere effettuato anche con una

soluzione mista azioni/contanti.

gm ha dichiarato che se pagherà in contanti, lo farà in quattro rate in tre anni e coprirà l'operazione con l'ordinario flusso di cassa operativo o con attività di finanziamento. gm dovrebbe poi consolidare i conti di fiat auto a meno che

non venga messa in liquidazione o dichiarata insolvente.

i problemi da risolvere

gm ha problemi interni: sta tentando di riportare le controllate europee opel, vauxhall e saab in utile e ha in programma circa 12mila tagli occupazionali.

negli stati uniti sta affrontando costi crescenti legati alla salute e alla previdenza. non ha quindi molto spazio per permettersi un'altra società

piena di debiti e non redditizia.

fiat auto contava oltre 47mila dipendenti a fine 2003. governo e sindacati temono che gm possa chiudere gli stabilimenti e tagliare migliaia di posti di lavoro.

stiamo parlando di compromesso, momentaneamente, si farà, ci sarà........

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Guest DESMO16

Milano. Fiat accelera sul finale prendendo la rincorsa fino a riagguantare l'importante soglia dei 6 euro. A mezz'ora dalla chiusura il titolo del Lingotto guadagna il 34,11% trattato a 6,11 euro dopo un massimo intraday a 6,13. Molto forti gli scambi con 35 milioni di pezzi passati di mano contro 9,1 milioni di media. Sugli scudi anche le versioni privilegiate (+3,04%) e di risparmio (+3,37%). Tutti gli occhi sono puntati all'incontro chiave in programma oggi pomeriggio a Zurigo coi vertici delle Gm, specie dopo che l'incontro è stato improvvisamente spostato in un luogo segreto, come avrebbe chiesto la casa americana per evitare la folta presenza di giornalisti nel luogo prescelto, l'Hotel Reinassance. E' probabile che si siano spostati in un altro hotel della città, ma c' è anche chi ipotizza che le due delegazioni abbiano scelto un luogo al di fuori della Svizzera. Nessun annuncio sul Put è però atteso a breve, come ha precisato la stessa Fiat.

Nella città elvetica sono presenti

entrambe le delegazioni al completo guidate da Richard Wagoner, numero 1 della Gm, e Sergio Marchionne, a.d. del Gruppo Fiat. I due devono ridiscutere i termini dell'alleanza finanziaria e industriale. Mentre sempre oggi, in contemporanea, si riuniscono a Milano gli 8 istituti di credito che hanno finanziato il Lingotto con un prestito convertendo pari a 3 miliardi di euro.

Al centro del colloqui il 'put', ovvero l'opzione che consente a Fiat di vendere la sua quota di Fiat Auto agli americani. Le argomentazioni di General Motor riguardo al fatto che l'opzione 'put' su Fiat di quattro anni fa non sia più valida a causa di violazioni del contratto da parte del gruppo torinese "per dirlo senza mezzi termini, non hanno fondamenta", ha affermato oggi Marchionne, in un'intervista al Financial Times. "Penso che sarebbe molto difficile per Gm, in qualità di maggior produttore del mondo, sfuggire dalla proprie responsabilità" ha aggiunto, spiegando che "ci sono buone basi per dire che gli impianti italiani potrebbero beneficiare dalla riallocazione di altre attività Gm in Europa". Il giornale britannico ha quindi ricordato che Gm nei suoi comunicati ufficiali aveva detto che "se Fiat Auto avesse bisogno di ulteriori finanziamenti GM dovrebbe decidere se fornire o no questi finanziamenti e a quali condizioni". Anche ieri GM aveva fatto presente che aiutare una compagnia automobilistica in crisi è sempre "difficile e oneroso".

La monetarizzazione del put potrebbe essere positivo per il rating di Fiat. A poche ora dall'avvio della riunione tra Fiat e Gm, così si è espresso Guy Deslondes, direttore della divisione corporate di Standard & Poor's Italia. "Se il put fosse esercitato in modo abbastanza veloce è chiaro che dal punto di vista del credito potrebbe avere un impatto positivo sul rating", ha detto Deslondes, aggiungendo comunque che per ora esiste parecchia incertezza sul put e la che la situazione è difficile da valutare. "Un accordo con General Motors sarebbe comunque per un importo moderato rispetto alla perdita della Fiat - ha detto Deslondes -. Siamo ancora preoccupati per il gruppo Fiat perchè dal punto di vista operativo non ci sono segnali positivi da far pensare che il gruppo sia arrivato alla stabilità. Il 2005 sarà un anno molto difficile per Fiat anche perchè il lancio della nuova Punto avrà luogo solo alla fine dell'anno. Noi comunque vediamo la performance positiva della divisione Cnh e Iveco come un sostegno al rating in grado eventualmente di farlo crescere oltre il "bb-". Deslondes ha detto che a suo avviso il nuovo management di fiat è molto più aggressivo rispetto al put, ma ha aggiunto che la tempistica è incerta perchè ci potrebbe essere una battaglia legale lunga.

Oggi potrebbe, dunque, essere una giornata decisiva per i destini del Lingotto. Sulla stampa e negli ambienti finanziari si rincorrono diverse e ipotesi, a partire da quella di un divorzio dagli americani di General Motors con conseguente monetizzazione del 'put'. Non ultima quella rilanciata dal quotidiano Mf secondo la quale la divisione auto del Lingotto, previo deconsolidamento, verrebbe acquistata per il 40% da una cordata formata da Gm, da imprenditori italiani, da fondi internazionali di private equity e dalle banche del convertendo. Tale soluzione rappresenterebbe un buon compromesso tra Fiat e Gm che così eviterebbero di andare ai ferri corti in vista della scadenza della put esercitabile da parte di Fiat già nel prossimo 25 gennaio.

Se infatti il management del Lingotto si batte per far riconoscere la piene validità dell'opzione di vendita nei confronti del socio Usa, i vertici di Gm cercano di dimostrare che la put è stata inficiata dalla violazione di alcune clausole contrattuali da parte di Fiat.

Fiat non avrà alcun aiuto dal dato sulle immatricolazioni in Europa in novembre uscito oggi: le nuove auto vendute dal gruppo Fiat sono calate del 7% a un totale di 77.166 unità. La quota di mercato - in base ai dati diffusi dall'acea - è passata al 6,8% dall'8% dello stesso periodo 2003. Il tutto mentre le immatricolazioni complessive sono aumentate del 9,5%.

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Milano. Fiat accelera sul finale prendendo la rincorsa fino a riagguantare l'importante soglia dei 6 euro. A mezz'ora dalla chiusura il titolo del Lingotto guadagna il 34,11% trattato a 6,11 euro dopo un massimo intraday a 6,13. .
penso che il guadagno sia del 3,11% o del 3,41%

stiamo parlando di compromesso, momentaneamente, si farà, ci sarà........

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Se vendono la Fiat viene disintegrata forse rimane solo Alfa

In ogni caso in l'Italia fara la fine della Gran Bretagna dal punto di vista automobilistico, con il più il problema che difficilmente le altre case verranno a costruire impianti qui. Vedo sempre più l'Italia fare la fine

dell'Argentina.

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ma non si sa che cacchio hanno deciso?

per il momento nulla di fatto, mi sembrava prevedibile. ci sara' una ulteriore fase di trattativa e se non si raggiunge l'accordo si va in tribunale a new york.

comunque vada la vedo male per l'industria italiana, e se davvero la fiat vuole cedere l'auto, cordate o meno, francamente la vedo ancora peggio.

quando si era venduta l'alfa romeo, una casa straniera poteva ancora fare qualcosa di buono in italia. con le condizioni che ci sono oggi, se entra la gm chiusure e licenziamenti mi sembrano inevitabili.

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