Guarda sto studiando questi giorni "tecnologie dei cicli produttivi" e il libro dice in un modo molto soft che il sistema produttivo orientale è migliore del nostro propriop perchè ci sono condizioni sociosulturali adatte......... in parole povere li licenziano su due piedi senza pensarci se bisogna ridurre la produzione........ mentre in europa questo non si può fare e abbiamo un sistema molto più lento nel reagire ai cambiamenti dei volumi produttivi.......

Veramente una grande azienda, se vuole, puo' ridurre il personale anche utilizzando le leggi esistenti. Uno dei metodi piu' usati e' il trasferimento di sede proposto in contrapposizione delle dimissioni incentivate. Arese ed in parte Mirafiori sono gia' state svuotate cosi'.

Veramente una grande azienda, se vuole, puo' ridurre il personale anche utilizzando le leggi esistenti. Uno dei metodi piu' usati e' il trasferimento di sede proposto in contrapposizione delle dimissioni incentivate. Arese ed in parte Mirafiori sono gia' state svuotate cosi'.

Per molte famiglie e' piu' conveniente ( magari si lavora tutt'e due con casa di proprieta', figli integrati in situazioni come scuola, amici etc ) affrontare un periodo, ( si spera breve ) di disoccupazione di uno dei due membri piuttosto che affrontare il trasferimento armi e bagagli in un'altra realta'. Comunque piu' semplice ancora e' la chiusura di ramo d'azienda: Per capirci un'azienda grande si divide in aziende piu' piccole. o ne crea trasferendo proprio personale, poi, trascorso l'appropriato periodo di legge le chiude. Quindi non credo che sia la facolta' di non licenziare senza giusta causa il difetto che impedisce alle aziende italiane di volare....

Per molte famiglie e' piu' conveniente ( magari si lavora tutt'e due con casa di proprieta', figli integrati in situazioni come scuola, amici etc ) affrontare un periodo, ( si spera breve ) di disoccupazione di uno dei due membri piuttosto che affrontare il trasferimento armi e bagagli in un'altra realta'. Comunque piu' semplice ancora e' la chiusura di ramo d'azienda: Per capirci un'azienda grande si divide in aziende piu' piccole. o ne crea trasferendo proprio personale, poi, trascorso l'appropriato periodo di legge le chiude. Quindi non credo che sia la facolta' di non licenziare senza giusta causa il difetto che impedisce alle aziende italiane di volare....

ragazzi,voi parlate di licenziamenti un po' troppo a cuor leggero

quando vi ritroverete nel ciclo produttivo,magari a 40 anni,con la prospettiva da un giorno all' altro di restare senza lavoro,penso che ragionerete in maniera diametralmente opposta.

vi ricordo che chi lavora in Fiat,molto spesso si ritova dopo diversi anni di lavoro senza una professionalita' "vendibile" al di fuori dell' azienda.Se e' difficile per un 30enne trovare lavoro dopo l'universita',figuratevi per un dipendente fiat...

Per quanto riguarda la riduzione di personale spostandolo da uno stabilimento all'altro,era una pratica diffusa e possibile in passato quando gli stabilimenti aperti erano molti.Oggi come oggi Arese,Rivalta,Chivasso,Desio sono chiusi.Dove li mandi quelli di Mirafiori: a Cassino?

Anche perchè il problema non sono poche centinaia di persone dimissionabili con i cavilli a cui accennava Stev66 ma una massa imponente di operai e colletti bianchi che non hanno più ragion di essere per un'azienda che è passata in un quinquennio da vendite di circa 2,5 mil di auto a 1,8, per giunta senza guadagnarci.

Anche Fresco si era stupito che Fiat avesse uno stabilimento a Termini Imerese, in mezzo al nulla. Ma purtroppo non si può chiudere, punto e basta, altrimenti il danno sociale sarebbe enorme. Credo che in Fiat ci si dibatta ancor oggi con mentalità e logiche da grande azienda statale. speravo che Montezemolo avesse la forza di riuscire ad invertire la direzione ma temo proprio che per almeno un altro anno sia impossibile e nel frattempo se ne andranno altri tre o quattro miliardi di euro...

Daimler-Chrysler si dibatte in un problema analogo con Mitsubishi per cui non credo che in Oriente sia poi così facile licenziare e chiudere stabilimenti. Nissan forse dovrebbe essere un caso aziendale da analizzare a fondo.

ragazzi,voi parlate di licenziamenti un po' troppo a cuor leggero

quando vi ritroverete nel ciclo produttivo,magari a 40 anni,con la prospettiva da un giorno all' altro di restare senza lavoro,penso che ragionerete in maniera diametralmente opposta.

vi ricordo che chi lavora in Fiat,molto spesso si ritova dopo diversi anni di lavoro senza una professionalita' "vendibile" al di fuori dell' azienda.Se e' difficile per un 30enne trovare lavoro dopo l'universita',figuratevi per un dipendente fiat...

Per quanto riguarda la riduzione di personale spostandolo da uno stabilimento all'altro,era una pratica diffusa e possibile in passato quando gli stabilimenti aperti erano molti.Oggi come oggi Arese,Rivalta,Chivasso,Desio sono chiusi.Dove li mandi quelli di Mirafiori: a Cassino?

Chiudere Termini sarebbe praticamente impossibile.Si rivolterebbe mezza Sicilia.

Chiudere Mirafiori,vorrebbe dire togliere il lavoro a migliaia di persone tra dipendenti fiat e dell'indotto.Il tutto in una regione che gia' naviga malissimo come occupazione.Sarebbe un disastro epocale.

Fiat non si potra' permettere tanto facilmente di chiudere Mirafiori senza che ci sia un coinvolgimento di governo,regione,provincia e comune per riassorbire la maggior parte possibile di dipendenti.

Ripeto.Noi la buttiamo giu' facile.Ma facile non e'.Per niente.

... adeguati ammortizzatori sociali. Stiamo parlando del futuro della più importante azienda italiana. Il tempo

dell'assunzione a vita è finito, in tutti i settori....