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[RISOLTO] Ghiaccio secco sui freni, cosa ne pensate?


Guest frallog

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Guest frallog

Stavo pensando ad un sistema di recupero di una parte dell'anidride carbonica emessa dal tubo di scarico. Lo scopo e' semplice, raffreddarla fino alla forma liquida e poi spararla sui dischi dei freni e sulle pastiglie in caso di frenata multipla I freni infatti se fortemente sollecitati raggiungono temperature di 650°-700°. Allora il liquido, evaporando assorbirebbe parecchio calore dai dischi e dalle pastiglie.

Dunque il sistema sarebbe allora cosi' composto:

1) Cannula di recupero della CO2 allo scappamento

2) Circuito di messa in pressione della CO2 (una decina di bar)

3) Serbatorio frigorifero di raccolta e raffreddamento della CO2

4) Sensore termico del disco, sensore termico delle pastiglie

5) Pompa di iniezione del liquido e terminali di scarico direzionati sui dischi e sulle pastiglie

Questo sempre che la CO2 non sublimi, ma effettivamente abbia uno stato liquido. Se non e' cosi' allora si potrebbe pensare ad un altro liquido, un liquido che evapori a pressione ambientale ed a contatto con superfici di qualche centinaio di gradi. Anche l'acqua potrebbe andare bene, ma necessiterebbe di un serbatorio supplementare, per i freni. In alternativa potrebbe ancora essere usato un liquido alcoolico (che evapora) diciamo di 30° di alcool mescolato con una sostanza che funge da inibitore di fiamma. E' chiaro pero' che quest'ultima versione ha lo svantaggio di un costo elevato del liquido.

Infine il circuito piu' semplice di tutti:

1') Elettroventola ad elevata portata che a mezzo di un circuito soffia aria abbastanza compressa sui dischi e sulle pastiglie nel caso in cui i sensori misurino una temperatura elevata. Quest'ultimo circuito ha il notevole vantaggio che potrebbe essere utilizzato anche per soffiare via l'acqua dai dischi in caso di pioggia.

Opinioni in merito sono gradite.

Regards,

Francesco 8)

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Guest frallog

Ah l'ho detto con un circuito che prende il gas e lo raffredda e lo comprime continuando a raffreddarlo. Bada che solo una piccola parte della CO2 verrebbe raccolta, in un piccolo serbatorio frigorifero capiente diciamo cinque litri al massimo.

Comunque grazie per la veloce e interessantissima risposta. Il fatto che mi precisi che la CO2 esiste allo stato liquido mi rassicura sull'idea.

Regards,

Francesco 8)))

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esiste esiste però sotto i 33° più o meno (il dato preciso nn lo so, o meglio, dovrei andare a spulciare appunti e a quest'ora nn ne ho voglia).

La cosa interessante è che al di sopra di tale temperatura per QUALSIASI pressione non può condensa mentre al di sotto si comporta come qualsiasi altro liquido... cmq è un processo difficile in quanto si è provata a livello industriale l'estrazione della CO2 per la diminuzione dell'inquinamento ma si è verificato un processo troppo costoso soprattutto in confronto con i moderni sistemi catalizzatori...

L'idea verrebbe bene, sempre superato il problema della "selezione", se si continuasse a raffreddarlo....

cmq bella idea tanto nell'aria ci andrebbe lo stesso ma almeno avrebbe qualche funzione

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Ma scusa frallog, hai idea di quanto sia dispersivo in termini di energia un processo frigorifero?

Pensa solo a quanto ciucci un climatizzatore.

Per liquefare o congelare l'anidride carbonica ci disperderebbe più energia di quella sviluppata dal motore.

E ci vorrebbe un impianto grosso quanto l'abitacolo.

Per ottenere cosa? Il raffreddamento dei freni? Ci sono mille soluzioni più semplici del ghiaccio secco.

Scusa se te lo dico, non prenderlo come un offesa.

Va bene buttare lì idee di rottura da cui magari tirare fuori qualche soluzione fruttuosa o geniale, ma qui siamo al livello del mettere una vela sul tetto e un ventilatore per spingerla! :?:)

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vuoi frenate che preservino performance anche nell'utilizzo multiplo? prenditi delle pasticche e dei dischi di buona qualità, cambia il liquido dei freni ad intervalli regolari, cambia gli pneumatici in maniera intelligente e stai apposto.

Non c'è bisogno di andare ad appesantire inutilmente una macchina con costosi aggeggi quando si possono avere gli stessi risultati con minor spreco di energia, minori rischi e minori costi.

inoltre, le frenate multiple sono un caso eccezzionale in uso stradale, diciamo che in teoria uno frena ripetutamente solo sui tornantini montanari in discesa, dove cmq si dovrebbe saper usare al meglio il freno motore. in città, bastan le prime tre frenate alla massima efficenza, poi si fa in tempo a raffreddar tutto il circuito.

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il fatto è che a volte si perde di vista la semplicità delle cose. un auto deve essere semplice da guidare, semplice da mantenere ma efficace in tutte le situazioni.

Forse questo sistema potrebbe essere valido su mezzi di trasporto pesanti tipo i grossi camion, che però già sono forniti di un sistema di raffreddamento ausiliario (tipo che viene spruzzato sui freni un liquido refrigerante in caso di surriscaldamento).

Su un autoveicolo, aumentare il peso, i consumi, sacrificare altro spazio per bombole e vari, aumentare la difficoltà per la manutenzione......mi sembra un pò inutile.

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