lo sbaglio è piccolissimo inconfronto a ben altra disinformazione, che è talmente grossa da passare inosservata.

si ma qua si sta parlando di vita o di morte....

si ma qua si sta parlando di vita o di morte....

no, si sta parlando di poche ore di agonia. purtroppo.

no, si sta parlando di poche ore di agonia. purtroppo.

speriamo di no...

la speranza è ultima a morire, ma anche se si riprende non credo che potrà continuare a "papeggiare" e dovrà ritirarsi, cosa che avrebbe dovuta fare già da tempo (dico per la sua salute)

questo lo condanna anche il loro codice deontologico nonchè il loro albo! viene radiato chi dice il falso, per cui vorrei sapere chi sono quei giornalisti che vorreste vedere in faccia.

Se fosse applicato questo codice credo che ne rimarrebbero veramente pochini, poi visto che il codice deontologico sono loro stessi a farlo.......

cacciarono Castagna ma Fede sta ancora al "tg"4

E' inutile cercare scuse alcuni giornalisti - ma mi sembra molti- sono delle grandissime merde senza cuore... forse parlo perché nn ci sono in mezzo ma io non mi sentirei di fare un lavoro che mi costringe ad essere una persona così schifosa... piuttosto muoio di fame!

E non parlo solo della speculazione sulla morte di Giovanni Paolo II -che ora che scrivo è finalmente sollevato dalle sue sofferenze- ma anche di ciò che vediamo tutti i giorni: succede una tragedia, tutti corrono ad intervistare i familiari, signora è morto suo figlio come sta cosa ne pensa cosa pensa di fare, inquadrare il volto di chi ha appena perso qualcuno, se piange meglio, se si vedono le lacrime è perfetto BASTA!!!

A mia madre passa la fame quando guarda il telegiornale; io penso che se mi succedesse una tragedia pesante, e un giornalista provasse a farmi anche una sola domanda gli tirerei un pugno in faccia, senza remore...

Cazzo ragazzi questa non è informazione! Questo è sfruttamento delle emozioni delle persone! Chi opera in questo modo non dovrebbe nemmeno più avere il diritto di spettegolare di gossip!

E se qualcuno osa venirmi a dire che sono un bigotto benpensante, giuro che gli tiro un malpensantissimo calcio nel culo!

Scusate i toni ma mi fanno troppo incazzare queste cose! E ogni giorno è peggio... ma mandiamoli a casa!

E' inutile cercare scuse alcuni giornalisti - ma mi sembra molti- sono delle grandissime merde senza cuore... forse parlo perché nn ci sono in mezzo ma io non mi sentirei di fare un lavoro che mi costringe ad essere una persona così schifosa... piuttosto muoio di fame!

E non parlo solo della speculazione sulla morte di Giovanni Paolo II -che ora che scrivo è finalmente sollevato dalle sue sofferenze- ma anche di ciò che vediamo tutti i giorni: succede una tragedia, tutti corrono ad intervistare i familiari, signora è morto suo figlio come sta cosa ne pensa cosa pensa di fare, inquadrare il volto di chi ha appena perso qualcuno, se piange meglio, se si vedono le lacrime è perfetto BASTA!!!

A mia madre passa la fame quando guarda il telegiornale; io penso che se mi succedesse una tragedia pesante, e un giornalista provasse a farmi anche una sola domanda gli tirerei un pugno in faccia, senza remore...

Cazzo ragazzi questa non è informazione! Questo è sfruttamento delle emozioni delle persone! Chi opera in questo modo non dovrebbe nemmeno più avere il diritto di spettegolare di gossip!

E se qualcuno osa venirmi a dire che sono un bigotto benpensante, giuro che gli tiro un malpensantissimo calcio nel culo!

Scusate i toni ma mi fanno troppo incazzare queste cose! E ogni giorno è peggio... ma mandiamoli a casa!

quoto anche io

Avete ragione sullo sfruttamento della sofferenza e sull' accanimento in attesa della notizia.

Ieri sera tutti i canali nazionali avevano trasmesso speciali con la storia del Papa, certo per come era messo doveva accadere un miracolo perchè si riprendesse.

Avete parlato del comportamento dei giornalisti, volevo dare un merito a Paola Rivetta del TG5, che nel collegamento di ieri sera (alle 19:30), non era riuscita a leggere il bolletino medico per la commozione, anzi piangeva proprio; mentre altri aspettavano la notizia della morte.