da la Repubblica.it

Quante stelle le darebbero in un test crash?

E' un po' alla ''Pollack"(Jackson)

Quante stelle le darebbero in un test crash?

E' un po' alla ''Pollack"(Jackson)

dipende cosa c'è sotto la tela. Poi se la tela è ben tesa acquista caratteristiche meccaniche, l'esempio più immediato è quello del tamburo.

Non capisco questo timore, ribadito, che una macchina con un rivestimento esterno in tessuto sia insicura.

Ma pensate che le macchine siano uova di gallina? che se smontate i parafanghi, cofano e lamiera delle portiere si accartoccino su se stesse da ferme?

Sotto mezzo millimetro di tela ci si può costruire un telaio degno di un carroarmato o le più raffinate strutture di assorbimento di urto che ci sono sul mercato.

Quante stelle le darebbero in un test crash?

E' un po' alla ''Pollack"(Jackson)

Pollock!

Il colmo sarebbe se la commercializzassero col tetto in lamiera..

Il colmo sarebbe se la commercializzassero col tetto in lamiera..

Pollock!

Ovviamente;)

L'auto più sexy che abbia mai visto:shock:

:lol::lol:

E' un concept, ok, però, sotto quanto del materiale di rivestimento ci sono delle superifici solide? Perchè vorrei vedere come si deforma la carrozzeria in conseguenza delle variazioni di pressione. Quindi magari le forme si scavano dove, in movimento, la pressione aumenta, e invece si gonfia nelle aree in cui la pressione interna del veicolo è superiore a quella esterna. Anche volendo immaginare un futuro in cui queste soluzioni siano applciabili, bisognerebbe immaginare anche un materiale che sia elastico ma ragionevolmente ignifugo. Immaginate un incidente, l'auto prende fuoco e lembi di tessuto teso si squarciano e fiammeggiando magari si muovono a mo di frusta.

O ancora una toccata in parcheggio e ti ritrovi con la carrozzeria squarciata. Chissà la tenuta del colore e la durata del materiale.

L'idea è affascinante però a volerne immaginare un'aplicazione pratica un pò di dubbi li solleva.