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[Mai Nate] Prototipi Lancia mai realizzati


PaoloGTC

Messaggi Raccomandati:

40 minuti fa, indeciso88 scrive:

È il famoso restyling della lybra?

No, è una delle proposte per Thesis .

Modificato da L' informatore d'auto
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«Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido.>> Albert Einstein.

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59 minuti fa, Abarth03 scrive:

Mai vista nè sentita. Sicuri che sia Lancia?

Descrizione del produttore del modello:

 

In un altro mondo.
Il figlio di Monsù Vincenzo Lancia, Gianni Lancia, all’epoca trentaduenne, prese il ruolo chiave dell’azienda di famiglia nel 1947. Nel suo nuovo ruolo decise immediatamente di realizzare un’autovettura personale, che soddisfava i suoi desideri in fatto di automobili e un’eventuale anticipo sul futuro della Casa Torinese.
Quest’auto, sportiva, conosciuta dagli storici come Lancia Progetto LP01 Ghia, fu equipaggiata con un propulsore 2 litri V8, posizionato sul posteriore dell’auto.
Un tratto distintivo del design di questo progetto fu l’uso di tre sedili anteriori, con il centrale che era il sedile del conducente, una soluzione che Lancia aveva già introdotto nei prototipi della Aprilia, agli inizi degli anni ’30, che tuttavia non videro la luce nel veicolo di serie. L’interno, a giudicare dalle foto, era stato disegnato per essere il più spazioso possibile. La LP01 aveva visibilmente un design molto elegante e per l’epoca era anche una berlina turismo ad altissime prestazioni.
Gianni Lancia non badò a spese per la realizzazione di questa gemma personale: per la carrozzeria si affidò ad una delle più celebri firme tra le Carrozzerie Torinesi: la Ghia, realizzando un design innovativo e moderno per l’epoca.
Questa Lancia, con color di carrozzeria bicolore, realizzata a mano dagli artigiani Ghia, incarnava una forma molto audace, fortemente inclinata e con uno stile che avrebbe fatto girare la testa a chiunque l’avesse incrociata su strada. La grande griglia del radiatore era necessaria per fornire al V8, montato posteriormente, il raffreddamento ad aria. Inoltre, nel passaggio tra il tettuccio e la parte posteriore inclinata, era presente una piccola presa d’aria separata.
L’Auto non è sopravvisuta fino ad oggi e poco si sa anche dell’utilizzo di Gianni Lancia di quest’auto.
Alcuni storici sostengono che nei piani Lancia durante il dopoguerra, nella seconda metà degli anni ’50 ci fosse la possibilità di realizzare una vettura con tali specifiche che affiancasse l’Aurelia, ma come ci insegna la storia, tali idee non ebbero alcun seguito dopo la vendita della Casa Torinese da parte della Famiglia Lancia.
DUTCH:
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Auto D'Epoca anni fa ne parlò, presentandola con altra sigla.

 

 

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"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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