Va bene tutto, ma l'indagine su Stasi, unico presente accertato sul luogo del delitto, non potrà mai essere considerata priva di basi.

Doveva essere indagato, cavoli non ce ne sono. Anche il più stupido degli inquirenti non avrebbe mai potuto sognarsi di dire "Beh, era presente sulla scena del crimine, ma siccome è il fidanzato non mettiamolo tra gli indagati."

Suvvia.

Le indagini sono indagini.

Semmai il problema è la gogna mediatica. Un processo come questo, senza la copertura ossessiva e assetata di sangue delle televisioni, sarebbe pesato e avrebbe creato danno in maniera infinitamente minore sull'indagato, sui parenti e anche sul lavoro di difesa, accusa e giudici.

E lasciamo stare la politica.

Se si parte a tirare in mezzo la politica, la discussione verrà chiusa all'istante.

...cut...Se si dovesse accertare che l'inchiesta condotta su Stasi era totalmente priva di basi chi lo ripaga per due anni da incubo?

A mio parere dovrebbe far causa civile per danni ai magistrati, ma la legge dice che non si può. ...cut...

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Spiace dirlo, ma si vede che gli Italiani sono un popolo che da centocinquant'anni considera cultura soltanto Lettere e Filosofia e mai le Scienze Naturali, Fisiche e Matematiche.

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Le agenzie stamattina tiravano di nuovo fuori la storia delle foto pedopornografiche trovate sul computer di Stasi, come mai solo adesso si pensa di indagarlo per questo?.

Premetto che non sono nè colpevolista nè innocentista ma la mia impressione è che dato che gli inquirenti/magistrati hanno fatto in quest'indagine/processo un mare di cazzate ed hanno "perso" adesso vogliano a tutti i costi condannarlo per qualcosa, e le foto nel computer vanno benissimo.

In un intervista un ex magistrato diceva qualche giorno fa che secondo lui la ricerca della verità non c'entra nulla con gran parte dei processi italiani, è solo una questione di vedere chi "vince".

Come al solito a perdere siamo noi cittadini.