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Commenti alla Stagione 2010


Navarre75

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Giusto per evitare di avere dei Topic dei singoli GP che si protraggano per mesi e mesi, ho pensato di aprire questo per tenere sempre vivo "il punto" del Mondiale indipendentemente dai suddetti Topic delle gare. Spero di aver fatto cosa utile e gradita ai più. ;)

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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F1: quanti vagiti in Bahrein

Al debutto tre vetture (e... mezzo) e cinque piloti

di Ronny Mengo.

Le macchine nuove sono tre e mezza' date=' i piloti al debutto in Formula 1 cinque. Eccola la stagione tonda, la 2010, con "Il" clamoroso ritorno, facce già viste, mai viste e da vedere. Virgin, Lotus e Hispania sono le tre al primo giorno di scuola in Bahrain. La mezza novità è invece la Mercedes Gp che, come si sa, non è altro che la ex Brawn con un mucchio di soldi (Petronas) e uno Schumacher in più. La Virgin Racing mette in macchina Timo Glock - vecchia volpe a quota 36 Gran Premi, tra Jordan e Toyota, tre podi e qualche botto - e Lucas Di Grassi, una delle facce nuove: brasiliano di San Paolo, 26 anni, provenienza Gp2 prima, collaudatore Renault poi.

Il team (ex Manor) è una creazione del munifico Richard Branson, l'uomo Virgin che quando si annoia spende due lire tra compagnie aeree e squadre di F1. Dopo aver appiccicato gli adesivi rossi dulla Brawn campione del mondo, ha deciso di costruirsi un giocattolo tutto per sè, con un budget da budget-cup e senza galleria del vento. Il Team manager (Booth) è al debutto pure lui, mentre il progettista (Wirth) ha in curriculum la Simtek e un passato in Renault.

A prendere per mano la Lotus c'è zio Trulli (compagno di box è Kovalainen), anche se della Lotus leggendaria non c'è niente se non il verde e giallo dei rombanti Sixties, quando guidava gente tipo Graham Hill e Jim Clark. A ritirare in piedi la baracca - o più che altro il nome - è Tony Fernandes, miliardario con la passione per la velocità che ha bussato in Malesia per arrivare al budget finale. Mike Gascoyne è il direttore tecnico, ex Toyota, ma anche Renault, McLaren, Jordan, Sauber, Tyrrell, insomma: ne sa.

Non ha fatto neanche un chilometro di test invece la Hrt (Hispania Racing Team), un po' come i due ragazzi assunti per portarla in pista. Che vada in pista, in effetti, è già un miracolo visto il cammino che parte da Adrian Campos e arriva alla vendita a Mr. Carabante, attuale patron. Con lui ci sono il team manager Kolles (in arrivo dalla Force India) e l'ex Red Bull e Bar Geoff Willis a dirigere il progetto. Torniamo al punto: con il suo bravo telaio Dallara non ha mai girato, così come l'illustre nipote Bruno Senna e il meno illustre indianino Chandhok (Gp2). Il che comporta un puntone di domanda ma pure qualche preoccupazione in vista dei via con 160 kg di benzina a bordo.

Della Mercedes Gp si sa molto. Si sa che il genio del male fa Brawn di cognome ed è l'unico a essere riuscito nella Grande impresa schumacheriana. Mercedes non vedeva l'ora di mettere in piedi lo squadrone tutto tedesco ma c'è chi dice che la pazienza (pensando agli investimenti) sia tutt'altro che infinita e potrebbe anzi durare giusto un anno - questo - alla fine del quale, dovessero mancare i risultati, ci si rimetterebbe al tavolino per due chiacchiere sul futuro. E' veloce ma non velocissima e la pressione potrebbe crescere di gara in gara.

Tra le facce nuove c'è l'Ivan Drago della Renault, quel 26enne Vitaly Petrov arrivato per il bottino di sponsor e un buon piede destro. Il curriculum è il classico, fatto di Gp2 e formuline minori. Nico Hulkenberg, 23 anni dalla Germania, è invece catapultato dalla vittoria del campionato Gp2 2009 e da quella in F3 Euro dell'anno precedente. Cliente del prestigioso Willi Weber (manager di Schumi, per i pochi che non lo sapessero) può contare sulle dritte di nonno Barrichello, compagno di Williams, e su un talento piuttosto acuto.

9 marzo 2010

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Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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I giochi (non) sono fatti

di Giorgio Terruzzi.

Ragazzi' date=' si parte. Per il Bahrain, nello specifico, da dove cercheremo di informarvi al meglio sull’inizio di questo mondiale. Parte Grand Prix, domenica prossima, ore 11.50, Italia 1 con molte novità. Parte, soprattutto una sfida ancora carica di interrogativi e incertezze. Sono sei i nomi più attesi. Alonso e Massa; Schumacher e Rosberg; Hamilton e Button; Vettel e Webber. Quattro coppie per le quattro macchine più competitive, da mettere in fila a cominciare dalle qualifiche di sabato. Anche se, lo ricordiamo, è possibile che qualcuno scelga di rinunciare alla pole, utilizzando gomme più dure per avere quindi un vantaggio in gara, visto che le stesse gomme usate in qualifica devono servire per la partenza, con un carico di benzina elevatissimo. Quindi, occhio ai favoriti. Ma anche a qualche sorpresa possibile tra i poveri del circo. Moltissimi, più o meno in difficoltà tecniche ed economiche. Tra questi è possibile cominciare scegliere l’outsider dell’anno. Comincio io e dico Williams e Sauber. Dico Hulkenberg e Kobayashi. I giovani coinquilini di Barrichello e De La Rosa. Anche per loro la sfida è spalancata e, se non altro, hanno il compito di battere compagni di squadra più esperti e anziani. Ma il primo tema da tenere d’occhio è il seguente: quanto vale il nuovo kit aerodinamico che la Mercedes porta in Bahrain? Vedremo anche questo, sperando che non salti fuori l’ennesimo “caso” oltre i limiti delle regole tecniche. Insomma, è ora della sveglia. Buon Mondiale e tutti voi. Anzi, a tutti noi.

9 marzo 2010

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Button: "I nuovi team renderanno più difficili le qualifiche"

Mentre la Ferrari e Felipe Massa hanno esternato le loro preoccupazioni sul fatto che Lotus e Virgin siano risultati parecchi secondi dietro il ritmo degli altri durante i test invernali e che la terza squadra' date=' la HRT, debutterà in pista soltanto venerdì in Bahrein con al volante due piloti esordienti, Jenson Button ha minimizzato i possibili problemi di sicurezza che potrebbero causare i nuovi team della F1.

Durante un'intervista al quotidiano La Stampa, all’iridato 2009 è stato chiesto se le nuove squadre potrebbero rendere lo sport ancora più pericoloso.

“Non si tratta proprio di una questione di pericolo,” ha replicato il pilota della McLaren, “ma loro ci renderanno la vita più dura durante le qualifiche.

“Magari può capitare che stiamo iniziando un giro veloce con poco carburante e ci troviamo davanti una Lotus o una Virgin col serbatoio pieno e che girano 12 secondi più lenti di noi.

“Nelle qualifiche, quando ci saranno 24 vetture in pista, sarà fondamentale fare le cose nel giusto modo.

“Durante le gare la situazione migliorerà perché la differenza tra il primo e l’ultimo sarà di 3 o 4 secondi,” ha aggiunto il britannico.

09/03/2010

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da F1 - F1grandprix.it

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Coulthard contro i piccoli team

David Coulthard appoggia le preoccupazioni della Ferrari per il debutto di tre nuovi team in F1 nel 2010. Lo scozzese' date=' vincitore di 13 gran premi su quasi 250 partecipazioni, ha detto che gli “standard” di Virgin, Lotus e HRT lo preoccupano “molto.” Coulthard ha scritto nella sua rubrica sul Daily Telegraph di essere d’accordo con la Ferrari, la quale è stata criticata dopo il suo duro attacco contro le new entry.

“Beh, devo ammettere che simpatizzo col punto di vista della Ferrari,” ha affermato l’ex pilota di Williams, McLaren e Red Bull.

“La Formula Uno non è una scuola di perfezionamento,” ha detto Coulthard. “O arrivi preparato o ti prepari per fallire. Questo e' il massimo dell’automobilismo mondiale.

“È inutile che si lamentino sul fatto che si siano iscritti a un mondiale col budget cap e che poi le regole siano cambiate. La Formula One Team Association non ha mai sottoscritto questo tetto ai budget.”

Coulthard ha detto di essere rimasto costernato dalle “storielle” per quanto riguarda il periodo di progettazione delle nuove squadre e i problemi che vanno dal fallimento della USF1, le coraggiose dichiarazioni rilasciate dalla Stefan GP e l’acquisto della Campos/HRT prima ancora dell’inizio del campionato.

Secondo il trentottenne tutto questo “è una pessima pubblicità per la F1.”

“Il mondo è impazzito? La F1 è ancora uno sport molto pericoloso e chiedere alle squadre di presentarsi direttamente alle qualifiche di venerdì che precedono i gran premi è semplicemente irresponsabile,” ha aggiunto Coulthard.

“Anche se i nuovi team riusciranno a finire la gara in Bahrein senza nessun graffio – ed è quello che spero – saranno comunque lontani dal ritmo degli altri.”

Il veterano scozzese ha detto che il suo consiglio ai piloti esordienti della HRT Karun Chandock e Bruno Senna, i quali scenderanno in pista con la scuderia spagnola per la prima volta venerdì in Bahrein, è di “guidare il più veloce possibile. Una delle cose più pericolose che puoi fare in F1 è andare piano in traiettoria,” ha detto Coulthard.

09/03/2010

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da F1 - F1grandprix.it

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Scommesse' date=' Snai punta su Alonso[/size']

Lo spagnolo è il favorito per il Mondiale

Non è nemmeno cominciata la prima sessione di prove libere del Gran Premio del Bahrain eppure c'è chi una classifica l'ha già stilata. Trattasi della SNAI che ha pubblicato le quote relative alla prima gara dell'anno e una previsione sull'intero Mondiale. Partiamo dalle scommesse sulla pole position. Davanti a tutti c'è Alonso, che vale 4 volte la puntata, seguono Hamilton a 4 e mezzo, Vettel a 5, Massa a 5 e mezzo e Schumacher addirittura a 8.

Anche per Gran Premio il favorito della SNAI resta Alonso. In questo caso la quota scende a 3 e mezzo, mentre resta invariata quella di Hamilton. Piccoli aggiustamenti sulle puntate degli altri, con una quota interessante per Button pagato 12 volte in caso di successo in Bahrain.

Il tabellone del Mondiale piloti inizia ancora con Alonso, a 3 e 50, poi Hamilton a 5 e Vettel a 6. In questo caso cambia lo scenario per Michael Schumacher, offerto a 8, che sul lungo periodo riscuote più fiducia di Massa, che sale a 11, valutazione da tenere in considerazione per gli scommettitori, visto che il brasiliano parte nel gruppo dei grandi favoriti di questa stagione.

10 marzo 2010

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Massa: "Pronto alla sfida"

"Bene in prova' date=' ma ora si fa sul serio"[/size']

"Il feeling con la macchina è buono, mi sento pronto per una grande sfida". Felipe Massa non vede l'ora di tornare in pista per la prima gara ufficiale dopo l'incidente in Ungheria e un 2009 da dimenticare: "Un campionato che abbiamo preparato bene - continua Massa - le prove sono andate bene, ma adesso nella prima gara vedremo dove siamo e come è stato tutto il nostro lavoro. Ho una voglia molto grande di cominciare il campionato".

E ancora: "Sono contento di tutto quello che abbiamo fatto, anche sulla pioggia abbiamo girato tanto e sono molto soddisfatto - dice Felipe -. Cosa mi aspetto in Bahrain? Mi aspetto tanti punti, la cosa più importante e adesso il vincitore di punti ne otterrà 25. Il Bahrain ha una pista un po' modificata ma spero che la nostra macchina vada bene in qualsiasi pista. Abbiamo le prime 4 gare fuori Europa e dobbiamo cominciare bene e avere uno sviluppo costante".

Il rapporto tra Massa e la Ferrari va avanti negli anni e si fortifica: "Da un po' di anni sono in Ferrari, mi sento veramente dentro una grande famiglia e sento l'affetto dei tifosi e di tutta la gente che lavora in Ferrari". Quest'anno per Massa un nuovo compagno di squadra, Fernando Alonso: "Possiamo essere una buonissima coppia e riuscire a lottare per il campionato dall'inizio alla fine. Lavorerò ogni giorno insieme alla squadra per migliorare e per vincere, ho sempre avuto tanta voglia e dopo l'incidente e l'anno difficile del 2009 la voglia è più elevata".

10 marzo 2010

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simpatica questa intervista :)

Una notte con il Baldo

Pubblicato da Leo Turrini Mer, 10/03/2010 - 01:12

Che notte, ieri notte. Sono andato a cena con il Baldo, al secolo Luca Baldisserri: dovevo intervistarlo (e l’ho fatto) per una platea di appassionati reggiani. Solo che, causa bufera, abbiamo fatto tardi e nemmeno so se avrò modo di pigliare il primo aereo direzione Bahrain. Boh: beato lui che sta a casa!

Per chi non lo sapesse o non lo ricordasse, il Baldo è stato l’ingegnere di pista di Schumi nella cinquina iridata (fino al 1999 lavorava con Irvine), poi come erede di Ross Brawn ha vinto il mondiale 2007 con Kimi. A primavera 2009 ha cambiato ruolo (si apprezza il lieve eufemismo?) e ora dirige l’Accademia Ferrari per giovani piloti.

Mi ha detto un sacco di cose. Le sintetizzo per voi.

IO E ME. ‘Guarda, la verità spesso è più semplice di tanti sospetti. Io in F1 non mi divertivo più. Per una lunga serie di ragioni. Prendi le regole cambiate: il mio ruolo specifico non aveva più tanto senso. Non mi è dispiaciuto passare ad altro incarico e ti giuro che sono sincero. Poi, certo, smettere dopo due brutte figure ai box non è stato il massimo. Ma non ho motivo di serbare rancore’.

IO E MERCEDES. ‘E’ vero, mi hanno chiesto di andare a lavorare là. Non importa chi me lo ha chiesto, me l’hanno chiesto e stop. Aggiungi che io considero Brawn il Maestro assoluto. Non ho accettato per il motivo detto sopra. La vita dei box non mi entusiasma più. Non mi avrebbe entusiasmato nemmeno con la Mercedes’.

IO E SCHUMI 1. ‘In agosto, dopo l’incidente di Felipe, siamo andati al Mugello a fare un test. Lì ho capito che era quello di prima: intatto, come pilota. E ho anche compreso, definitivamente, che a fare la vita dell’ex si rompeva le scatole…’

IO E SCHUMI 2. ‘Va bene, molti non ci credono. Eppure quel giorno al Mugello lui non stava bene con il collo. Non era in grado di portare la monoposto per il dolore ed era molto avvilito per la situazione. Aveva sottovalutato gli effetti dell’incidente in moto’.

IO E SCHUMI 3. ‘Però era chiaro: una volta a posto il collo, sarebbe tornato. A fine ottobre i dottori gli hanno detto che era guarito. Ma da noi non c’era spazio. Era stato preso Alonso, si credeva e si crede nel recupero pieno di Felipe. Michael non è stato colto di sorpresa: secondo me già da settembre lui sapeva che la Mercedes avrebbe comprato la Brawn e sapeva che sarebbe andato lì, per una nuova avventura’.

IO E SCHUMI 4. ‘Se fosse passata la proposta della terza auto, lui oggi correrebbe con noi. Montezemolo l’ha detto e ha ragione. Ma la terza auto non è passata, Schumi sapeva che l’idea sarebbe stata respinta dalla Fia e ha firmato per Ross. Anche qui, la verità spesso è più semplice di tanti sospetti’

IO E SCHUMI 5. ‘Come se la caverà? Nessun problema: è quello di prima. Inoltre è un tipo che si adatta in fretta a regole nuove, eccetera. Dipende tutto dalla macchina, non so a che livello stia la Mercedes, sinceramente mi auguro vada più piano della F10’.

IO E SCHUMI 6. ‘Questa te la racconto per la prima volta. 2006, mercoledì prima del Gp di Montecarlo. Facciamo la riunione tecnica e io dico scherzando: certo che se uno fa il tempo da pole due minuti prima della fine e poi rientrando molla la macchina alla Rascasse frega tutti! Si ride. Il sabato accade davvero e a parcheggiare alla Rascasse è Michael. L’ha fatto apposta? Non gliel’ho mai chiesto, non mi avrebbe risposto. Gli ho dato io l’idea? Boh, di sicuro con quella manovra ha perso il titolo, perché lo fecero partire dal fondo e nonostante la rimonta perse punti decisivi’.

IO E KIMI1. ‘Senti, una volta Raikkonen era già da noi, viene da me Schumi e mi fa: guarda la telemetria, ci sono curve che Kimi fa in un modo pazzesco, ci riesce solo lui. Cioè il finlandese, come pilota, non si discute, ha un talento eccezionale…’

IO E KIMI2. ‘Secondo me, vinto il titolo del 2007, lui si è lasciato un po’ andare. Era appagato, aveva coronato il sogno della vita. Non dico che gli mancasse la voglia, ma certe motivazioni si erano attenuate. Inoltre nel 2008 è stato sfigato: a Montreal Ham lo ha tamponato, a Silverstone io ho fatto una stronzata con le gomme e gli ho fatto perdere punti, in Francia aveva vinto senza il guaio allo scarico…’

IO E KIMI3. ‘Ma di sicuro lui non si è aiutato, all’interno della squadra. E’ un bravo ragazzo, ma parlava solo con Stella. Addirittura nel 2007 il suo ingegnere era Dyer e Kimi parlava solo con il veicolista, cioè solo con Stella! Boh, ha un carattere molto particolare. Ma, ripeto, il pilota non lo discute nessuno’.

IO E KIMI4. ‘Per me in F1 non torna più. Si diverte con i rally, ha altro per la testa. Non ce lo vedo nel 2011 su una monoposto. Non ha le ossessioni di Schumi, ecco’.

IO E ALONSO. –Mi stava sui coglioni, come a tutti i ferraristi. Ma non si nega il suo valore. Vale molto come uomo squadra e sa creare intorno alla sua persona un ambiente positivo. Non sono ruffiano, mi occupo ormai di altre cose. Ma vedrai che a Maranello non ci pentiremo di averlo scelto.

IO E MASSA. Felipe sa essere tosto. Non si tira indietro. La partita con Fernando la gioca. Spero che la F10 permetta ad entrambi di lottare per il titolo. In quel caso, tocca a Domenicali gestire la situazione. Meglio avere un problema del genere che battersi per il settimo e il nono posto.

IO E DOM. Siamo cresciuti insieme. Ha preso il posto scomodo. Todt non era simpatico, ma era decisivo nei successi rossi. Stefano sa di avere un compito difficile. Mi auguro vinca la battaglia, gli voglio bene.

IO E HAM. Dopo Schumi abbiamo avuto Alonso, come figura leader della F1, insieme a Kimi. Hamilton e Vettel rappresentano la generazione ulteriore. Mi incuriosisce Rosberg, vediamo come se la cava con Michelone accanto

IO E IL PRONOSTICO. Mah, dovremmo essere davanti noi con la McLaren. Red Bull un gradino sotto. Mercedes non ho capito bene, ma conosci la mia stima per Ross e Schumi. La ala posteriore McLaren forse procura un vantaggio, comunque non paragonabile al lato B della Brawn. Non si decide il mondiale, per quella ala.

IO E VALE. Ero con lui al test ultimo. Sta due secondi sotto Massa e lo sa. Gli servirebbe un anno di test, ininterrotti, per poterci provare sul serio. Andare forte in moto non significa essere al top in monoposto. Se non cambiano le regole sui test, il discorso non ha senso.

IO E I GIOVANI. La Accademia Ferrari per i giovani piloti vale come idea, come progetto, come sogno. Seleziono i talenti interessanti e scelgo per loro le scuderie che possono valorizzarli. Io ci credo, mi piacerebbe moltissimo, fra dieci anni, vedere un italiano campione del mondo di F1. Sarebbe il coronamento di una vita professionale, ecco.

IO E IL BLOG. Tu sei un pazzo, i tuoi fans pure e deve essere per questo che il tuo blog in Ferrari ormai lo leggono tutti…

IO E IL COLA. In Bahrain salutamelo tanto, siamo amici anche se lui tifa Inter come te e io sono milanista. Peccato per la imminente eliminazione contro il Chelsea e mi sa che non vi rifate nemmeno nella corsa scudetto. Comunque, mi spiegherai poi come fai ad arrivare in aeroporto, in una notte come questa…

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Ferrari: Tutto è pronto per il GP del Bahrain

Questo weekend segna l’inizio del Campionato del Mondo 2010 di Formula 1 e per il sessantesimo anno consecutivo la Scuderia Ferrari Marlboro risponderà all’appello con la F10' date=' la monoposto di questa stagione, e i suoi due piloti, Felipe Massa e Fernando Alonso. Arrivati da poco in Bahrain, il team e i piloti domani (giovedì) daranno un’occhiata di persona alla nuova configurazione del circuito di Sakhir, che è stato allungato.

Per la seconda volta nei suoi sette anni di storia, l’ultima fu nel 2006, il Gran Premio del Bahrain ha l’onore di alzare il sipario su una nuova stagione e questo luogo si è rivelato molto proficuo per la Scuderia Ferrari Marlboro. Nel 2004 Michael Schumacher ha vinto il primo Gran Premio disputatosi in uno Stato del Golfo Persico, mentre Felipe è stato il primo a passare sotto la bandiera a scacchi nel 2007 e nel 2008. Anche Fernando ha dimostrato il suo valore nel deserto, vincendo qui nel 2005 e nel 2006. Cominciando la stagione in una pista dove ambedue hanno vinto due volte, sarà incoraggiante per entrambi per diverse ragioni. Nel caso di Felipe, che ha debuttato qui con il Cavallino Rampante nel 2006, è il suo ritorno ufficiale alle corse dopo aver perso la seconda parte della scorsa stagione in seguito all’incidente nelle qualifiche del Gran Premio di Ungheria. Il pilota brasiliano non gareggia dalla scorsa estate, ma il suo contatto con il team è stato constante in tutto questo periodo. Fernando, che indossa per la prima volta in un Gran Premio la famosa tuta rossa, si è integrato con la Scuderia in brevissimo tempo durante i test invernali.

Ferrari affronta la stagione in modo fiducioso, schierando le monoposto nella stessa configurazione vista ai test di Barcellona alla fine di febbraio. Tuttavia, sebbene la vettura sia competitiva e abbia dimostrato una buona affidabilità durante i test, ci sono ancora diversi quesiti in cerca di risposta per tutti i team impegnati sul circuito nel deserto. Il principale riguarda il comportamento dei pneumatici con condizioni climatiche molto più calde. Sebbene si abbiano a disposizione molti dati al riguardo grazie ai precedenti Gran Premi, per la prima volta quest’anno le gomme dovranno fare i conti non solo con il caldo, ma anche con i carichi di carburante molto più pesanti, fino a circa 150 chili, in seguito all’abolizione dei rifornimenti in gara. Gli ingegneri affrontano poi l’ulteriore sfida di preparare la gara con un set di pneumatici in meno rispetto allo scorso anno, nonostante la lista delle cose da fare sia ancora più lunga considerando che durante le prove libere la vettura dovrà essere valutata in diverse configurazioni per comprenderne il comportamento con differenti carichi di benzina. Se una volta era la quantità di carburante imbarcato, adesso sono diventati i pneumatici il fattore determinate per la strategia dei pit stop. Anche i piloti dovranno tenerne conto, poiché le gomme dovranno essere gestite con attenzione e spiattellare un pneumatico a causa dell’alto carico di benzina durante le prove libere influenzerà il programma di lavoro per il resto del weekend. Il deserto in cui sorge il circuito di Sakhir non renderà facile questa analisi nel primo Gran Premio della stagione a causa della sabbia portata in pista dal vento e dal fatto che la superficie del tracciato sarà inevitabilmente molto “verde” il venerdì. Meno pneumatici e più punti all’ordine del giorno significano che il lavoro di squadra tra i due piloti sarà importante, in quanto hanno la possibilità di condividere il carico, valutando diverse variabili al fine di arrivare a delineare un quadro completo al termine della giornata.

Senza il rifornimento, il cambio gomme, che in passato veniva portato a termine alcuni secondi prima che il carburante venisse imbarcato sulla monoposto, diventa la chiave per un pit-stop veloce e quindi un altro elemento di vitale importanza strategica. Durante l’inverno, la squadra si è allenata duramente in fabbrica e nei test, poiché frazioni di secondo si traducono in una posizione guadagnata o persa in pista. Il team ha inoltre sviluppato un nuovo “semaforo”, più sofisticato e sicuro rispetto a quello precedentemente usato. Questo sistema rappresenta quindi un’opzione aggiuntiva per far tornare in pista un pilota dopo il pit-stop. Non solo la squadra addetta ai pit-stop si è dovuta adattare al nuovo metodo di lavoro; in Bahrain, infatti, tutti i team scopriranno come operare nei momenti concitati con un organico ridotto considerando che i regolamenti adesso limitano a 45 il numero di addetti per squadra che possono realmente operare su o intorno alla monoposto. Questa restrizione si traduce in un ulteriore enfasi per il gruppo di ingegneri in fabbrica che controlla in tempo reale tutte le attività in pista. Tuttavia, il nucleo del team di ingegneri in pista rimane lo stesso, con Andrea Stella ingegnere di pista di Fernando dopo l’esperienza con Kimi Raikkonen, e Rob Smedley che continua il suo rapporto con Felipe.

Il Gran Premio del Bahrain è il primo passo di una stagione molto lunga, con diciannove gare da qui alla bandiera a scacchi di Abu Dhabi. Monoposto e materiale di gara sono stati imbarcati per un viaggio che li vedrà di ritorno a Maranello non prima di metà aprile, dopo la quarta gara della stagione in Cina. Tuttavia, lo sviluppo della F10 continua, con l’obiettivo di portare aggiornamenti e miglioramenti a ogni gara.

10/03/2010

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da F1 - F1grandprix.it

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