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Tornando IT, in questi giorni ho incrociato spesso una Twizy in test drive e, nonostante la buona impressione che mi ha fatto, mi è parsa parecchio ingombrante.

Non credo possa rivaleggiare con l'agilità di uno scooter.

Però sono davvero molto curioso di fare un test drive anch'io.

Modificato da Edolo
La parte OT è stata unita alla discussione "Il futuro della mobilità"

I'M IN LOVE!:pippa:

"La 6° marcia, K@zzo!"

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Facevo caso che il trabicoletto di cui sopra non è dotabile nemmeno come optional di ABS e ovviamente neppure di ESP. In compenso si può avere l'airbag...

Si dice che pure le porte siano optional e che i finestrini manchino per evitare problemi di appannamento... :pen: Non hanno pensato neppure a delle bocchette d'aria forzata, tanto meno del riscaldamento.

In tutto ciò la Volpe è un tantino più avanti, anche se meno originale nel design.

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hai le gambe già ai lati dei passaruota, mettere i due posti in parallelo ti obbliga ad aumentare l'interasse

Facevo caso che il trabicoletto di cui sopra non è dotabile nemmeno come optional di ABS e ovviamente neppure di ESP. In compenso si può avere l'airbag...

è questione di utilizzo del mezzo, non è una piccola auto quindi non ne hai le esigenze di stabilità ed essendo concepito per l'uso urbano a basse velocità l'abs è assolutamente inutile

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A pagina 40 del Corriere della Sera si parla di incentivi per le elettriche già a partire dal 2013.

staremo a vedere...

Che sia o non sia la tecnologia del futuro per abbattere l'inquinamento, a chi dice che non è con gli incentivi che si implementano le tecnologie, rispondo che (IMHO) è invece l'unica strada da percorrere per avvicinare le masse ai nuovi prodotti.

Poi, una volta "calamitate" le masse, le nuove tecnologie si pagano da sè.

pretendere che ogni singolo si sobbarchi il peso della ricerca, lo ripeto, è utopia.

Ogni "energia", per sprigionarsi, ha bisogno di un'iniziale carica di accensione, poi cessa di averne bisogno.

La metafora è riferita agli incentivi: come già detto, servono inizialmente (in questo caso), poi non serviranno più o serviranno molto meno.

Diversamente, quanti singoli dovranno sborsare cifre assolutamente poco convenienti (tant'è che con la Twizy acquisti l'auto, mentre la batteria la prendi in leasing!) prima che la produzione/commercializzazione delle batterie ed altre tecnologie si assesti su valori commercialmente appetibili per le masse?

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A pagina 40 del Corriere della Sera si parla di incentivi per le elettriche già a partire dal 2013.

staremo a vedere...

Che sia o non sia la tecnologia del futuro per abbattere l'inquinamento, a chi dice che non è con gli incentivi che si implementano le tecnologie, rispondo che (IMHO) è invece l'unica strada da percorrere per avvicinare le masse ai nuovi prodotti.

Poi, una volta "calamitate" le masse, le nuove tecnologie si pagano da sè.

pretendere che ogni singolo si sobbarchi il peso della ricerca, lo ripeto, è utopia.

Ogni "energia", per sprigionarsi, ha bisogno di un'iniziale carica di accensione, poi cessa di averne bisogno.

La metafora è riferita agli incentivi: come già detto, servono inizialmente (in questo caso), poi non serviranno più o serviranno molto meno.

Diversamente, quanti singoli dovranno sborsare cifre assolutamente poco convenienti (tant'è che con la Twizy acquisti l'auto, mentre la batteria la prendi in leasing!) prima che la produzione/commercializzazione delle batterie ed altre tecnologie si assesti su valori commercialmente appetibili per le masse?

Peccato che il veicolo elettrico esista da almeno un secolo (cercare la jamais contente) ed tornato ciclicamente in auge, con pesanti sovvenzioni, ad ogni crisi petrolifera.

Prima negli anni '70, poi a inizio anni '90 (assieme al solare....ve le ricordate le gare di 4R?) ed oggi.

E nonostante tutto non è mai decollato. Si è sempre tradotto tutti in generosi incentivi statali, qualche piccola flotta pagata a caro prezzo dalle amministrazioni (vedasi Torino con le panda Elettra.....o la California) per poi finire in una bolla di sapone quando si presentava il problema del decadimento delle batterie, con relativa sostituzione e smaltimento.

A meno di colpi di genio (dubito, le batterie hanno limiti fisici) l'elettrico per il trasporto di massa privato sarà sempre un'utopia.

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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hai le gambe già ai lati dei passaruota, mettere i due posti in parallelo ti obbliga ad aumentare l'interasse

verissimo, ma il problema è che alla fine sto coso non è stretto come uno sputer, quindi nel traffico bene o male devi comportarti da auto. Non lo puoi parcheggiare nemmeno come sputer perchè la legge lo vieta e alla fine è solo 30 cm più corto della smart vecchia. Che comunque era una macchina vera.

Non discuto la tecnica, mi sto interrogando sull'effettiva praticità del mezzo, non riesco a trovare forti punti a suo favore.

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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A me queste spese accessorie sembrano tutto sommato legittime: quello che può dar fastidio è l'obbligo di polizza F&I tramite Renault, la quale non è carissima (non credo che in 4 anni per una Smart presa nuova spenderesti meno), ma neanche vantaggiosa; l'assicurazione delle batterie è poca roba, mentre il noleggio ci vuole ed è decisamente più economico che acquistarle a svariate migliaia di euro e poi ritrovarsi dopo 4 anni alle prese con lo smaltimento.

Non discutevo sull'entità delle stesse, ma sul fatto che fosse obbligatoria l'RC.

Quando acquisto un'auto, sono libero di scegliere se e con chi assicurarla per il furto/incendio.

Nel mio caso, per esempio, non l'assicurerei del tutto (a parte la RC obbligatoria, ovviamente), esattamente come faccio per la mia auto e per la mia moto.

In quest'ottica, per me, la polizza Furto/incendio obbligatoria (con la stessa Renault, per giunta) diventa un vero e proprio balzello che non mi so spiegare con motivazioni concrete (se l'auto è mia e l'ho pagata, perchè devo essere costretto ad assicurarla?) che può diventare controproducente soprattutto in fase di lancio.

L'assicurazione delle batterie può anche essere poca roba, ma si va ad aggiungere alle altre spese, contribuendo a farne lievitare la somma.

Il noleggio delle batterie è la forma di "schiavitù" che più mi da fastidio, soprattutto se legato al chilometraggio (limitato).

Se le batterie sono così costose, evidentemente è perchè non fanno parte di una commercializzazione di massa, così come è stato inizialmente per ABS, Airbag, etc.

Mentre per tali dispositivi la commercializzazione è iniziata su auto rivolte a persone facoltose, per poi estendersi ad auto sempre più economiche, non mi spiego come si faccia a proporre questo tipo di soluzione su un giocattolino del genere.

Con degli incentivi (lo so, mi ripeto, ma ci credo molto) sulle sole batterie, si potrebbe evitare/alleggerire il problema, magari accompagnando l'aiuto economico iniziale, con un'estensione della garanzia sulle batterie, portandola dai canonici 2 anni, a 3 o 4 anni ed includendo negli incentivi una polizza assicurativa non sul furto incendio della batteria, ma sui guasti o la precoce usura della stessa, così come accade per le estensioni di garanzia di numerose case automobilistiche.

Su questo, sarei d'accordo, non su un noleggio con chilometraggio limitato.

A queste condizioni, questa tipologia di auto elettrica diventa appetibile per una moltitudine di persone, innescando quindi la commercializzazione di massa che in poco tempo abbatterebbe i costi sopra citati.

Lo smaltimento delle batterie dovrebbe avvenire gratuitamente per l'utente, come già avviene quello delle batterie tradizionali, degli olii esausti, etc. Certamente, dovendo poi sostenere anche questi costi (in forma permanente e non temporanea come per gli incentivi) presso altri centri di spesa, viene da chiedersi quanto sia realmente conveniente l'elettrico.

Sul discorso dell'abbattimento dell'impatto ambientale, è abbastanza risaputo che concentrare le fonti di inquinamento in pochi punti localizzati, è già un bel passo avanti rispetto a milioni di piccole "fabbriche" di inquinanti circolanti su strada.

Piuttosto il costo dell'elettricità di 140 euro/anno potrebbe essere sottostimato: io mi ero fatto il conto che per Zoé ce ne vogliono circa 500 per 12mila km. Twizy consumerà tanto meno? Poi siamo sempre lì, in Italia il kWh costa 5 volte quello che pagano i francesi, ma su questo siamo stati chiamati direttamente in causa per ben due volte ed abbiamo ribadito di accettare un prezzo più alto (e ancora Tokyo non ci ha messo il carico da 90).

Direi piuttosto che l'auto elettrica, oltre ad essere intrinsecamente antieconomica, è particolarmente insensata su un veicolo come Twizzy.

Vuoi perché per 7500km/anno in città non c'è motore che tenga testa ad un economico benzina aspirato; vuoi perché, se parliamo di veicoli con due posti (e per di più scomodi), il paragone devi cominciare a farlo pure con uno scooterone, che di benzina ti costa 400 €/anno senza tutte queste menate ed è pure più pratico da usare.

Porca miseria, se i costi dell'elettricità sono quelli che dici tu, non c'è nemmeno da starci a ragionare: ho un Transalp che non è uno scooterone, ma in confronto alla Twizy, va ad aria! E non sono obbligato ad assicurarlo, a farci il tagliando quando vuole la Honda e a fare i chilometri che dicono loro!

Ad essere pionieri si è soggetti sempre a rischi.

Esatto, è questo che è insostenibile per il singolo. L'argomento "ecologia" è troppo importante per essere accantonato, ma pioniere devono essere le collettività, anche a costo di pagare TUTTI qualcosina in più, anche a costo di imporlo per il bene comune.

Il problema è che, troppo spesso, non è la riduzione dell'impatto ambientale l'interesse primario di chi gestisce determinati aspetti dell'economia...

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Domani esplicito il calcolo dell'elettricità per la Twizy. Dal cellulare mi è arduo.

Allora, il calcolo è piuttosto approssimativo, ma è solo per avere un'idea dell'ordine di grandezza.

Partivo dal calcolo della Zoé (sono disponibili più dati) per avere un riferimento: la cartella stampa afferma che per la ricarica "utilizzando un impianto da 22 kW è sufficiente un’ora", quindi si presume che ci vogliano 22 kWh per ricaricarla e (errore sull'unità di misura a parte) ci conferma poche righe dopo che "un pacco batterie agli ioni di litio, quest’ultimo dalla capacità di 22 kW. L’autonomia dichiarata ammonta ad oltre 200 km [...]". Quindi farà circa 100 km con 11 kWh.

Della Twizy invece sappiamo solo che l'autonomia è di circa 100 km e la ricarica avviene in 3 ore e 30 minuti, ma non è specificato con quale potenza di impianto. Ipotizzando che si tratti di una tipica utenza domestica da 3 kW, ho fatto 3 kW * 3,5 h = 10,5 kWh.

Assumendo un costo del kWh di 20 cent€, per 100 km il costo è di €2,10 e per 7.500 km è di €157,50 che è vicino alla stima che il concessionario ha fornito a Ricky.

Ora c'è il problemino che per la Zoé l'autonomia dichiarata è oltre 200 km, mentre "Renault specifica che su un “percorso peri-urbano, con una temperatura esterna di 13°, l’autonomia reale di Zoe raggiunge i 140 km, di cui 30 km direttamente ottenuti grazie al Range OptimiZEr". Quindi in città con 25°C il conto sopra viene sostanzialmente dimezzato.

I 100 km della Twizy saranno realistici o altrettanto farlocchi?

Modificato da Edolo
Spostata parte del post OT

Alfa Romeo MiTo 1.4 MultiAir TB 135 CV TCT Distinctive, 2012

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