Vai al contenuto

Fiat 500 C elettrica Castagna di Gheddafi: preda degli insorti


Messaggi Raccomandati:

La 500 speciale del Raìs è preda di guerra

La vettura, catturata dagli insorti, è un'elaborazione speciale realizzata dall'officina milanese Castagna

La vettura, catturata dagli insorti, è un'elaborazione speciale realizzata dall'officina milanese Castagna

rubata--180x140.jpg?v=20110824235407Gli insorti spingono via la 500 di Gheddafi (Ap)Due uomini spingono l’auto sullo sterrato di Bab Al-Azizija, il bunker di Muammar Gheddafi, e devono fare una gran fatica. Perché quell’auto, che sembra una Fiat 500, pesa una tonnellata e mezzo. Facile che quegli uomini abbiano dovuto spingerla fuori di un garage, e poi sulle lunghe pendenze a 30° dei tunnel sotterranei che innervano la cittadella fortificata. I due spingono tra altri uomini che corrono in senso contrario, qualcosa sullo sfondo brucia in una nuvola nera e una fila di bandierine verdi (lo stesso colore dell’auto) segna un assurdo traguardo sopra la loro testa… Eccola la macchina preferita dal rais, la preferita tra le vetture elettriche (numerose) del Colonnello. Dove sia diretta nel momento in cui il fotografo dell’Ap ferma l’attimo non è dato saperlo, ma da dove venga si sa. Da Milano. Questa è la sua storia.

UN MISTERIOSO CLIENTE - Castagna è un nome tra i più prestigiosi della carrozzeria italiana. L’officina apre a Milano nel 1849 ed è tutt’oggi viva, dopo gli inevitabili passaggi di mano. Produce soltanto pezzi unici, elaborazioni che più ricercate non si può. Il catalogo è online. Nel giugno 2009, tramite un intermediario, arriva l’ordine dall’estero per una Capri. Cioè: un modello derivato dalla Fiat 500 Cabrio. Niente porte, legni e pelli a volontà, tutti i dispositivi che si desiderano, ruote in lega di 17 pollici. Il misterioso cliente la vuole elettrica e chiede che sia pronta per settembre. Interni color panna, con finiture verdi; capote in tela color sabbia; verde e oro la carrozzeria. Quando all’indirizzo della Castagna arriva una copia del Libro Verde di Gheddafi, nella mente di Gioacchino Acampora, architetto e titolare dell’azienda, comincia a farsi strada una certa idea...

La 500 elaborata per Gheddafi auto_01_672-458_resize--75x60.jpg auto_02_672-458_resize--75x60.jpg auto_03_672-458_resize--75x60.jpg auto_04_672-458_resize--75x60.jpg auto_05_672-458_resize--75x60.jpg auto_06_672-458_resize--75x60.jpg auto_07_672-458_resize--75x60.jpg

UN REGALO AL RAIS - Ogni dubbio svanisce quando arrivano anche le ultime specifiche: sul montante di sinistra, un’immagine retroilluminata del Leone del deserto, rivolto al pilota; sul montante di destra, un tondo con la raffigurazione simbolica della società libica. Sul musetto, al posto del marchio Fiat, un logo con la sagoma nera dell’Africa, la Libia evidenziata in verde (il particolare viene realizzato in malachite) e tre libri in tinta sovrastanti il tutto. Si scopre così che l’auto è regalo che qualcuno della famiglia ha inteso destinare al «leader». Un motore elettrico da 34 kW (costruito dalla Ansaldo di Genova) va a rimpiazzare quello termico, davanti e dietro vengono stivati i pacchi di batterie al litio. Velocità massima: 160 orari. Autonomia: 260 km. La ricarica (il cliente la vuole ultrarapida) è assicurata da due mastodontiche centrali importate dalla Svezia e grandi il doppio dell’auto, ma il risultato è soddisfacente: ricarica completa in appena 10 minuti.

LA RAMPA SOTTERRANEA - Nulla lascia sospettare, a prima vista, che si tratti di una vettura elettrica: la presa per la ricarica è nascosta sotto il suggestivo marchio del frontale; sul cruscotto c’è l’indicatore del serbatoio. Perché il serbatoio del carburante, in effetti, è rimasto, ma la benzina serve per alimentare la pompa (potentissima) del climatizzatore. Al primo test l’intermediario fa notare che la soglia è troppo alta perché l’accesso con la tunica sia agevole: nessun problema, la si abbassa. Si modificano anche le sospensioni, per abbassare ulteriormente l’auto. Altro problema: per uscire dal parcheggio, a casa del proprietario, l’auto dovrà superare una rampa lunga e in fortissima pendenza. Ce la farà il motore elettrico? Quelli della Castagna scovano un vecchio garage milanese con uno scivolo altrettanto impegnativo e verificano: già, in effetti bisogna rimappare la centralina per ritoccare la coppia motrice. L’auto tende ora slittare quando parte in piano, tanto poderosa è la spinta a basso regime, ma in salita va che è un piacere.

index.shtml&if_nt_CookieAccept=Y&XE

REGOLARMENTE FATTURATA - Il 28 agosto il lavoro è terminato. Ma c’è un altro imprevisto, non è facile trovare un volo cargo per spedire tutte quelle batterie a destinazione. Alla fine ci riescono: la 500 rivoluzionaria viene imballata e parte per Tripoli, dalla Francia. Castagna emette regolare fattura: circa 100mila euro. La spesa raddoppia con la megacentrale di ricarica. Il cliente paga senza battere ciglio. Da allora sono trascorsi due anni. nel frattempo, il meccanico tedesco che cura il parco auto della famiglia Gheddafi (che hanno proprietà sparse in tutto il mondo: in un garage di Milano, uno dei figli ha lasciato anche una Bugatti Veyron, che è l’auto più costosa del mondo, oltre un milione di euro) ha fatto un paio di telefonate per qualche dritta sulla manutenzione. L’azienda milanese ha chiesto una foto del Colonnello al volante, giusto per l’archivio: niente. Però si è saputo che l’opera è stata molto apprezzata. Ora, di fronte alla fatica bestiale di quei due ribelli che spingono l’auto, Acampora dice che sarebbe giusto informarli su come farla funzionare. Una riverniciata, via anche certi dettagli imbarazzanti lasciati dalla precedente proprietà, e quella 500 elettrica (anche lei) può rinascere.

Roberto Iasoni

24 agosto 2011

La 500 speciale del Raìs è preda di guerra - Corriere della Sera

La 500 elaborata per Gheddafi

Link al commento
Condividi su altri Social

Una tonnellata e mezzo a causa delle batterie immagino :pen:

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

Link al commento
Condividi su altri Social

beh una tonnellata e mezzo non mi sembra molto anzi.. considerando i 260 km di autonomia.. e poi ste stazioni di ricarica non sono affatto male.. considerando che 10 minuti è il tempo che s'impiega per un pieno di gpl.. il sospetto si concretizza sempre più in certezza.. la tecnologia c'è ma manca la volontà di renderla pubblica.. le nazioni potranno avere qualsiasi forma di governo ma mi pare chiaro che il mondo ha l'oligarchia :pen:

Link al commento
Condividi su altri Social

Insomma si scopre che Gheddafi un pò di buon gusto in fatto di automobili ce l'aveva.

Eccettuato questo coso.. Ve lo ricordate? Chissà che fine farà

199266_8953_big_010909_auto_gheddafi_03.jpg

secondo lui le auto se fatte a punta riducevano di molto di danni di tamponamenti o frontali :lol:

effettivamente 260 km di autonomia (bisogna vedere se teorica o effettiva però :pen:) sarebbe un bel risultato!!

io personalmente (chiamatemi pure cagasotto) non darei mai dei dati teorici ad uno come gheddafi :lol:

Modificato da Guglielmi
Link al commento
Condividi su altri Social

Mi riallaccio a Guglielmi con un piccolo OT:

Anni fa, alla fine degli anni 90, credo su qualche "auto oggi", comparve un curioso prototipo, "sharouk" (missile), somigliante a quello già menzionato, la cui realizzazione fu ispirata da un'idea bizzarra di Gheddafi.

La linea del veicolo era a "doppia punta", con anteriore e posteriore rastremati e appuntiti, pare - nelle intenzioni del Rais progettista - per limitare al minimo gli effetti di una collisione.

Stando all'articolo (sto andando a memoria, non ho idea di dove sia finito il giornale, penso sia al macero da secoli), pare che, durante una conferenza stampa, il Rais progettista illustrò la sua idea salva-occupanti facendo "scontrare" due matite l'una con l'altra: data la forma appuntita delle stesse, egli osservò come le due matite scorressero l'una sull'altra. Da qui l'idea di tentare di replicare la storia "in grande", con due automobili :disp2::disp2:

Il veicolo era dotato di un non meglio specificato sistema antiribaltamento, e credo avesse gli interni di qualche kia o daewoo dell'epoca, rivestiti in alcantara... sulla rete però non trovo nulla a riguardo.

Morale della favola: c'è chi ha un presidente operaio, chi un rais progettista, chi un fuhrer provetto disegnatore di maggiolini...

Fine OT

EDIT: http://www.quattroruote.it/notizie/auto-novita/il-razzo-pacifico-di-gheddafi-lauto-del-colonnello nell'ultima foto c'è il "coso" di cui sopra :)

Modificato da erriquezz

Perle d'autore

From Heel to Hell and back (Matteo B.)

Link al commento
Condividi su altri Social

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere iscritto per commentare e visualizzare le sezioni protette!

Crea un account

Iscriviti nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.