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Questo è ciò che è capace di produrre il "miglior quotidiano economico italiano" :lol:. Ma far scrivere a chi sa della materia invece che al primo giornalista "tuttologo" che capita a tiro , no eeeeeehhhhhhh !!! :lol:

Nuovi modelli e partnership le priorità di Fiat Chrysler - Il Sole 24 ORE

Nuovi modelli e partnership le priorità di Fiat Chrysler

di Andrea Malan 11 settembre

Riduzione del debito, realizzazione del piano industriale e ricerca di un partner: questi i tre dossier più rilevanti che il consiglio d'amministrazione e il management della Fiat Chrysler Automobiles dovranno affrontare fin dalla riunione del mese prossimo a Londra, dopo la formalizzazione della nascita della nuova holding e il debutto a Wall Street. I primi due nodi sono strettamente legati e dovranno essere affrontati comunque prima della (possibile ma non certa) individuazione di un compratore o di un socio forte.

Il tema della ricapitalizzazione è stato più volte affrontato dallo stesso Marchionne, secondo il quale un aumento di capitale potrebbe servire ora ma non essere più necessario di qui a due anni, quando il gruppo produrrà cassa (secondo i piani) in misura significativa. Il problema è che per generare cassa, soprattutto con la parte Fiat, Fca dovrà disporre di nuovi modelli, e per averli dovrà prima o poi investire.

Ecco quindi che il tema del piano industriale e quello dei fondi si intrecciano. Fiat è ora parte di un gruppo globale con Chrysler, ma non può ancora utilizzare interamente la liquidità che Chrysler produce; e in ogni caso anche i marchi americani, primo fra tutti la Jeep, hanno piani ambiziosi che dovranno essere finanziati. Non solo: fra un anno esatto Chrysler, così come General Motors e Ford, dovrà rinnovare il contratto di lavoro con la Uaw. Per il sindacato americano sarà il primo rinnovo del dopo crisi, il primo in cui potrà nuovamente usare l'arma dello sciopero; con una Chrysler in attivo non c'è dubbio che punterà a strappare concessioni salariali e il maggior volume possibile di nuovi prodotti.

L'attuale situazione dei mercati finanziari sta dando una mano al Lingotto, che non a caso proprio nei giorni scorsi è tornato sul mercato obbligazionario; ma i due miliardi di euro di oneri finanziari netti l'anno sono uno svantaggio competitivo importante rispetto al grosso della concorrenza. E nella prima metà dell'anno il gruppo ha investito un po' meno che nel 2013.

Qualcuno pensa che una riproposizione del cosiddetto polo del lusso, o meglio dei marchi premium, possa essere una soluzione ad entrambi i problemi: creare una società a parte, scorporandola da Fca, e chiamare il mercato a investire a fianco della Exor. Tale ipotesi è stata smentita ieri da Marchionne, che ha lasciato aperto solo uno spiraglio («toccherà al cda occuparsene»). Il fatto è che Alfa Romeo, nelle condizioni in cui è, rischierebbe di essere una palla al piede del Cavallino, sia per le perdite che genera che per gli investimenti (5 miliardi di euro tra il 2014 e il 2018) che richiederà il suo rilancio.

Qualche anno fa, il miglioramento dei conti fu favorito anche dallo spostamento della Maserati (quando ancora era in rosso) sotto l'ombrello Fiat. Adesso l'azienda di Modena e Grugliasco viaggia a tutto gas, e ha un potenziale di sinergie con Ferrari maggiore rispetto all'Alfa; guardando a quest'ultima, le sinergie per Maranello potrebbero non valere lo svantaggio derivante dalla diluizione del brand. Il marchio Alfa Romeo ha sì grandi potenzialità - tutti lo ammettono, a partire dagli amici tedeschi di Marchionne - ma con le sue poco più di 70mila vetture vendute all'anno è per ora come un affascinante castello diroccato che necessita per il restauro di somme colossali; per questo non mancano consulenti e analisti che consigliano di venderlo a qualche miliardario in vena di follie.

Marchionne, che pure ha più volte accarezzato l'idea in passato, ora non ne vuol sentir parlare e ha anzi messo il marchio del Biscione al centro della strategia di rilancio del gruppo in Italia. Questo è forse il punto chiave. Di tutti i dossier aperti, quello della «fabbrica Italia» è quello che più interessa all'italiano medio ma che più conta anche per il Paese: i successi globali servirebbero solo agli azionisti, se per l'Italia il saldo finale fosse in rosso. Il top manager del Lingotto ha più volte rivendicato il fatto che Fiat ha chiuso meno fabbriche dei concorrenti europei nonostante una crisi più profonda del mercato dell'auto. È vero, anche se un aiuto importante lo ha avuto dagli italiani con il finanziamento della Cassa integrazione.

La strategia di ridare lavoro con modelli Maserati e Alfa Romeo, presentata a fine 2012 e confermata a maggio a Detroit, è stata giudicata positivamente da tutti gli osservatori, anche come un modo per smarcarsi da una crisi del mercato italiano che non sembra avere fine (anche i segnali di agosto sono negativi). La parte Alfa del piano resta però ancora al palo: per nessuno dei modelli c'è ancora un via libera ufficiale e l'assegnazione di uno stabilimento. Allargare la coperta dei mezzi finanziari per arrivare a coprire gli investimenti promessi: questa la prima sfida della nuova Fca.

P.S.: questo è il passaggio migliore: "La parte Alfa del piano resta però ancora al palo: per nessuno dei modelli c'è ancora un via libera ufficiale e l'assegnazione di uno stabilimento. Allargare la coperta dei mezzi finanziari per arrivare a coprire gli investimenti promessi: questa la prima sfida della nuova Fca. "

Veramente da ieri ci sarebbe anche una data (che certamente Maglione disattenderà :§ !) :rofl:

. “There are varying degrees of hugs. I can hug you nicely, I can hug you tightly, I can hug you like a bear, I can really hug you. Everything starts with physical contact. Then it can degrade, but it starts with physical contact." SM su Autonews :rotfl:

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  • 2 settimane fa...

Intanto sul S24O di ieri si legge che le oo.ss. confermano il raggiunto accordo per il prolungamento della cig a Mirafiori (che verrà ratificato il 25/09) e che i lavori di ristrutturazione dello stabilimento sono partiti e vanno avanti e che fra un anno usciranno le prime vetture prodotte dallo stabilimento.

"Ah! Rotto solo semiasse, IO KULO ANKORA!" (cit.)

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MILAN (Reuters) -- Fiat will temporarily suspend production at its Pomigliano plant in southern Italy from Oct. 16-27 amid weak demand. The Fiat Panda minicar is built at the factory.

The measure is "necessary because of the slowdown in the market in view of the end of the year," said Giuseppe Terracciano, secretary general for the Fim-Cisl union in Naples. Fiat confirmed the temporary suspension, but declined to give any further comment.

Fiat often uses the state-backed temporary layoff schemes to avoid over-production by keeping workers at home when market demand is lower. Some 1,950 of the plant's 4,500 workers have already been on so-called solidarity contracts since March, under which they agree to work less and are also paid less in exchange for workers retaining their jobs.

Fiat's Italian plants have been under-utilized for years, especially after the auto market in Europe was hit by a six-year slump in sales and is only gradually recovering.

However, Fiat has promised it would reinstate all workers currently on the various layoff schemes as it executes an ambitious five-year investment plan, under which it expects to boost global group sales by 60 percent to 7 million cars and increase net profit five-fold by 2018.

http://europe.autonews.com/article/20140919/ANE/140919804/fiat-will-suspend-panda-production-at-italy-plant-as-demand-falls

I motori sono come le donne, bisogna saperli toccare nelle parti più sensibili.(Enzo Ferrari)

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Hanno dato tutti per scontato che il rilancio dell'Alfa partirà da Cassino... Mentre diverse interviste di SM mi hanno fatto venire molti dubbi. Questa news su Pomigliano poi...

Chissà se questo rilancio dell'Alfa non avvenga proprio in un ex stabilimento della vecchia Alfa Romeo...

Magari con questa scusa possono delocalizzare Panda all'estero.

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Quali interviste, scusa? Non mi pare che SM abbia mai parlato di stabilimenti, solo di AR fatte in Italia. Da cui si presume Cassino.

In diverse interviste (compresa quella a Maranello) dice che a Mirafiori faranno il Suv Maserati, ma che a Cassino arriverà un nuovo modello "non specificato". Ho fatto caso che in diverse interviste tende a specificare che sarà un modello a caso. Non parla mai di Giulia e benché meno di tutta l'Alfa (Quando per gli altri modelli specifica ogni dettaglio...).

Vabbé che queste sono solo mie fantasie, però di questi tempi c'è da aspettarsi di tutto, specie da uno come Sergio... :D

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da ripetere come un mantra 3 volte al giorno ; se dopo 3 settimane non ci sono benefici ripetere recitandola in ginocchio sui ceci :

Un' Alfa ben fatta la puoi produrre anche in Esquimia

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Permettimi, ma questa è una tua opinione. Così come io ho la mia.

EDIT: in ogni caso sarebbe meglio produrre "un'Alfa ben fatta" dove venivano prodotte: Alfasud, 33, 147, 159, 156, ecc piuttosto che dove venivano assemblate Ritmo e Regata.

Modificato da Ospite
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