Vai al contenuto

Novità ricariche colonnine ENEL


Messaggi Raccomandati:

Dunque sembra che il 2017 sia pieno di novità per le ricariche ENEL. Novità di metà novembre:

Ricarica e-GO con app android:

SOLO le colonnine PREDISPOSTE, e per ora non ho capito come si distinguono se non dalla App dedicate che si scarica su Google play, hanno ora una tariffazione a tempo invece che a kWh. 
Nessuna tessera RFID o canone, si fa tutto con lo smartphone.

https://goo.gl/XUVxPn
 

Citazione:L’adesione non comporta nessun costo di attivazione né costi fissi. La tariffazione del servizio è a tempo ed è pari a 2,5 eurocent/minuto (pari a 1,5 €/ora) iva e imposte incluse.

La tariffazione inizia all’avvenuto sblocco della presa e termina quando si libera la presa della colonnina. Le tariffe sono indicate e aggiornate nell’apposita sezione dedicata della app e della sezione web dedicata del sito di Enel Energia

 

Citazione:Il pagamento avviene con addebito su carta di credito. L’addebito avviene in seguito alla emissione della fattura mensile che riporta le ricariche del mese solare precedente.

 

Citazione:Arrivato in prossimità dello stallo di ricarica e scelta la colonnina desiderata, leggi il numero seriale identificativo esposto dietro la colonnina stessa.
Successivamente potrai selezionare sull’app la colonnina che ha il numero seriale trovato e la presa che vuoi utilizzare; Il seriale sull’app lo trovi sull’elenco delle colonnine oppure sulla mappa nel pop up di dettaglio della colonnina. Basterà poi selezionare, sul dettaglio della presa scelta, “Avvia Ricarica”.

Se hai già effettuato il log-in la ricarica partirà immediatamente altrimenti sarà necessario effettuare il log-in con le tue credenziali.
Dopo aver selezionato “Avvia la ricarica” la presa si sbloccherà e avrai 90 secondi di tempo per connettere il veicolo alla colonnina.
Nel caso in cui non inserisci il cavo nella presa della colonnina entro i 90 secondi riceverai una notifica via e-mail che ti informerà che la sessione di ricarica è terminata con le istruzioni da seguire per riavviarla.

Ricordati che per poter avviare la ricarica devi trovarti in prossimità della colonnina.
 

 

Citazione:Durante la ricarica potrai continuare a navigare nella app. Quando vuoi tornare sulla
sessione di ricarica in corso basterà semplicemente selezionare il pulsante di notifica
in alto a destra che ti permetterà di tornare nella pagina della sessione di ricarica.

Per concludere la ricarica basterà semplicemente selezionare il pulsante “Interrompi ricarica” nella sessione in corso. A questo punto la ricarica si interrompe, la presa si sblocca e potrai staccare il cavo. La ricarica può essere interrotta anche se la batteria non è carica al 100%.

Ricordati di interrompere sempre la ricarica dal tuo smartphone prima di rimuovere il cavo.

Ricordati inoltre di estrarre sempre prima il cavo dalla colonnina e poi successivamente dall’auto. Nel caso in cui invece estrai prima il cavo dall’auto la sessione di ricarica si chiude ma il cavo rimane bloccato nella presa della colonnina. In questo caso dovrai chiamare il supporto tecnico del gestore per sbloccare la presa ed estrarre il cavo. Riceverai comunque una notifica via e-mail con le istruzioni da seguire per chiudere la sessione di ricarica.

Ricordati che per poter interrompere la ricarica dovrai trovarti in prossimità della colonnina.



Le colonnine consentono cariche da 3,7 a 22 kW e ovviamente più l'auto ha un caricatore veloce in AC, meno costa il kWk

Le auto, come quasi tutte le ibride plug-in, che hanno caricatore da 16A monofase, cioè 3,7 kW , pagheranno il kWh lo stesso esorbitante 0,40 Eur/kWh della tessera ENEL FREE attuale. Le elettriche con caricatore Tipo 2 da 22 kW, come le ultime Renault, pagheranno 0,07 Eur/kWh , ottimissimo.

A seconda dell'auto infatti, il caricatore a bordo dell'auto potrebbe accettare un massimo di 3,7 kW, 7,4 kW, 11 kW oppure 22 kW. Per vedere di che potenza è il caricatore della propria Ibrida Plug-in o EV di interesse, consultare:

http://www.e-station.it/guida-veicoli-elettrici/auto-elettriche/

 

----------------------------------------------------------------------------------------

 

Capitolo colonnine autostrade.

Non si sa che fine abbia fatto l'annuncio primaverile di ENEL di 10,000 colonnine autostradali per la fine dell'anno:
Articolo di luglio 2016_

http://www.dday.it/redazione/20312/enel-...dipendenti

 

Citazione:L’anno della mobilità elettrica in ogni caso dovrebbe essere il 2017: Enel infatti confida sull’assegnazione di un bando europeo che consentirà a partire da settembre di coprire tutta la rete autostradale con il sistema di ricarica rapida. “Vogliamo coprire in pochi mesi tutte le aree di servizio con 10.000 colonnine – afferma Ciorra – e ci vorranno pochi mesi. Entro il 2017 avremo tutta la rete autostradale coperta con le nuove colonnine da 22 kW. Ancora non sappiamo esattamente quante postazioni di ricarica ci saranno in ogni area di servizio, sarà un analisi fatta in base al traffico, ma ogni postazione può gestire tre auto quindi con 5 colonnine possiamo gestire 15 automobili contemporaneamente”.

Ad oggi le aree di servizio in Italia sono circa 460, è lecito quindi pensare un numero di postazioni variabili dalle 10 alle 20 a seconda dei casi, ma i numeri esatti si conosceranno solo a fine giugno. L’obiettivo di Enel, che sta realizzando l’infrastruttura in collaborazione con il Politecnico di Milano, è di soddisfare la richiesta di 1 milione di auto elettriche entro due anni, con 20.000 colonnine distribuite in tutta Italia. Andare da Milano a Napoli non sarà più un problema neppure con un auto elettrica, anche se si devono calcolare i tempi della sosta tecnica per la ricarica. Secondo Enel servono circa 20 minuti per tornare operativi, ma in realtà con una colonnina da 22 kW per portare all’80% una Leaf con batteria da 30 kW ne servono almeno il doppio.

La creazione di una infrastruttura di rete è in ogni caso fondamentale, e Ciorra fa il paragone con le reti di telefonia mobile: “Se non si fosse creata una infrastruttura abbondante nessuno avrebbe usato i cellulari. Vogliamo fare lo stesso con la rete elettrica di ricarica, creare una infrastruttura abbondante per stimolare tutti a passare dal termico all’elettrico.”

Una rete che, come il dirigente tiene a sottolineare, dovrà essere una “rete di tutti e non una rete Enel per clienti Enel. Una rete italiana per gli italiani e per i turisti che arrivano dall’estero, che potranno grazie ad una applicazione abbinare una carta per il pagamento e ricaricare l’auto dove vorranno a prezzi concorrenziali. La rete dovrà essere aperta anche a tutti i gestori di energia elettrica, ognuno dei quali potrà fare l’offerta che ritiene migliore ai suoi clienti. Su questo punto in è attesa una risposta dall’ente regolatore, che dovrà decidere se Enel dovrà fare una rete per Enel oppure se Enel potrà fare una rete ad uso di tutti.

Enel vede nell’elettrico anche una soluzione ai problemi di efficienza energetica delle città: secondo il Direttore Innovazione e Sostenibilità Enel è l’unica al mondo ad avere la tecnologia per prelevare energia dalle auto collegate alla rete e utilizzarla per compensare gli stress della distribuzione. Questo vuol dire che in piena estate, quando l’accensione dei condizionatori crea un deficit sulla rete delle grosse metropoli, Enel sarà in grado di interrompere per qualche minuto la ricarica delle auto agganciate alle colonnine e sfruttare la batteria delle auto per andare a equilibrare gli scompensi della distribuzione, evitando così i blackout. Una soluzione questa che interessa anche le aziende: dotandosi di una flotta elettrica e installando posti per la ricarica si potrebbero sfruttare le batterie delle auto connesse per ridurre la richiesta di energia dalla rete. In ottica futura la cosa potrà svilupparsi anche in ambito domestico, dove Enel ha già pianificato una serie di investimenti per abbattere i costi della ricarica elettrica al consumatore finale: oggi la colonnina privata nel box costa circa 2.000 euro, ma Ciorra assicura che a breve questo costo sarà ridotto di un terzo grazie ad un nuovo modello di Box Station venduto a 600 / 700 euro. Parallelamente si sta lavorando anche in ambito legislativo per offrire livelli di servizio e tempi di scadenza certi anche per l’installazione delle infrastrutture di ricarica casalinghe, perché oggi capita che l’acquirente di un auto elettrica riceva prima l’auto dell’infrastruttura necessaria per ricaricarla.


Comunque pare che l'accordo di recente stipulato tra ENEL e AISCAT parli anche delle colonnine di ricarica veloce da 50 e 43 kW, le "FAST RECHARGE PLUS" a 3 posti, di cui se ne è vista solo una a Pomezia finora:

http://www.aiscat.it/news_view.htm?ck=1&...od_nws=775
 

Citazione:MOBILITA’ ELETTRICA: ENEL E AISCAT FIRMANO PROTOCOLLO D’INTESA PER UNA RETE DI RICARICA VELOCE IN AUTOSTRADA

L’accordo prevede la costituzione di tavoli di lavoro congiunti tra ENEL, AISCAT e le singole concessionarie per definire modalità di sviluppo della mobilità elettrica sulla rete autostradale, le tecnologie più idonee, la loro localizzazione più adeguata e per sviluppare nuovi servizi per i clienti finali. 

Il programma, che fa leva anche sul progetto EVA+, prevede l’installazione di infrastrutture di ricarica veloce lungo la rete autostradale nazionale a pedaggio. Le prime installazioni inizieranno nel 2017 

Le aree di servizio verranno individuate partendo da una lista di stazioni di servizio presenti nei corridoi autostradali definiti dall’Unione Europea e concordata con l’AISCAT 

La sperimentazione, di cui Enel è coordinatore ed AISCAT principale stakeholder strategico, servirà a dare supporto alla crescita del mercato dei veicoli elettrici nell’ottica dello sviluppo sostenibile del settore dei trasporti 

Enel e AISCAT hanno siglato un Protocollo d’intesa per avviare un tavolo di lavoro congiunto sulla mobilità elettrica lungo la rete autostradale nazionale a pedaggio. L’accordo, firmato da Livio Gallo, Responsabile Infrastrutture e Reti Enel, e da Massimo Schintu, Direttore Generale AISCAT, prevede l’avvio di un programma di sperimentazione strategica, tecnologica e logistica di una rete di infrastrutture di ricarica elettrica veloce in aree di servizio. La sperimentazione durerà circa 3 anni e comprenderà sia una fase di studi ed analisi, sia una fase realizzativa pilota sul campo. 

Con questa iniziativa Enel ed AISCAT, nell’ottica dello sviluppo sostenibile del settore dei trasporti, intendono dare pieno supporto al nascente mercato dei veicoli elettrici che presenta grandi potenzialità in termini di riduzione dell’inquinamento atmosferico. La rete autostradale, essendo per sua natura un circuito chiuso costantemente monitorabile, rappresenta lo scenario ideale per testare un programma nel campo della mobilità elettrica sulle lunghe percorrenze, favorendo il superamento del concetto di utilizzo del veicolo elettrico esclusivamente in ambito urbano. 

Le aree di servizio dove saranno installate le infrastrutture di ricarica verranno individuate dalle singole concessionarie autostradali in collaborazione con Enel ed AISCAT, partendo inizialmente dalla lista di stazioni approvate dall’Unione Europea nell’ambito del progetto EVA+. Le prime installazioni inizieranno nel 2017. 

Inoltre AISCAT con l’aiuto dell’esperienza ENEL approfondirà la possibilità di sviluppare l’impiego estensivo di energie rinnovabili nell’ambito della rete autostradale, con particolare riferimento al settore delle aree di servizio. 

Ad oggi, in Italia sono presenti prevalentemente installazioni di ricarica in corrente alternata dislocate in ambito urbano. Le infrastrutture di ricarica veloce in corrente continua - similari a quelle del progetto ENEL AISCAT - sono ad oggi molto poche e isolate. Per cogliere l’opportunità di incrementare sensibilmente questa rete, il gruppo Enel ha partecipato alla Call europea ‘Connecting Europe Facility, Transport Multi-Annual Call’ che il Gruppo elettrico si è aggiudicato proponendo il progetto pilota EVA+ (Electric Vehicle Arteries) che prevede 180 stazioni di ricarica veloce di tecnologia Enel sul territorio italiano e 20 sul territorio austriaco. 

Le colonnine di ricarica saranno del tipo Fast Recharge Plus, una tecnologia interamente sviluppata da Enel che permette di ricaricare in 20-30 minuti secondo gli standard tecnologici vigenti due veicoli in contemporanea. È un'infrastruttura compatibile con tutte le auto del settore attualmente presenti sul mercato che riduce i tempi di ricarica, ampliando significativamente il potenziale di utilizzo del vettore elettrico.
Modificato da Maxwell61
  • Mi Piace 1
Link al commento
Condividi su altri Social

Tutto bello e tutto giusto, magari sono anche io un po' scemo e poco tecnologico, ma con la broda o i cagafumo, arrivi vicino alla pompa, apri lo sportellino del serbatoio, togli il tappo, inserisci la pistola nel tubo del serbatoio (no pun intended), premi il grilletto e immetti la quantità di benza/nafta desiderata. Semplice, veloce e a prova di dementi come me.

"Ah! Rotto solo semiasse, IO KULO ANKORA!" (cit.)

Link al commento
Condividi su altri Social

Carissimo, i tempi cambiano e a non aver confidenza con una cosa nuova, sembra tutto complicato, ma non lo è.

 

Una volta si digitava il numero di telefono facendo girare una rotella di bachelite, ora ci sono gli smartphone Android: non è morto nessuno di preoccupazione per eccesso di complicazione :-) 

E forse sì, gli anziani che non riescono ad adeguarsi, saranno tagliati fuori, ma sono pochi ed è sempre stato così..

 

Link al commento
Condividi su altri Social

  • 2 mesi fa...

Sempre più veloce.

 

In sperimentazione in EU, e previsti per commercializzazione in luglio, la nuova taglia top di caricatori per auto, da 350 kW DC fast con lo standard CCS combo 2. I più veloci attuali sono i Tesla Superchager da 145 kW nominali (reali meno). Ma Musk, a chi gli chiedeva per il futuro, dato l'arrivo dei 350 kW, ha risposto in Tweet che rispetto ai suoi piani i 350 fanno ridere.... 

 

http://insideevs.com/efacecs-first-350-kw-ccs-combo-dc-fast-chargers-alredy-up-running/

 

D301225-750x500.jpg

Link al commento
Condividi su altri Social

1 minuto fa, Matteo B. dice:

secondo me le ricariche veloci accorciano la vita delle batterie.

Anche le più scrause batterie Li-ioni o Li-polimeri possono caricare ad 1C, cioè con una corrente in A pari alla carica in Ah, cioè in sostanza caricare in un'ora e qualcosa (il "qualcosa" in più per terminare la carica a tensione costante dopo la carica di massa a corrente costante). Batterie da modellismo con carica 10C non sono rare. In sostanza, l'unico limite a caricare un'auto in un'ora è la capacità di portare la corrente al pacco batterie.

Link al commento
Condividi su altri Social

7 minuti fa, jameson dice:

Anche le più scrause batterie Li-ioni o Li-polimeri possono caricare ad 1C, cioè con una corrente in A pari alla carica in Ah, cioè in sostanza caricare in un'ora e qualcosa (il "qualcosa" in più per terminare la carica a tensione costante dopo la carica di massa a corrente costante). Batterie da modellismo con carica 10C non sono rare. In sostanza, l'unico limite a caricare un'auto in un'ora è la capacità di portare la corrente al pacco batterie.

 

 

l'argomento è discusso. c'è chi dice che non succede nulla e chi invece sostiene (in modo scientifico) che ne se riduce la vita

 

https://www.sciencedaily.com/releases/2015/04/150414094117.htm

Link al commento
Condividi su altri Social

Adesso, Matteo B. dice:

 

 

l'argomento è discusso. c'è chi dice che non succede nulla e chi invece sostiene (in modo scientifico) che ne se riduce la vita

 

https://www.sciencedaily.com/releases/2015/04/150414094117.htm

Sì ma il "veloce" è relativo. Le batterie al litio di dimensioni automotive possono gestire tranquillamente molta più corrente di quanta glie se ne riesca a mandare.

  • Mi Piace 1
Link al commento
Condividi su altri Social

Inviato (modificato)
1 ora fa, Matteo B. dice:

secondo me le ricariche veloci accorciano la vita delle batterie.

 

Ci sono dati non proprio concordanti (sulle Tesla per es.) ma altri sì e indicherebbero che le ricariche veloci accelerano la perdita di capacità. La cosa però sembra essere anche legata alla particolare chimica/modello di batteria (assemblata) e/o di cella.

Non si può generalizzare ma è senz'altro un parametro da studiare meglio e informarsi per le proprie scelte. 

 

Tuttavia fast chargers come questi e come i Tesla Supercharger sono posizionati e concepiti per le autostrade come range extender, non per uso frequente o regolare. In pieno centro non aspettatevi di vederli, così come il grosso dei Superchager sono stati messi spesso appena fuori gli svincoli autostradali (se autostrade a pagamento), in corrispondenza di alberghi, ristoranti, etc..

 

Ergo, il problema non appare rilevante, a meno che uno non viaggi quasi esclusivamente in autostrada per percorrenze così elevate da non poter tornare alla base.

L'ho detto e lo ripeto, anche per le Supercar elettriche, il modello di rifornimento prevede che ci si ricarichi ogni notte a casa (o di giorno al lavoro) con cariche lentissime che mettono insieme il pieno in piu giorni e mantengono la batteria al 100%. 

E non è un gran sforzo, inserire una spina a sera è certo meno una seccatura che cercarsi il distributore, farsi il pieno a mano, pagare, etc....

Modificato da Maxwell61
Link al commento
Condividi su altri Social

Per capire come la situazione sia proprio non immediata, ecco le misurazioni sul degrado di capacità di un gruppo di 286 proprietari di Model S, con anche un poll dedicato a stabilire la correlazione tra frequenza di uso dei Superchargers, per ora i piu veloci in uso per le EV, e il degrado della batteria. Il risultato è che un uso piu frequente dei Supercharger allunga la vita di queste batterie.

 

tesla-battery-degradation-6.png?w=858&h=

 

La perdita di capacità :

 

tesla-battery-degradation-2.png?w=1200&h

 

I risultati di durata, per batterie come le Tesla, con raffreddamento a liquido, sembra ottimi quindi. Idem per le GM Volt, anche esse a liquido. Non altrettanto si puo dire per le batterie Nissan leaf raffreddate ad aria. Ma sia ben chiaro che sono diversi i comportamenti che accorciano la vita delle batterie auto, vanno conosciuti e ci si deve regolare di conseguenza. Ma anche questo evolve rapidamente. Questo non è il mondo dell'endotermico, quello che vale oggi non varrà in un domani molto vicino, non vi cristallizzate idee...

 

https://electrek.co/2016/11/01/tesla-battery-degradation/

 

 

 

Link al commento
Condividi su altri Social

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere iscritto per commentare e visualizzare le sezioni protette!

Crea un account

Iscriviti nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.