Vai al contenuto

DANIELE BANDIERA ABBANDONA ALFA ROMEO...


bialbero

Messaggi Raccomandati:

ebbbene si, notizie ufficiose della stessa Fiat parlano di un abbandono di Daniele Bandiera, che visto senza più indipendenza tecnica e finanziaria ha deciso di mollare Alfa ad un ex Rolls Royce..

non deve tirare una bella aria ad Arese...

la Bibbia del nuovo Alfista: Per il futuro dell'Alfa Romeo è meglio un pianale più economico che poi tanto l'elettronica e le gommature esagerate risolvono i problemi

www.alfaromeo75.it - http://web.tiscali.it/alfetta.gt.gtv - www.arocalfissima.com/vodcast

Link al commento
Condividi su altri Social

  • Risposte 45
  • Creato
  • Ultima Risposta

I più attivi nella discussione

Giorni di maggior attività

I più attivi nella discussione

Io penso proprio che Bandiera sia stato fatto fuori .

Ha fatto il suo onesto lavoro pero` diciamola tutta era un ingegnere e non un uomo di marketing.

Demel sta rafforzando la sua squadra e penso che vada bene cosi ha preso tutti uomini ex audi, wv , bmw cioe` marchi che in questi anni hanno fatto meglio commercialmente parlando di alfa sempre inchiodata al massimo alle 200.000 auto vendute all'anno.

Questa svolta mi sembra positiva e prelude a un rilancio non a un ridimensionamento di alfa.

Vedremo intanto speriamo di vedere presto i nuovi modelli e sapere se la 8c verra` prodotta o no...

Link al commento
Condividi su altri Social

Sarà Karl-Heinz Kalbfell, fino a ieri amministratore delegato della Rolls-Royce ed ex direttore marketing della Bmw, il nuovo numero uno dell'Alfa Romeo. A confermare la notizia, anticipata ieri dall'edizione on-line di 'Auto Motor und Sport', è oggi il 'Financial Times Deutschland'. No comment dalla Fiat.

Il quotidiano tedesco cita lo stesso Kalbfell, il quale spiega che andrà a ricoprire un ruolo di vertice presso un altro produttore automobilistico. "La decisione di comunicare la notizia, tuttavia, va presa dalla nuova società, non da me", ha sottolineato il top manager tedesco.

Kalbfell si era dimesso proprio ieri dalla Rolls-Royce, dove era giunto solo cinque mesi fa dopo una carriera quasi trentennale alla Bmw, gruppo che controlla il prestigioso marchio britannico. Le sue dimissioni dalla Rolls-Royce erano state spiegate ipotizzando l'andamento deludente delle vendite di quest'anno, ma Kalbfell ha dichiarato: "E' stata una decisione personale, ci separiamo in tutta amicizia. Mi sento un po' in colpa, ma dopo 27 anni di fedeltà ho deciso di pensare innanzitutto a me stesso e di accettare una sfida molto stimolante".

Quanto a Daniele Bandiera, attuale responsabile dell'Alfa Romeo, il quotidiano tedesco sottolinea che le indiscrezioni relative alle sue dimissioni circolano già da alcuni mesi e cita un manager Fiat: "Il suo abbandono non sorprenderebbe nessuno". A Bandiera viene imputato, in particolare, di non essere riuscito a promuovere abbastanza il marchio Alfa Romeo, le cui vendite, quest'anno, hanno avuto un andamento deludente.

Grande esperto di marketing, 55 anni, Kalbfell ha una passione per le auto veloci e sportive, ma anche per le moto di grossa cilindrata, e gode di una notevole considerazione nel mondo automobilistico tedesco e internazionale. Se la Bmw, spiegano gli esperti, negli ultimi anni è riuscita a guadagnare così tanto terreno in termini di immagine rispetto alla concorrente storica Mercedes, il merito è anche di Kalbfell, che è stato a lungo direttore marketing del gruppo bavarese.

Link al commento
Condividi su altri Social

Ottimo....la conferma...su dai bandiera che ha fatto...ok che gli hanno dato pochi soldi...ma io me lo ricorderò per aver approvato le banalizzazioni di 147-156....e nello stesso tempo per aver aumentato i prezzi di queste diminuiendone la dotazione a livelli ridicoli...vedi 147 impression...vergognosa....e usando motori da fondi di magazzino.

Non avendo la forza di farsi approvare la stupenda 8c ma li la colpa non sarà tutta sua e poi forse meglioc osì...approvo solo kamal sempre se la fanno...939 vedermo a me la linea non dice niente , dentro è già vecchia...ottimi però i multjet i benza vedremo poi quali mettono.

Le reti tante parole pochi fatti...speriamo che il nuovo lo facciano lavorare come in bmw.

Senza cuore saremmo solo macchine.......

Link al commento
Condividi su altri Social

Guest Il FUSI2

Ti pareva.............. nihil sub sole novi a Torino...........

Bandiera, ex uomo Alfa, aveva interpretato correttamente quello che doveva essere il ruolo Alfa Romeo.

Per questo aveva salutato, e noi appassionati tutti con lui, quello che era stato l'arrivo delle BU con la loro ventata di indipendenza.

Alfa Romeo aveva saputo comunque risalire la china, e porsi come marchio finalmente con prestigio, cui non sarebbero mancati in futuro dei "numeri economici" rilevanti.

Ma seguendo la solita tecnica della "rivoluzione" e del "tutto e subito", la Fiat ha ben deciso di lasciare al crucco tutta l'autonomia decisionale di cui quest'uomo fa largamente uso.

In Alfa Romeo esiste una serie di persone, nell'organigramma, che attualmente risultano essere "doppioni" e le quali evidentemente oggi non si trovano, pur essendo persone capaci e veramente incarnanti lo spirito Alfa, in buona luce o a respirare bene. Ho il timore che queste siano comunque "in pista".

Appare quindi chiaro come la Fiat non sia cambiata di una virgola che sia una, ma dico UNA, visto che di fronte ad un'equipe affiatata e che ha tirato su in parte il marchio da quella situazione di autentica (pardon, ma ci vuole) m.e.r.d.a. in cui l'aveva affondata Torino, e che a lunga gettata poteva fare molto ma molto ma tanto, decide di silurarlo o meglio, mettergli aria irrespirabile intorno, tanto da fargli fare la medesima azione che aveva fatto Da Silva, che da Cantarella fu messo nella medesima identica situazione. Perchè gli anni passano, il mondo cambia, ma i dinosauri a Torino rimangono. Eccome se rimangono.......... ma possa che l'Alfa scomparisse..............

Link al commento
Condividi su altri Social

Riporto dal Corsera

Sotto l’austriaco Demel, Ketter guida il settore qualità

Fiat, carica dei tedeschi Kalbfell verso Alfa Romeo

Lascia Bmw dopo 27 anni, era a capo di Rolls Royce

MILANO - Lui ha detto solo: «Dopo 27 anni di fedeltà ho deciso di accettare una sfida molto stimolante». Non dice nulla, invece, il Lingotto. Non ancora, almeno. Perché tutti gli indizi portano lì: la sfida cui fa riferimento Karl-Heinz Kalbfell, fresco di dimissioni dal gruppo Bmw e da quella Rolls Royce che gli era stata affidata da soli cinque mesi con l’incarico di gestirne il rilancio, altro non sarebbe se non la sfida Fiat. Herbert Demel, il top manager austriaco con cui un anno fa Torino fa ruppe la tradizione dei «piemontesi a Mirafiori», avrebbe scelto lui per la guida dell’Alfa Romeo. E dunque a parlare tedesco, ora, a meno di sorprese sempre possibili, sarà anche il meno problematico dei tre marchi Fiat. Mancano solo le conferme ufficiali. Giusto ieri l’Alfa Romeo presentava, a Napoli, il restyling di uno dei suoi maggiori successi, la 147. Ma del ventilato ricambio ai vertici, del probabile arrivo di Kalbfell al posto di Daniele Bandiera (cui la riorganizzazione avviata a settembre assegna però solo il ruolo di direttore commerciale), il gruppo non parla. Ci sono, comunque, gli indizi seminati qua e là dallo stesso manager tedesco a commento delle sue dimissioni, l’altro ieri, dalla presidenza Rolls Royce. E quelli sui quali puntano, fino a non temere smentite e a premiare il titolo con un rialzo, gli analisti dell’auto.

Kalbfell in Alfa Romeo piace per quello che il suo curriculum elenca: è lui l’autore del successo commerciale e d’immagine del gruppo Bmw, dove ha percorso l’intera carriera fino alla presidenza Rolls Royce, ed è soprattutto di aggressività commerciale quello di cui anche un marchio come Alfa Romeo ha bisogno. I prodotti, ripetono gli operatori, il Biscione li ha. Spesso invidiati dalla stessa concorrenza. Il problema è fare il salto successivo: rimanere all’altezza e ampliare un mercato che, pure per l’Alfa, rimane al di sotto delle potenzialità.

È una questione, anche, di internazionalizzazione del management. Un percorso iniziato più o meno un anno e mezzo fa, quando l’esplodere della crisi ha reso evidente come uno dei punti deboli del gruppo Fiat fosse, soprattutto nell’auto, proprio l’essere rimasto troppo a lungo chiuso nella sua «italianità». Il primo tassello è stato l’arrivo dello stesso Demel (e dello spagnolo José Maria Alapont all’Iveco). Sergio Marchionne e Luca Cordero di Montezemolo hanno poi accelerato il processo. Prima con l’approdo in Maserati dell’inglese Martin Leach, che a suo tempo avrebbe dovuto insediarsi in Fiat Auto (ma venne bloccato dalla Ford). Poi con gli innesti che Demel ha fatto, in estate, a Mirafiori. E lì, in effetti, oggi si parla soprattutto tedesco. Lui, l’amministratore delegato, è austriaco. Johann Wohlfarter, fresco responsabile dello sviluppo e coordinamento della rete di vendita, è altoatesino. E dalla Germania vengono, oltre al probabile nuovo numero uno Alfa, Stefan Ketter e Harald Wester. Il primo aveva seguito Demel già un anno fa come responsabile della qualità. Il secondo arriverà tra pochi giorni e si occuperà dell’engineering e del design.

Raffaella Polato

Economia

Link al commento
Condividi su altri Social

Ti pareva.............. nihil sub sole novi a Torino...........

Bandiera, ex uomo Alfa, aveva interpretato correttamente quello che doveva essere il ruolo Alfa Romeo.

Per questo aveva salutato, e noi appassionati tutti con lui, quello che era stato l'arrivo delle BU con la loro ventata di indipendenza.

Alfa Romeo aveva saputo comunque risalire la china, e porsi come marchio finalmente con prestigio, cui non sarebbero mancati in futuro dei "numeri economici" rilevanti.

Ma seguendo la solita tecnica della "rivoluzione" e del "tutto e subito", la Fiat ha ben deciso di lasciare al crucco tutta l'autonomia decisionale di cui quest'uomo fa largamente uso.

In Alfa Romeo esiste una serie di persone, nell'organigramma, che attualmente risultano essere "doppioni" e le quali evidentemente oggi non si trovano, pur essendo persone capaci e veramente incarnanti lo spirito Alfa, in buona luce o a respirare bene. Ho il timore che queste siano comunque "in pista".

Appare quindi chiaro come la Fiat non sia cambiata di una virgola che sia una, ma dico UNA, visto che di fronte ad un'equipe affiatata e che ha tirato su in parte il marchio da quella situazione di autentica (pardon, ma ci vuole) m.e.r.d.a. in cui l'aveva affondata Torino, e che a lunga gettata poteva fare molto ma molto ma tanto, decide di silurarlo o meglio, mettergli aria irrespirabile intorno, tanto da fargli fare la medesima azione che aveva fatto Da Silva, che da Cantarella fu messo nella medesima identica situazione. Perchè gli anni passano, il mondo cambia, ma i dinosauri a Torino rimangono. Eccome se rimangono.......... ma possa che l'Alfa scomparisse..............

ST_G_02_04_000_1.jpgduetto14yg.jpg
Link al commento
Condividi su altri Social

Guest Il FUSI2

Stefano ma io mi stupisco!!!!!!!!!

Cioè che ti metti a dire una pletora di discorsi.

Provaci tu a rilanciare un marchio messo, sotto i tuoi occhi e senza che tu potessi farci niente, pieno di delusione proprio per questo, nella bratta + totale.

La banalizzazione? Ma che banalizzazione.

La forza di far passare la 8C? Eppure santo cielo mi pareva che un po' di aria Fiat l'avessi sentita.

Mi fai veramente ridere: hanno sovrapprezzato certi prodotti, è vero, ma ti è mai passato per la testa che fosse per avere dei soldi che altrimenti non venivano da nessun altra parte? I successi di Fiat degli ultimi anni si chiamano molto "Alfa Romeo". Gli altri marchi cos'hanno fatto? Adesso come sempre arriva il salvatore della patria, guardacaso ancora crucco......... poi si lamentano che la gente compera tedesco, loro italiani si mettono a comperare i manager tedeschi, ma cosa cavolo vuoi pretendere........... intanto si trovano in mano un'Alfa che era messa con le pezze al c.ul.o e adesso non la è +...... se era per Bandiera la 8C era già bella che fatta.

Cercate di parlare a ragion veduta e conoscendola, la gente.............

Link al commento
Condividi su altri Social

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere iscritto per commentare e visualizzare le sezioni protette!

Crea un account

Iscriviti nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.