Vai al contenuto

Non Sono Io !!!!!!!!!!! Io Sono Libero


Guglielmo

Messaggi Raccomandati:

ma io non ho capito una cosa:

i poveri resti delle vittime sono stati trovati per caso o perchè in qualche modo hanno ricostruito i movimenti del tizio e hanno cercato a ragion veduta?

una donna su della valle ha detto alla polizia di aver visto il tizio fermo con la vettura in un punto della valle..

la polizia è andata la e ha trovato i corpi.

nb:il fatto di aver nei primi giorni pubblicato la foto del GATTI ha avuto questo scopo.

è lui ..non ci sono dubbi .

gattabuia a vita.

Link al commento
Condividi su altri Social

una donna su della valle ha detto alla polizia di aver visto il tizio fermo con la vettura in un punto della valle..

la polizia è andata la e ha trovato i corpi.

nb:il fatto di aver nei primi giorni pubblicato la foto del GATTI ha avuto questo scopo.

è lui ..non ci sono dubbi .

gattabuia a vita.

ha ecco!

Quindi non è stato un ritrovamento fortuito.

carcere a vita come minimo... io non riesco a concepire come una persona possa fare simili bestialità

Acc... dannaz... malediz...

Cico Felipe Cayetano Lopez Martinez y Gonzales

Link al commento
Condividi su altri Social

Da internet l'alibi del presunto omicida?

(red.) L'avvocato Luca Broli, legale del nipote dei coniugi Aldo Donegani e Luisa De Leo, all'uscita dall'ennesimo colloquio con il suo assistito ha ribadito l'esistenza di un alibi che lo scagionerebbe Gatti. La prova della sua innocenza arriverebbe da internet, al quale Guglielmo Gatti asserisce di essere stato connesso forse proprio nei momenti in cui avveniva il massacro. "Il mio assistito non ha ucciso i suoi zii, è choccato per le accuse rivoltegli, ma mi ha chiesto di non mollare" ha inoltre dichiarato Broli. Ma nuove importanti novità sull'efferato omicidio inchioderebbero il presunto assassino dei coniugi Donegani. La prima arriva da una dichiarazione di una testimone che avrebbe più volte visto Guglielmo Gatti nella giornata di lunedì primo agosto, tra le 15 e le 15.45, nei boschi situati nella zona in cui sono stati ritrovati i resti dei suoi zii. La donna, ieri pomeriggio si è recata insieme al compagno dai carabinieri di Cedegolo per rendere testimonianza, a raccontarlo. "Era lunedi' primo agosto - ha dichiarato la testimone - ero andata in cerca di funghi insieme al mio fidanzato nei boschi tra Berzo Demo e Forno Allione, dove passa la strada che porta al passo del Vivione. Ci trovavamo a un'altezza di 500-600 metri, piu' in basso rispetto a dove sono stati ritrovati i resti'. L'uomo che ho visto aveva gli stessi tratti somatici di Gatti, un po' di pancia, alto un metro e ottanta circa, con i capelli sudatissimi". Alla fine della sua dichiarazione la donna si è detta praticamente convinta di avere riconosciuto il nipote dei Donegani, in quel frangente sottolineando che se così non fosse non si sarebbe azzardata a denunciare la cosa.

Le altre novità arrivano dalle analisi effettuate nei laboratori del Ris di Parma: all'interno dell'auto di Gatti sarebbero state trovate tracce di sangue, compatibili cn quelle rilevate nel grage di Gatti, dove sembra sia avvenuto il massacro. Lo ha affermato il colonnello Luciano Garofano, comandante del reparto, dopo aver consegnato, ieri mattina, i nuovi dati agli investigatori ritenuti altamente rilevanti per fare nuova luce sul duplice omicidio di Aldo Donegani e Luisa De Leo. ''Sono nuovi importanti elementi a disposizione degli inquirenti", ha affermato il graduato, "elementi ora al vaglio della Procura e, in particolare, dello stesso procuratore capo Giancarlo Tarquini''. Nulla di fatto, invece, nelle ricerche fatte sui nastri di registrazione delle videocamere di sorveglianza. Dopo un'accuarata analisi, gli inquirenti non hanno trovato nulla che riguardasse Guglielmo Gatti nel hard disk della telecamera a circuito chiuso del distributore di benzina nei pressi del passo del Vivione, luogo in cui sono stati trovati i resti dei Donegani. Gli investigatori avevano sequestrato le registrazioni per incastrare il nipote 41enne delle vittime, che da sempre nega di essersi recato nella zona. Di Gatti però, non è stata riscontrata alcuna traccia. Intanto ieri sono andate a vuoto le ricerche in Valcamonica delle parti mancanti dei corpi dei Donegani (la testa di entrambi e il busto della donna). Oggi le ricerche sono proseguite in un altra area montana: oltre 100 uomini della protezione civile saranno impegnati in un capillare controllo della zona che va dal passo del Mortirolo fino all'Aprica alla ricerca dei resti mancanti, ma per ora nn è stato trovato nulla.

LA VICENDA

Tutto inizia sabato 30 luglio quando Aldo Donegani, 77enne, e sua moglie Luisa Deleo, di 61 anni spariscono nel nulla. Ad accorgersi della loro scomparsa è stato uno dei nipoti della coppia un carabiniere marchigiano che era daccordo con i due di fermarsi qualche giorno da loro nella villetta in via Ugolini nel quartiere bresciano di Sant'Anna. Ma al suo arrivo l'appartamento degli anziani aveva la porta chiusa e le tapparelle abbassate come se fossero partiti per una vacanza. L'uomo si è quindi da subito allarmato chiedendo notizie della coppia al figlio della sorella di Aldo Donegani che da qualche tempo abita al piano superiore della villetta. Ma Guglielmo Gatti, 41enne disoccupato e iscritto alla facoltà di ingegneria nucleare, sembrava non sapere nulla su questa misteriosa assenza. La preoccupazione è quindi diventata allarme e sono stati avvertiti carabinieri e vigili del fuoco. Questi ultimi sono intervenuti sfondando la porta dell'abitazione, ma la casa era vuota e in ordine e, sopratutto, l'automobile della coppia era parcheggiata in garage. Un primo particolare che fa temere il peggio è la scomparsa del telefono cellulare che i due si portavano sempre appresso. Il segnale del portatile non risulta reperibile alle apparecchiature degli inquirenti come se la scheda Sim del telefono fosse stata asportata. Gli ultimi ad avere visto i due coniugi sono alcuni vicini di casa, nella giornata di sabato. Da quel momento cominciano quindi le ricerche che si estendono per larga parte del territorio circostante. La ricerca a questo punto si fa disperata: 52 persone, divise in sei squadre, setacciano il territorio del Parco delle Colline, dove la coppia era solita avventurarsi per fare delle passeggiate, vengono e scandagliati il fiume Mella e uno stagno nel territorio di Cellatica, ma dei Donegani per giorni e giorni non risulta traccia. Contemporaneamente procedono le indagini degli inquirenti che si concentrano su Guglielmo Gatti, da subito considerato "persona informata sui fatti". Ai tre interrogatori, durati in tutto 27 ore, è seguita la perquisizione di un'appartamento all'Aprica che Gatti ha ereditato da un congiunto, ma anche qui nessun indizio utile alle indagini. La svolta arriva il 17 agosto, quando in un dirupo della Valle d'Allione, a 1600 metri di quota tra la Valle Camonica e la provincia di Bergamo, vengono trovati 17 sacchi neri contenenti resti umani. Per gli inquirenti non c'è il minimo dubbio, si tratta dei corpi dei due coniugi bresciani barbaramente fatti a pezzi. Poco lontano vengono trovate anche due grosse cesoie, probabilmente usate per il macabro lavoro di sezionatura dei corpi. A togliere il dubbio sull'identità dei cadveri è la falange monca di una delle mani ritrovate che corrisponde a quella di Aldo che in passato ha subito il grave infortunio. All'interno dei sacchi mancano però alcune parti dei due corpi: le due teste e il torace della donna, probabilmente fatti "scomparire"dagli animali selvatici che vivono nella zona.

L'ACCUSA

L'indiziato principale dell'omicidio è il nipote della coppia, il 41enne Guglielmo Gatti, ora detenuto nel carcere di Canton Mombello. Da sabato 21 agosto il procuratore capo della Repubblica di Brescia, Giancarlo Tarquini, considera il caso praticamente chiuso per prove incontrvertibili, adducendo inoltre che il responsabile del delitto, compiuto con "estrema crudeltà, efferatezza e premeditazione", avrebbe agito senza complici. Basandosi su questi presupposti il Gip Carlo Bianchetti "pur non avendo convalidato il fermo, non sussistendo il pericolo di fuga, ha accolto pienamente la richiesta della Procura e ha stabilito che il presunto omicida resti in carcere".

Dalle indagini svolte fino ad ora si evince che il presunto responsabile dell'efferato omicidio, una settimana prima della scomparsa degli zii, avrebbe acquistato le cesoie in un centro commerciale cittadino, fatto che sarebbe comprovato dal ritrovamento di uno scontrino, emesso il 30 luglio alle 11.30, da un negozio di bricolage di via Mandolossa. Secondo le testimonianze di un ragazzino di 14 anni e di suo padre, inoltre, Gatti sarebbe stato visto il 30 luglio a bordo della sua Fiat Punto di colore blu sfrecciare su una strada nelle vicinanze del luogo in cui sono stati ritrovati i corpi e secondo un'albergatrice di Breno, il presunto omicida avrebbe pernottato nel paese camuno, arrivando nella sua locanda in piena notte e prenotando due stanze.

Le indagini continuano ora su più fronti: l'auto del presunto omicida è stata portata a Parma nel laboratorio degli uomini del Ris, che cercano non solo tracce di sangue e di resti umani, ma anche residui di pollini e vegetali che proverebbero il passaggio di Gatti dalle parti del luogo del ritrovamento dei cadaveri. Inoltre sono stati sequestrati i registri dell'albergo di Breno e continuano gli esami sui corpi straziati dei due coniugi.

Qualcuno sta cercando anche di lavorare sulle motivazioni che avrebbrero portato all'efferato gesto, ma non sembra che emergano indizi interessanti. In particolare sembra che in un testamento redatto tempo fa dalla coppia, i Donegani avessero deciso di lasciare una parte più sostanziosa della loro eredità al nipote marchigiano, preferendolo in questo modo a Guglielmo Gatti.

LA DIFESA

Ma Guglielmo Gatti, dal carcere continua a dichiararsi innocente ed estraneo ai fatti che gli vengono contestati. Dopo una prima giornata in cui ha scelto di non parlare l'uomo ha cambiato totalmente strategia cominciando a collaborare con l'avvocato difensore nominato per lui d'ufficio, Luca Broli. Da lunedì 22 agosto sono infatti cominciati i colloqui tra i due, per costruire la linea difensiva sulla base degli elementi emersi dalla lettura dell'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip Bianchetti.

Il legale ha riferito di aver affrontato diverse questioni con il suo assistito, a cominciare da quella dei suoi spostamenti nei giorni del delitto degli zii. "Sono emersi elementi che ritengo utili per poter affermare ancora una volta con certezza che lo stesso Gatti si proclama innocente e ha respinto ancor più fermamente le ipotesi che gli vengono contestate", ha infatti dichiarato l'avvocato difensore.

A chi gli chiedeva se il suo assistito avesse un alibi, Broli ha risposto: ''Nel momento in cui si dichiara estraneo a qualsiasi ipotesi di reato, è logico pensare che si trovasse da un'altra parte''. Sulla possibilità che qualcun altro sia entrato nella casa dei Donegani, l'avvocato di Gatti ha precisato: ''Qualcun'altro è in possesso delle chiavi dei cancelli e dell'immobile dei Donegani '' aggiungendo che Gatti ''ha indicato delle persone non generalizzandole''. Questo, ha affermato il legale, ''è uno degli elementi che possono identificare piste alternative''.

Broli ha inoltre incontrato i famigliari di Gatti, cinque tra zii e cugini, e dal colloquio avuto con loro ha affermato che li ha trovati "turbati e sorpresi, ma convinti dell'estraneità di Guglielmo agli orribili fatti". Anche martedì Luca Broli dopo due ore di colloquio ha fatto sapere che il suo assistito avrebbe un alibi che lo scagiona dall'accusa, assicurando che questa informazione è stata fornita alla Procura dal suo assistito durante i lunghi interrogatori avvenuti prima che fosse indagato e fermato per il duplice omicidio.

Il profilo dell'indagato

Guglielmo Gatti ha 41 anni, attualmente disoccupato è iscritto alla facoltà di ingegneria nucleare al Politecnico di Milano. La parentela con i Donegani gli deriva dalla madre Mariarosa, morta tempo fa, sorella del capofamiglia ucciso barbaramente. Gatti si è trasferito nella villetta poco tempo dopo la morte del padre Giuliano che lo ha lasciato orfano. I parenti e i vicini di casa lo descrivono come un uomo schivo e riservato che amava passare il tempo leggendo. I rapporti con gli zii del piano di sotto, sempre secondo il racconto di chi li conosceva, era di cortesia ma non andava molto oltre questa facciata. Da alcune indiscrezioni si scopre che anche quando i genitori di Guglielmo erano in vita, tra i Gatti e i Donegani non c'era amicizia, ma soltanto convenevoli formalità. Forse, è ovviamente solo un' ipotesi rimbalzata alla cronaca di questi giorni, perché Aldo, rimasto vedovo, aveva sposato in seconde nozze l' esuberante Luisa, divorziata, che, da quel che si sa, era entrata nelle sue grazie, lavorando come colf nella casa di via Ugolini.

Gatti era da tempo senza lavoro e la cosa non mancava di destare preoccupazione ai suoi parenti che vivevano di sotto. I Donegani, infatti, lo sollecitavano spesso sull'argomento, ma lui a quanto si dice ha sempre tergiversato.

Il 41enne fuoricorso viveva solo nell'abitazione e non usciva quasi mai da casa. Nessuna delle persone intervistate ha notizia di una sua recente relazione amorosa, o anche di una semplice di un'amicizia che lo aiutasse a passare il tempo. Il suo avvocato, però, smentisce queste dichiarazioni, aducendo come false le voci sul suo assistito che parlano di una persona al limite dell'asocialità. Secondo il legale, infatti, Gatti avrebbe da poco troncato una relazione e sarebbero infondate le voci sulla sua mancanza di frequentazioni amicali.

A seguito dei colloqui avuti fino ad ora Broli, invece, descrive il suo assistito come una persona ferita e incredula su quello che gli sta accadendo e racconta di un Guglielmo Gatti agguerrito e deciso a ribaltare le accuse che secondo lui alimentano il "complotto" creato attorno alla sua persona.

AUTOTECNICA BRESCIA

Link al commento
Condividi su altri Social

Guest DESMO16
Peccato....( ovviamente scherzo ) ;)

La mia autofficina dista 500 mt in linea d'aria da casa sua.

..immagino lo sconvolgimento dei residenti, accentuato dalla presenza della stampa; deja vu qualche mese fa.. :roll:

Link al commento
Condividi su altri Social

..immagino lo sconvolgimento dei residenti, accentuato dalla presenza della stampa; deja vu qualche mese fa.. :roll:

Ieri la strada e' stata chiusa per permettere ai Ris di cercare prove per tutta la giornata...mentre una cinquantina di curiosi cercavano di capirci qualcosa.

AUTOTECNICA BRESCIA

Link al commento
Condividi su altri Social

Guest DESMO16
Ieri la strada e' stata chiusa per permettere ai Ris di cercare prove per tutta la giornata...mentre una cinquantina di curiosi cercavano di capirci qualcosa.

..da queste parti non c'erano i RIS ma i GIS; fa effetto vedere certo dispiegamento di forze in una realtà solitamente estremamente tranquilla.

Link al commento
Condividi su altri Social

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere iscritto per commentare e visualizzare le sezioni protette!

Crea un account

Iscriviti nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.