Ducati MH, +300% in 12 mesi!

Ducati MH, +300% in 12 mesi!

Nel giro di soli 12 mesi il titolo della società motociclistica ha quadruplicato il suo valore, passando da un minimo di 0,56 euro per azione toccato alla fine di luglio del 2006 agli oltre 2,2 euro raggiunti nella mattinata odierna. Dall’inizio del 2007 il balzo delle azioni è quantificabile in un sonoro +120%.

Eccezionale performance messa a segno da Ducati MH. Nel giro di soli 12 mesi il titolo della società motociclistica ha quadruplicato il suo valore, passando da un minimo di 0,56 euro per azione toccato alla fine di luglio del 2006 agli oltre 2,2 euro raggiunti nella mattinata odierna. In pratica, Ducati MH è tornata ai valori dell’autunno del 2000!

L’andamento del titolo è veramente impressionante e sembra volersi allineare alle ottime prestazioni messe a segno dal pilota Ducati, Casey Stoner nel mondiale MotoGp. Solo la scorsa settimana Ducati MH aveva accumulato un progresso superiore all’11%, a cui va aggiunto il +9,4% registrato nell’ottava precedente. Dall’inizio del 2007 il balzo delle azioni è quantificabile in un sonoro +120%, sulla base del valore di chiusura del titolo nella seduta di venerdì 6 luglio. È quasi superfluo aggiungere che quella di Ducati MH è una delle migliori performance messe a segno da inizio anno dalle società quotate all’Allstars.

Il recente rally del titolo è stato collegato dagli addetti ai lavori con la possibilità di raggiungere alcuni accordi con altre aziende del settore. In particolare, si è fatto il nome del colosso statunitense Harley-Davidson.

Tuttavia, la performance messa a segno negli ultimi 12 mesi è dovuta prevalentemente al grosso lavoro fatto dal management per ristrutturare un’azienda che fino all’anno scorso soffriva di una pesante crisi finanziaria. Con le dovute proporzioni sembra di rivedere la storia di Fiat degli ultimi due anni. Il mercato ha premiato il rilancio del gruppo automobilistico con una performance a tre cifre nel giro di poco più di tre anni.

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D’altra parte la Ducati MH dello scorso anno assomigliava a una moto lenta e difficile da guidare. L’azienda doveva convivere con un debito elevato e una struttura patrimoniale non equilibrata, uno scenario che impediva gli investimenti necessari per crescere. Parallelamente i dati di bilancio evidenziavano una marginalità in costante calo e una redditività in forte peggioramento, come evidenziato dalla perdita netta in crescita.

A quel punto il management ha deciso di procedere con una drastica riorganizzazione del gruppo. La prima azione è stata quella di procedere con un aumento di capitale da 80 milioni di euro. Questa azione ha portato in equilibrio la struttura patrimoniale e ha creato lo spazio per procedere con importanti investimenti produttivi. Queste azioni si sono immediatamente concretizzate con una forte crescita delle immatricolazioni delle proprie moto, in particolare con quelle che garantiscono la maggiore marginalità.

E i risultati di questa strategia si sono immediatamente concretizzati a livello di conto economico. Ducati ha chiuso il primo trimestre del 2007 con ricavi in crescita del 24,5% e un utile netto che è balzato da 1,5 a 5,6 milioni di euro. A fine marzo l’indebitamento finanziario netto del gruppo si era ridotto a 52,8 milioni di euro, rispetto ai 54,2 milioni di inizio anno e ai 141,2 milioni del 31 marzo del 2006. E non va trascurato il dato sulla generazione di cassa. Nel primo trimestre dell’anno il cash flow operativo è stato positivo per 9,1 milioni di euro, che si confrontano con gli 1,2 milioni del corrispondente periodo del 2006.

Il Giornale