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Religioni: una di quelle in cui credo profondamente.


Matteo B.

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Lo so che politica e religione sono vietate....ma visto il periodo se QUALUNQUE MOD si permettrà di chiudermi questo topic riceverà nell'ordine:

Una Fatwa da un' Imam di questa Fede in cui credo :lol:

minaccie di ogni tipo e conseguenti attentati alla persona :mrgreen:

GIU' IL CAPPELLETTO

Tortellini, anolini (di Parma e Piacenza), cappelletti (di Reggio e della Romagna), agnolotti piemontesi, agnolini mantovani, marubini cremonesi. E l’elenco potrebbe

continuare. Ma qual è la pasta ripiena in brodo migliore per le feste di Natale? La risposta, ovviamente, non è facile e forse non esiste: ognuno, secondo la sua tradizione locale e familiare, esprime il proprio gradimento.

Sotto le Due Torri, a Bologna, non si ama troppo lasciare le rassicuranti strade della tradizione: per il ripieno, i più seguono una ricetta perentoriamente depositata, con atto notarile, già nel 1974 dalla Confraternita del Tortellino e dall’Accademia Italiana della cucina presso la Camera di Commercio: 100 grammi di lombo di maiale, 100 di prosciutto crudo, 100 di Mortadella di Bologna, 150 di Parmigiano Reggiano, un uovo, grattatina di noce moscata. Da questa linea non sgarra nemmeno la Trattoria Anna Maria (tel. 051.26.68.94), nella storica zona universitaria. Impeccabili, in brodo di cappone, mettono per una volta d’accordo gourmet e gente comune anche i turtlein del vulcanico Daniele Minarelli nella sua piccola Osteria Bottega, sotto i portici di via Santa Caterina. Per comprarli freschi, il posto giusto è Le Sfogline, dietro il caratteristico Mercato delle Erbe di via Bassi. La tradizione dei tortellini non è da meno nelle vicine Modena e Castelfranco Emilia. Nella prima, L’Erba del Re (tel. 059.21.81.88). Non da meno quelli freschi di Rustichelli e Piccinini, ricercatissimi, ma non certo economici, visto che costano 40 euro al chilo. Si esce da Modena e subito si arriva, lungo la via Emilia, a Castelfranco Emilia (una volta terra bolognese). A Castelfranco c’è poi un ristorante tematico che organizza anche corsi di cucina, la Locanda del Tortellino (via Emilia Est 85/b, tel. 059.92.12.29). Senza anolini a Natale neanche ci si mette a tavola, a Piacenza. Quello che arriva prima o dopo ha poca importanza, la portata principe, che da sola vale il pranzo e di cui è quasi d’obbligo fare il bis, sono gli anolini in brodo, o anvëin, per dirla in dialetto. “La ricetta classica prevede un ripieno a base di stracotto di manzo, pangrattato, Parmigiano e uova”, spiega Liliana Salvoni, da vent’anni titolare, anima e chef, insieme al marito Pierantonio, del ristorante

Vecchia Piacenza (tel.0523.30.54.62). Per acquisti in città la storica Salumeria Garetti (del 1937), in piazza Duomo, è l’approdo sicuro, anche per gli eccellenti insaccati, coppa e pancetta in testa. A Parma bisogna spingersi in una campagna che è quasi ancora città, nella frazione di Gaione, per trovare anolini e piatti locali davvero genuini. Lungo la vecchia strada per Felino la trattoria Antichi Sapori (tel. 0521.64.81.65), anonima all’esterno, è articolata su due piani, con diverse salette, alcune intime e calde, altre più adatte a gruppetti. A Parma , l’istituzione cittadina è però la Salumeria e Trattoria Sorelle Picchi (strada Farini 27, tel. 0521.23.35.28, orario negozio 8-20, ristorante 12-15.30, chiuso domenica), sempre affollatissimo per pranzare. Nel centro storico di Reggio Emilia, in una zona di artigiani, negozietti di alimentari e locali di tendenza, un vicolo silenzioso nasconde la Trattoria della Ghiara (tel. 0522.43.57.55). Tavoli distanziati, mise en place senza fronzoli ma di un certo tono, sedie imbottite a quadretti, dipinti alle pareti. I cappelletti in brodo vengono proposti subito, come antipasto. Oppure come piatto principale, servito con un po’ di giusta cerimonia, da una pentola dorata.

C’è tutto un mondo anche nei cappelletti romagnoli. Ricette, varianti, segreti si rincorrono di borgo in borgo. Il confine con l’Emilia (il torrente Sillaro, ad appena 25 km da Bologna) si avverte. Sfuma la civiltà del maiale, arriva la pecora. E il formaggio impera. Poco a sud di Cesena, alla Cerina (tel.0547.66.11.15), nei gustosi cappelletti in brodo (7,50 €) c’è squacquerone, ricotta di latte, Parmigiano. Il Posticcino (scritto proprio con due ‘c’), nella vicina Forlì, prepara invece cappelletti più piccoli, con il ripieno di formaggio (ricotta, Parmigiano) arricchito da lonza e Mortadella. Si possono non solo acquistare ma anche consumare al tavolo, senza servizio, se c’è posto (appena 14 sedie), in un locale nel retro.

Che dire?

AMEN

;):mrgreen::lol: :twisted:

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