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FPT/CRF - IBRIDO in casa Fiat


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"Un motore ibrido top secret da Torino"

Nuova chance nella partita d’Oltreoceano

VANNI CORNERO

TORINO

La nuova strada imboccata dall’auto è ormai indicata chiaramente, a partire dagli Usa: mentre precipita ai minimi storici la richiesta dei Suv e delle altre vetture di grossa cilindrata che fanno 4 chilometri con un litro di carburante, cresce in parallelo la richiesta di mezzi più ecologici. Ed è proprio la strada che ha fatto di Fiat il gruppo scelto da Obama per salvare la Chrysler con un accordo che molti osservatori del settore danno per imminente. Intanto proprio ieri alla Casa Bianca, in occasione dell’Earth Day è stata riservata agli ultimi modelli di auto ecologica un’accoglienza speciale, con un posto d’onore nei giardini di Pennsylvania Avenue per una fotografia che ha voluto essere a suo modo simbolica del nuovo modo in cui l’America intende vivere il suo rapporto con l’auto. Ed è anche di ieri la notizia che Fiat sta lavorando da mesi a un inedito sistema di motorizzazione ibrida. A far filtrare la novità è la rivista automobilistica «Quattroruote», con un’anticipazione sul numero di maggio.

«A Torino si lavora in segreto da mesi a un inedito sistema ibrido», scrive il magazine, che scendendo più nei dettagli spiega: «Nato per le piccole di Fiat, in particolare per la 500 e la futura Topolino, il progetto potrebbe rivelarsi una pedina straordinaria nel quadro degli accordi che stanno prendendo corpo tra l'azienda italiana e la Chrysler». L’operazione concepita dal Lingotto vuole abbinare il futuro motore bicilindrico 900 turbo a benzina, che sarà in produzione già nel 2010, a un inedito cambio automatico tutto italiano, all'interno del quale è collocato il motore elettrico, con batterie di nuova generazione agli ioni di litio e la possibilità di ricarica «plug-in», da una presa di corrente. «Il sistema ibrido, infatti - continua Quattroruote - può essere adottato anche per numerosi modelli di classe media, realizzabili sia in Italia, sia negli Stati Uniti, avvalorando le potenzialità tecnologiche del gruppo guidato da Sergio Marchionne nei piccoli propulsori a basso consumo».

Fiat, comunque, non ha ancora definito l’applicazione commerciale del nuovo sistema propulsivo. L’anticipazione di Quattroruote conclude: «Nel mondo diversi costruttori, a cominciare dai giapponesi Toyota e Honda, hanno già in produzione motori ibridi, ma nessuno aveva ancora realizzato un propulsore elettrico-benzina di dimensioni e cilindrata così ridotte, potenzialmente in grado di portare i consumi di un'utilitaria a livelli minimi». All’indiscrezione fa seguito un positivo commento del segretario generale della Fiom torinese, Giorgio Airaudo: «Se fosse tutto vero - dice - sarebbe un’occasione che il governo italiano e gli amministratori locali non dovrebbero farsi sfuggire.«La Fiat - prosegue Airaudo - potrebbe recuperare il ritardo accumulato rispetto ad altre case automobilistiche. Con una domanda sostenuta da commesse pubbliche, l’auto ibrida potrebbe aiutare a colmare il “delta” di circa 250 mila auto all’anno prodotte negli stabilimenti nazionali, che adesso manca per saturare gli impianti. In questo modo si potrebbero rafforzare, all’interno della politica delle alleanze, gli stabilimenti italiani, che oggi rischiano di pagare più di altri».

"All truth passes through three stages. First, it is ridiculed, second it is violently opposed, and third, it is accepted as self-evident." (Arthur Schopenhauer)

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Apparso oggi su reppublica!

Ibrida si, ma in miniatura Ecco l'arma segreta Fiat - Motori - Repubblica.it

Doppio salto mortale nei progetti Fiat: la prossima e attesissima Topolino sarà disponibile anche in versione ibrida. La rivelazione di questo segretissimo progetto Fiat è del mensile Quattroruote che nel numero oggi in edicola svela i dettagli su tutta l'operazione. "La macchina - spiega Mauro Tedeschini, direttore della rivista - sarà piccola ed è davvero a un passo dal debutto perché fa già parte della futura strategia del gruppo Torinese: il suo lancio è stato già inserito nella relazione di bilancio".

Insomma ora abbiamo qualche elemento in più per capire perché la task force messa in campo da Barack Obama per trovare partner a GM, Ford e Chrysler in grado di aiutare i tre colossi ad uscire dalla crisi abbia salutato l'arrivo della Fiat nelle trattative come un'opportunità da non perdere. Non è quindi solo il motore MultiAir a bassissimo consumo, il diesel MultiJet, i piccolissimi turbo benzina ad alta efficienza o il fatto che la Fiat abbia in gamma tante auto compatte con motori piccoli ed economici ad aver fatto innamorare gli americani: c'è molto di più.

Per capire il discorso basta guardare come è fatta questa piccola ibrida: il segreto sta tutto nel cambio automatico a doppia frizione che ingloba al suo interno un piccolo motore elettrico, con batterie di nuova generazione agli ioni di litio e la possibilità di ricarica plug-in, ovvero da una presa di corrente. Sembra solo un prodigio della miniaturizzazione ma nasconde un enorme vantaggio: quello di poter montare questo sistema ibrido su qualsiasi macchina con grande facilità (subito è prevista la 500 ibrida), sia in fase di progettazione che di montaggio.

I vantaggi però non finiscono qui: rispetto ai sistemi ibridi proposti da Toyota e Honda questo della Fiat funziona a meraviglia anche su macchine molto piccole, con ovvi vantaggi sul fronte della riduzione di costi e, soprattutto, di consumi. Ironia della sorte, tocca proprio alla Fiat battere i giapponesi sul loro campo: quello della miniaturizzazione... Nonostante la loro super tecnologia (e la grande esperienza accumuata da anni), i due colossi giapponesi infatti non sono riusciti a montare un sistema ibrido su un'auto compatta: la nuova Insight è in pratica una concorrente di una Golf, mentre la prossima Prius sarà ancora più grande e potente di quella attuale. Per non parlare poi delle colossali Lexus e di altri grossi Suv (l'ultimo in ordine di comparizione è addirittura l'Hummer) ibride in vendita in America. C'è solo un piccolo dettaglio, non da poco: le ibride giapponesi sono realtà da anni. Questo è solo un progetto...

L'annuncio di questa micro-ibrida della meraviglie fa comunque sensazione. "Questa macchina - spiega il segretario generale della Fiom torinese, Giorgio Airaudo - è un'occasione che il governo italiano e gli amministratori locali non dovrebbero farsi sfuggire". "La Fiat - prosegue Airaudo - potrebbe recuperare il ritardo accumulato rispetto ad altre case automobilistiche. Con una domanda sostenuta da commesse pubbliche, l'auto ibrida potrebbe aiutare a colmare il 'deltà di circa 250 mila auto all'anno prodotte negli stabilimenti italiani della Fiat, che adesso manca per saturare gli impianti. In questo modo - conclude il segretario Fiom - si potrebbero rafforzare, dentro la politica delle alleanze, gli stabilimenti italiani che oggi rischiano di pagare più di altri".

Anche questo è un segno dei tempi: una volta l'annuncio dell'arrivo di un nuovo modello sarebbe stato commentato da tecnici o appassionati: oggi a muoversi per primi sono i sindacati preoccupati più degli altri di salvaguardare i livelli occupazionali.

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Questa Giulia non è premium....è spermium !

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Da 4ruote:

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P.S.: per lo stile, secondo gli insiders, ci avviciniamo?

"All truth passes through three stages. First, it is ridiculed, second it is violently opposed, and third, it is accepted as self-evident." (Arthur Schopenhauer)

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Secondo me il vantaggio del bicilindrico è anche questo... poter inserire il modulo elettrico nel vano motore senza fare modifiche e senza creare una piattaforma apposita... cosa che invece fanno i japponesi...

Poi bisogna vedere quanto questa soluzione è vicina all'industrializzazione e quanto sia economicamente sostenibile, a livello industriale, questa soluzione...

Facciamo un favore a questo mondo... Meno SUV, più 4C e Lotus...

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