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Alfa Romeo e Volkswagen - 24/9 M: "l’Alfa Romeo non è in vendita" - 27/9 Piech: "Abbiamo tempo"


sareste favorevoli alla vendita di Alfa Romeo a VAG?  

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  1. 1. sareste favorevoli alla vendita di Alfa Romeo a VAG?

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Hainz ha detto tutto.

Per come la vedo io (ma penso anche altri) qui entro (e fuori) non è che ci sia la folla che grida di gioia per come va male un'Alfa in mano italiana (adesso, e come tra su e giù va da anni, decenni), che se la gode perchè la dirigenza italiana combina pasticci. E proprio per questo non è che la cosidetta "gioia" di vederla passare in mano straniera sia totale, il 100 per 100. C'è sempre una percentuale di amarezza.

Amarezza che per come la vedono persone come me ed altri, è bilanciata dal fatto che si sa benissimo come vengono gestiti all'estero marchi con una storia ed un prestigio, in mano ad un certo Gruppo.

Va da sè che nessuno di coloro che vedono in questo cambiamento una prospettiva migliore si aspetta una Giulia TP quadrilatera d'alluminio con un nuovo Busso DOMANI MATTINA ALLE 6. Però se ci è concesso sperare, vedere le cose come sono andate per altri marchi concorrenti che oggi bramano per avere l'Alfa, ci regala una qualche speranza in più.

Specialmente se l'alternativa è leggere che siamo alle prese con infinite beghe per salvare un Museo che GRAZIE alle ALTISSIME PRESSIONI (così dicono le notizie) che arrivano... chissà da dove... è un patrimonio che a quanto pare è ancora rischio, con ipotesi di smembramento, ritiro dei pezzi della collezione e chiusura degli stessi in un capannone esattamente come è successo a Lancia.

Queste non sono mica chiacchere (sembravano chiacchere anche per Lancia, e cosa è successo), è una realtà minacciosa che viene disegnata e proposta un giorno si e l'altro pure da un modo di gestire Alfa che è quello che si vorrebbe conservare.

L'ipotesi che Alfa vada in Germania, ok, l'abbiamo capito, non piace.

Mi chiedo: l'altra è così sfavillante?

Non so, fate un po' voi.

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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Visto che GianniT è così informato e conosce bene le alte sfere, io gli consiglierei una cosa: stampare il commento di Hainz e metterlo sulla scrivania di qualche persona o su una bacheca. Sia mai che qualcuno ci dia una veloce lettura durante una pausa.... prendessero in considerazione quelle parole, l'alfa sarebbe già bella che rinata. Perchè in quelle parole c'è la sintesi SIA di un marchio da grandi numeri SIA di un marchio per appassionati e puristi.

Modificato da Uomo dell'Ovest
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E aggiungo: prima fra le parole "ritiro" della collezione e "chiusura" in un capannone ho scordato la parola "vendita".

Ma stiamo scherzando? A questo punto con cattiveria mi verrebbe da dire, visto che di separazione fra le vetture storiche ed il Gruppo si parla, che sono d'accordo. Ma non perchè il Gruppo le venda. Perchè bisognerebbe portargliele via!

E' ampiamente dimostrato che si tratta di un patrimonio che viene valorizzato con la stessa voglia che ha un husky di farsi un giro in Marocco.

Ma vi pare che un Museo che ha un potenziale enorme venga tenuto aperto con entrata AGGRATIS durante la settimana e chiuso nei weekend?

Oh facile poi dire che il Museo è una roba che non rende.

Il museo Porsche c'ha una pippa da mostrare confronto a quel che c'è sopra e sotto (soprattutto) Arese. Ciò nonostante il biglietto a Stoccarda non te lo regalano mica. Ci si fa i soldi con quella roba. Qui neanche quello.

E' un passato scomodo, fastidioso, pesante? Vabbè, ognuno c'ha le sue croci. Lo vogliamo mettere via? Ok, fra di noi molti piangeranno ma mettiamolo via, facciamo così.

Però allora siate coerenti fino in fondo e smettetela di chiamare le macchine coi nomi messi apposta per far ricordare la gente come me ed altri. Il passato va bene solo quando fa comodo???

Se qualcuno vede il mio tono come un po' acceso, me ne scuso. Però devo dire che dopo un po', a furia di essere bollati come gente che sogna chissà cosa, che vede il bello solo all'estero, mentre invece si parla di speranze che sono in qualche modo basate su cose che all'estero accadono, e su cose che qui NON accadono, saltano un po' i nervi.

Potrà anche sembrare che chi vede l'Eden all'estero stia sognando. Beh, per me sarebbe il caso di vedere bene chi è che sta sognando qui.

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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E aggiungo: prima fra le parole "ritiro" della collezione e "chiusura" in un capannone ho scordato la parola "vendita".

Ma stiamo scherzando? A questo punto con cattiveria mi verrebbe da dire, visto che di separazione fra le vetture storiche ed il Gruppo si parla, che sono d'accordo. Ma non perchè il Gruppo le venda. Perchè bisognerebbe portargliele via!

E' ampiamente dimostrato che si tratta di un patrimonio che viene valorizzato con la stessa voglia che ha un husky di farsi un giro in Marocco.

Ma vi pare che un Museo che ha un potenziale enorme venga tenuto aperto con entrata AGGRATIS durante la settimana e chiuso nei weekend?

Oh facile poi dire che il Museo è una roba che non rende.

Il museo Porsche c'ha una pippa da mostrare confronto a quel che c'è sopra e sotto (soprattutto) Arese. Ciò nonostante il biglietto a Stoccarda non te lo regalano mica. Ci si fa i soldi con quella roba. Qui neanche quello.

E' un passato scomodo, fastidioso, pesante? Vabbè, ognuno c'ha le sue croci. Lo vogliamo mettere via? Ok, fra di noi molti piangeranno ma mettiamolo via, facciamo così.

Però allora siate coerenti fino in fondo e smettetela di chiamare le macchine coi nomi messi apposta per far ricordare la gente come me ed altri. Il passato va bene solo quando fa comodo???

Se qualcuno vede il mio tono come un po' acceso, me ne scuso. Però devo dire che dopo un po', a furia di essere bollati come gente che sogna chissà cosa, che vede il bello solo all'estero, mentre invece si parla di speranze che sono in qualche modo basate su cose che all'estero accadono, e su cose che qui NON accadono, saltano un po' i nervi.

Potrà anche sembrare che chi vede l'Eden all'estero stia sognando. Beh, per me sarebbe il caso di vedere bene chi è che sta sognando qui.

:clap:agree:

aggiungo che mi sta anche sul cazzo di come è stata snaturata Lancia.

"post fata resurgam." (cit.)

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Per quanto riguarda Lancia le intenzioni e i clienti sono abbastanza simili a Chrysler, ma comunque rimangono diversi. Come dico sempre Alfa è come Bmw, sportiva un pò nel midollo (e lo dimostra anche il flop di M3 berlina), mentre Lancia è come Audi e cioè una vera Granturismo, sicura, con la trazione integrale e con dei motori che ti fanno dimenticare il cambio tanto sono generosi ma che ti fanno viaggiare veloci, precisi e con quello spirito che se anche sbagli ci sono più sorveglianti che ti aiutano come la trazione integrale, il differenziale posteriore dinamico e quant'altro.

Quello che mi dispiace è che Lancia è stata rovinata per "colpa indiretta" di Alfa, perché nella mente degli strateghi Fiat di tanti e tanti anni fa non c'erano due parole simili, ma diverse nello spirito come SPORTIVA e come GRANTURISMO.

Ovviamente sottoscrivo quanto scrive Paolino che ha trovato le parole giuste per l'Alfa: si spera che i tedeschi possano fare di più e avere più rispetto per il marchio, ma c'è amarezza, tanta, tantissima AMAREZZA!

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Il mio sito "Gruppo Hainz": http://www.gruppohainz.it - I miei articoli su Automotivespace http://www.automotivespace.it/author/enzo/ - E quando ci sarà il nuovo sito di Autopareri anche su http://www.autopareri.com - I video del salone di Ginevra 2012 http://www.youtube.com/playlist?list=PL7CA738888644DB9

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Sembra un pò di passare per esterofili, eppure sono il primo a tifare Fiat, l'Italia (non solo ogni 4 anni) e a riconoscere tante, tantissime eccellenze italiane, anche la tanto denigrata università italiana (provate a contare i docenti italiani nelle varie università americane). Ma si sa che ad essere patriottici si viene bollati per un certo gruppo politico in cui proprio non mi riconosco e non mi sono mai riconosciuto.

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Il mio sito "Gruppo Hainz": http://www.gruppohainz.it - I miei articoli su Automotivespace http://www.automotivespace.it/author/enzo/ - E quando ci sarà il nuovo sito di Autopareri anche su http://www.autopareri.com - I video del salone di Ginevra 2012 http://www.youtube.com/playlist?list=PL7CA738888644DB9

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Premesso che qui dentro (ma non solo) si vorrebbe un'Alfa italiana, ma la si vorrebbe grande, con tanti modelli validi e superiori alla concorrenza che possano quindi competere con Bmw e le altre tedesche. Fiat ha spinto l'Alfa? L'ha elevata fino a competere con i tedeschi? No! Purtroppo non è stata la gestione Fiat del solo Marchionne, ma quella degli ultimi 25 anni (e cioè da quanto Alfa è sotto Fiat). Di fatto è stata abbastanza disastrosa a parte qualche rara eccezione come 156, 147 e Gt, nelle quali in molti (tra cui io) hanno visto la rinascita del Marchio e la comprensione di cosa si dovesse fare per ottenere delle Alfa Romeo (in sostanza basi di partenza Fiat per la gamma media, ma con sospensioni dedicate...). Successivamente Fiat è entrata in forte crisi ed è stata salvata da Marchionne nel quale abbiamo visto un salvatore. All'inizio si sapeva che il momento era quello che era e che non vi erano le condizioni economiche e le economie di scala per ottenere non solo delle Alfa ma anche auto economicamente fattibili in certi segmenti (D ed E). A seguito dell'alleanza con Chrysler gli animi si sono scaldati e sono state alimentate molte speranze per il rilancio del Marchio per di più in tutto il mondo. Anche in questo caso tutti gli appassionati si sono trovati di fronte ad un vero e proprio shock: infatti, se da un lato veniva commercializzata una Giulietta valida sì ma decisamente in ritardo, generalista (come sognato ogni notte da Wester che vuole vendere tante Giulietta quante Golf) e troppo "granturismo" (si pensava di colmare il buco del segmento C classico lasciato vacante da una Delta particolare) per di più senza quei plus tecnici promessi all'inizio (ARC di serie...), dall'altro iniziavano a trapelare le prime notizie sulla scelta fatta da Marchionne di relegare Alfa nei segmenti B, C e C sedan (perché di fatto omologata alle generaliste come Passat) con l'aggravante che c'è a disposizione un pianale perfetto per realizzare un'ammiraglia Alfa che possa scaldare il cuore, far sognare i piccoli e i grandi, ma anche realizzare anche questi sogni attraverso un prezzo competitivo e un buon margine per migliorare ancora il prodotto.

Purtroppo quello che ci aspetta è un'Alfa Giulia come la Giulietta, perciò, per citare una recente prova di quest'ultima, "bella, valida, ma senz'anima". Questo forse potrebbe anche essere digerito in parte in Europa, ma non in America dove se si seguirà questa scelta saranno dolori.

A ciò si aggiunge ora lo scempio che si vuol fare di Arese, non siamo qui a chiedere che si ritorni a costruire nel milanese, ma si vuole salvare il Museo che risulta essere ben più fornito e di valore di quello della concorrenza nei quali si paga per entrare e nei quali i genitori possono portare i propri figli per farli appassionare (da noi non si può perché al weekend è chiuso a meno di rare eccezioni, quindi come si fanno a creare nuovi Alfisti??).

Perciò si spera che qualcuno (che purtroppo non è italiano) con capacità tecniche, basi finanziarie e con strateghi vincenti (Piech) possa riportare Alfa in alto soprattutto avendo già avuto la prova delle loro capacità (vedasi Audi, Lamborghini e anche Bugatti e Bentley). Sanno quindi cosa devono fare in caso di acquisto di Alfa e, se reputeranno necessario, sono in grado di creare un nuovo pianale o di mettere dei quadrilateri alti al pianale di Golf per una media Alfa (magari non subito, però non hanno problemi se lo reputano necessario, non mettono la testa sottoterra come uno struzzo). Sanno cosa vuol dire la storia, riporterebbero non solo il Centro Stile ad Arese, ma anche l'head quarter con l'ingegneria (ovviamente dedicata) e migliorerebbero il Museo. Probabilmente le auto non sarebbero realizzate tutte in Italia, ma probabilmente avremmo un Duetto che almeno esiste

Nella prima parte dici che la gestione marchionne è stata l'unica "buona" da 25 anni a sta parte, però bisogna vendere secondo te, non ho ben capito.

Poi caro mio se si punta ai numeri dovresti solo che esserne felice, capirei un talebano mercedes per classe a e b, ma non un alfista per mito e giulietta, auto comunque che snaturano meno il marchio rispetto alle 2 citate sopra, se di snaturamento si può parlare col mercato di oggi.

Fatico a cogliere una critica sensata alla giulietta nel tuo intervento.

La giulia invece, di cui sai il 30% scarso, fa già schifo a quanto pare....

Su arese non rispondo, già detto, anche se capisco la delusione nell'appassionato italiano, vorrei comunque sapere quanti amici o figli ci hai portato, così per curiosità...

Ammesso e non concesso che pelatino piech e la sua cricca tra una lite e l'altra per chi lancia prima le brum brum sia realmente in grado di fare di alfa qualcosa di decente vorrei che mi dicessi dove posizioneresti il marchio, proprio tutta la gamma dal segmento b al segmento che vuoi con pianali e motori vag con relativi prezzi rispetto a vw e audi.

Sulla storia continuo a non risponderti, ma perché sarei molto drastico e mi dispiace perché penso che sei un appassionato e certe dinamiche semplicemente le ignori, sulla duetto ho risposto nell'altro topic

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Alfa Romeo-VW: la cessione sempre più vicina?

A pochi giorni dalle secche smentite al Salone di Detroit in merito ad una possibile cessione del marchio Alfa Romeo al Gruppo Volkswagen, dalle parti del Lingotto sembra invece che qualcosa si stia muovendo in tal senso. Il condizionale è d'obbligo, ma alcune fonti hanno assicurato a Motori.it la presenza dei vertici VW a Torino nella serata di ieri e nella mattinata di oggi.

Ad avvalorare le semplici "voci di corridoio", ci sono le foto di 6 Porsche Panamera targate Wolfsburg o Lipsia (stabilimento Porsche) nel parcheggio riservato dell'ex stabilimento Fiat (postate dal sitolastpetrolheads), da cui sono stati visti uscire i manager della Casa tedesca. Sono state notate poi delle misure "di sicurezza" simili a quelle prese nel 2009 in occasione della visita del console americano, dopo l'accordo Fiat-Chrysler.

Se però nella serata di ieri l'accordo per la cessione era considerato dai bene informati una "cosa fatta", il basso profilo mantenuto dalle parti farebbe invece pensare ad uno stop della trattativa, o comunque ad un niente di fatto. In tarda mattinata, infatti, la delegazione si è allontanata dal Lingotto senza alcuna dichiarazione ufficiale. D'altra parte in queste ore l'attenzione è tutta puntata sui risultati dell'ultima trimestrale 2010. Le nostre fonti comunque hanno riferito di una situazione piuttosto tesa. Insomma, una trattativa non facile.

Ma perché Fiat dovrebbe vendere Alfa?Con questa operazioneil Lingotto sarebbesollevato dal pesante onere finanziario per il rilancio del marchio, e contestualmentesi verrebbe a creare in cassauna grandeliquidità,necessaria per arrivare al 51% di Chrysler già entro il 2011, obiettivo confermato dallo stesso Marchionne. Da parte sua, Volkswagen si arricchirebbe di un marchio molto forte, con una connotazione marcatamente sportiva che oggi manca alla pur blasonata Audi.

In definitiva, le segnalazioni che ci sono arrivate testimoniano una discordanza tra la versione ufficiale, che dipinge la faccenda come "uno scherzo", e le reali posizioni delle due aziende. Questo avvicinamento non è di certo il primo, né sarà l'ultimo (d'altronde prima di concludere l'accordo Chrysler sono passati due anni di trattative "segrete"), ma è la prova di un contatto stabile tra le due parti.

di Andrea Tomelleri

27/01/2011

motori.it

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