MILANO, 23 febbraio (Reuters) -

Fiat dovrebbe chiudere l'ultimo trimestre dell'anno con un piccolo utile operativo, ma per la divisione auto, la cui crisi grava pesantemente sui conti del gruppo da ormai due anni, si prevede ancora un risultato negativo, anche se in misura contenuta.

Il gruppo torinese diffonderà i risultati del quarto trimestre e del 2003 venerdì 27; lo stesso giorno l'ad Giuseppe Morchio terrà una conferenza stampa (alle 11 italiane) e un incontro con gli analisti (alle 15).

Secondo un sondaggio effettuato con 11 analisti, la mediana delle previsioni sull'utile operativo del quarto trimestre si attesta a 120 milioni da 3 milioni del 2002.

Il gruppo Fiat dovrebbe registrare un fatturato a 12,4 miliardi, rispetto ai 14,91 miliardi dello stesso periodo del 2002, quando la società aveva ancora Toro e Fiat Avio tra le sue controllate, poi cedute per raccogliere la liquidità necessaria al rilancio del business dell'auto.

Il fatturato dell'auto si prevede si attesti a 5,62 da 5,71 miliardi del quarto trimestre 2002, quando però le vendite di auto hanno beneficiato degli incentivi del governo.

A livello operativo la divisione auto dovrebbe evidenziare i primi risultati del piano di ristrutturazione e delle joint-venture con il partner General Motors con una riduzione della perdita a 20 da 180 milioni.

L'ultimo trimestre 2003 è stato il primo periodo completo in cui i conti hanno registrato l'impatto in Italia dei nuovi modelli, Lancia Ypsilon e Fiat Nuova Panda, mentre nel resto d'Europa è in corso il lancio commerciale.

In Europa, anche Renault ha beneficiato dei nuovi modelli e ha registrato un utile netto in crescita del 27% nonostante la debolezza del mercato. Volkswagen ha invece dovuto fare i conti con un'accoglienza piuttosto fredda alla nuova Golf e per Peugeot ( la vecchia linea di vetture ha trascinato gli utili verso il basso.

Il gruppo italiano, che sta attraversando la peggiore crisi dalla sua nascita 105 anni fa, vede il breakeven operativo a livello di gruppo nel 2004 e per l'auto nel 2005.

Secondo il sondaggio realizzato da Reuters, Fiat, che include Iveco, mezzi pesanti, e Case New Holland , mezzi agricoli, dovrebbe registrare una perdita operativa di 534 milioni nel 2003, Fiat Auto una perdita di 902 milioni.

Le previsioni sull'utile netto del trimestre hanno un range di variazione molto ampio, tra 186 e 777 milioni. Sull'anno gli analisti vedono una perdita netta tra 170 milioni e 1,57 miliardi, con una mediana a 1,24 miliardi.

Il 2002 ha visto una perdita netta di 4,26 miliardi, a causa della contabilizzazione di diversi oneri straordinari.

Segue una tabella con le previsioni degli analisti: QUARTO TRIMESTRE

GRUPPO FIAT FIAT AUTO

fatturato utile utile fatturato perdita

operativo netto operativa mediana 12,40 mld 120 mln 438 mln 5,62 mld 20 mln massimo 13,35 mld 201 mln +186 mln 6,05 mld (32) mln minimo 10,79 mld (7) mln 777 mln 4,90 mld 111 mln TR4 2002 14,91 mld 3 mln 2,98 mld 5,71 mld 180 mln ANNO

. GRUPPO FIAT FIAT AUTO

fatturato utile perdita fatturato perdita

operativo netta operativa mediana 47,39 mld 533,5 mln 1,24 mld 19,76 mld 902 mln massimo 47,96 mld 451 mln 170 mln 21,89 mld 850 mln minimo 45,03 mld 659 mln 1,57 mld 19,20 mld 1,00 mld 2002 55,65 mld 762 mln 4,26 mld 22,15 mld 1,34 mld

hanno partecipato al sondaggio

Bnp Paribas ,

Deutsche Bank

Goldman Sachs

WestLB,

Smith Barney,

Lehman Brothers

Merrill Lynch,

Morgan Stanley

Il gruppo italiano, che sta attraversando la peggiore crisi dalla sua nascita 105 anni fa, vede il breakeven operativo a livello di gruppo nel 2004 e per l'auto nel 2005.

Per fortuna non lo dicevo solo io....

altri segnali positivi . . .

FIAT: CAMBIAMENTO RADICALE PROMETTENTE (STAMPA TEDESCA)

(AGI) - Berlino, 23 feb. - La Fiat non e' ancora uscita dal tunnel della crisi, ma i notevoli mutamenti di indirizzo apportati dal management promettono un futuro incoraggiante. A scriverlo oggi in un suo fondo intitolato "Cambiamento radicale" e' il quotidiano "Sueddeutsche Zeitung", il piu' diffuso del Paese, il quale guardando indietro nota che all'inizio "l'impresa di risanamento appariva disperata", ma aggiunge che nel frattempo il duo dirigenziale formato da Umberto Agnelli e da Giuseppe Morchio "ha compiuto un colossale sforzo per il risanamento dell'azienda, che ha provocato un radicale mutamento di clima".

Tra le positive misure adottare il giornale elenca i tagli di un miliardo di euro nei costi in un solo anno, il riempimento delle casse con la vendita di partecipazioni azionarie e con l'aumento di capitale, oltre all'arrivo di manager con esperienza internazionale come Herbert Demel. La "SZ" mette poi in evidenza che "nel contempo a Torino ha preso l'avvio un'offensiva di rinnovamento dei modelli mai vista prima" e conclude scrivendo che "una cosa e' sicura: oggi l'Avvocato la sua Fiat non la riconoscerebbe piu'". (AGI) .