Provo ad aprire questo thread.

Come da titolo, e cercando di non scadere in discorsi politici, secondo voi, siamo davvero un paese dove il problema è rilevante, oppure è un non-problema come i femminicidi?

Forse bisognerebbe chiederlo a qualche immigrato, ma tant'è...

premesso che il fenomeno a cui tu alludi forse è xenofobia e non razzismo in quanto tale, il problema italiano è, secondo me, che i razzisti si dividono in due categorie: quelli a cui fa schifo tutto ciò che vien da fuori a prescindere, e quelli secondo cui qualunque cosa venga da fuori è meglio a prescindere.

il tutto condito da una disinformazione enorme e una ridicola e disgustosa chiusura mentale, da entrambe le parti.

detto questo, secondo me si, in italia siamo profondamente razzisti (inteso come forte percezione delle diversità somatiche), e un po' razzisti (inteso come "noi siamo migliori di voi"). francamente però queste manifestazioni non mi sembrano così marcate da rappresentare un problema, in altri stati sono cose più marcate (vedi grecia)...

Pensare di eliminare dalla faccia della terra la diffidenza verso l'estraneo è....utopia.

tutti le comunità sono xenofobe.

e checché se ne dica, la nostra é tra quelle meno xenofobe. Dove a volte, per eccesso di paura di apparire xenofobe, si penalizza persino chi sarebbe autoctono.

Essendo questo topic "border line", vi invitaimo a restare nella strettissima ortodossia del regolamento.

cioè di non uscire dall'antropologia

In caso contrario, dovremo chiudere

Per me un'offesa è un'offesa e non importa se si da della "lider-maxima delle donne scimmia" a Condoleeza Rice o se si da della checca a Stoner. È un'offesa e come tale è sempre sbagliata; esattamente come lo è un'omicidio od una violenza è un'omicidio od una violenza. Non importa chi sono i protagonisti della vicenda, è l'atto ad essere sbagliato.

chi pensa che l'italia è razzista non ha mai visto l'africa o l'asia. Noi abbiamo dei sensi di colpa che ci portiamo dal colonialismo, ma il razzismo è un sentimento fortissimo soprattutto tra i non caucasici (almeno secondo la mia esperienza).

chi pensa che l'italia è razzista non ha mai visto l'africa o l'asia. Noi abbiamo dei sensi di colpa che ci portiamo dal colonialismo, ma il razzismo è un sentimento fortissimo soprattutto tra i non caucasici (almeno secondo la mia esperienza).

vai a fare un giro da immigrato nel civilissimo Giappone, o chiedi ad un passeggero subsahariano a caso come viene trattato dalle bellissime hostess etiopi della civilissima compagnia aerea Etioian Airlines

Se per "razzismo" intendiamo la diffidenza e differenza con l'estraneo, noi siamo razzisti in mdo "normale" (quindi un po'...)

Ma, all'estero, la situazione di NON accettazione dell'estraneo e la chiusura che ne consegue è MOLTO peggiore.

Dal Nord Europa Xenofobo (Olanda e Finlandia per esempio), fino alla totale chiusura che molte popolazioni asiatiche hanno nei confronti degli esteri...Tanto per capirci , in Asia/Africa frega assolutamente nulla di venire incontro alle minoranze europee e ai loro usi , costumi, religioni....

Sono troppi, e troppo diversi da noi per potersi porre il problema e/o volerlo anche solo affrontare.

PS Logicamente , di "facciata", la situazione potrebbe sembrare tutta rose e fiori (vedi la famosa Land of Smile -Thailandia-)

PPS Gli stessi Usa, terra "civilissima", dove chiunque puo' diventare Presidente, sono l'emblema del razzismo inteso come Ghettizzazione: ciascuno sta con i propri simili (comunita' asiatiche, italiane, sudamericane, etc)

Modificato 22 Luglio 201312 anni fa da 1happydream

il razzismo è una cosa, la xenofobia un'altra. Se parliamo del ostilità per chi ha tratti somatici diversi dai nostri noi siamo fortunatamente agli ultimi posti nel razzismo. Il nostro è razzismo folkloristico alla Calderoli. In Asia ad esempio sono sempre cortesi al massimo, ma prova a cercare un asiatico che adotti un bambino caucasico o nero!