Quindi capirai benissimo che, da ex-precario, vedere gente che sbraita per difendere privilegi di ha ABUSATO SENZA RITEGNO (che è l'espressione giusta, perchè se li usi con moderazione e lavori bene nessuno ti viene a dire niente) ti vengano i 5 minuti.......visto che sono la causa principale del fatto che te, di diritti, ne hai ben pochi.....

no, 5 minuti nn sono sufficienti.

ci sarebbe da incazzarsi e da prendere a calci nel culo i maggiori responsabili dello stato generale dei giovani.

che non sono i governi (la flessibilità/precarizzazione esiste da sempre in molti sistemi ed oggi è presente ovunque), ma i nostri sindacati.

che continuano indefessamente a proteggere, anche al di là della ragionevolezza, determinate posizioni.

ipotesi di stampa: (x tonyh , la fiom non tutela il lavoro come dice di fare per statuto , ma fondamentalmente i lavoratori tesserabili, lo vedo tutti i giorni , dei precari e atipici se ne sbatte le palle, ad esempio da noi li sacrifica per far dare soldi in piu a quelli che a fine anno se ne andranno in mobilita verso la pensione , con stipendi che gia ora sono il doppio di un ragazzo atipico)

Fiat: verso "piano C", chiudere Pomigliano e ripartire con newco (Rep)

Grafico FIAT

lunedì, 21 giugno 2010 - 8:19

ROMA (MF-DJ)--Chiudere Pomigliano per rifondare Pomigliano. Perche' c'e' un un "piano C" che sta prendendo corpo nel quartier generale della Fiat (Milano: F.MI - notizie) . Lo scrive Repubblica spiegando che e' un'opzione che supererebbe tutte le sacche di resistenza della Fiom e dei Cobas destinate a riapparire comunque, sotto forma di una persistente microconflittualita', al di la' delle dimensioni del si' al referendum di domani.

Sarebbe, prosegue il giornale, lo strappo definitivo di Sergio Marchionne con l'attuale sistema di relazioni industriali. Nelle sue linee generali il progetto e' gia' stato stilato dai tecnici del Lingotto: costituire una newco, sempre controllata da Torino, alla quale sara' Fiat a conferire le attivita' produttive di Pomigliano, cioe' la fabbricazione della Panda. La Nuova Pomigliano, a quel punto, riassumerebbe uno per uno gli oltre 5.000 lavoratori con un nuovo contratto, quello scritto con accordo separato, con i turni di notte, di sabato e di domenica; con meno pause, piu' straordinari e assenteismo ricondotto a livelli fisiologici. Ritmi da ciclo continuo, aggiunge il quotidiano, ma soprattutto la certezza del rispetto delle nuove regole. Niente piu' contratto nazionale, niente piu' iscrizione della Nuova Pomigliano alla Confindustria; niente piu' sindacato: e' lo schema gia' adottato per altre ragioni, con Alitalia (Milano: AZA.MI - notizie) . red/vs

Niente piu' contratto nazionale, niente piu' iscrizione della Nuova Pomigliano alla Confindustria; niente piu' sindacato: e' lo schema gia' adottato per altre ragioni, con Alitalia (Milano: AZA.MI - notizie) . red/vs

Qualcuno dovrebbe farsi più di un esame di coscienza sul PERCHE' si è arrivati a provvedimenti così drastici, anche in Alitalia.

La globalizzazione, la Cina, la Polonia sono delle foglie di fico per non guardarsi alla specchio e dirsi "eravamo fortunati, ma siamo stati così COGLIONI da mandare tutto a ramengo...."

Niente piu' contratto nazionale, niente piu' iscrizione della Nuova Pomigliano alla Confindustria; niente piu' sindacato

A parte l'iscrizione a Confindustria, che è sempre facoltativa, resta il fatto che:

1) un contratto collettivo nazionale di settore lo devono applicare

2) considerato che sarà un'azienda di circa 5.000 addetti, affermare che riusciranno a tener fuori il sindacato è pura utopia.

ehi l' ha scritto l' ansa mica io !

cmq da un punto di vista tecnico la cosa è possibile senza leggi speciali , ci sono gia tutti gli strumenti per farlo

ehi l' ha scritto l' ansa mica io !

cmq da un punto di vista tecnico la cosa è possibile senza leggi speciali , ci sono gia tutti gli strumenti per farlo

Fare cosa?

Fare cosa?

esternalizzazione di pomigliano, è stato fatto in passato con la logistica (ceva persone + beni materiali (parentesi della parentesi , ora riassorbite) e puo essere fatto nuovamente

esternalizzazione di pomigliano, è stato fatto in passato con la logistica (ceva persone + beni materiali (parentesi della parentesi , ora riassorbite) e puo essere fatto nuovamente

L'esternalizzazione non è un problema, tenere fuori dalla porta i sindacati è tutto un altro paio di maniche

A parte l'iscrizione a Confindustria, che è sempre facoltativa, resta il fatto che:

1) un contratto collettivo nazionale di settore lo devono applicare

2) considerato che sarà un'azienda di circa 5.000 addetti, affermare che riusciranno a tener fuori il sindacato è pura utopia.

I sindacati non possono assolutamente tenerli fuori dato che dopo un certo numero di dipendenti (estremamente basso - 15 se non erro) la rappresentanza sindacale non può essere impedita, però, scusa se mi permetto, non sta scritto da nessuna parte che si debba per forza applicare un contratto collettivo nazionale di settore se ambo le parti sono concordi nel farne a meno. È ovvio però che che devono essere d'accordo tutti ma proprio fino all'ultimo dei 5000 dipendenti per permettere un'operazione del genere

però, scusa se mi permetto, non sta scritto da nessuna parte che si debba per forza applicare un contratto collettivo nazionale di settore se ambo le parti sono concordi nel farne a meno. È ovvio però che che devono essere d'accordo tutti ma proprio fino all'ultimo dei 5000 dipendenti per permettere un'operazione del genere

Se non si iscrivono a Confindustria (o altra associazione analoga), formalmente possono non applicare il relativo contratto collettivo nazionale. Nella sostanza, tuttavia, sarebbero comunque tenuti ad applicare la parte economica di detto contratto nazionale, ciò per un ragionamento che non sto a spiegare perché lungo, ma che si fonda sull'art. 36 Cost.