Vai al contenuto

quanto ti piace l'Alfa Romeo 4C?  

534 voti

  1. 1. quanto ti piace l'Alfa Romeo 4C?

    • • Molto
      318
    • • Abbastanza
      94
    • • Poco
      26
    • • Per niente
      21


Messaggi Raccomandati:

Non hai la più pallida idea di cosa stai parlando. Sul serio.

Visto che anche la questione "manualità vs. Automazione" è una decisione in base di costi. E per bassi volumi, costa meno fare a mano che costruire un macchinario apposito.

è inutile, sono mesi che si va avanti, abbiamo avuto anche una lunga conversazione in pvt con il troll in questione, e con calma e pazienza ho cercato di spiegargli un po le dinamiche che ci sono dietro la messa in produzione di un modello ecc, ma è del tutto inutile, fa finta di non capire ed è riuscito ad "argomentare" anche con dei salti spazio temporali una sua presunta teoria di plagio, (non mi interessa che sia stata fatta prima A, se B viene presentata prima al pubblico, A ha copiato B) detto questo, c'è dell'evidente livore contro lo stile fiat (sarei curioso di capirne i motivi :pen:) e nessuna intenzione di confrontarsi, per cui

keep-calm-and-don-t-feed-the-troll-37.png

Modificato da Aymaro
Link al commento
Condividi su altri Social

,.-

Riapro ( se fate i bravi B-) )con un articolo di un anno fa, un'intervista al personaggio di cui si parlava qui [#1299] :§

Balocco - In occasione del lancio della nuova Alfa Romeo 4C, avvenuto tra le incredibili curve del circuito Alfa Romeo inserito nel complesso del proving ground del Gruppo Fiat, abbiamo incontrato Alessandro Maccolini che della nuova 4C ha firmato lo stile. Un elemento chiave, quest'ultimo, non solo perché una vettura così dev'essere bella ma anche perché lo stile deve per forza di cose essere funzionale a meccanica e tecnologia che si trovano al di sotto della “pelle” esterna. E spesso la cosa non è di semplice realizzazione. Scopriamo cosa ci ha detto.

Avesse due parole, come definirebbe lo stile della 4C?

«Direi “Bellezza Necessaria”. Non è una definizione che ho inventato io ma è un titolo azzeccatissimo di una mostra dedicata in passato ad Alfa Romeo. Parole che parlano ancora perfettamente dell’Alfa Romeo, della 4C, delle persone, delle innovazioni tecnologiche e dei modelli mitici che hanno di volta in volta ridefinito i parametri dello stile automobilistico nel mondo. Lo stile Alfa, oggi, nasce dalla creatività del Centro Stile Alfa Romeo a sua volta frutto dell'esperienza di "grandi firme” che hanno reinterpretato negli anni l’identità Alfa Romeo dando vita a un susseguirsi di interpretazioni, di concept car e di vetture di produzione che hanno fatto storia. Quando parliamo di Alfa Romeo non parliamo solo di prestazioni da superare. Immaginando un’Alfa non dobbiamo pensare a una semplice scultura fatta di forme e proporzioni.»

Come sono nate le forme della 4C?

«Le Alfa Romeo sono sculture in movimento che devono essere funzionali a una meccanica e a una tecnologia che si trovano al di sotto della “pelle” esterna. Questo tipo di legame fra “pelle esterna e meccanica interna” ha sempre caratterizzato i nostri modelli ed è all’origine anche dello stile di 4C. I contenuti del briefing erano chiari e precisi: telaio, spezio interno, aerodinamica e missione dell’auto. Abbiamo cominciato a lavorare sul concept nel settembre 2010 seguendo un processo interdisciplinare dove stile ed engineering, si sono “mescolati” e influenzati a vicenda.»

Quando è stato deciso di andare oltre la Concept Car?

«Dopo il Salone di Ginevra 2011. Da allora tutta la vettura è stata completamente rivista, cercando di mantenere lo stile proposto sul concept, eliminando ogni elemento di stile non strettamente necessario o non correlato a una funzione primaria. Al tempo stesso, però abbiamo dovuto garantire alla nostra 4C un vestito elegante e di carattere, e soprattutto decisamente Italiano e Alfa Romeo.»

C'è un modello del passato a cui la 4C si è ispirata?

«Parlando unicamente del layout, il riferimento più diretto va al prototipo “Scarabeo” del 1966. Si tratta di una vettura con motore centrale, trasversale, proprio come la 4C. Per il trattamento di stile, invece, abbiamo ripreso il mood board della 8C Competizione anche se nel disegnarla abbiamo tenuto in considerazione i volumi pieni ed estremi della Disco Volante, le sezioni caratteristiche della Giulietta Sprint Speciale e soprattutto la marcata e sensuale muscolatura della 33 Stradale.»

La 33 Stradale, stilisticamente, è dunque il vero riferimento?

«Sì, la 33 Stradale è il riferimento storico più diretto. Come la 33 Stradale, 4C gode di un’impostazione meccanica fantastica. Quindi realizzare il suo stile è stata un’operazione molto vicina a quella di un sarto specializzato che crea una tuta attorno a un atleta. Sicuramente il fatto di aver considerato 4C più come un corpo e la sua carrozzeria più come a una pelle, ci ha portato a interpretarla in modo più naturale e istintivo.»

Come è stato influenzato lo stile dalla corsa contro il peso dei tecnici?

«In qualche modo la corsa contro il peso ci ha imposto un lavoro sulle “proporzioni e sugli elementi necessari”. I grafismi presenti sulla vettura sono ridotti al massimo e comunque coincidono e sottolineano una funzione. Nell’anteriore la nostra necessità, di stile e di identità, di sottolineare il “trilobo” si è intrecciata alle richieste di maggiori prestazioni per migliorare il raffreddamento e il coefficiente aerodinamico. Per questo, ad esempio, abbiamo eliminato le mostrine e le prese d’aria presenti nel concept e le abbiamo integrate nel paraurti. L’unica parte che si concede una licenza di stile è la fiancata. Ma anche in questo caso il grafismo sottolinea la “sciancratura” del volume della fiancata e la presa d’aria necessaria per l’intercooler e per il filtro.»

E internamente?

«Qui ritroviamo netti i principi del concept, che esprimeva in modo molto chiaro il concetto di “driver oriented”. Chi guida 4C ha il piacere di tenere le mani sul volante e di avere tutte le funzioni sotto controllo sul cockpit davanti a lui. Anche negli interni la meccanica si esprime nello stile. Per ridurre i componenti e dunque il peso, sulla plancia le parti strutturali e funzionali diventano estetiche e vice versa. Ad esempio, la parte estetica che circonda la radio è in realtà strutturale per la plancia e i condotti per l’aria delle bocchette sono ottenuti direttamente dalla pelle della plancia stessa. Inoltre, quello che è il cuore strutturale della vettura ─ il telaio in carbonio ─ è presente all’interno della vettura diventandone così l’elemento dominante.»

Per molti aspetti la 4C ricorda una moto. Non trova?

«Sì, chi guida una moto sa di essere parte integrante di quell’oggetto, una sorta di estensione l’uno dell’altro. Volevamo che 4C potesse dare la stessa sensazione. Volevamo che l’auto desse un piacere di guida interpretato in modo immediato dallo stile. Alfa Romeo 4C è il risultato di un progetto rigoroso, di una grande passione condivisa da tutte le persone che hanno lavorato per crearla.»

Articolo completo su: Alessandro Maccolini: «Alfa Romeo 4C? Bellezza necessaria» - News - Automoto.it
Link al commento
Condividi su altri Social

questa settimana ho avuto l' opportunità di salirci sopra ( anche se sarebbe più realistico dire scenderci dentro :) ) in occasione di una manifestazione che sta facendo il giro degli stabilimenti fiat dove danno la possibilità di fare un breve giretto su alcune auto del gruppo. Purtroppo la 4c è l' unica che non si può guidare, anche se direi che sia più che comprensibile, e quindi se la si sceglie ci si può solo accomodare a fianco al driver fiat.

Considerando questo, la brevità e la tipologia del percorso, ho scelto di guidare la 500 abarth ma alla fine del giro ho voluto almeno provare ad entrare

Pur ricordando quanto fosse complicato direi che quando provi ad entrare rimani comunque sorpreso dalla difficoltà e senza una buona strategia rischi figure barbine :)

Una volta dentro la sensazione è davvero particolare perchè sei seduto per terra e la visibilità esterna è la seguente : davanti poco, di fianco pochissimo, di dietro non ci provare nemmeno e fatti bastare gli specchietti esterni. Il volume interno è talmente limitato che a vettura chiusa c'è un rimbombo notevole ; immagino che fare un viaggio lunghetto non sia del tutto confortevole anche perchè lo spessore dei sedili è ridotto al minimo indispensabile. Più che un abitacolo mi ha dato l' impressione di essere dentro un' armatura ed è una sensazione davvero particolare

La sensazione generale non è di un interno povero ma di un interno essenziale dove c'è poco perchè devi pensare a guidare e non a guardarti attorno

Il driver che ha fatto il giro con me l' ha descritta come una belva ; c'era un misto di ammirazione e paura o per lo meno io l' ho interpretato così :)

in generale penso che se noi tutti i giorni galoppiamo sul nostro ronzino mite e tranquillo la 4c sia un puledro selvaggio che non tutti forse sono in grado di domare

insomma un' auto eccezionale ;)

Link al commento
Condividi su altri Social

Grazie Toni, molto interessante la descrizione delle sensazioni che ti ha dato l'auto... Posso chiederti su quante auto di questo tipo sei salito? Ci sono alcune impressioni che hai descritto che in base a quanti altri mezzi del genere hai provato o meno diventano davvero significative del lavoro che è stato fatto..

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Beschleunigung ist, wenn die Tränen der Ergriffenheit waagrecht zum Ohr hin abfliessen

Link al commento
Condividi su altri Social

si in effetti il mio giudizio è sicuramente condizionato dal fatto di non essere mai salito su modelli simili a 4c e così estremamente sportivi

quella su cui sono salito che più si avvicina è stata la 8c che mi ha dato una sensazione più da auto rispetto a questo potente gokart che sembra essere la 4c

Link al commento
Condividi su altri Social

Alfa Romeo 4C video review (2014 onwards) - MSN Cars UK

Alfa Romeo 4C video review (2014 onwards)

Alfa Romeo 4C video review

The Italians have built a stunning carbonfibre sports car to tackle the Porsche Cayman head-on. We test the red-hot new Alfa 4C coupe.

The Alfa Romeo 4C is an extraordinary car. Its arrival in the UK is one of the motoring events of 2014. Yet my initial reaction was to describe it as the most terrifying thing I’d driven since the Mercedes-Benz SLK AMG Black Series. This is a statement that requires careful clarification.

If you’ve been looking at the 4C as a possible alternative to the Porsche Cayman that every other suit in your car park is currently piloting, then you are probably going to want to think again. Even compared to the latest Lotus Exige, the 4C we’ve got here is an altogether more extreme proposition.

That too requires some clarification, however – and not just because Alfa claims neither alternative was really a target. You see, this particular 4C is one of only two in the country right now, and both are in full-on “Racing Pack” specification.

Which makes sense in the context of recent track-based launch activity. But we’ve been given the privilege of driving it on the road for a few days, and out in the British countryside this 4C is quite the experience.

If it’s excitement you’re after, Alfa Romeo has got it – although I’m still not entirely sure if that’s a good thing.

Click here for our first-drive review of the Alfa Romeo 4C.

F9223E9AFC2CDBCB7DC57306964.jpg

Alfa Romeo

Alfa Romeo 4C: bring the drama, bring the noise

'Drama' is the word I keep coming back to. There’s drama to the 4C’s sheer visual presence, there’s drama when you open the door and see the exposed carbonfibre structure. And my goodness, there is drama aplenty when you give it some stick.

You’ll run out of fingers to count the number of times you see someone mouthing “Is that a Ferrari?” And there is no way you will be able to hear them. The 4C’s 240hp 1,750cc turbo petrol is mounted just behind the cabin and it has a quite amazing aural repertoire – whistling and whooshing and twittering and snorting whenever you come on or off the throttle. As for the optional race exhaust: that’s L-O-U-D with a capital Environment Agency noise pollution violation.

The Alfa Romeo 4C's interior is brilliantly functional. The carbonfibre tub that makes up the 4C’s core structure is a piece of art, but also gives the car enormous strength despite weighing less than I do. Buy a 4C, and every time you catch even a glimpse of this gloriously hyper-lux skeleton, you’ll feel vindicated in your purchase. To see this technology on a sports car costing just £45,000 is fabulous, a real watershed moment. Remember, a McLaren 12C made from the same stuff costs £176,000.

CE943A436B44BF9520821A69B7FF0.jpg

Alfa Romeo

That you could use the cheap-feeling, one-piece plastic dashboard moulding as a percussion instrument is an acceptable compromise in my view, but the seats could do with more lateral support. Meanwhile, the most evocative Alfa-inspired design motif inside has got to be those centre console toggle switches. Activate the first three, and a little LED light illuminates above them; activate the heated mirrors and nothing happens. Is it broken? No. An icon comes on in the digital instrument display instead. Of course it does. That's Italian ergonomics for you.

Alfa Romeo 4C: the drive of your life?

The unassisted steering is heavy at low speeds, curiously light once you’re up and running – but that’s likely to be the least of your worries when you first climb on board. Because the real, clear and pressing adventure in driving the new Alfa 4C at anything more than walking pace is just how much the small, flat-bottomed steering wheel writhes around in your hand. It's manageable on a smooth motorway cruise, but wind it up on a B-road and you’d better be paying attention.

At this point we need to consider more closely the Racing Pack options fitted to this car. These comprise larger wheels (18s at the front, 19s at the rear), stiffer suspension, a thicker front anti-roll bar, a rear anti-roll bar (the standard set-up does without) and more aggressive front chassis geometry. Alfa also offers three choices of tyre, sensibly fitting the more compliant all-weather road option for our sortie – handy when it starts snowing halfway through our spring 2014 video shoot.

The ride is firm, but that’s fine in a car of this type. It’s the way the steering wheel reacts violently to sudden bumps, camber changes, surface ruts and basically any other road level disturbance that is going to get and hold your concentration – for pretty much the entire time you are driving the car.

The faster you go, the better the 4C gets. To a certain extent... The steering wheel is deflected less at higher speeds, but because the steering itself feels so light and pointy, you’re never completely sure how much grip the front end actually has. This is in surprising contrast to the rear axle, which remains faithfully planted and predictable (thank goodness) unless severely provoked.

1953BD7223D4771D615EE6A61A479.jpg

Alfa Romeo

Either way, the 4C demands total focus – if you even begin to start to ponder the possibility you might just have gone half a step towards contemplating a long-off future scenario where you would potentially perhaps one day have the initial inklings of the measure of it, it does something unanticipated. And immediately your knuckles are white on the steering wheel again.

For added amusement, sometimes when this happens you reflex-grip the wheel so hard you accidentally change gear via one of the closely mounted paddleshifters.

Alfa Romeo 4C: absolute attention

This aside, the six-speed dual-clutch gearbox isn’t so bad – I didn’t miss having a manual at all, partly because being able to left-foot brake safely is a bonus in a car this wild and rapid, partly because I suspect if I had to take a hand off the wheel long enough to change gear in the 4C I’d crash.

The ’box fits well with the motorsport vibe of the engine, too. Which reminds me, the 4C is noisy for a reason: it is furiously potent. 0-62mph in 4.5 seconds is impressive enough, but it’s the way the trick turbo tech delivers monster torque that really underlines its credentials as an authentic junior supercar.

Put all of this together, and you’ve got a compact coupe that is almost uniquely intense in the modern marketplace – particularly at the £45,000 mark (though the Race options will add a grand or so to that). You can drive it quickly on the road, but it requires absolute attention. In our increasingly anodyne motoring environment there is a heck of a lot to be said for that.

The 4C is an extraordinary car. And a fascinating one. And one that I suspect will continue to divide opinion for a long time to come.

FB2B5C38392B44D38209835D8A15A.jpg

Alfa Romeo

Se cliccate sul link, c'è anche il video della prova:D

P.S.: secondo voi, è proprio la sua espressione naturale quella che ha oppure l'è un tantino spaventato "dalla belva" ? :mrgreen:

. “There are varying degrees of hugs. I can hug you nicely, I can hug you tightly, I can hug you like a bear, I can really hug you. Everything starts with physical contact. Then it can degrade, but it starts with physical contact." SM su Autonews :rotfl:

Link al commento
Condividi su altri Social

si in effetti il mio giudizio è sicuramente condizionato dal fatto di non essere mai salito su modelli simili a 4c e così estremamente sportivi

quella su cui sono salito che più si avvicina è stata la 8c che mi ha dato una sensazione più da auto rispetto a questo potente gokart che sembra essere la 4c

Ci sono varie cose delle tue impressioni che ritengo molto interessanti.. la prima e' la differenza di impressione che hai avuto rispetto a me salendoci (tenendo conto che ero salito ed avevo gia' alcune "concorrenti" come Exige/Elise). Entrambi ovviamente abbiamo visto che non si sale in macchina, ma semmai si scende in macchina :D

Tu hai notato come e' complicato e scomodo entrare e uscire senza problemi.. a me e' venuto in mente esattamente l'opposto! ossia quanto sia piu' semplice e comodo entrare in una 4C rispetto ad una Exige :mrgreen: La visibilita' per questo tipo di auto e' normale, ed e' normale che risalti come uno dei difetti, l'altra cosa notevole e' l'impressione che hai avuto dell'abitacolo.. mentre tu lo hai notato chiuso e piccolo, io lo ho considerato esattamente l'opposto.. con le mie dimensioni (non piccole ma nemmeno enormi, 1.88 circa per 70 e rotti kg) la 4C sembra ampia e confortevole come spazi, mentre in una exige ci si sta giusti giusti.. e ho trovato i sedili molto confortevoli, nonostante il ridotto spessore.. al contrario ho non poche perplessita' su quanto sia efficaci a contenere il corpo durante la guida.

Simile la sensazione sugli interni, ho trovato molto piacevoli quelli di 4C, anche se in alcuni aspetti un po' "poveri", trovo che ci sia uno strano contrasto di apparenza fra le parti plastiche e le parti in carbonio, la strumentazione, che a qualcuno non piace perche' la trova troppo da videogiochi a me piace molto, e soprattutto e' molto chiara.. su Exige la ho trovata di leggibilita' estremamente difficile (sia come aspetto sia come posizione rispetto alla guida), ed in generale piuttosto deludente. Per quanto riguarda gli interni i sedili di Exige sono invece nettamente superiori (ma probabilmente sono ben diversi di peso).

Molto interessante il fatto che nonostante non avessi termini di paragone simili ti sia sembrata molto protettiva... la hai definita addirittura un'armatura, quando invece la sensazione che danno queste auto ma mano che si alleggeriscono e' quella di essere MENO protettive e di lasciarti in balia di quello che succede: significa che riesce a trasmettere un notevole livello di solidita', anche non avendo come paragone altri mezzi simili, ed e' una gran bella cosa per un mezzo che deve andare su strada e che su pista va forte..

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Beschleunigung ist, wenn die Tränen der Ergriffenheit waagrecht zum Ohr hin abfliessen

Link al commento
Condividi su altri Social

sui sedili ho avuto anch' io la sensazione di non avere una gran tenuta lateralmente ma forse l' impostazione della seduta che fa in modo che il peso del tuo corpo sia proprio sul sedere e aiuta a mantenersi incollati ; il driver che mi spiegava le caratteristiche e che l' ha guidata a lungo rassicura su di una tenuta ottima

sicuramente avessi avuto la possibilità di confrontarla con una lotus avrei avuto dei riferimenti più vicini al tipo di vettura

ad entrare ho fatto fatica anche perchè non avevo tutta la porta aperta avendo troppo vicino un' altra auto ma comunque ci si riesce una volta capito i movimenti da fare

Link al commento
Condividi su altri Social

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere iscritto per commentare e visualizzare le sezioni protette!

Crea un account

Iscriviti nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.