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Prospettive passate e future per Lancia


Inoterb

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21 ore fa, Phormula dice:

 

Buon senso applicato.

Fiat ha acquisito Lancia nel 1969 ma i primi effetti del nuovo corso Fiat si sono visti qualche anno dopo.

Le auto non si improvvisano. La Beta e la Gamma sono i primi prodotti della gestione Fiat e, almeno all'inizio, avevano ancora molto del DNA Lancia.

 

Quindi chi ha comprato o guidato a 20 anni una Lancia nuova nel 1970 oggi di anni ne ha 65-66.

Erano auto da commenda, non da ventenne. Chi possedeva quelle auto aveva già una certa età.

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  • Oggi: Honda Hornet 600 III (2007) e Piaggio Vespa PX 150 (2000)
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1 minuto fa, Paco dice:

Erano auto da commenda, non da ventenne. Chi possedeva quelle auto aveva già una certa età.

 

L'ho già scritto. Negli anni '60 e '70 non era come adesso 1 patente = 1 automobile.

E non esistevano i limiti per i neopatentati.

 

In molte famiglie, anche benestanti, c'era una macchina sola e quando prendevi la patente, quella guidavi, fin tanto che non potevi comprarne una tua.

Se la macchina di tuo padre era una Lancia, finivi per usarla anche tu.

Non come adesso che come fai la patente è scontato che ti compri una macchina.

 

Le auto da neopatentati di allora erano le utilitarie (spesso molto) usate.

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19 minuti fa, v13 dice:

 

siamo off topic, ma, nonostante la simpatia che uno possa nutrire per Dedra, alcuni dei punti forti che elenchi non sono poi così significativi. Va bene che i 1.8/2.0 erano motori di qualità e sicuramente l'abitabilità e bagagliaio erano superiori. Già se parliamo di cambi, sterzo e sospensioni era assolutamente nella media, almeno nelle versioni non di punta (la turbo, per esempio).

I motori a iniezione sulle medie poi erano già ampiamente diffusi su molti marchi (e anzi, i produttori che avevano più quote nel resto d'Europa stavano investendo molto di più su iniezioni, catalizzatori, ABS e quant'altro). E quanto ai materiali, beh, forse qualche tessuto, ma le plastiche, il montaggio e soprattutto molti dettagli di design erano belli solo sulla carta, ma nella vita reale rivelavano le economie (spessori, profili, sistemi di montaggio). Quanto a sensazione di solidità (vibrazioni, rumore, movimenti residui, ecc.) una 190 o un'Audi 80 (ma anche una Passat), mi spiace, ma erano su un altro livello. Almeno IMHO...

 

Forse tu dimentichi che nel 1989:

Audi 80 B3 offriva solo una motorizzazione ad iniezione  ( la 1.8 E 112 CV ) e tutte le altre a carburatore.

190E aveva di serie il cambio a 4 marce la 5 era optional, e non aveva diesel turbo

Serie 3 E30 aveva solo il 2.4 diesel aspirato

Nessuno considerava VW un marchio premium, e men che meno Passat era considerata concorrente delle precedenti ( Al massimo della Opel/Fiat corrispondente )

 

Il feticismo delle plastiche è venuto ben dopo, ai tempi la gente guardava meccaniche ed accessori.

Non a caso i primi due anni Dedra ha stravenduto anche in Germania.

 

Poi ovviamente la concorrenza ha recuperato ( BMW ha presentato E36, Audi la 80 B4, 190 è stata aggiornata etc ), e la differenza si è assottigliata/sparita . Ma che dal lancio e fino al 1991 Dedra fosse un passo davanti alle concorrenti, allora non lo metteva in dubbio nessuno, neppure in Germania,

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Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Scusate, ma se si mette in dubbio il successo e la qualità di Dedra a inizio anni '90, credo si possa pure chiudere.

Unendo alla qualità una linea moderna ed equilibrata per l'epoca e il forte fascino che subì positivamente dalla più grande Thema, fu palesemente un successone. Ancor di più se constatiamo che le vendite furono buone almeno fino al 1995 circa, nonostante la già citata forte offensiva della concorrenza (che in quegli anni fece si, passi da gigante rispetto a ciò sostituiva)

Il "mito" della triade non a caso si è sviluppato in quegli anni, in cui definitivamente la Serie 3 prese il posto dell'Alfetta e derivate nell'immaginario collettivo di "sportiva da famiglia utilizzabile nel quotidiano" e Lancia ha lasciato strada aperta con K e i suoi limiti e Lybra e i suoi limiti e ritardi.

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Oggi il livello delle generaliste si è alzato molto e nel caso delle marche premium, oltre alle finiture per vendere a certi prezzi ci devi mettere sopra il blasone.

Blasone che per Lancia, fuori dall'Italia e anche in Italia per chi non conosce la storia passata, è praticamente zero.

In certi paesi sarebbe l'equivalente di resuscitare da noi qualche marchio straniero dal passato tanto glorioso quanto sconosciuto in Italia.

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1 ora fa, Paco dice:

Erano auto da commenda, non da ventenne. Chi possedeva quelle auto aveva già una certa età.

 

non erano auto da 20 anni ma tra il 1967 e l'inizio degli anni 80 Lancia aveva una bella sequela di modelli sportiveggianti, altro che storie, rally vinti  varie auto coupé/shooting brake, la Montecarlo , la  Stratos.

 

si era ritagliata una clientela giovane (mio padre si comprò la prima Lancia a 29 anni).

 

c'erano già i clienti che avevano sui 60, gente col padre che aveva l'Ardea o da giovani sognavano la Flaminia, ma la clientela non era solo anziana, tutt'altro.

 

nei 70 avevano un bel pacchetto di clienti di 30-40 anni. se li sono tenuti (invecchiati) negli 80 e li hanno persi tutti nei 90. nei primi anni 2000 il disastro era già completo.

 

hanno tenuto le donne con la Y. stop. (che per non è nemmeno  una lancia..è un'autobianchi)

Modificato da Matteo B.
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58 minuti fa, TurboGimmo dice:

Yakamoz , non c'è Lancia Classic ma FCA ha appena fatto nascere le officine ufficiali Abarth storiche.

Diamo tempo al tempo, si stanno muovendo bene.

 

 

L'operazione Abarth nel suo complesso avrebbe molto da insegnare a un esperimento come questo, infatti mentre scrivevo ci pensavo.

Anche Abarth, da quando è rinata, è partita con un capannone, una Grande Punto e delle scatole di legno, e adesso ha ampliato sensibilmente il suo appeal, i suoi orizzonti e credo anche la sua redditività. Ora offre una gamma di modelli, personalizzazioni ed elaborazioni anche molto spinte, trofei monomarca e ogni tipo di gadget.

 

Con Lancia basterebbe anche meno. Mi diverte l'idea di entrare in un salone e poter acquistare di nuovo una Thema, una Y10 o perché no una Fulvia coupé o un'Ardea. Alla fine nel caso delle youngtimer si tratta di semplici veicoli usati, prodotti in larga o larghissima serie e quindi facilmente reperibili sul mercato, a cui viene fatto un trattamento tipo quelli che fanno molte case, come BMW, al loro usato "scelto". E poi ti vendo il telo blu originale, l'enciclopedia numerata, il certificato di autenticità in carta filigranata, poster, gigantografie di Ghidella, la manutenzione, i ricambi "originali", tutto il guardaroba marchiato Lancia, e magari ti regalo uno sconto del 10% sul tagliando di qualsiasi modello FCA nuovo.

Sarebbe un contenitore che man mano si può arricchire di idee, di offerte, allargandosi o cambiando forma.

E, ripeto, si preserva a basso costo un valore aggiunto che in qualche modo, e a una certa nicchia di appassionati, fa spendere ancora una barca di soldi. E non parlo dell'Aurelia B20, ma anche della semplice k coupé turbo.

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1 ora fa, stev66 dice:

 

Forse tu dimentichi che nel 1989:

Audi 80 B3 offriva solo una motorizzazione ad iniezione  ( la 1.8 E 112 CV ) e tutte le altre a carburatore.

190E aveva di serie il cambio a 4 marce la 5 era optional, e non aveva diesel turbo

Serie 3 E30 aveva solo il 2.4 diesel aspirato

Nessuno considerava VW un marchio premium, e men che meno Passat era considerata concorrente delle precedenti ( Al massimo della Opel/Fiat corrispondente )

 

mi sa che stai considerando l'Italia. guarda all'offerta che avevano in Europa e il discorso cambia e di brutto. Iniezione dappertutto, motori plurifrazionati, versione station wagon (BMW), turbodiesel (sulla serie 3 il 2400 td arriva nell'87 e volava rispetto al pur discreto 1.9 tds della Dedra, costava anche un botto di più, questo è vero...), trazione integrale (Audi e MB).

 

Passat sarà stata una generalista, ma onestamente di sostanza ne aveva da vendere.

Rispetto a MB, Audi e BMW Dedra vinceva sul prezzo e anche per questo la confrontavano spesso con Peugeot 405 (una generalista) che però era meccanicamente abbastanza equivalente. 

 

 

1 ora fa, stev66 dice:

 

Il feticismo delle plastiche è venuto ben dopo, ai tempi la gente guardava meccaniche ed accessori.

Non a caso i primi due anni Dedra ha stravenduto anche in Germania.

 

Data or didn't happen :-D 

 

1 ora fa, stev66 dice:

 

Poi ovviamente la concorrenza ha recuperato ( BMW ha presentato E36, Audi la 80 B4, 190 è stata aggiornata etc ), e la differenza si è assottigliata/sparita . Ma che dal lancio e fino al 1991 Dedra fosse un passo davanti alle concorrenti, allora non lo metteva in dubbio nessuno, neppure in Germania,

 

non ne sarei affatto sicuro... 

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Passat nella seconda e terza e quarta generazione su mercati del nord Europa ha venduto molto di più in versione Variant che berlina.

Era la macchina da famiglia (tedesca) o la vettura aziendale per eccellenza, alternativa alla Opel Vectra/Insigna ed alla Ford Sierra/Mondeo.

La situazione è cambiata (pur senza ribaltarsi) solo con l'avvento della quinta generazione.

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Steve, hai ragione su certi punti, ma sei troppo italocentrico. Dedra era ben messa  ma con motori piccoli .

 

i Tedeschi venivano in Italia coi 325i,190 2.6 6 in linea messe giù come accessori che in Italia sarebbero costate un patrimonio. vedevo delle classi intermedie coi 3.0....

 

quelle auto erano meglio di una Dedra. non ci piove.

 

secondo me la svolta andava fatta a metà anni 80. c'era da implementare una strategia che avrebbe dato i frutti 10 anni dopo. (diciamo un'orizzonte decennale)

 

non dimentichiamo che avevamo la liretta e se avessimo voluto (avessero) si potevano/dovevano fare auto da esportazione.

 

grosse , 6 cilindri TP/TI ,cambi automatici.

 

non dimentichiamo che i tedeschi hanno cominciato a prendersi il mercato italiano alto nel 1992 con la fine del'IVA al 38% sulle auto grandi.

 

da li c'è stata una svolta, lo si è avvertito in 2-3 anni.

 

Fiat è arrivata TOTALMENTE impreparata ai cambiamenti. 

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