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Scelte strategiche FCA (Piano industriale 2018 da pag 97)


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50 minuti fa, stev66 scrive:

due modelli però che hanno il focus fuori italia e fuori Europa .

e che come tali vanno fatti conoscere 

I dati di vendita indicano però ancora un forte dipendenza da Italia ed Europa però!

Perché se é vero che gli States han risposto abbastanza bene, l’altro grosso mercato su cui riponevano grosse speranze non l’ha fatto.

Per cui si, l’approccio in fase di progettazione era, finalmente, quello di un prodotto globale, ma il risultato finale ci dice qualcosa di un po’, per essere buoni, diverso!

 

Concordo invece sulle conseguenze date dall’improvvisa accelerazione che tutti i gruppi automotive han dato all’elettricazione: presentare oggi modelli come l’E-SUV Alfa e le future sedan Maserati solo con motori termici sarebbe come non aver, stavolta sì, percepito dove va il mercato! 

Ecco che si è dovuto rivedere buona parte dei progetti che magari erano già in buona fase di sviluppo, spostare risorse velocemente verso altri progetti. Arriveranno sicuramente in ritardo, ma meglio prodotti in linea con lo stato dell’arte dei vari segmenti, che modelli che partono azzoppati pur di lanciarli subito.

Mi spiace però che in questo lasso temporale si debba ricorrere a super promozioni di modelli oramai obsoleti che altro non fanno che frenare un recupero d’immagine per il brand Alfa Romeo.

 

Speriamo che per ottobre Manley porti qualche buona notizia, e magari qualche data che possa ridar fiducia a chi ha investito, e non poco, negli ultimi anni nel marchio.

Modificato da lukka1982
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24 minuti fa, lukka1982 scrive:

I dati di vendita indicano però ancora un forte dipendenza da Italia ed Europa però!

Perché se é vero che gli States han risposto abbastanza bene, l’altro grosso mercato su cui riponevano grosse speranze non l’ha fatto.

Per cui si, l’approccio in fase di progettazione era, finalmente, quello di un prodotto globale, ma il risultato finale ci dice qualcosa di un po’, per essere buoni, diverso!

 

Concordo invece sulle conseguenze date dall’improvvisa accelerazione che tutti i gruppi automotive han dato all’elettricazione: presentare oggi modelli come l’E-SUV Alfa e le future sedan Maserati solo con motori termici sarebbe come non aver, stavolta sì, percepito dove va il mercato! 

Ecco che si è dovuto rivedere buona parte dei progetti che magari erano già in buona fase di sviluppo, spostare risorse velocemente verso altri progetti. Arriveranno sicuramente in ritardo, ma meglio prodotti in linea con lo stato dell’arte dei vari segmenti, che modelli che partono azzoppati pur di lanciarli subito.

Mi spiace però che in questo lasso temporale si debba ricorrere a super promozioni di modelli oramai obsoleti che altro non fanno che frenare un recupero d’immagine per il brand Alfa Romeo.

 

Speriamo che per ottobre Manley porti qualche buona notizia, e magari qualche data che possa ridar fiducia a chi ha investito, e non poco, negli ultimi anni nel marchio.

 

Ni .

forte dipendenza, sì, ma siamo ormai lontani dagli anni in cui l' 80% del venduto era in Italia ( qualcuno ha detto 156 ? )

Giulia ( sia pur con numeri non esaltanti ) oggi , fa quasi il 50% delle vendite fuori Europa e la percentuale italiana è intorno 25% .

Numeri impensabili anche solo per 159.

 

 

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Archepensevoli spanciasentire Socing.

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2 ore fa, stev66 scrive:

* forse non è chiaro abbastanza che le prossime auto saranno fatte con una percentuale altissima di componenti OTS, dalle batterie ai motori elettrici, dalla sensoristica  all'AI, ed alle aziende finali toccherà in pratica solo l'integrazione e lo styling.

A quel punto, visto che buona parte dei pezzi e delle tecnologie saranno "a scaffale" avere una forte caratterizzazione di brand a mio parere aiuterà molto a vendere.

Se fosse vero quello che dico, lasciare il mercato generalista un tempo presidiato da Fiat e concentrarsi su una offerta molto caratterizzata (Jeep per il fuoristrada e i fuoristrada addomesticati, Maserati per il lusso, Alfa per la bella guida, eccetera) sembra la mossa giusta.

 

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4 minuti fa, 33 4x4 pininfarina scrive:

A quel punto, visto che buona parte dei pezzi e delle tecnologie saranno "a scaffale" avere una forte caratterizzazione di brand a mio parere aiuterà molto a vendere.

Se fosse vero quello che dico, lasciare il mercato generalista un tempo presidiato da Fiat e concentrarsi su una offerta molto caratterizzata (Jeep per il fuoristrada e i fuoristrada addomesticati, Maserati per il lusso, Alfa per la bella guida, eccetera) sembra la mossa giusta.

 

Anche perché chi cercherà l'elettrodomestico economico per andare da A a B e ritorno, tra qualcosa di "made in BOH" con tutta componentistica cinese e un tutto "made in CHINA" che costa meno, passa direttamente alla seconda.

Statisticamente, il 98% dei ragazzi nel mondo ha provato a fumare qualsiasi cosa. Se sei fra il 2%, copia e incolla questa frase nella tua firma

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1 ora fa, Sandro scrive:

Anche perché chi cercherà l'elettrodomestico economico per andare da A a B e ritorno, tra qualcosa di "made in BOH" con tutta componentistica cinese e un tutto "made in CHINA" che costa meno, passa direttamente alla seconda.

Anche per questo vedo in grande pericolo l'industria francese dell'auto. Renault, Citroen, e Peugeot sono tre generaliste che nel prossimo futuro (ma anche adesso) avranno ben poco di caratteristico. E lo dico da felice possessore della nuova Megane. DS non la considero nemmeno.

 

Bene fa, quindi, il gruppo Fiat Chrysler ad accentuare le differenze tra i vari marchi.

Modificato da NandoL
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2 ore fa, stev66 scrive:

 

Ni .

forte dipendenza, sì, ma siamo ormai lontani dagli anni in cui l' 80% del venduto era in Italia ( qualcuno ha detto 156 ? )

Giulia ( sia pur con numeri non esaltanti ) oggi , fa quasi il 50% delle vendite fuori Europa e la percentuale italiana è intorno 25% .

Numeri impensabili anche solo per 159.

 

 

Vabbeh... 159 mica la vendevano negli States! ?

Più che altro era un scommessa mica da poco rendere Alfa Romeo un marchio globale, soprattutto con quello che all’epoca c’era in gamma.

Attualmente la scommessa è stata in parte vinta, perché se da un lato l’America ha ben risposto, ma credo volessero numeri un po’ più consistenti, è la Cina che invece latita! Ma d’altronde la gamma attuale, per motorizzazioni, modelli e dazi e poco appetibile per loro.

Le modifiche in corso d’opera vanno ovviamente in questo senso!

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in Cina piacciono le auto grosse e Giulia ahimè in abitabilità pecca  .

 

 

2 ore fa, NandoL scrive:

Anche per questo vedo in grande pericolo l'industria francese dell'auto. Renault, Citroen, e Peugeot sono tre generaliste che nel prossimo futuro (ma anche adesso) avranno ben poco di caratteristico. E lo dico da felice possessore della nuova Megane. DS non la considero nemmeno.

 

Bene fa, quindi, il gruppo Fiat Chrysler ad accentuare le differenze tra i vari marchi.

 

Lì provvederà, come ha sempre fatto , Marianna :lol:

Detto questo, esattamente come tutte le altre categorie merceologiche, è facile che la fascia bassa e medio/bassa dell'auto prima o poi diventi preda del Paese di Mezzo :)

 

 

 

 

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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6 minuti fa, stev66 scrive:

...

Lì provvederà, come ha sempre fatto , Marianna :lol:

Detto questo, esattamente come tutte le altre categorie merceologiche, è facile che la fascia bassa e medio/bassa dell'auto prima o poi diventi preda del Paese di Mezzo :)

...

 

La Marianna li "convincerà" a fondersi, o ripeteranno l'esperienza della Société Française de Mecanique (SFM).

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6 ore fa, stev66 scrive:

due modelli però che hanno il focus fuori italia e fuori Europa .

Dove hanno il focus allora?

In Cina? Non mi pare.

In qualunque posto che non sia USA? Meno che mai.

In Usa? Ok, ma vendono poco più che in Italia.

Se il secondo mercato in cui vendono non è uno su cui concentrarsi, su cosa si devono concentrare? Solo sugli States?

6 ore fa, stev66 scrive:

Credo che non si sottolinei mai abbastanza lo tsunami gemello dell'elettrificazione e della guida autonoma che si sta per abbattere sull'automotive.

Guida autonoma ok, benvenuta purché mi si lasci la possibilità di non usarla.

Elettrificazione... ne riparliamo tra 5 anni quando vedremo che da adesso tutto quello che sarà cambiato sarà qualche percento in più di modelli ibridi. (Ovviamente IMO e con i soliti disclaimer sui forward-looking statements, ma ci rivedremo qui e parleremo delle previsioni fatte oggi)

6 ore fa, stev66 scrive:

* forse non è chiaro abbastanza che le prossime auto saranno fatte con una percentuale altissima di componenti OTS, dalle batterie ai motori elettrici, dalla sensoristica  all'AI, ed alle aziende finali toccherà in pratica solo l'integrazione e lo styling.

Come adesso, tranne i motori (che pesano molto di meno in termini di costo sul prodotto finale). Questo nell'eventualità che ci sia un futuro full-electric, al quale non credo (anche perché per renderlo sostenibile secondo un calcolo che ho fatto qualche tempo fa bisogna aumentare la capacità di produzione di energia elettrica di un quarto, per quanto riguarda l'Italia.)

Modificato da jameson
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