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Scelte strategiche gruppo Stellantis NV


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45 minuti fa, vince-991 scrive:

Anche perche' se non fanno condivisioni almeno nel basso di gamma, a cosa sarebbe servita la fusione? Da italiano vorrei che le fabbriche italiane ex FCA lavorassero a pieno regime e spero che accada anche se le auto condivideranno componenti con ex PSA.  Avrei qualche problema pero' se la condivisione andasse a intaccare le caratteristiche meccaniche che una Alfa Romeo dovrebbe avere, almeno dal segmento C in su

La fusione è servita principalmente per la condivisione delle componenti BEV ed ibride; alla fine i motori sono sempre quelli ed è logico che ci siano delle condivisioni. 

Quando alle BEV Alfa Romeo, non credo che serva avere auto dalla guida da primato; le BEV sono auto che già di per sé offrono una guidabilità più sportiva e i multilink o i McPherson al posteriore sono solo spreco di risorse; poi emozionalmente, offrono nulla ed Alfa sarà semplicemente una delle tante auto sul mercato, a differenza di ora. 

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29 minutes ago, ItalianBrands said:

La fusione è servita principalmente per la condivisione delle componenti BEV ed ibride; alla fine i motori sono sempre quelli ed è logico che ci siano delle condivisioni. 

Quando alle BEV Alfa Romeo, non credo che serva avere auto dalla guida da primato; le BEV sono auto che già di per sé offrono una guidabilità più sportiva e i multilink o i McPherson al posteriore sono solo spreco di risorse; poi emozionalmente, offrono nulla ed Alfa sarà semplicemente una delle tante auto sul mercato, a differenza di ora. 

Speriamo di no. Al momento non e' scritto da nessuna parte che sara' cosi

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57 minuti fa, vince-991 scrive:

Speriamo di no. Al momento non e' scritto da nessuna parte che sara' cosi

Si lo so, è una mia supposizione ed un mio modo di pensare le auto elettriche. 

Infatti da un lato non sono preoccupato per Alfa, Lancia, Abarth e Maserati; ci saranno anche modelli elettrificati per tutta Stellantis e la parte motoristica VERA sarà ancora partecipe, a differenza di altri gruppi. 

 

La Fiat è diversa; puoi pensarla anche tutta elettrica ed io l'apprezzerei comunque. 

Modificato da ItalianBrands
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On 3/3/2021 at 18:46, pennellotref scrive:

Una cosa interessante Tavares l'ha detta in cc: nessuna architettura presente e futura di PSA è federalizzata. Le modifiche non sono ancora allo studio e non è certo che lo saranno.

 

Nella conferenza è stato tutto il tempo a parlare della meraviglia delle architetture PSA.

Da quello che va dichiarando sui vari giornali addio Giorgio.

 

20 ore fa, Marco1975 scrive:

Secondo me no - dice che la cmp sarà slightly larger della piattaforma attuale 500/ypsilon. 

 

La 208 è circa 8/10 cm più larga di una Ypsilon

 

On 1/3/2021 at 23:41, stev66 scrive:

Auto con un'unica sospensione posteriore  semplice all'eccesso senza possibilità di 4x4 e con tre motori possibili. 

Paragonarlo alla flessibilità e ricchezza della susw è una bestemmia tecnologica. 

Poi che costi meno è ovvio. 

 

@Bare @4200blu 

avete letto passi dell'intervista su Les Eco?

 

Fca «ha problemi molto simili a quelli che aveva Psa sette anni fa e Opel quattro anni fa», ha detto a tal proposito il ceo di Stellantis, Carlos Tavares, in un’intervista a Les Echos, evidenziando soprattutto la questione della sovraccapacità produttiva degli stabilimenti italiani. Considerati i precedenti di Psa e Opel, le parole di Tavares lasciano presagire un piano di ristrutturazione molto incisivo per le attività italiane di Stellantis. D’altra parte, il ceo ha promesso al mercato 5 miliardi di sinergie annuali che, come più volte ribadito, non passeranno però la chiusura di impianti. «Anzitutto, adegueremo gli equipaggiamenti industriali ai volumi da produrre», ha anticipato il manager portoghese. «Non è affatto da escludere che alcuni macchinari moderni di Fca siano riutilizzati in altre fabbriche, anche se la riduzione delle complessità delle linee produttive è un’altra leva importante da azionare». Se ne saprà di più quando, a fine 2021 o al più tardi a inizio 2022, Stellantis pubblicherà il piano industriale al 2030.

 

Ma non doveva saturare gli stabilimenti con nuovi modelli????

Qui si parla di smontare gli stabilimenti e impoverire le linee produttive riducendo la capacità in modo permanente e vampirizzando le fabbriche!!

Meno male che non era una acquisizione di PSA ai danni di FCA...chi di dovere glielo faccia sapere, partiamo male con queste dichiarazioni...e pensare che per molto meno Marchionne quasi è stato linciato !!!!

 

 

 

 

Da quello che ha detto Tavares nella conferenza stampa per i risultati FCA e PSA....sembra che esistano solo le architetture di PSA a cui FCA Europe potrà accedere per ridurre i costi e sviluppare nuovi modelli. 

 

 

 

 

 

 

 

Modificato da HF integrale
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Se la condivisione di pianali e meccaniche nei segmenti popolari (che poi è la quasi totalità delle vendite attuali di Stellantis in Europa) è scontata, oltre che il più grande valore aggiunto dato dalla fusione, quello su cui ce la si giocherà sarà il modo in cui ciò avverrà. Mi spiego, a livello di progettazione è evidente la competizione interna tra Torino e Parigi e altrettanto evidente è la posizione privilegiata della seconda che ha già iniziato un processo di rinnovamento totale delle piattaforme e sfornato un bel numero di modelli. In Europa, Marchionne era sostanzialmente in attesa di unirsi a qualcuno o ridurre tutto fino a quasi scomparire. Quello da capire ora è la misura di quest’azione. Le prossime exFCA dei segmenti a-b-c saranno basate su meccaniche condivise nate a Parigi, ma avranno una forte personalizzazione o Fiat diventerà semplicemente ciò che una Seat o Skoda è per Volkswagen? Le prossime piattaforme nasceranno al 100% a Parigi o sarà un’azione congiunta? 

Al di là delle fabbriche (che sono importantissime) è questo che mi chiedo da italiano. Pensare a una Fiat (ingegneristicamente) totalmente asservita mi dispiacerebbe molto, soprattutto pensando al fatto che è la marca che ha praticamente inventato e re-inventato il segmento A e B per decenni. E pur amando la storia di Lancia o Alfa, non considero Fiat più sacrificabile solo perché operante nei segmenti meno costosi.
Sull’alto di gamma paradossalmente credo ci siano meno rischi per il semplice fatto che Maserati e Alfa e i relativi investimenti sono l’unico barlume di premium dell’intero gruppo e non vedo grande concorrenza interna.

Modificato da GFab
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4 minuti fa, GFab scrive:

Se la condivisione di pianali e meccaniche nei segmenti popolari (che poi è la quasi totalità delle vendite attuali di Stellantis in Europa) è scontata, oltre che il più grande valore aggiunto dato dalla fusione, quello su cui ce la si giocherà sarà il modo in cui ciò avverrà. Mi spiego, a livello di progettazione è evidente la competizione interna tra Torino e Parigi e altrettanto evidente è la posizione privilegiata della seconda che ha già iniziato un processo di rinnovamento totale delle piattaforme e sfornato un bel numero di modelli. In Europa, Marchionne era sostanzialmente in attesa di unirsi a qualcuno o ridurre tutto fino a quasi scomparire. Quello da capire ora è ora la misura di quest’azione. Le prossime exFCA dei segmenti a-b-c saranno basate su meccaniche condivise nate a Parigi, ma avranno una forte personalizzazione o Fiat diventerà semplicemente ciò che una Seat o Skoda è per Volkswagen? Le prossime piattaforme nasceranno al 100% a Parigi o sarà un’azione congiunta? 

Al di là delle fabbriche (che sono importantissime) è questo che mi chiedo da italiano. Pensare a una Fiat (ingegneristicamente) totalmente asservita mi dispiacerebbe molto, soprattutto pensando al fatto che è la marca che ha praticamente inventato e re-inventato il segmento A e B per decenni. E pur amando la storia di Lancia o Alfa, non considero Fiat più sacrificabile solo perché operante nei segmenti meno costosi.
Sull’alto di gamma paradossalmente credo ci siano meno rischi per il semplice fatto che è Maserati e Alfa e i relativi investimenti sono l’unico barlume di premium dell’intero gruppo e non vedo grande concorrenza interna.

 

La cosa negativa è che non ha mai citato la piattaforma Emini della nuova 500E. Da quello che ho sentito io MAI.

Inoltre sembra intenzionato a sostituire la GIORGIO con una  piattaforma derivata da quella PSA,  VMP suppongo, o comunque che derivi dalla progettazione di Parigi.

Di questo passo non rimarrà nulla in Italia, forse un piccolo centro di adattamento delle piattaforme francesi per Alfa Romeo.

Vuole pure smontate i macchinari dagli stabilimenti italiani e suppongo portarli nelle fabbriche ex PSA dove con i SUV 3008 e la prossima 308 (e varianti Citroen-Opel)... avranno saturato gli impianti.

Mi dispiace ma sembra a tutti gli effetti una acquisizione di PSA, ai voglia a dire che Elkann ha le deleghe e il 14,4%...qui comanda Tavares.

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Ragazzi, prima di partire in quarta con interpretazioni, direi di aspettare il piano industriale, che mi sembra veramente troppo a lungo termine comunque.

L’obiettivo per i marchi italiani è comunque quello di avere almeno un modello nuovo all’anno.

 

Nonostante qualcuno continui a pensare che o uno o l’altro sia stato acquisito, questa è una fusione! Il CEO è stato scelto da ambo le parti, e JE ben sapeva quale era stata la strategia di rilancio e consolidamento per PSA sotto Tavares. Continuo a stupirmi delle aspettative che avevate nei confronti di CT, ma non mi stupisce ora la delusione dei più.

Di sicuro avremmo più modelli per i brand italiani - Lancia probabilmente avrà una sua gamma - ma non tutti i modelli saranno confacenti alle richieste degli appassionati d’auto italiane. E qualche modello potrebbe cambiare stabilimento... 

 

 

4 minuti fa, HF integrale scrive:

 

La cosa negativa è che non ha mai citato la piattaforma Emini della nuova 500E. Da quello che ho sentito io MAI.

Inoltre sembra intenzionato a sostituire la GIORGIO con una  piattaforma derivata da quella PSA,  VMP suppongo, o comunque che derivi dalla progettazione di Parigi.

Di questo passo non rimarrà nulla in Italia, forse un piccolo centro di adattamento delle piattaforme francesi per Alfa Romeo.

Vuole pure smontate i macchinari dagli stabilimenti italiani e suppongo portarli nelle fabbriche ex PSA dove con i SUV 3008 e la prossima 308 (e varianti Citroen-Opel)... avranno saturato gli impianti.

Mi dispiace ma sembra a tutti gli effetti una acquisizione di PSA, ai voglia a dire che Elkann ha le deleghe e il 14,4%...qui comanda Tavares.


Scusami, mi riporti il passaggio od un video dove è palese l’affermazione del passaggio da una piattaforma TP/TI/BEV come Giorgio ad una piattaforma di segmento C/D TA per le segmento D Alfa Romeo?

Modificato da lukka1982
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21 minuti fa, lukka1982 scrive:

Ragazzi, prima di partire in quarta con interpretazioni, direi di aspettare il piano industriale, che mi sembra veramente troppo a lungo termine comunque.

L’obiettivo per i marchi italiani è comunque quello di avere almeno un modello nuovo all’anno.

 

Nonostante qualcuno continui a pensare che o uno o l’altro sia stato acquisito, questa è una fusione! Il CEO è stato scelto da ambo le parti, e JE ben sapeva quale era stata la strategia di rilancio e consolidamento per PSA sotto Tavares. Continuo a stupirmi delle aspettative che avevate nei confronti di CT, ma non mi stupisce ora la delusione dei più.

Di sicuro avremmo più modelli per i brand italiani - Lancia probabilmente avrà una sua gamma - ma non tutti i modelli saranno confacenti alle richieste degli appassionati d’auto italiane. E qualche modello potrebbe cambiare stabilimento... 

 

Il tuo è un discorso è semplicistico dal punto di vista industriale e del Sistema Paese.

Qui è necessario intervenga lo Stato italiano con CDP o direttamente il tesoro con analoga quota francese altrimenti tutta la parte di ricerca e sviluppo, anche per US finirà a Parigi  e qui da noi rimarrà qualcosa di artigianale al massimo per le sportive Maserati prodotte in piccoli numeri. 

CT è stato chiaro che vuole eliminare le duplicazioni di investimenti, che le sue piattaforme sono le migliori, e che gi stabilimenti addirittura vanno smontati per ridurre la capacità produttiva.

E' troppo, qui non si tratta di questione FCA o PSA ma di emergenza industriale per il paese, e per quanto non ami Romano Prodi e non l'abbia mai votato, devo ammettere che aveva ragione, evidentemente era informato delle idee dei francesi, in fondo gli agganci se non li ha lui in FCA non li ha nessuno.

Per esporsi così in TV pur sapendo della presenza degli Agnelli come primi azionisti deve avere informazioni che il forum non ha.

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19 minuti fa, HF integrale scrive:

 

Il tuo è un discorso è semplicistico dal punto di vista industriale e del Sistema Paese.

Qui è necessario intervenga lo Stato italiano con CDP o direttamente il tesoro con analoga quota francese altrimenti tutta la parte di ricerca e sviluppo, anche per US finirà a Parigi  e qui da noi rimarrà qualcosa di artigianale al massimo per le sportive Maserati prodotte in piccoli numeri. 

CT è stato chiaro che vuole eliminare le duplicazioni di investimenti, che le sue piattaforme sono le migliori, e che gi stabilimenti addirittura vanno smontati per ridurre la capacità produttiva.

E' troppo, qui non si tratta di questione FCA o PSA ma di emergenza industriale per il paese, e per quanto non ami Romano Prodi e non l'abbia mai votato, devo ammettere che aveva ragione, evidentemente era informato delle idee dei francesi, in fondo gli agganci se non li ha lui in FCA non li ha nessuno.

Per esporsi così in TV pur sapendo della presenza degli Agnelli come primi azionisti deve avere informazioni che il forum non ha.


Scusami ma devi esserti perso la parte in cui CT ha dichiarato che eVMP non è federalizzata e che probabilmente non lo sarà mai. Sostituire tout court le meccaniche italiane con quelle francesi significa non vendere Alfa Romeo negli Stati Uniti nel prossimo futuro. Cosa che è in antitesi con il “consolidamento del marchio nel mercato italiano e americano”.

Nessuno sta dicendo che saranno rose e fiori, e neanch’io son troppo ottimista per il futuro, ma indipendentemente da questa fusione, 

S-USW è necessaria per sviluppare i modelli Jeep dopo le UV AR e Dodge di segmento C.

Per i modelli solo europei di AR ci saranno le condivisioni con DS e Lancia, e le basi saranno CMP e EMP2 e le loro evoluzioni.

eMini continuerà a vivere su 500E.

 

Ripeto inoltre, che l’obbiettivo è quello di dare ai brand italiani almeno 1 modello all’anno, per carità non l’ha scritto Prodi, ma me l’ha detto un uccellino... 🤭

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