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Stellantis - I gossip, i rumors, sul presente e sul futuro della holding


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2 minuti fa, davos scrive:

È buna castroneria Ferrari e fuori da stellantis. Semmai gruppo exor.

 

My two cents: per molti italiani, i nomi Exor, Stellantis o Elkan non significano nulla, per cui è meglio riferirsi alla "denominazione storica" Fiat e/o famiglia Agnelli, specie quando si vuol fare caciara.

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1 ora fa, savio.79 scrive:

L'altro giorno al TG (servizio sulle parole di Tavares sugli incentivi italiani e fabbriche a rischio) ho sentito dire una frase che mi è sembrata una castroneria, ma vi chiedo conferma, dato che non seguo notizie finanziarie: è stato detto "Ferrari che fa parte del Gruppo Fiat"

Ora, mi pare che in sette parole ci siano diversi errori, correggetemi se sbaglio:

- Ferrari fa parte di un Gruppo???

- e cos'è il "Gruppo Fiat"???

Nota: si parlava al presente, non di storia o preistoria.

 

L'altra cosa che volevo domandarvi, è questa: com'è la situazione dei conti di Stellantis? Rosso, pareggio, o attivo? fa utili? distribuisce dividendi?

Come va, attualmente?


Ferrari è indipendente, è quotata in borsa a milano e New York (da Marchionne/Elkann) ed è controllata da Exor (Elkann e famiglia Agnelli) e Piero Ferrari. Vive un momento di splendore, i conti sono positivi, modelli venduti sulla carta e bonus ai dipendenti a fine anno di diverse migliaia di euro in busta paga. 
 

il gruppo Fiat non esiste più, è stato prima protagonista di una fusione con Chrysler con Montezemolo presidente, John Elkann vice e Marchionne AD ed è diventato FCA con Elkann presidente e Marchionne CEO. 
 

Due anni dopo la scomparsa di Sergio Marchionne, John Elkann ha condotto il gruppo da una posizione di forza finanziaria una fusione con PSA (Peugeot - Opel), dalla quale è nata Stellantis. 
 

Stellantis oggi con CEO l’ex PSA Tavares e presidente Elkann è il gruppo automobilistico (primo azionista Exor, a seguire i Peugeot e lo stato francese), più profittevole al mondo e terzo (se non vado errato in termini di volumi). 
 

Ferrari è indipendente da Stellantis. 
 

Per l’Italia le criticità che si evidenziano a fronte di un gruppo come Stellantis sono la capacità di attrarre investimenti e produzioni in loco negli stabilimenti storici di Fiat e di FCA. 
 

ci sono dei piani per Mirafiori, Melfi, Pomigliano ma sono incerti e messi in discussione giorno per giorno dalle variazione dei piani industriali di Stellantis e dalla rivoluzione della propulsione elettrica imposta entro il 2035.

 

Questi sono i fatti a mio avviso se si vuole salvare la produzione italiana delle automobili (che produce meno di una Spagna o di una Repubblica Ceca o paradossalmente anche del Regno Unito) servono politiche di sgravi fiscali, incentivi ed essere più competitivi di tutti in Europa, sullo stile di quello che fece il governo Renzi per convincere VAG (Volkswagen group) ad assemblare la Lamborghini Urus in Emilia rispetto a Bratislava.

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"quello che della valle spende in 1 anno di ricerca io lo spendo per disegnare il paraurti della punto." Cit.

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Grazie per le risposte.

 

Quindi, è come sospettavo...

 

In Stellantis piangono perché non ci sono abbastanza incentivi, minacciano di ridimensionare il lavoro qua e là, impoveriscono in continuazione le dotazioni dei prodotti già esistenti pur aumentando i listini, impoveriscono l'offerta a livello di motorizzazioni, magari (mi sembrava di aver letto qualcosa in proposito) strangolano i fornitori, moltiplicano i modelli facendo copia-incolla spesso troppo evidenti (ma non sempre) con più di un occhio alla condivisione spinta... e così gli utili aumentano...

 

Da uomo della strada, da ignorante, ci vedo una strategia (che non condivido affatto): Stellantis spende sempre meno per produrre, per guadagnare sempre più, a discapito del cliente, ma in favore del mercato finanziario.

 

A lungo andare, quando il pubblico capirà (molti lo hanno già capito) il giochetto, inizierà a rivolgersi alla concorrenza; il cane si morde la coda, e per continuare ad avere e aumentare i profitti, si impoverirà ulteriormente il prodotto, si aumenteranno ulteriormente i listini, si andrà a produrre dove costa ancora meno...

 

Insomma, se un Gruppo che dovrebbe principalmente produrre auto (e se ha successo, la finanza lo premia di conseguenza), decide invece di "produrre profitti" a favore del mercato azionario a discapito di prodotto e clientela, secondo me non è poi così tanto lungimirante.

 

Ma capisco: l'amministratore delegato di turno deve guardare il risultato sul breve termine, se vuole incassare i suoi mega-bonus.

 

Magari però non ci ho capito niente eh :-D 

 

Di certo per ora posso solo dire che Stellantis col piffero che vedrà ancora i mei soldi.

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9 minuti fa, savio.79 scrive:

Grazie per le risposte.

 

Quindi, è come sospettavo...

 

In Stellantis piangono perché non ci sono abbastanza incentivi, minacciano di ridimensionare il lavoro qua e là, impoveriscono in continuazione le dotazioni dei prodotti già esistenti pur aumentando i listini, impoveriscono l'offerta a livello di motorizzazioni, magari (mi sembrava di aver letto qualcosa in proposito) strangolano i fornitori, moltiplicano i modelli facendo copia-incolla spesso troppo evidenti (ma non sempre) con più di un occhio alla condivisione spinta... e così gli utili aumentano...

 

Da uomo della strada, da ignorante, ci vedo una strategia (che non condivido affatto): Stellantis spende sempre meno per produrre, per guadagnare sempre più, a discapito del cliente, ma in favore del mercato finanziario.

 

A lungo andare, quando il pubblico capirà (molti lo hanno già capito) il giochetto, inizierà a rivolgersi alla concorrenza; il cane si morde la coda, e per continuare ad avere e aumentare i profitti, si impoverirà ulteriormente il prodotto, si aumenteranno ulteriormente i listini, si andrà a produrre dove costa ancora meno...

 

Insomma, se un Gruppo che dovrebbe principalmente produrre auto (e se ha successo, la finanza lo premia di conseguenza), decide invece di "produrre profitti" a favore del mercato azionario a discapito di prodotto e clientela, se

Secondo me stai sbagliando tante cose. Primo stellantis sta investendo parecchio. In nuove piattaforme e nella filiera dell'auto elettrica dai metalli alle batterie al software ai chip all'idrogeno. Naturalmente tirano l'acqua a proprio mulino però si certe cose hanno semplicemente ragione, non puoi imporre di vendere auto elettriche che per ora in Italia non vuole nessuno e poi pretendere che si costruiscano più auto. Mi pare un discorso abbastanza chiaro.

Poi in Italia i problemi ci sono e ci saranno ma chi vede il disastro parte dal presupposto che le nuove auto prodotte a Mirafiori andranno male, che nuova Giulia e Stelvio venderanno poco che le nuove Maserati su large andranno male che la 500e non verrà più fatta in Italia che Giulietta e delta non si faranno o venderanno poco etc tutte opinioni rispettabili ma non scontate.

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Dico la mia: stellantis produce in Francia semplicemente perché le piattaforme e i motori erano già assemblati lì (e hanno scelto questi perché meno costosi), davvero pensavate che avrebbero ridistribuito la produzione dovendo riconvertire stabilimenti che facevano altro? E con l’avvento dell’elettrico sarà pure peggio. Il problema degli stabilimenti fca secondo me è che ce ne sono troppi per quello che sarà la produzione futura e che hanno un costo lavoro/gestione troppo altro e quindi tentano di farvi produrre modelli ad alto margine per starci dentro. Ma quando tutti i costruttori vireranno sull’elettrico sara un bagno di sangue per tutti gli stabilimenti: prevedo sarà una battaglia tra i vari governi per far restare i propri stabilimenti aperti a suon di offerte ai costruttori.

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Intanto Ford sta praticamente chiudendo la fabbrica tedesca in cui produce la focus. 3500 licenziamenti su 4500. Hanno provato a venderla ai cinesi ma non si è fatto avanti nessuno. Perché ai cinesi conviene produrre in Cina e importare. Questo per chi crede che arrivino in Italia a produrre e a salvare fabbriche e posti di lavoro.

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Mah! Perdonatemi ma non sono molto convinto: non credo di essere l’unico a notare che duecento modelli diversi hanno a disposizione un solo motore (e di piccola cilindrata) in gamma; che l’impoverimento degli allestimenti è storico (l’ho vissuto in prima persona su 147) e costante (mentre scrivo, in un’altra discussione si parla di maniglie e specchietti in plastica grezza su un modello che dovrebbe essere stato ammortizzato già diversi anni fa); anche la cosa degli investimenti è un controsenso, cioè rafforza le mie idee (probabilmente viziate da mia ignoranza) anziché le contro argomentazioni!

Infatti, che io sappia, se un’azienda è in fase di investimenti, gli utili si abbasseranno, in attesa di cogliere i frutti di quegli investimenti.

Se un’azienda di produzione, investe molto su nuove tecnologie e CONTEMPORANEAMENTE registra utili da record, qualcosa per la mia ignoranza non quadra!

E quindi mi convinco ancora di più che il punto debole sia nella correttezza nei confronti della clientela.

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C'è da notare però che ciò avviene solo per la gamma europea, in quanto la legislazione attuale prevede l'abbandono dei motori ICE entro al max 5 od otto anni. 

Meccanicamente VAG fa esattamente lo stesso, senza evolvere minimamente i suoi PWT termici. 

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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31 minuti fa, stev66 scrive:

C'è da notare però che ciò avviene solo per la gamma europea, in quanto la legislazione attuale prevede l'abbandono dei motori ICE entro al max 5 od otto anni. 

Meccanicamente VAG fa esattamente lo stesso, senza evolvere minimamente i suoi PWT termici. 

Questo non è vero, Golf 8 2.0 TDI ha migliorato i consumi effettivi del 15% rispetto alla Golf 7, arrivando ai vertici della categoria.

Magari lo facessero tutti.

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38 minuti fa, stev66 scrive:

C'è da notare però che ciò avviene solo per la gamma europea, in quanto la legislazione attuale prevede l'abbandono dei motori ICE entro al max 5 od otto anni. 

Meccanicamente VAG fa esattamente lo stesso, senza evolvere minimamente i suoi PWT termici. 

Che io sappia, stanno sfoltendo le motorizzazioni anche in Nord America.

Non so nulla invece di Sud America.

 

Non capisco perché se VW o Ford EU  operano male, dobbiamo confrontarci con la Germania.

 

Allora io potrei fare un confronto con il Giappone, sia grossi Gruppi sia piccole Case, 😉 che continuano a investire sulle meccaniche e continuano ad affinare (e arricchire) le dotazioni dei modelli…

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