Una gamma di prodotti rinnovata e potenziata permetterà alla Fiat di migliorare le proprie quote di mercato in Europa. Parola di Herbert Demel, amministratore delegato di Fiat Auto.

In una intervista al settimanale austriaco Profil , il numero uno del Lingotto ha rivelato che l’obiettivo è quello di arrivare in tre anni a coprire il 9-9,5% del mercato dell’Europa a 25.

Non solo: anche se «non ci sono finora deliberazioni concrete in proposito», un’opzione «presente nelle nostre teste» resta quella di lanciare l’Alfa Romeo sul mercato americano. «Il 2006 - ha aggiunto Demel - potrebbe essere una data realistica» per prendere una decisione.

Un altro aspetto del programma di Demel riguarda la riduzione delle piattaforme di base, che nei prossimi cinque o sei anni dovrebbero scendere a sette dalle attuali 15.

«E’ certo - ha aggiunto - che prima o poi raggrupperemo Panda, Seicento e Uno.

La stessa cosa vale per Punto, Idea, Musa, Ypsilon, ma anche per Palio, Siena e Marea».

Questo determinerà tagli all’occupazione? «Affatto - ha risposto il manager austriaco -. O per lo meno non in dimensoni drammatiche. Fiat Auto produce con 46 mila dipendenti circa 2 milioni di vetture. La Fiat non ha un problema di occupazione: il nostro grande difetto era il posizionamento dei marchi».

Negli stabilimenti, però, si ricorre alla cassa integrazione.

Ieri è scattata la prima delle tre settimane previste a Termini Imerese.

E l’impianto di Cassino, dove si fabbrica la Stilo, sempre da ieri è chiuso per due settimane. Un ulteriore blocco della produzione è programmato per il periodo 25 ottobre-6 novembre.

Il fermo temporaneo della produzione serve per ristrutturare gli impianti in vista della produzione della New Large, l'erede della Croma che sarà commercializzata in primavera.

speriamo

Potete rileggere tutta l´intervista in tedesco su www.profil.at .

Sulla 8C smentisce la produzione un´altra volta, ma questo non é importante.

Parla della "Large" ... presentazione fra un anno ... niente versione berlina 2 1/2 volumi.

Queste affermazioni preventive non mi piacciono; mi ricordano tanto quando il buon Testore disse che entro poco tempo sarebbero arrivati di nuovo a coprire il 40% del mercato italiano; poi sappiamo tutti com'è andata.