Arese: protesta simbolica

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La Fiat ha bloccato la produzione dei motori sei cilindri e allora gli operai hanno deciso di montarlo da soli. La protesta è stata organizzata dagli aderenti al sindacato FlmUniti-Cub davanti allo stabilimento dell'Alfa Romeo di Arese.

Questa mattina davanti alla portineria centrale le 'tute blu' hanno smontato e rimontato un motore 3000 v6, un atto concreto e un gesto simbolico contro la decisione della multinazionale torinese di abbandonare il modello. Su uno striscione campeggiava uno slogan, che riassume la rivendicazione dei lavoratori: 'Vogliamo riprendere la produzione del motore a Arese. Se la Fiat non lo fa, lo facciamo noi'.

Carlo Pariani e Pierluigi Sostaro, sindacalisti della FlmUniti-Cub, denunciano una "gestione sbagliata da parte di Fiat delle scorte dei motori" anche perchè "nel prossimo ottobre finiranno le riserve di motori v6 (che sono montati su 166, Thesis, Sprint e Gta) e la Fiat dovrà ricorrere a pezzi di produzione americana".

La produzione del motore v6 - ricorda il sindacato di base - è ferma dall'ottobre 2004. Allora la Fiat chiese al Governo la Cassa integrazione straordinaria per due anni per tutti gli operai della Powertrain. L'esecutivo ne concesse solo uno: pertanto il prossimo 3 ottobre si dovrà riaprire il negoziato per il futuro di questi addetti.

FlmUniti-Cub sottolinea che se non riprenderà la produzione, potrebbero perdere il posto anche i lavoratori della Powertrain addetti alla progettazione e alla sperimentazione. "Per rilanciare il polo del lusso - hanno concluso Pariani e Sostaro - è fondamentale riprendere la produzione dei motori v6 in Italia".