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Fiat Tipo, progetti Tipo 2 e 3, ma chi è nato prima?

Featured Replies

Inviato
  • Autore
18 ore fa, v13 scrive:

 

Secondo questi dati la 33 aumentò di circa 1300, non le perse.

 

 

Anche qui, secondo i tuoi dati è al contrario: perse circa 4000 pezzi.

 

 

Erano 1000 in meno, non 10.000.

 

Per il resto la tua analisi è più che condivisibile.

Troppa roba da scrivere, ho invertito :) pardon.

Le Delta erano 1000, l'ho scritto alla voce "Lancia Delta 1987".

Il 10000 era la perdita del segmento sommando Delta, 33 e Golf. Che poi è da correggere perchè come hai giustamente sottolineato tu, ho invertito i numeri di 33.

18 ore fa, v13 scrive:

 

 

 

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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Inviato
  • Autore
  • Questo messaggio è molto popolare

Il livello qualitativo della Tipo, passati ormai 35 anni dal suo lancio, è un argomento che conosciamo bene tutti, quindi penso che non ci sia molto da aggiungere.

Personalmente posso portare qualche considerazione basandomi su quella in mio possesso, ma si tratta di pensieri che lasciano il tempo che trovano, perchè riguardano UN esemplare del quale non posso dire molto riguardo la sua vita precedente, tranne poche info, come il fatto che non sia mai stata incidentata (intendo in maniera da dover entrare in carrozzeria per sostituzione di parti varie... ha due "grattate" sugli angoli del paraurti anteriore ed un graffio sul parafango anteriore dx) e che porti sulle lamiere i segni di 30 anni a Torino senza avere un box.

Sportellate, graffi della chiave intorno a tutte le serrature, graffietti vari sulle fiancate (borse, carrelli della spesa e chissa cos'altro).

Il tetto ed il cofano stanno iniziando a sbiadire, ma le fiancate (lasciando stare i segni vari) dopo una lucidatura a mano sono ancora di bell'aspetto.

Per il resto, all'esterno si nota il principale problema della produzione-Tipo: è montata con il deretano.

Le porte anteriori non sono bene allineate (anche se il carrozziere mi ha detto che con gli anni succedeva perchè le strutture si "stancavano"... quindi chissà magari quand'era nuova lo erano... ma ho i miei dubbi).

Il portellone è ristretto su ambo i lati, rispetto al terzo vetro: anche qui, spesso ho sentito che si trattava di un problema dovuto al passare del tempo, perchè la plastica "lavorava" e i lati del portellone tendevano a richiudersi verso l'interno... ma io onestamente ne ho viste anche ai tempi, che avevan solo sei mesi, con quello "scalino" tra terzo vetro e portellone... mio padre (che insomma in linea generale con queste cose ci lavorava) mi disse "è vero, si restringe, ma post-stampaggio, cioè, lo fa subito".

Tutte le serrature funzionano benissimo e le parti apribili si chiudono al primo colpo.

La vettura non ha un filo di ruggine da nessuna parte. Sotto è un "bijoux" (forse è meglio lì che sopra :D ) e non perde una goccia, di qualunque fluido si tratti.

Tutte le parti che svolgono una funzione... funzionano perfettamente.

Maniglie, pulsanti, manopole, il complicato devioluci è un "burro" ; la ventola funziona. Le spie fanno il loro lavoro e gli strumenti pure (a parte l'indicatore del carburante che funziona ma è una cosa indecente come è sempre stato sulla Tipo: hai mezzo serbatoio? Curva a sinistra quasi pieno, curva a destra quasi in riserva...).

Il tessuto dei sedili è a posto (si è lievemente scolorito rispetto a quello dei pannelli ma non ci sono strappi... ma qui dipende anche da come uno ha usato l'auto e se ha messo le foderine magari, chissà... quando l'ho presa non le aveva e la lieve differenza di colore mi ha fatto pensare che non siano stati poi tanto coperti questi sedili...)

Il sole ha "cotto" le coperture in plastica degli attacchi delle cinture posteriori, attraverso il lunotto: sono sbiancate e crepate (e io ho riempito le crepe con l'Attach e poi le ho riverniciate, tiè :D ) e anche la cappelliera penso che un tempo fosse più scura.

Si son rotti entrambi i tiranti per lo sgancio dello schienale del divano, e questo era un difetto cronico perche erano fatti interamente in plastica: chi mi vende i ricambi mi ha regalato quelli che fa lui, in metallo e ricoperti in gomma. Per la serie "bastava poco".

 

Le plastiche della plancia e dei pannelli porta (bordo superiore che c'era solo sulla base e maniglione derelitto) non hanno crepe e non sono scolorite.

Il volante sì... la corona era crepata e l'ho sostituito, come già scritto giorni fa.

Però tutto è attaccato e fa il suo lavoro. Plastiche sicuramente povere oggi e in parte anche ai tempi, ma che non hanno patito i difetti delle moderne soluzioni lussuriose che si spellano o cambiano colore (la plancia della Tipo farà cagare come plastiche ma non è nemmeno bello vedere il cruscotto di una Ferrari 456 rivestito in alcantara blu che diventa giallo con gli anni...)

 

Cigolii? Diversi, anche se pensavo anche peggio. Più che cigolii li definirei colpi, perchè sulle buche un po' cattive la plancia mi parla di fissaggi un po' stanchi e soprattutto so con certezza che nella zona dietro le bocchette centrali c'è qualcosa che sbatacchia: prima o poi troverò cos'è, ma ho il sospetto che si tratti di una qualche canalizzazione del flusso che si è sganciata, perchè anche con la ventola al massimo dalle bocchette centrali esce ben poco.

Altri rumori arrivano dal portellone. Rumori anomali di meccanica (bracci, boccole...) al momento no.

 

Non è certo come viaggiare su una vettura di oggi, con un paio di anni di vita. Però... pensando ai presupposti (cioè al livello qualitativo che fa parte della reputazione di questa auto) e al fatto che ha 31 anni, pensavo pure peggio.

Alla fine, funziona. La guido dal gennaio del 2021 ed è sempre partita al primo colpo. Anche se la lascio ferma 10 giorni vado là e al primo giro di chiave fa in moto e quello scatolino che gestisce il single point tramite una serie di fili che van di qua e di là nel vano motore facendo accapponare la pelle se si pensa a come le costruiscono oggi, fa il suo lavoro. Gira bella pulita e ha l'aria di voler andare fin dove vuoi tu.

 

Il cambio: il cambio è UNO SPETTACOLO, e non sto scherzando. Le marce entrano con la punta delle dita. E' la cosa migliore di tutta l'auto.

I freni son quelli di una volta. Se guidi una moderna e poi prendi quella, devi fare un ripassino ogni volta.

La tenuta... è la tenuta della Tipo. Non so quanti anni abbiano i suoi ammortizzatori, se siano stati cambiati e quanti anni fa. Io non l'ho fatto.

Non sono perfetti ma nemmeno da buttare. Le gomme... son  passato dai 13" ai 14" (185/60) poche settimane fa.

Ora... so anche io che non è il caso di fare i confronti con una Golf GTI coi 18 spalla 30 e l'assetto :D però... prendi una Tipo in ordine e una volta che hai fatto l'abitudine ai freni e allo sterzo senza servo, giocaci un po'. Buttala dentro alla bastarda, e guarda fin dove devi arrivare per schiodarla da lì.

Poi pensa ai 185 da 14", e ti vien fuori cosa sapeva fare Fiat sotto certi aspetti.

 

In definitiva, secondo me, un ottimo progetto costruito con materiali "basic" ma che messi assieme bene potevano anche dare vita ad un'auto in grado di fare bene il suo lavoro.

Il problema? Messi assieme... in qualche modo.

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

Inviato

Io credo che Tipo sia stata l'ultima Fiat progettata come automobile per una certa Italia che giusto a fine anni '80 stava sparendo. Cioè un'auto che aveva l'obiettivo di portarti da A a B costasse quel che costasse e senza svuotare le tasche del proprietario. Perché di spostarsi l'Italia degli anni 60, 70 ed 80 aveva bisogno. Di qui meccanica indistruttibile e duratura, tenuta di strada buona in ogni condizione e dimensione di gomme, manutenzione ridotta al minimo.

Per contro qualità percepita e difetti facilmente risolvibili ( per gli scricchiolii bastavano due o tre feltrini nei posti giusti, ma bisognava smontare tutto ) ignorati anche in fase di progettazione.

Auto perfetta in quel contesto.solo che il contesto era cambiato, e la povera auto era come la cavalleria polacca nel 1939. La migliore cavalleria d'Europa..contro le divisioni corazzate.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

Inviato
23 ore fa, PaoloGTC scrive:

Il cambio: il cambio è UNO SPETTACOLO, e non sto scherzando. Le marce entrano con la punta delle dita. E' la cosa migliore di tutta l'auto.

 

Io non capisco come Fiat non sia più riuscita a fare un cambio come quello.... dopo la Tipo ho avuto Punto (176), Bravo (182), Y (840), Musa, 5oo (312), Gpunto e Tipo (357), ma nessuna è riuscita ad eguagliarla in quella caratteristica...

LanciaDeltaS4_open_mini.jpg.5d11965fd7512efc3fa6bdb812cce295.jpg 

Inviato
On 29/5/2023 at 18:33, PaoloGTC scrive:

Tanto che per me il più bel digitale della storia dell'auto resta ancora oggi quello della Tipo

 

Bella si, ma secondo me superato dalla plancia di Tempra ☺️

 

On 30/5/2023 at 09:57, AndreaB scrive:

OT, ma non troppo : mai "sopportata" la Tipo a 3 porte......

Ancora ancora nella versione speciale "Mania"...

 

FiatTipoMania.jpg.09d92e82ea81d5e5d6ba0f9d0f4b4313.jpg

 

Come d'altronde non ho mai "digerito" la mascherina anteriore del restyling: ma a cosa stavano pensando quando l'hanno deliberata?

 

Eppure, la versione base 3 porte coi paraurti grezzi...aveva un suo perchè!

 

On 1/6/2023 at 09:48, giopisca scrive:

Sulla qualità percepita e quella reale e sulle magnane delle vetture del gruppo Fiat , a casa mia si comprava SOLO italiano guai a guardare prodotto estero

 

Idem, e onestamente a parte la Ritmo 60 CL rivenduta dopo 6 mesi di officina, non abbiamo mai avuto gravi difetti che ci abbiano obbligato a costose riparazioni.

 

Panda 30 scricchiolii vari ma andava sempre, Panda 899 cc un mulo infaticabile, Regata 70 ES e 70 weekend tutto a posto a parte il tessuto del sedile guida leggermente consumato, Tempra SW HSD ci ha deliziato con la strumentazione digitale che esala l'ultimo respiro il giorno prima di cederla al concessionario, Punto mk1 un problema al circuito del condizionatore. La più fastidiosa è stata la Stilo 5 porte a cui si scioglieva il rivestimento della plancia.

 

A livello di meccanica davvero nessun grosso grattacapo.

 

On 1/6/2023 at 18:28, PaoloGTC scrive:

Maniglie, pulsanti, manopole, il complicato devioluci è un "burro" ; la ventola funziona.

 

Il devioluci ILLUMINATO...solo quello era da sbavo. E per me anche i tergicristalli carenati erano fighissimi...

 

El nino

[sIGPIC][/sIGPIC] I sogni a volte si avverano. Tu sei il mio.

Inviato
1 ora fa, el Nino scrive:

Bella si, ma secondo me superato dalla plancia di Tempra ☺️

 

Concordo. Con Tempra erano riusciti a dare un po' di sinuosità alla plancia, sia curvandone leggermente verso il guidatore la parte destra, sia lasciando aperta l'estremità delle due "mensoline" sovrapposte. Il tutto risultava più dinamico e fluido rispetto alla Tipo.

Agevolo foto:

fiat-tipo-GAD-39-scaled.thumb.jpg.ccd410727e5b4cecb0ed1d13adea6215.jpg

 

tempra6.thumb.jpg.f2dcef8505626109e66bd8cbc6fa8d3e.jpg

Modificato da 3volumi3

Inviato

Vero.
Il design della plancia della Tipo, però, era più innovativo e luminoso. Salvo la sfortunata posizione della radio, tipica di tutte le auto italiane dell'epoca, è molto moderna e non ha l'effetto parete di plastica.

Inviato

Non invidio quelli che non sono stati in grado di stupirsi all’uscita della Tipo con quella plancia… 😉

 

 

 

Inviato
On 1/6/2023 at 20:54, stev66 scrive:

Io credo che Tipo sia stata l'ultima Fiat progettata come automobile per una certa Italia che giusto a fine anni '80 stava sparendo. Cioè un'auto che aveva l'obiettivo di portarti da A a B costasse quel che costasse e senza svuotare le tasche del proprietario. Perché di spostarsi l'Italia degli anni 60, 70 ed 80 aveva bisogno. Di qui meccanica indistruttibile e duratura, tenuta di strada buona in ogni condizione e dimensione di gomme, manutenzione ridotta al minimo.

Per contro qualità percepita e difetti facilmente risolvibili ( per gli scricchiolii bastavano due o tre feltrini nei posti giusti, ma bisognava smontare tutto ) ignorati anche in fase di progettazione.

Auto perfetta in quel contesto.solo che il contesto era cambiato, e la povera auto era come la cavalleria polacca nel 1939. La migliore cavalleria d'Europa..contro le divisioni corazzate.

 

Secondo me quel contesto li c'era anche dopo, ma in qualche modo Fiat non è riuscito ad interpretarne i gusti. 

 

Voglio dire, le vagonate di Astra e Escort/Focus sw che negli anni 90 e 2000 hanno invaso le nostre strade, muovevano quell'Italia li. 

 

Solo che avevano bisogno di qualcosa di diverso (una station wagon compatta appunto) e Fiat quello non lo proponeva più (si, c'erano Tempra e Marea, ma erano più grandi).

 

Alla fine, se vogliamo, l'unico difetto che imputerei a Tipo è stato quello di essere stata proposta così com'era, volete la berlina familiare da classe media? Eccola qui, però non chiedetecela wagon, oppure cabrio, oppure ecc ecc. 

 

Però sono d'accordo, è stata l'ultima segmento C di vero e inequivocabile successo di Fiat, che è riuscita ad interpretare un gusto e una domanda che di lì a pochi anni sarebbe cambiata.

  • 3 mesi fa...
Inviato
  • Autore

Eccomi qua.
Dunque, dicevamo, “di là”... quanti erano i Frankie?
Erano due, ed ora, tornando a degli aneddoti che credo siano già stati trattati sul forum tempo fa (infatti credo che in realtà Sior Abarth già lo sapesse ma abbia preferito passarmi la palla entrando in modalità “la storia la so già ma mi piace quando la racconti” :D) vi scrivo dove ho scoperto che erano due.

Quando uscì la Tipo, sull'Illustrato Fiat  comparve una bella intervista all'Ing. Giorgio Piritore, responsabile dei collaudi: persona che qualche tempo fa – credo durante i vari lockdown – tentai di contattare tramite una signora che ancora oggi lavora in Fiat e che a quei tempi aveva collaborato con lui, la quale però mi disse di non riuscire a rintracciarlo... e tutto ciò che trovai in seguito, cercandolo sul web, fu una scarna notizia riguardante la dipartita di un uomo, pure lui ingegnere, che aveva lo stesso nome.
A meno che si trattasse di un omonimo con la stessa professione, devo pensare che purtroppo ci abbia lasciati e che quindi non avremo mai la possibilità di parlare con lui di questa vicenda.
Ing. Piritore, riposi in pace. :(

In questa intervista, l'Ing. Piritore raccontava che i primissimi studi per la Tipo erano iniziati nel 1982 ed erano sfociati, come prima tappa, nella costruzione di DUE prototipi, lungamente testati prima al banco e poi su strada, che presentavano soluzioni AERODINAMICHE, STRUTTURALI E MECCANICHE estremamente avanzate ed indirizzate nell'ottica di MONTAGGI AUTOMATIZZATI (basati quindi sul concetto del VSS, che possiamo considerare il “papà” del Tipo 2-3).
Attenzione: a quei tempi il codice di progetto della Tipo non era ancora il 160. Era il 158.

Ora, Quattroruote alla fine del 1983 pubblica l'articolo intitolato “Tipo 3 – Si studia una nuova media” ove compaiono le foto qui sotto.
La prima, in apertura di servizio, ci mostra il Frankie così come era, ed ho il sospetto che non sia stato fotografato su strada... perché soprattutto nella prima foto mi sembra sia una “lochescion, menu, servizio ed infine il conto”... scusate m'è partito il Borghese.... dicevo una location privata, con quei cordoli gialli e neri là dietro.

 

0.thumb.jpg.1c09565a2557493aea01118d3f3fd261.jpg1.thumb.jpg.1fcbdd9a749573190f256db7053bce6c.jpg

 

Nello stesso servizio, ci sono anche queste foto, che ci mostrano un Frankie ben camuffato, con dei pannelli aggiuntivi piuttosto regolari e con una coda mascherata in stile "Ascona 2v" (una a caso, per dire....) che non so se fosse per tenere nascoste le forme oppure per simulare una forma del genere in galleria e su strada.

 

4.thumb.jpg.cae12d9e1695cfe5f926283d51814a58.jpg5.thumb.jpg.6f97351e1cf616d7f416fd9790d75fb3.jpg

 

Ora... il fatto che queste foto siano state pubblicate nello stesso servizio, mi fa pensare, a meno che si fossero messi in poco tempo a giocare con questo prototipo, modificandolo tutto e cambiandogli pure le coppe, che le auto di queste immagini siano effettivamente DUE DIVERSE.

La prima, ripeto, secondo me fotografata in area privata, priva di camuffature perchè magari i testi erano anche di natura aerodinamica, mentre la seconda, più coperta, fu paparazzata evidentemente su strada.

 

Siamo quindi, molto probabilmente, di fronte ai due Frankie: i due prototipi di cui parlava Piritore.

 

Poi c'è il Frankie pubblicato da Gente Motori molto più tardi (siamo nel 1985). Ve lo mostro in questa foto che ebbe l'onore della copertina di quel mese e dove si vede un po' meglio rispetto a quella di ieri.

Ora... non possiamo sapere se le foto di GM furono scattate DAVVERO nel 1985 (sai che scoop, Quattroruote l'aveva pubblicato quasi due anni prima) o se fossero più vecchie e si decise di utilizzarle per costruire l'articolo... non possiamo quindi dire se nel 1985 questo Frankie fosse ancora in giro oppure no.

Ma la domanda è? Che Frankie è? Un terzo?

No.

E' quello delle prime foto, in cui era bello (si fa per dire) e pulito, con tutti i suoi pezzetti a posto, con quattro coppe uguali e con due specchi identici.

Confrontate il nastro grigio che corre sopra il parabrezza con quello della prima foto di questo post, e noterete che è identico, oltre a poter constatare che nel secondo Frankie qui sopra, quello ben camuffato e visto su strada, quel nastro manco c'era.

 

6.thumb.jpg.92096e2515d62e674343eb24905d9fcf.jpg

 

Che t'è successo Frankie? Te ne hanno fatte di tutti i colori.. perchè nel 1983 eri ben messo ma qui su Gente Motori sembra che ti abbiano smontato e rimontato 100 volte....

 

La mia ipotesi? Nelle prime foto era stato messo in strada da poco, ed era alle prese coi suoi primi test che probabilmente riguardavano anche l'aspetto formale ed aerodinamico. In quelle di Gente Motori, invece, secondo me lo vediamo alla fine della sua carriera, rabberciato e stremato, ormai un mulo di fatica.

 

Per chiudere con qualche altro aneddoto, dopo i Frankie furono costruiti gli "Unone", ed il codice era ancora il 158.

Era la metà del 1984 (quindi se le foto di GM erano davvero del 1985, il Frankie era come ho scritto ancora in giro a fare il mulo di fatica; altrimenti eran foto vecchie) e di "Unone" ne furono costruiti 30.

 

(avrei detto meno... un giorno mi misi in testa di contarli ma non potevo esser certo di nulla, perchè vai tu a sapere se in diverse foto era magari la stessa auto rimaneggiata e con ruote diverse... comunque non sarei mai arrivato a 30)

 

Da notare che Piritore parlava di test a 360 gradi per l'Unone, incluse prove di crash, perfetta chiusura delle portiere, agibilità dei sedili.

Noi l'abbiamo sempre visto come un qualcosa buttato in strada con il "volto sbagliato" tanto per mantenere il segreto, ma pare che per parecchio tempo l'Unone sia stato un progetto assai concreto.

 

Poi, secondo le memorie di Piritore, alla fine del 1985 il progetto 158 subì una profonda revisione formale (da "Unone" a "Tipo") ed il codice divenne 160. Vennero costruite le prime 33 "vere" Tipo (9 scocche meccanizzate per i banchi prova e 24 per le prove su strada).

 

Probabilmente queste "vere" Tipo iniziarono le prove nel segreto della Mandria, perchè Quattroruote nel servizio dell'estate 1986 insieme alle "vere" Tempra e Dedra mostrò ancora degli "Unone". La "vera" Tipo venne fuori in seguito, e stava girando sulla pista segreta.

 

 

 

 

 

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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