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[Motomondiale] Gp del Qatar 2009: Losail


Navarre75

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Gran Premio del Qatar

La scheda del circuito di Losail

C_27_circuito_9_immagine.jpg

Si corre il 12 aprile

Pole Position: sinistra

Lunghezza: 5.380 m

Larghezza: 12 m

Curve a destra: 10

Curve a sinistra: 6

Rettilineo: 1.068 m

Costruito: 2004

Modificato: 2004

da Sport Calcio Mercato Gossip F1 MotoGp News Live Foto Video - SPORTMEDIASET

MotoGP - Bridgestone pronta alla prima gara della stagione

Bridgestone si appresta ad iniziare la stagione 2009 del Campionato del Mondo di MotoGP' date=' in programma sul circuito internazionale di Losail il 12 aprile, nel ruolo di fornitore ufficiale di pneumatici per tutti i team partecipanti. Lo scorso anno, la Casa giapponese forniva dodici piloti e sette team, mentre in questa stagione supporterà tutte le squadre, in totale diciotto piloti e undici team. Il finale di stagione 2008 è stato caratterizzato da numerosi cambiamenti di scuderia da parte dei piloti e solo quattro team hanno mantenuto lo stesso schieramento: Fiat Yamaha, Rizla Suzuki, Monster Yamaha Tech3 e LCR Honda. Tra le novità troviamo i giovani Mika Kallio e Niccolò Canepa, che provengono rispettivamente dalla classe 250cc e dal ruolo di tester per la Ducati, approdati al team Pramac Ducati; il veterano Sete Gibernau, rientrato nel Mondiale con il nuovo team Grupo Francisco Hernando Ducati e Yuki Takahashi anch’egli proveniente dalla classe 250cc.

Marco Melandri correrà invece con il nuovo team Hayate Racing (ex Kawasaki). Dani Pedrosa (Repsol Honda), rimasto coinvolto in un incidente in occasione della seconda sessione di test in notturna sul tracciato di Losail, è riuscito a recuperare la condizione fisica in tempo e sarà anche lui presente alla prima gara della stagione. Anche per la stagione 2009, il Gran Premio del Qatar sarà l’unica tappa del Campionato del Mondo di MotoGP a disputarsi in notturna. Nelle ultime due edizioni aveva vinto Casey Stoner (Ducati Marlboro) e nel 2008 il pilota australiano era stato anche il più veloce in qualifica, tra i piloti con gomme Bridgestone. Nel corso della sessione di test dello scorso marzo, ancora una volta Stoner aveva stabilito il tempo più veloce. Lo scorso anno il Gran Premio del Qatar rappresentava la prima gara nella classe MotoGP per il pilota spagnolo Jorge Lorenzo, giunto secondo con il team Fiat Yamaha, ed era anche la gara di debutto di Valentino Rossi con pneumatici Bridgestone. Nel corso del test in notturna svolto in preparazione della nuova stagione, numerose sono state le interruzioni dovute alla pioggia incessante e alle forti raffiche di vento, condizioni climatiche insolite per un tracciato situato nel deserto. Le rigide temperature notturne, in aggiunta al manto stradale cosparso di sabbia, rendono il tracciato di Losail una sfida unica per gli ingegneri di Bridgestone e rappresentano un severo test per i pneumatici.

[b']Hiroshi Yamada – Responsabile MotoGP Bridgestone Motorsport: "Dopo aver concluso i test di preparazione alla nuova stagione, attendiamo la prima gara dove vedremo realmente come si svilupperà la lotta per il titolo del Campionato 2009. Per Bridgestone il Gran Premio del Qatar ha sempre rappresentato una gara particolarmente difficile, a causa delle rigide temperature notturne e della sabbia che cosparge il circuito, ma Casey Stoner nelle ultime due stagioni è riuscito ad ottenere la vittoria con i pneumatici Bridgestone, quindi siamo fiduciosi. Nel corso dell’ultimo test sul tracciato di Losail, abbiamo raccolto numerosi dati, anche se ci aspettiamo condizioni differenti per la gara, e soprattutto speriamo non ci sia un clima avverso come quelle incontrato lo scorso mese. Porteremo mescole morbide e medie selezionate durante i test, quindi i piloti presenti alla sessione di prove hanno già sperimentato queste tipologie di pneumatici sul tracciato mediorientale. Nei tempi dei test abbiamo riscontrato distacchi importanti tra i piloti di testa, ma credo sia necessario attendere le prime gare per vedere realmente come si evolverà la competizione. Bridgestone supporterà in maniera equa tutti i team e i piloti e credo che il margine di distacco sarà molto più ravvicinato. Siamo orgogliosi di essere fornitori ufficiali della classe MotoGP e vorremmo ringraziare tutti coloro che ci hanno supportato."

08-04-2009

da F1 - F1grandprix.it

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Rossi' date=' ricominciamo dal passato[/size']

Da Biaggi a Capirossi, Valentino in forma strepitosa parla a ruota libera di tutto

di Guido Meda

Il Qatar è una pietra miliare. E' la prima pista dove il mondiale ha corso un Gp notturno, è la prima pista delle moto con il deserto attorno. In Qatar Valentino Rossi è partito dall'ultima fila dopo una lite con Gibernau, ed era il 2004. Ci si è fatto male cadendo. E' la pista sulla quale Capirossi inizia la ventesima stagione mondiale. Il cielo è grigio e scende a tratti una pioggerellina inspiegabile; dal mare soffia vento forte. Ma il mondiale riparte, tra i vecchi ricordi e i nuovi buoni propositi per far fronte alla crisi che troveranno applicazione dalla seconda metà della stagione.

"Si sa che questa non è una pista che amo moltissimo - dice Valentino Rossi - Però sono riuscito anche a vincerci. Certo se devo valutare i test dell'inverno quello del Qatar è stato il peggiore di tutti, però è anche vero che avevo un piede ferito, gonfio così. E poi c'è poco tempo per prearare la gara con le nuove regole. Vale per tutti, ma credo anche che dovremo tutti imparare un nuovo metodo di lavoro, da svolgersi più sulla carta che in pista. In teoria però con il monogomma dovrebbe migliorare un po' lo spettacolo, e ne abbiamo un gran bisogno. So di sembrare nostalgico, ma inisisto col dire che passare dalle moto 990 alle 800 è stato un errore che abbiamo pagato soprattutto in termini di divertimento per noi e per chi ci segue da casa".

"Speriamo - continua Rossi - che con le nuove regole questo sport non si rovini ancora. Io credo che sarà possibile fare motori con le stesse prestazioni, ma più affidabili. Ci arriveremo. Mi sembra che la direzione presa sulle nuove regole sia quella giusta. Speriamo che non capiti come in Formula 1. Certe volte penso che qui siamo dei privilegiati. Magari avere davanti piloti diversi dai soliti, come possono essere Button o Barrichello, aiuta il movimento, ma la mancanza di chiarezza sugli estrattori è deleteria. Sembra quasi che debbano pagare gli unici che hanno lavorato davvero nella direzione che la Formula 1 auspica da tempo, come Ferrari, Renault e McLaren e questo non è giusto".

Ma non è più affare di Rossi che viene stuzzicato sulla longevità del collega Capirossi alla sua ventesima stagione. "E' un grande traguardo. Dunque, vediamo,significa che dovrei correre altri sei anni per fare come lui. E' molto, serve una grande passione. Anche perché lui ha pure una moglie ed un figlio a cui badare, il che significa che oltre a decidere il setup della moto devi decidere anche il colore delle piastrelle che forse è più complicato ancora".

A proposito di "vecchi". Biaggi diventa papà! "Ho sentito. Tanti auguri. Ha una moglie bellissima e diventare padre è sempre una grande cosa. Quanti anni ha? 38? Ecco vuol dire che io allora posso aspettare altri 8 anni, però sono contento per lui che immagino sia felicissimo".

Eri con Simoncelli alla cava quando si è fatto male? "Sì, eravamo insieme, ma io ero in un altro punto della pista e sono arrivato ad aiutarlo quando era già successo. Purtroppo può capitare. Noi con le moto ci divertiamo e ci alleniamo. Una sfiga pazzesca, ma ho sentito che questo nuovo metodo per riaggiustare la frattura è efficacissimo e che potrebbe anche non aver problemi a correre qui".

Noi siamo qui, a giocare con le moto, ma in Abruzzo... "In Abruzzo un disastro. Non so cosa dire. Mi ha colpito moltissimo. Così vicino a casa mia poi. Agli abruzzesi mando tutto il mio affetto e la mia solidarietà. In questi casi si rischia di dire delle cose banali, ma spero che con il nostro mestiere possiamo portare loro un po' di distrazione e un po' di sollievo in un momento così terribile".

9 aprile 2009

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Stoner' date=' e la moto "comprensibile"[/size']

L'australiano è raggiante per le componenti in carbonio e prevede un mondiale aperto a molti

Ha vinto a Losail le ultime due edizioni. E' una delle sue piste preferite e mai come quest'anno ci arriva carico. Ormai va da sé che questa del 2009 è la bella tra lui e Rossi. Casey Stoner ha tutta la Ducati a disposizione e una moto che per la prima volta dal 2007, l'anno del suo mondiale che fu anche l'anno orribile di Rossi, è davvero cambiata. Un telaio rivoluzionario in carbonio (che potrete vedere in esclusiva domenica prossima su Italia 1 in Grand Prix, a partire dalle 11.50, e nei giorni successivi online), e in carbonio anche il forcellone. Senza contare tutto il lavoro fatto su elettronica e ciclistica.

Stoner insomma guarda al Qatar come la maniera migliore per iniziare la sua stagione. "Il mio polso onestamente va molto meglio - dice l'australiano - La possibilità di non guarire più è scongiurata direi. Non ho più dolore, gli esami dicono che va bene. Non ho ancora la controprova sulla lunga distanza, ma direi che non sono per nulla preoccupato".

Sulla nuova Desmosedici sembra addirittura più soddisfatto ancora. "La Ducati è una piccola casa che deve fare cose un po' diverse dagli altri che sono dei colossi. In questo caso la novità è il telaio in carbonio. E quando ogni piccolo cambiamento che facciamo funziona per noi è un trionfo. Questo sembra essere un grande cambiamento che funziona. Il telaio e il forcellone nuovi sono eccellenti. La moto si muove molto meno, è decisamente più facile da guidare e da capire. E' diventata una moto molto più comprensibile".

Sei d'accordo che questa è la bella tra te e Rossi? "Andrà come andrà. Lo diciamo tutti, ma secondo me non dobbiamo dimenticarci che ci sono gli altri. Sono piloti di qualità. Pedrosa a breve sarà di nuovo in forma. Lorenzo adesso è completo. Dovizioso è bravo e ha una moto ufficiale. E non dimentichiamo la Suzuki che con Vermeulen e Capirossi ha fatto grandi passi avanti. Insomma, aspettiamo domenica sera, ma non sarei così sicuro che il risultato sia scontato come pensano tutti".

9 aprile 2009

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Con Vale e Sete sul luogo del delitto

Nel 2004 la lite: Gibernau torna e Rossi gli stringe la mano

di Guido Meda

Era un pista nuova. Sabbiosa' date=' scivolosa. Ed era il 2004. [b']Burgess nottetempo gomma facendo burnout con uno scooter la casella di partenza di Rossi. I tecnici di Biaggi puliscono quella di Max con uno spazzolone. Juan Martinez, tecnico delle sospensioni di Gibernau, vede tutto, racconta tutto. Gibernau protesta. Biaggi e Rossi (che durante le "puliture" sono in realtà entrambi al ristorante) l'indomani vengono retrocessi all'ultima fila per comportamento antisportivo. Ma il rapporto tra Rossi e Gibernau, buono in apparenza fino a lì, salta in aria. Valentino gli toglie il saluto e dà seguito ad una guerra psicologica che è uno stillicidio vero.

Gibernau in Qatar vince, sì, ma per l'ultima volta. L'ultima fino al ritiro che avverrà a fine 2006. Ora torna e i due si ritrovano per la prima volta dopo tanto tempo entrambi dietro al tavolo della conferenza stampa ufficiale di inizio stagione. Rossi arriva in ritardo. Per gli altri piloti invitati alla conferenza ha un buffetto sulla spalla, a Gibernau si rivolge con una vigorosa stretta di mano.

Le domande scorrono veloci fino a quando un giornalista spagnolo chiede pubblicamente a Valentino se c'è la possibilità che lui e Gibernau tornino di nuovo amici: "Io credo proprio di sì - dice Valentino sorridendo e osservando il sorriso più rigido di Gibernau - I nostri anni di rivalità in pista sono stati i più belli della mia carriera e forse anche della sua. Abbiamo avuto duelli duri, d'altri tempi, come non se ne sono visti più. Questo non si può dimenticare. Al di là dei nostri rapporti, quello che abbiamo fatto insieme in pista è stato irripetibile. Sono contento che Sete sia tornato e mi fa un certo effetto vederlo di nuovo qui dietro a questo tavolo insieme a noi. Mi è famigliare, come se il tempo non fosse passato".

"Anche a me fa effetto - risponde Gibernau - Sono diventato più vecchio. Lo sento, al di là della spalla che sta migliorando e mi pare incredibile essere di nuovo qui dopo tutto questo tempo. E' qui, in questo ambiente che ho passato gli anni migliori della mia vita. E ora mi serve un'energia nuova per tornare a gareggiare con questi ragazzi...".

Sì Sete, ma con Valentino? "Ho amato quel periodo. Ho amato le corse vinte e poi quando ci ho ripensato con più calma ho imparato anche ad amare le corse perse. Perché... Perché, lo diciamo tutti, lo scrivete tutti, io all'epoca combattevo con quello che forse è il miglior pilota di sempre. Ora sarà diverso, sono diverso io, sono più anziano, non sarà facile riprodurre quei momenti, ma voglio che questa mia nuova esperienza sia soprattutto felicità. E lo può essere anche attraverso un nuovo rapporto con Valentino. Io credo che se ricostruiamo il nostro rapporto possa essere un valore aggiunto per lo sport. Ora siamo entrambi più maturi e quei fatti che ci separarono sono molto lontani. E comunque lui resta anche il mio favorito per il mondiale".

9 aprile 2009

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Valentino amarcord.

di Giorgio Terruzzi

E’ stato tenero e intenso l’incontro tra Valentino e Gibernau' date=' all’alba di questo Mondiale, un alba che comincia al tramonto, peraltro.

Il tempo compie miracoli magnifici, addolcisce gli spigoli e sfrutta la memoria come balsamo. Gibernau ha qualche ruga in più e i segni che gli ha dato una lontananza da queste guerre dopo aver combattuto assai.

Lui e Vale, per anni, dentro una sfida che ebbe picchi clamorosi, non esauribili da quella [b']memorabile spallata di Jerez che paraltro vale sintesi definitiva.

Gibernau, qui, sembra il fratello maggiore di Rossi, non semplicemente in base alla distanza anagrafica, 7 anni. Più segnato. Anzi, segnato, Sete, a differenza di Valentino che pure alla rivalità con Gibernau era arrivato dopo aver smaltito il dualismo con Biaggi per poi passare, una volta espletata la questione Gibernau, al capitolo Stoner.

Ecco, Stoner, che stava seduto lì, a un metro da Rossi e Gibernau, che pare un ex ragazzino pure lui, in qualche modo tirato grande a furia di pieghe, di adrenalina scaricata nel duello. Insomma, ci sono due epoche ai lati del Vale qui entrambe successive ad un’altra. Abbastanza per misurare quanto proprio Rossi afferma circa il proprio smalto, la propria voglia intatta.

Basta guardare i volti e fare un po’ di conti. Non tanto una questione numerica. Piuttosto un problema di intensità agonistica, intesa qui come medicina perfettamente adatta allo spirito ed anche al corpo di Valentino. Di questo dovrà occuparsi Stoner, soprattutto; di questo si occupò Gibernau a suo tempo. A Gibernau tutto ciò deve essere servito moltissimo, pur in un patimento da perdente.

Gli serve certo ora per ripartire e per osservare Rossi con una ammirazione che contiene anche una indulgenza verso se stesso. E il fatto di avere a che fare con questo spirito, questa magnifica intensità, credo diventi l’additivo più formidabile per Stoner da qui all’infinito. Perchè garantisce la qualità di una sfida, nel tempo. Trattando con i guanti una vittoria come una sconfitta, rendendo merito al fare e restituiendo quella pace che viene soltanto dopo una guerra combattuta con onore.

9 Aprile 2009

da www.sportmediaset.it

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Qatar' date=' Talmacsi domina la 250cc[/size']

Nella 125 Simon precede Smith e Terol

Talmacsi si è aggiudicato il miglior tempo nel primo turno di prove libere della 250 in Qatar. L'ungherese dell'Aprilia ha fermato il cronometro sul tempo di 2.01.902, precedendo Bautista e Pasini. Tredicesimo De Rosa, mentre sono rispettivamente 15mo e 16mo i compagni di box, Locatelli e Simoncelli. Nella 125 il più veloce è stato invece Simon che ha fatto segnare il miglior giro di giornata in 2.07.791, precedendo Smith e Terol.

Gabor Talmacsi è stato quindi il più veloce al termine della prima sessione di prove libere della classe 250 cc del GP del Qatar. L'ungherese, in sella all'Aprilia si è imposto per 41 millesimi sullo spagnolo Alvaro Bautista. Mattia Pasini ha ottenuto la terza prestazione cronometrica a 0"294 da Talmacsi. Hiroshi Aoyama con la Honda è quarto a circa 4 decimi e mezzo. Non benissimo le due Gilera, con Roberto Locatelli 15mo davanti a Marco Simoncelli, con il polso fratturato. Il campione del mondo in carica accusa un ritardo di quasi 3 secondi.

Nella 125 il Bancaja Aspar Team conferma i buoni risultati ottenuti nei test e piazza i due migliori tempi nelle prove libere del Gp del Qatar, gara di apertura del Motomondiale in programma domenica. Il più veloce è stato lo spagnolo Julian Simon, che ha chiuso il suo giro migliore in 2'07"791; alle sue spalle il britannico Bradley Smith (2'08"823). Terza piazza per Nicolas Terol (Jack & Jones Team). Quarto Marc Marquez, quinto Sergio Gadea.

Questi i tempi delle prove libere 125:

1. Simon (Spa-Aprilia) in 2'07"791, alla media di 151,599 km/h;

2. Smith (Gbr-Aprilia) a 1"032;

3. Terol (Spa-Aprilia) a 1"374;

4. Marquez (Spa-Ktm) a 1"475;

5. Gadea (Spa-Aprilia) a 1"575;

6. Cortese (Ger-Derbi) a 1"792;

7. Iannone (Ita-Aprilia) a 1"878;

8. Bradl (Ger-Aprilia) a 2"084;

9. Espargaro (Spa-Derbi) a 2"379;

10. Folger (Ger-Aprilia) a 2"631;

11. Redding (Gbr-Aprilia) a 2"703;

12. Aegerter (Svi-Derbi) a 2"710;

13. Rabat (Spa-Aprilia) a 2"865;

14. Nakagami (Jap-Aprilia) a 3"034;

15. Olive (Spa-Derbi) a 3"036;

16. Corsi (Ita-Aprilia) a 3"102;

17. Savadori (Ita-Aprilia) a 3"115;

18. Zanetti (Ita-Aprilia) a 3"496;

19. Webb (Gbr-Aprilia) a 3"639;

20. Zarco (Fra-Aprilia) a 3"969;

21. Marconi (Ita-Aprilia) a 4"796;

22. Beaubier (Usa-Ktm) a 5"347;

23. Iwema (Ola-Honda) a 5"675;

24. Vazquez (Spa-Derbi) a 6"058;

25. Koyama (Jap-Loncin) a 6"432;

26. Ranseder (Aut-Haojue) a 7"296;

27. Sembera (Cec-Aprilia) a 7"768;

28. Masbou (Fra-Loncin) a 8"932;

29. Vitali (Ita-Aprilia) a 9"009;

30. Hoyle (Gbr-Haojue) a 11"603;

31. Krummenacher (Svi-Aprilia) a 15"414.

Questi i tempi delle prove libere 250:

1. Talmacsi (Ung-Aprilia) in 2'01"902, alla media di 158,881 km/h;

2. Bautista (Spa-Aprilia) a 0"041;

3. Pasini (Ita-Aprilia) a 0"294;

4. Aoyama (Jap-Honda) a 0"444;

5. Barbera (Spa-Aprilia) a 0"481;

6. Wilairot (Tha-Sag) a 17;

7. Luthi (Svi-Aprilia) a 0"524;

8. Cluzel (Fra-Aprilia) a 0"799;

9. Pesek (Cec-Aprilia) a 0"862;

10. Faubel (Spa-Honda) a 0"880;

11. Di Meglio (Fra-Aprilia) a 0"934;

12. Abraham (Cec-Aprilia) a 0"946;

13. De Rosa (Ita-Honda) a 1"257;

14. Debon (Spa-Aprilia) a 2"183;

15. Locatelli (Ita-Gilera) a 2"224;

16. Simoncelli (Ita-Gilera) a 2"974;

17. Tomizawa (Jap-Honda) a 3"189;

18. Toth (Ung-Aprilia) a 3"270;

19. Baldolini (Ita-Aprilia) a 4"574;

20. Pons (Spa-Aprilia) a 4"928;

21. Leonov (Rus-Aprilia) a 5"180;

22. Chesaux (Svi-Honda) a 6"975;

23. Rodriguez (Spa-Aprilia) a 8"083.

10 aprile 2009

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MotoGP' date=' Stoner primo nelle libere[/size']

Valentino secondo, Pedrosa è ultimo

Casey Stoner è stato il più veloce nel primo turno di prove libere della MotoGP in Qatar. L'australiano della Ducati firma il miglior giro in 1:57.053, staccando a +0.386 Valentino Rossi (Yamaha). Terzo tempo per Colin Edwards (Yamaha Tech3), seguito da Jorge Lorenzo (Yamaha). Quinta piazza per Alex De Angelis (Honda), sesto Loris Capirossi (Suzuki), ottavo Andrea Dovizioso (Honda) e nono Marco Melandri (Hayate). Ultimo Dani Pedrosa (Honda).

La stagione 2009 riparte quindi con uno Stoner dominatore delle prime prove in Qatar e un Valentino Rossi mastino inseguitore, staccato di soli tre decimi. Riprende così anche il duello tra Ducati e Yamaha. Come nei test invernali, Stoner ha dimostrato di essere a proprio agio su questo tracciato, chiudendo con un miglior tempo di 1'57"053. Rossi invece e' staccato di 386 millesimi.

Alle spalle del pesarese le Yamaha del texano Colin Edwards (team Tech3) e quella ufficiale dello spagnolo Jorge Lorenzo. In buona forma gli altri italiani: Alex De Angelis e' quinto con la Honda clienti del team Gresini (a 1"3); Loris Capirossi sesto (a 1"4) con una Suzuki che ha confermato i progressi degli ultimi test (e a Barcellona avra' a disposizione un'altra evoluzione della GSV-R). Bene anche Andrea Dovizioso, all'esordio con la Honda ufficiale. Il forlivese, ottavo nelle prove, ha fatto meglio del suo compagno di squadra Dani Pedrosa.

Lo spagnolo era al rientro in sella dopo l'infortunio nei test a marzo su questo tracciato e ha ottenuto il 18esimo e ultimo tempo. "Non e' stato facile perche' non avevo molto tempo per recuperare e ancora non sono al cento per cento- ha detto Pedrosa- Diciamo che sono al 60, 70 per cento. Ci sono alcune ferite dove puoi cercare di forzare il recupero, ma questa volta non era cosi', non potevo anticipare la guarigione. Non sono ancora capace di piegare il ginocchio completamente da quando sono caduto in Australia ad ottobre e dopo due operazioni ho ancora bisogno di tempo per guarire completamente. Per quanto riguarda la moto, dobbiamo fare ancora dei passi avanti e avremo bisogno di un po' di tempo per essere competitivi come i nostri rivali".

Ha ben impressionato Marco Melandri che con la Kawasaki del team privato Hayate ha chiuso con il nono tempo, staccato di 1"704. Niccolo' Canepa, debuttante nel Motomondiale, ha chiuso con il 17esimo tempo in sella alla Ducati clienti del team Pramac. Meglio ha fatto il suo compagno di squadra Mika Kallio, settimo. I due piloti Pramac hanno sul cupolino un adesivo per ricordare le vittime del terremoto in Abruzzo. L'altro pilota ufficiale Ducati, Nicky Hayden, ha ottenuto invece il 13esimo tempo a 2"1 dal compagno di squadra.

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"Sono abbastanza soddisfatto"

Stoner:"C'è ancora tanto da fare"

Tonico e tosto. Casey Stoner ha infilato lo smoking e si è messo subito a cantare sul palcoscenico illuminato del Qatar. Non semplicemente il miglior tempo della prima sessione dell'anno: un ritmo da vera star' date=' con la sensazione che il passo regga sulla distanza: "[i']Sono abbastanza soddisfatto anche se non ho avuto il grip che desideravo nel posteriore. Ma penso che si sia trattato di una questione connessa alla pista: c'è ancora molto sporco e poi il vento porta sabbia sull'asfalto in continuazione. In compenso le regolazioni provate a Jerez funzionano bene anche qui".

Come dire: tutto a posto e ciao: "Il polso non mi ha dato alcun fastidio e non credo me ne darà sulla distanza nonostante sia convinto che non sia ancora allenato perfettamente".

Nessuna polemica, al contrario di Rossi, sulle nuove regole del gioco che prevedono tra l'altro, un venerdì di soli 45 minuti in pista: "Su questo tema non mi sono ancora fatto una idea definitiva. Di certo restiamo in pista continuamente e questo riduce moltissimo i tempi di lavoro ai box. Ma comunque non mi pare che tutto ciò vada verso una riduzione dei costi". Sorride, al solito, senza esagerare. E se qualcuno pretende da lui uno straccio di pronostico può aspettare sino a domenica notte: "E' presto e abbiamo un mucchio di lavoro da fare".

10 aprile 2009

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"Honda ha il problema piloti"

Vale: "A Dovi manca esperienza. Con quella moto Stoner e io saremmo davanti?

di Guido Meda

E' stata una verifica importante il primo turno di libere nella notte di Losail. Per tutti e per il campione del mondo in carica che si trova a guidare una gran moto' date=' buona anche per i suoi compagni di marca, mentre la Honda arranca proponendo un cliente come [b']De Angelis più veloci dell'unico ufficiale in forma, Dovizioso.

"E' un mio parere personale - dice Valentino - ma ve lo spiego volentieri. Per me il problema della Honda è un problema di piloti. Hanno Pedrosa che è veloce, ma visibilmente malmesso, non può andare forte conciato così. E poi hanno Dovizioso, che ha talento, il gas glielo sa dare e con l'esperienza è uno che può anche vincere un campionato del mondo. Però al momento è uno che può andare forte solo se gli dai una moto a posto. Qui si tratta di metterla a posto e la mancanza di esperienza si vede. Io penso che se sulle Honda ci fossimo io e Stoner, saremmo comunque là davanti".

Ecco, Stoner rimane là davanti, con tre decimi e otto di vantaggio, che diventano uno solo analizzando l'ideal time. Senza contare che dalla parte di Rossi c'è un buon filotto da cinque giri. "Nel finale del turno potevo anche girare due decimi più forte se non avessi fatto uno stupido lunghino. Peccato. Però sono contentissimo perché ho visto che alcuni difetti della moto che avevamo riscontrato nei test li abbiamo risolti lavorando nella giusta direzione. Il distacco da Stoner, che qui è velocissimo, non è abissale. Però dobbiamo essere bravi a migliorare. La pista si velocizzerà ancora molto e noi dobbiamo essere pronti ad andarle dietro. Alla pista e a Stoner".

Stoner che per la verità non sembra aver fatto fatica, come spesso accade. "A me invece - dice ancora Valentino ridendo - pare sempre di guidare sempre tra il 92 e il 100%".

"Peccato - dice ancora - che ci sia così poco tempo. Perdere un quarto d'ora scendendo a 45 minuti non fa la differenza, ne fa molta invece avere un turno in meno. Io spingerei per farcelo ridare e certamente sono contrario all'eliminazione totale delle prove del venerdì. Sarebbe una gran sciocchezza. Ma peggio ancora la regola della moto unica. Rischi di buttare via delle corse inutilmente".

Un turno in meno e per giunta più corto cambia le strategie? "Molto! Ma è anche più divertente, devi pianificare tutto per riuscire a fare tre run completi. La gomma morbida qui dura dieci giri, ma per scoprirlo devi provarla e arribare a escluderla".

11 aprile 2009

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