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[F1 2010] GP di Germania: Hockenheim


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Gran Premio di Germania: Anteprima e orari del weekend

La Formula 1 torna in Germania e torna, dopo due anni, sul circuito di Hockenheim, che ospita la gara teutonica negli anni pari, alternandosi col circuito del Nurburgring presente negli anni dispari.

Il circus arriva nella Foresta Nera dopo un Gran Premio di Gran Bretagna che ha visto trionfare Mark Webber con Hamilton e Rosberg sul secondo e terzo gradino del podio. Il poleman Vettel è stato subito messo fuorigioco da una foratura dopo la partenza che l’ha relegato in ultima posizione costringendolo poi ad una difficile rimonta. Le Ferrari? Disastro assoluto.

Il team di Maranello ha dato ancora una volta una prova di pressappochismo, mancanza di lucidità e arroganza. I fatti: dopo una brutta partenza Alonso nel tentativo di superare Kubica, con evidenti problemi, taglia internamente la chicane Vale e non restituisce la posizione; dopo dieci giri la direzione gara comunica la penalità del drive through. Qualche giorno dopo il settimanale inglese Autosport rivela che la direzione gara aveva comunicato per ben tre volte alla Ferrari di intimare ad Alonso di restituire la posizione a Kubica; avvertimenti del tutto ignorati. Risultato: Alonso fuori dai punti, Massa idem penalizzato da una foratura.

Ci si domanda, senza voglia di far polemica, cosa stesse pensando il muretto Ferrari: una delle poche regole chiarissime del circus è che se si sorpassa tagliando la chicane la posizione va restituita (subito), non importa se il sorpassato sia o meno in difficoltà.

Con metà stagione andata per la Ferrari la situazione è davvero grigia: ad oggi il Cavallino ha vinto appena una gara (la prima) e l’ha vinta più per i problemi tecnici di Vettel che non per meriti propri. In nessuna delle dieci gare fin qui disputate la Ferrari è parsa essere la vettura da battere ed al di là della schiacciante superiorità della Red Bull la sensazione è che con meno errori si sarebbero raccolti molti più punti come ha fatto la McLaren che senza mai avere la vettura da primo posto non ha mai perso la testa ed ha saputo sfruttare i problemi della Red Bull a proprio vantaggio, e la classifica lo dimostra.

Il Gran Premio di Gran Bretagna è stato anche dominato da un piccolo giallo: a pochi giorni dalle prove libere del venerdì, la HRT ha comunicato che Bruno Senna, nipote del compianto Ayrton, sarebbe stato sotituito dal giapponese Yamamoto, subito è partita la ridda di voci sul motivo della sostituzione e si sono fatte le più disparate ipotesi: da sponsor che non avevano pagato a malumori tra Senna e il team. Ad oggi ancora non si conosce la causa, ma la HRT ha fatto sapere che Senna prenderà regolarmente parte al prossimo Gran Premio di Germania e che Yamamoto sostituirà l’indiano Chandhok.

Un po’ di storia.

Il Gran Premio di Germania (le cui prime edizioni erano per vetture sport) si svolse per la prima volta nel 1926 sul velocissimo circuito berlinese dell’Avus e vide la vittoria di uno dei più grandi piloti di sempre, Rudolf Caracciola (Mercedes), che risulta ancora oggi essere il più vittorioso in questa gara, con ben 6 vittorie su 12 edizioni tra il ’26 e il ’39. Già nel ’27 il Gran Premio si trasferisce stabilmente sul lungo e maestoso circuito del Nurburgring e a vincere è Otto Mertz, pilota che nel 1914 era stato uno degli autisti del corteo imperiale durante l’attentato di Sarajevo che scatenò la Grande Guerra.

Macchine e piloti tedeschi dominano l’albo d’oro fino al secondo conflitto mondiale con alcune significative eccezioni, come il trionfo tutto francese di Chiron su Bugatti nel 1929, ma soprattutto la storica vittoria di Tazio Nuvolari nel 1935 ottenuta con una gloriosa (ma ormai vecchia di tre anni) Alfa P3 in pesante debito di cavalli rispetto all’imponente schieramento degli squadroni tedeschi che comprendeva ben cinque Mercedes e quattro Auto Union.

Dopo essersi portato, contro ogni previsione, in testa già a metà gara, Nuvolari dovette subire la rottura della pompa di rifornimento del carburante durante il suo pit stop, regalando agli avversari circa un minuto. Rientrato in sesta posizione, Nuvolari riuscì a risalire al secondo posto nelle tornate finali, mettendo pressione alla Mercedes di von Brauchitsch che guidava la corsa, e che dechappò un pneumatico proprio all’ultimo giro, mentre il mantovano sulla rossa Alfa Romeo tagliava il traguardo tra l’incredulità del pubblico di casa e delle autorità naziste, che subiranno un altro parziale dispiacere nel 1938, quando dal plotone delle dominanti Mercedes e Auto Union uscì trionfatore il giovane inglese Dick Seaman, unico straniero a correre per la Mercedes grazie a un permesso speciale di Hitler. Anche stavolta è una disavventura di von Brauchitsch a favorire la vittoria di un pilota straniero, dato che l’iracondo nobile tedesco (soprannominato “Pechvogel”, cioè “uccello della sfortuna”) con la sua Mercedes è vittima di un incendio al pit stop (per fortuna incruento come quello di Verstappen nel 1994).

Nel secondo dopoguerra la Germania, ormai divisa in due parti dalle potenze vincitrici del conflitto, torna ad ospitare gare internazionali sul mitico ‘Ring nel 1950, quando Ascari su Ferrari vince una competizione tra vetture di F2. Finalmente, nel 1951, anche il GP di Germania entra a far parte del Mondiale di F1 ed è ancora la Ferrari a dominare, dapprima con altre due vittorie consecutive di Ascari e poi con Farina. Poi è Fangio a piazzare una tripletta su tre vetture differenti tra il 1954 e il 1957 (nel 1955 la gara saltò in seguito alla tragedia di Le Mans) ed è proprio nel 1957 che l’asso argentino ottiene quella che, anche a suo dire, è la più bella e più grande delle sue tante vittorie: attardato ai box per il rifornimento e il cambio gomme alla sua Maserati, Fangio rientra in pista con un pesantissimo distacco dalle due Ferrari di Hawthorn e Collins e non dà, volutamente, l’impressione di tentare di riprendere i ferraristi, a cui dopo due giri il boix segnala di rallentare, dato che Fangio è distaccato di quasi un minuto.

In quel momento Fangio comincia a tirare come un dannato, approfittando del fatto che i due avversari per oltre 22 chilometri (un giro del ‘Ring) non forzeranno (altro che comunicazioni-radio..!). Per dare un’idea di quanto Fangio vada forte, basta pensare che egli fa il giro più veloce in corsa con 8 secondi in meno del suo tempo in prova che gli era valso la pole! Al penultimo giro acciuffa i due ferrarista e va a trionfare per la ventiquattresima e ultima volta della sua carriera in F1, vittoria che gli consegna virtualmente anche il quinto titolo mondiale.

L’anno successivo si impone Brooks su Vanwall mentre il suo inseguitore, Collins su Ferrari, rimane ucciso nel vano tentativo di attaccare l’agile vettura inglese. Brooks vince anche nel 1959, stavolta su Ferrari, quando il Gran Premio ritorna “una tantum” sul velocissimo circuito dell’Avus per solidarietà con la delicata situazione internazionale di Berlino, infatti una parte del’antica pista è esclusa dal tracciato del GP perché rimasta in territorio di occupazione sovietica. Dopo il 1950, anche nel 1960 la gara viene riservata solo alle F2, mentre la F1 ritorna sul ‘Ring dall’anno successivo.

Negli anni ’60 uno dei grandi interpreti di questo circuito è John Surtees, che coglie due vittorie consecutive con la Ferrari, mentre nel ’65 il grande Jim Clark ottiene qui la sesta vittoria su sei GP stagionali disputati, festeggiando così il suo secondo titolo mondiale con un anticipo di tre mesi sulla fine del campionato.

Tra la fine del decennio e l’inizio degli anni ’70 Stewart e Ickx sono i rivali che si giocano il titolo di “Ringmeister” (maestro del Ring), riconoscimento che va a chi vince tre volte un GP su questo circuito: è lo scozzese a prevalere con tre successi (due invece per Ickx) ed entra nel mito la sua vittoria del 1968, quando in un Gran Premio flagellato da pioggia, nebbia e vento riesce a vincere la gara con il mostruoso vantaggio di oltre quattro minuti sul secondo arrivato, Graham Hill (vincitore nel 1962). Stewart vincerà per la terza volta nel 1973 e rimarrà la sua ultima vittoria da pilota (27 in totale, record che durerà fino all’epoca di Prost), ma il destino ha poi voluto che lo scozzese, ritornato a fine anni ’90 in F1 come Costruttore, ottenga la sua unica vittoria in tale veste proprio sul Nurburgring (ma sul nuovo circuito ridotto) nella rocambolesca edizione 1999 grazie a Herbert.

Nel 1970 il contraccolpo per la tragica morte di Courage a Zandvoort porta a spostare il GP di Germania per la prima volta ad Hockenheim (vittoria di Rindt dopo un gran duello con Ickx) perché i piloti cominciano a considerare il ‘Ring poco sicuro: è un segnale della campagna per la sicurezza lanciata in quegli anni da Stewart. Nel 1974 Regazzoni compie il capolavoro della sua carriera dominando il Gran Premio di Germania dall’inizio alla fine e infliggendo pesanti distacchi ai suoi avversari proprio nel momento in cui la pista viene bagnata da improvvisi scrosci di pioggia: Clay sembra non accorgersene e arriva al traguardo con quasi un minuto di vantaggio.

Nel 1976 il famigerato incidente di Lauda con la sua Ferrari cambia per sempre il volto non solo dell’austriaco, segnato dalle ustioni, ma dell’intera F1: le sempre maggiori esigenze di sicurezza in uno sport che sta progressivamente diventando popolarissimo grazie alla TV, impongono la dolorosa ma ormai irrinunciabile “morte” del ‘Ring come sede del Gran Premio di Germania, che dal 1977 si sposta stabilmente ad Hockenheim ed è proprio Lauda a vincere, esattamente un anno dopo aver sfiorato la morte.

Nonostante i maggiori standard di sicurezza del circuito, nel 1980 ad Hockenheim muore Depailler durante una seduta di prove, e nel 1982 il ferrarista Pironi vede troncata la sua carriera e la corsa al titolo mondiale in un gravissimo incidente in qualifica dove rischia l’amputazione delle gambe. Nel 1985 il GP di Germania torna eccezionalmente al Nurburgring, ma nella nuova versione che è quella che conosciamo oggi e a vincere, come nel 1935, è di nuovo un italiano su una vettura rossa col cavallino sul cofano: Alboreto, esattamente 50 anni dopo Nuvolari (che correva con una rossa Alfa col cavallino della Scuderia Ferrari) trionfa e fa sognare gli italiani consolidando la sua leadership nel mondiale. Ma i dominatori degli anni ’80 sono due brasiliani: Piquet, primo nel 1981, 1986 e 1997, e Ayrton Senna che piazza una perentoria tripletta dal 1988 al 1990, mentre Mansell e Prost vincono due volte ciascuno.

Anche l’austriaco Berger vanta due trionfi (potevano essere tre senza il ritiro all’ultimo giro del 1996), davvero significativi: nel 1994 porta la Ferrari alla vittoria dopo un digiuno che per le Rosse durava dal 1990, e nel 1997 al suo ultimo anno di carriera e dopo aver sofferto l’inattesa morte del padre e uno stop di tre gare per un’operazione al naso, Gerhard va ottenere perentoriamente la sua decima e ultima vittoria in F1, che sarà anche l’ultima per la Benetton, prima che la scuderia venga rilevata dalla Renault.

Da ricordare l’edizione del 1999: Mika Salo viene chiamato a sostituire l’infortunato Schumacher sulla Ferrari, e il finlandese si trova davanti l’occasione della vita trovandosi a condurre il GP di Germania, ma il compagno Irvine è in lotta per il mondiale, e così Mika deve cedere la vittoria a Eddie. Salo non avrà più altre occasioni di vittoria nella sua carriera.

Nel 2000 è ancora una Ferrari a vincere, quella di Barrichello, al suo primo successo in F1, in una gara ricordata per l’invasione di pista di un ex-dipendente della Mercedes che protesta per il suo licenziamento. Il 2001 (vittoria di Ralf Schumacher sulla potente Williams BMW) è l’ultimo anno in cui si corre sul circuito di Hockenheim in versione originale, caratterizzato dai lunghissimi rettilinei attraverso i boschi, che permettevano velocità di punta elevatissime.

Dal 2002 il tracciato è stato amputato dei lunghi tratti nel bosco, e del vecchio circuito resta solo la zona detta del Motodrome, raccordata da un nuovo tratto veloce curvilineo. E’ Michael Schumacher su Ferrari a vincere la prima edizione sulla nuova pista, dopo che il tedesco aveva già ottenuto la vittoria sul vecchio tracciato nel 1995 con la Benetton. Michael vincerà anche nel 2004 e nel 2006, risultando il secondo pilota più vittorioso in questo Gran Premio dopo il suo connazionale Caracciola. Nel 2007 la gara non si disputò per disaccordi tra i due maggiori enti automobilistici tedeschi, e tornò in calendario nel 2008 (vittoria di Hamilton), mentre lo scorso anno venne disputata al Nurburgring: primo Webber su Red Bull.

Il Gran Premio di Germania è anche la gara di casa di ben sei piloti del circus: Vettel, Schumacher, Hulkenberg, Glock, Sutil e Rosberg. Gli unici tra loro che possono coltivare speranze di successo sono i due alfieri della Mercedes Rosberg e Schumacher e il pilota della Red Bull Vettel gasatissimo e sicuramente voglioso di riscattarsi dopo la terribile domenica inglese.

Ultimo treno per la Ferrari, solo una convincente prestazione e una gara perfetta da parte di muretto e piloti potranno rimettere, forse, in corsa il Cavallino per i titoli. I tifosi sono molto delusi, di certo non si aspettavano un’annata così, il 2010 doveva essere l’anno del riscatto dopo un 2009 giustamente definito da più parti annus horribilis e invece sembra di stare assistendo allo stesso film. Montezemolo e Domenicali hanno promesso una pronta reazione, i tifosi aspettano…

Domenico Della Valle – Francesco Ferrandino

hockeneim.jpg

INFO

Lunghezza del circuito: 4,574 km

Giri da percorrere: 67

Distanza totale: 306,458 km

Numero di curve: 16 – 9 destra, 7 sinistra

Mescole Bridgestone: supersoffici/dure

RECORD

Giro prova: 1:13.306 – M Schumacher – Ferrari – 2004

Giro gara: 1:13.780 – K Raikkonen – McLaren Mercedes – 2004

Distanza: 1h23:54.848 – M Schumacher – Ferrari – 2004

Vittorie pilota: 4 – M Schumacher

Vittorie team: 19 – Ferrari

Pole pilota: 4 – J Clark, J Ickx

Pole team: 18 – Ferrari

Km in testa pilota: 1.391 – J Fangio

Km in testa team: 6.289 – Ferrari

Migliori giri pilota: 4 – M Schumacher

Migliori giri team: 16 – Ferrari

Podi pilota: 7 – M Schumacher

Podi team: 47 – Ferrari

———-

Orari del Gran Premio di Germania

Venerdì 23 Luglio

10:00-11:30 Prove Libere 1

14:00-15:30 Prove Libere 2

Sabato 24 Luglio

11:00-12:00 Prove Libere 3

14:00-15:00 Qualifiche – Diretta Rai Due

Domenica 25 Luglio

14:00 Gara – Diretta Rai Uno

da f1grandprix

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GP Germania, Prove Libere 1: miglior tempo per Sutil, incidente per Hamilton

Adrian Sutil ha ottenuto il miglior tempo nella prima sessione di prove libere del Gran Premio di Germania. Il tedesco della Force India ha girato ad Hockenheim in 1.25.701 precedendo Felipe Massa (Ferrari) e Jenson Button (McLaren Mercedes) in una sessione condizionata dalla pioggia.

In avverse condizioni meteo i team si sono subito riversati in pista per testare i nuovi aggiornamenti e le gomme da bagnato. Diversi piloti sono usciti di pista mentre cercavano il limite delle proprie vetture in condizioni difficili e il brasiliano della Ferrari è apparso particolarmente in difficoltà.

Sessione difficile per la McLaren: Button, che di solito predilige un leggero sottosterzo, ha lamentato un retrotreno instabile che gli ha dato poca fiducia sul bagnato. Lewis Hamilton è andato invece a sbattere con la sua vettura dopo aver perso il controllo alla curva 3.

Con il diminuire della pioggia molti piloti sono passati alle gomme intermendie mentre Michael Schumacher ha scelto di continuare a girare con le gomme da bagnato estremo, finendo in coda alla classifica.

Quarto tempo per Barrichello con la Williams, davanti alla Renault di Petrov e alla Mercedes di Rosberg. Completano la top 10 Buemi (Toro Rosso), Hulkenberg (Williams), Liuzzi (Force India) e de la Rosa (Sauber).

Solo 11mo Vettel, indietro anche Alonso, solo 19mo con l’altra Ferrari

RISULTATI FP1

[B]Pos  Driver         Team                   Time              Laps[/B]
1. Sutil Force India-Mercedes 1:25.701 20
2. Massa Ferrari 1:26.850 + 1.149 27
3. Button McLaren-Mercedes 1:26.936 + 1.235 16
4. Barrichello Williams-Cosworth 1:26.947 + 1.246 21
5. Petrov Renault 1:26.948 + 1.247 21
6. Rosberg Mercedes 1:27.448 + 1.747 20
7. Buemi Toro Rosso-Ferrari 1:28.114 + 2.413 31
8. Hulkenberg Williams-Cosworth 1:28.193 + 2.492 24
9. Liuzzi Force India-Mercedes 1:28.300 + 2.599 19
10. de la Rosa Sauber-Ferrari 1:28.486 + 2.785 23
11. Vettel Red Bull-Renault 1:28.735 + 3.034 21
12. Glock Virgin-Cosworth 1:28.735 + 3.034 21
13. Kubica Renault 1:28.903 + 3.202 20
14. Webber Red Bull-Renault 1:29.048 + 3.347 13
15. Trulli Lotus-Cosworth 1:29.280 + 3.579 17
16. Alguersuari Toro Rosso-Ferrari 1:29.366 + 3.665 34
17. Hamilton McLaren-Mercedes 1:29.429 + 3.728 8
18. di Grassi Virgin-Cosworth 1:29.500 + 3.799 19
19. Alonso Ferrari 1:29.684 + 3.983 15
20. Kobayashi Sauber-Ferrari 1:29.690 + 3.989 17
21. Fauzy Lotus-Cosworth 1:30.938 + 5.237 27
22. Senna HRT-Cosworth 1:31.720 + 6.019 23
23. Schumacher Mercedes 1:32.450 + 6.749 13
24. Yamamoto HRT-Cosworth 1:32.791 + 7.090 26

GP Germania, Prove Libere 2: Ferrari al top con Alonso

Miglior tempo per Fernando Alonso nella seconda sessione di prove libere del venerdì del Gran Premio di Germania. Ad Hockenheim il pilota della Ferrari ha girato in 1.16.265 precedendo la Red Bull di Sebastian Vettel e l’altra Ferrari di Felipe Massa. Quarto tempo per Mark Webber con l’altra Red Bull davanti a Nico Rosberg (Mercedes GP).

La sessione è iniziata su una pista piu’ asciutta ma dopo mezz’ora, comunque, la pioggia è tornata a disturbare i piloti e Sebastian Vettel è riuscito ad evitare per poco le barriere dopo esser uscito sulla ghiaia.

L’acquazzone è comunque durato poco, permettendo ai piloti di montare ben presto le gomme morbide e migliorare sensibilmente i tempi.

Giornata negativa per Lewis Hamilton, solo settimo nella seconda sessione dopo i danni rimediati nell’incidente della mattinata e con soli 10 giri all’attivo. 15mo Jenson Button con l’altra McLaren, dopo un run molto lungo.

RISULTATI FP2

[B]Pos  Driver         Team                    Time              Laps[/B]
1. Alonso Ferrari 1:16.265 35
2. Vettel Red Bull-Renault 1:16.294 + 0.029 26
3. Massa Ferrari 1:16.438 + 0.173 37
4. Webber Red Bull-Renault 1:16.585 + 0.320 40
5. Rosberg Mercedes 1:16.827 + 0.562 32
6. Schumacher Mercedes 1:16.971 + 0.706 20
7. Hamilton McLaren-Mercedes 1:17.004 + 0.739 10
8. Kubica Renault 1:17.009 + 0.744 37
9. Barrichello Williams-Cosworth 1:17.056 + 0.791 37
10. Hulkenberg Williams-Cosworth 1:17.204 + 0.939 44
11. Kobayashi Sauber-Ferrari 1:17.336 + 1.071 44
12. Petrov Renault 1:17.547 + 1.282 35
13. de la Rosa Sauber-Ferrari 1:17.573 + 1.308 39
14. Sutil Force India-Mercedes 1:17.701 + 1.436 38
15. Button McLaren-Mercedes 1:17.739 + 1.474 36
16. Liuzzi Force India-Mercedes 1:17.871 + 1.606 33
17. Buemi Toro Rosso-Ferrari 1:18.147 + 1.882 45
18. Alguersuari Toro Rosso-Ferrari 1:19.327 + 3.062 48
19. Glock Virgin-Cosworth 1:19.553 + 3.288 30
20. Trulli Lotus-Cosworth 1:20.008 + 3.743 34
21. di Grassi Virgin-Cosworth 1:20.106 + 3.841 31
22. Kovalainen Lotus-Cosworth 1:20.377 + 4.112 37
23. Senna HRT-Cosworth 1:21.988 + 5.723 37
24. Yamamoto HRT-Cosworth 1:23.066 + 6.801 37

da f1grandprix

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GP Germania, Prove Libere 3: Vettel al comando

Sebastian Vettel ha ottenuto il miglior tempo nella terza e ultima sessione di prove libere del Gran Premio di Germania di Formula 1. Il tedesco della Red Bull ha girato in 1.15.103,rispondendo immediatamente al miglior tempo provvisorio del suo compagno di squadra Mark Webber. Tra loro si è comunque inserito Fernando Alonso, ancora competitivo con la sua Ferrari, a meno di tre decimi da Vettel.

Ferrari e Red Bull hanno monopolizzato la lotta per il comando verso la fine della sessione, iniziata sul bagnato dopo una pioggia intermittente. Da metà sessione comunque, i piloti hanno girato su pista piu’ o meno asciutta in preparazione delle qualifiche.

Nei 20 minuti successivi gran parte dei piloti ha girato con gomme dure e Jenson Button in questa fase si è rivelato il piu’ veloce fino all’entrata in pista di Vettel e Alonso a 10 minuti dal termine, con gomme super-soft.

Alla fine, con i tempi migliorati progressivamente, Felipe Massa ha ottenuto il quarto posto davanti a Nico Rosberg e Lewis Hamilton.

Michael Schumacher, tra i tanti piloti usciti alla curva 6 ad inizio sessione, è settimo con l’altra Mercedes, mentre Rubens Barrichello, Robert Kubica e Nico Hulkenberg completano la top 10.

Button è poi retrocesso in 13ma posizione mentre Adrian Sutil è stato costretto a rientrare ai box ad inizio sessione per un problema ad un semiasse.

RISULTATI FP3

[B]Pos  Driver         Team                   Time              Laps[/B]
1. Vettel Red Bull-Renault 1:15.103 18
2. Alonso Ferrari 1:15.387 + 0.284 21
3. Webber Red Bull-Renault 1:15.708 + 0.605 16
4. Massa Ferrari 1:15.854 + 0.751 20
5. Rosberg Mercedes 1:16.046 + 0.943 20
6. Hamilton McLaren-Mercedes 1:16.207 + 1.104 13
7. Schumacher Mercedes 1:16.473 + 1.370 16
8. Barrichello Williams-Cosworth 1:16.481 + 1.378 23
9. Kubica Renault 1:16.646 + 1.543 20
10. Hulkenberg Williams-Cosworth 1:16.743 + 1.640 17
11. Kobayashi Sauber-Ferrari 1:16.882 + 1.779 19
12. Buemi Toro Rosso-Ferrari 1:16.990 + 1.887 21
13. Button McLaren-Mercedes 1:17.037 + 1.934 15
14. Petrov Renault 1:17.148 + 2.045 20
15. de la Rosa Sauber-Ferrari 1:17.220 + 2.117 19
16. Alguersuari Toro Rosso-Ferrari 1:17.341 + 2.238 21
17. Liuzzi Force India-Mercedes 1:17.538 + 2.435 22
18. Kovalainen Lotus-Cosworth 1:19.193 + 4.090 11
19. Trulli Lotus-Cosworth 1:19.607 + 4.504 10
20. Senna HRT-Cosworth 1:20.533 + 5.430 9
21. Yamamoto HRT-Cosworth 1:21.538 + 6.435 14
22. di Grassi Virgin-Cosworth 1:23.444 + 8.341 10
23. Glock Virgin-Cosworth 1:23.873 + 8.770 7
24. Sutil Force India-Mercedes 2

da GP Germania, Prove Libere 3: Vettel al comando

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HOCKENHEIM 24.07.2010 E’ stata una qualifica al cardiopalma quella appena conclusa in Germania, terra di Vettel. Ed è proprio “il biondo meraviglia” a strappare la pole-position dalle grinfie di un Alonso e di una Ferrari ritrovati. Due millesimi, ecco il distacco tra il tedesco e lo spagnolo, tra il primo e il secondo. E’ stato un giro spaventoso quello di Vettel, in grado di fare la differenza nel terzo settore, il più giudato: il Motodrom.

E’ tornata alla ribalta quindi la Ferrari, competitiva già da ieri, al punto di mettere in difficoltà il “mostro sacro” RedBull, oggi in vetta grazie al proprio pilota in grado di fare qualcosa di sensazionale. Altrettanto sensazionale è stato Alonso, fantastico nel secondo settore, pulito nel suo giro migliore. D’altronde due millesimi non si possono quantificare facilmente in spazio.

Oltre lo spagnolo, la rossa di Maranello partirà dalla terza piazza con Felipe Massa, attardato di due decimi dalla pole, ma in grado di relegare Mark Webber in quarta posizione.

Limitano al meglio i danni in casa McLaren. Considerato il divario con Ferrari e RedBull, il team di Woking conquista tutta la terza fila, con Button, quinto ed Hamilton, sesto.

Ottima qualifica anche per Kubica e le Williams. Il polacco prenderà il via dalla settima piazza, mentre Barrichello e Hulkemberk chiudono rispettivamente ottavo e decimo. Il team di Grove è riuscito a vincere il duello contro una Mercedes non certo splendida. Hulkemberg è riuscito a qualificarsi in Q2 eliminando Schumacher nel finale, mentre Barrichello è riuscito a fare meglio di Rosberg, nono.

Da segnalare l’incidente occorso a Tonio Liuzzi nelle prime fasi di qualifica. L’italiano, complice un asfalto ancora umido, perde il controllo della propria Force India alla Sudkurve, schiantandosi così come fece Glock due anni orsono. Per l’abruzzese nulla di preoccupante, se non la posizione in griglia. Partirà ventiduesimo.

Valerio Lo Muzzo

da F1 – Gp Germania – Qualifiche: Vettel, pole all’ultimo respiro

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RISULTATI QUALIFICHE

[B]Pos  Driver         Team                    Q1        Q2        Q3[/B]
1. Vettel Red Bull-Renault 1:15.152 1:14.249 1:13.791
2. Alonso Ferrari 1:14.808 1:14.081 1:13.793
3. Massa Ferrari 1:15.216 1:14.478 1:14.290
4. Webber Red Bull-Renault 1:15.334 1:14.340 1:14.347
5. Button McLaren-Mercedes 1:15.823 1:14.716 1:14.427
6. Hamilton McLaren-Mercedes 1:15.505 1:14.488 1:14.566
7. Kubica Renault 1:15.736 1:14.835 1:15.079
8. Barrichello Williams-Cosworth 1:16.398 1:14.698 1:15.109
09. Rosberg Mercedes 1:16.178 1:15.018 1:15.179
10. Hulkenberg Williams-Cosworth 1:16.387 1:14.943 1:15.339
11. Schumacher Mercedes 1:16.084 1:15.026
12. Kobayashi Sauber-Ferrari 1:15.951 1:15.084
13. Petrov Renault 1:16.521 1:15.307
14. Sutil Force India-Mercedes 1:16.220 1:15.467
15. de la Rosa Sauber-Ferrari 1:16.450 1:15.550
16. Alguersuari Toro Rosso-Ferrari 1:16.664 1:15.588
17. Buemi Toro Rosso-Ferrari 1:16.029 1:15.974
18. Trulli Lotus-Cosworth 1:17.583
19. Kovalainen Lotus-Cosworth 1:18.300
20. Glock Virgin-Cosworth 1:18.343
21. Senna HRT-Cosworth 1:18.592
22. Liuzzi Force India-Mercedes 1:18.952
23. Yamamoto HRT-Cosworth 1:19.844
24. di Grassi Virgin-Cosworth

Performance della Ferrari decisamente incoraggiante! Bravi Alonso & Vettel che hanno fatto la differenza. :clap

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sperando che la sfiga lasci un po in pace la ferrari ;)

Infatti, considerato il notevole passo avanti della Ferrari, i piloti e il muretto dovranno s'impegnare il doppio, a fin di ripartire con un pugno di mosche.:lol:

Comunque vada domani, in Ferrari hanno migliorato la macchina in modo impressionante da 3 gare a questa parte. :)

"But before the most charismatic car maker of them all finally went, they left us with a final reminder of what they can do, when they try" (Jeremy Clarkson, Top Gear)

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alonso è da inizio stagione che è fiducioso...pure dopo l'ultima gara...se non altro da un po' di morale

PETIZIONE 125 in Superstrada e Autostrada

La Desmosedici è una moto difficile, quando dai gas vibra e si muove, ma è una sua prerogativa perchè se non ti fai spaventare vedi che tutto funziona. [Casey Stoner]

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Gran "sorpasso" di Alonso su Massa! :roll:

"That's the problem with drinking, I thought, as I poured myself a drink. If something bad happens you drink in an attempt to forget; if something good happens you drink in order to celebrate; and if nothing happens you drink to make something happen."

Charles Bukowski (Women)

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