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Fiat: ipotesi cessione Marelli, Alfa, Ferrari dopo spin off


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Insomma, le ultime vicende italiche mi stanno convincendo a dare un po' di credito al Maglione Mascherato.

:azz:azz!

ma ti avevo detto di non "mischiare" al cenone:saggio

:lol::lol:

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7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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Alla faccia dell'immobilismo tattico: se quello di Marchionne, tra la fusione con la Chrysler, l'uscita da Confindustria e la sovversione dei cinquantennali rapporti di forza con i sindacati, è un immobilismo tattico…

è evidente che mi riferisco ad immobilismo sul prodotto. se la concorrenza puo permetterselo, di sicuro non lo puo fare FIAT che ha modelli vecchi e gamme stile groviera elvetica.

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e' altrettanto evidente che la ristrutturazione del gruppo FIAT e "la ripresa del suo controllo" sono " conditio sine qua non"

per poter iniziare a pensare ad investimenti per nuovi prodotti : chi investirebbe sapendo che anche se il modello avesse successo,

alla fine sarebbe comunque in perdita ?

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7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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Guest EC2277
è evidente che mi riferisco ad immobilismo sul prodotto. se la concorrenza puo permetterselo, di sicuro non lo puo fare FIAT che ha modelli vecchi e gamme stile groviera elvetica.

Mi pareva d'aver già risposto a tale critica:

Infatti la Chrysler, tra aggiornamenti di quelli attuali e prodotti totalmente nuovi, metterà sul mercato 24 nuovi modelli tra il passato 2010 ed il 2011 appena iniziato e, guarda caso, i nuovi modelli destinati all'Europa del Gruppo FIAT, vedranno la luce tra il 2011 ed il 2012.

Senza contare la FIAT-Brasile che è tutto forché immobile.

Di conseguenza l'apparente immobilismo sarebbe limitato alla sola Europa. Ma in tal caso, come ha ribadito Owluca, siamo di fronte ad una profondissima ristrutturazione dell'azienda. Ristrutturazione indispensabile per rendere remunerativo qualsiasi nuovo prodotto che verrà immesso sul mercato.

Modificato da EC2277
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Di conseguenza l'apparente immobilismo sarebbe limitato alla sola Europa. Ma in tal caso, come ha ribadito Owluca, siamo di fronte ad una profondissima ristrutturazione dell'azienda. Ristrutturazione indispensabile per rendere remunerativo qualsiasi nuovo prodotto che verrà immesso sul mercato.

Scusami, occorre fare una precisazione. Alla fine il successo di un produttore di automobili dipende dalle vendite. Le vendite di FIAT sono basse in maniera preoccupante. Non mi pare che questo possa essere imputato a Mirafiori, a Pomigliano, alla fabbrica polacca o a quella in Serbia, né a quei comunisti della FIOM. Per cui va bene riorganizzare in maniera tale che i modelli non vengano venduti in perdita o comunque aumentare il margine di guadagno, ma alla fine conta il prodotto e quanto ne vendi. Ed è su questo che Marchionne deve lavorare nei prossimi mesi ed è anche la sua sfida più difficile, perché quando si tratta di grandi strategie societarie lui gioca sul suo campo, si tratta di cose nel suo DNA professionale, ma quando si tratta di prodotti... be', annaspa con difficoltà.

La mia apertura di credito nei confronti del Maglione Mascherato sta nel fatto che ha scommesso anche sugli impianti italiani e, di conseguenza, pare che FIAT non sia destinata a diventare una succursale di Crhysler, come si paventava, conservando per sé esclusivamente la fascia di mercato delle utilitarie.

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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Guest EC2277

Si, concordo con quanto hai scritto e bene hai fatto a specificarlo. Avevo omesso tale considerazione poiché, a conti fatti, è sempre il successo commerciale dei prodotti di un'azienda a decretare il successo delle varie strategie.

Stando al piano industriale presentato ad Aprile 2010 a partire da quest'anno si dovrebbero avere un gran numero di nuovi modelli (per la Lancia si tratta del rinnovo totale dell'attuale gamma e dell'aggiunta di modelli di origine Chrysler, per gli altri marchi non rammento) percui preferisco aspettare qualche tempo prima di esprimere un giudizio sulla strategia industriale di Marchionne. Ma ribadisco che, a mio parere, parlare d'immobilismo è un tantinello immotivato.

Modificato da EC2277
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Riporto un link al sito del fatto quotidiano. Riporto solo il link perché non so se fa parte dei contenuti visibili ai soli abbonati o è liberamente consultabile, e non voglio violare copyright vari.

Fiat a pezzi | Vittorio Malagutti | Il Fatto Quotidiano

"Chi ti dà una serpe quando chiedi un pesce, può darsi abbia solo serpi da dare. La sua, dunque, è generosità."

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Si, concordo con quanto hai scritto e bene hai fatto a specificarlo. Avevo omesso tale considerazione poiché, a conti fatti, è sempre il successo commerciale dei prodotti di un'azienda a decretare il successo delle varie strategie.

Stando al piano industriale presentato ad Aprile 2010 a partire da quest'anno si dovrebbero avere un gran numero di nuovi modelli (per la Lancia si tratta del rinnovo totale dell'attuale gamma e dell'aggiunta di modelli di origine Chrysler, per gli altri marchi non rammento) percui preferisco aspettare qualche tempo prima di esprimere un giudizio sulla strategia industriale di Marchionne. Ma ribadisco che, a mio parere, parlare d'immobilismo è un tantinello immotivato.

io non riesco a concordare invece. Ok che la ristrutturazione è profonda e richiede tempi piu o meno lunghi per andare a regime, resta pero il fatto che il gruppo FIAT quantomeno in Europa sia in caduta libera, le sue auto cioe non si acquistano. E per sopravvivere Fiat devi si ristrutturare ma soprattutto fare auto che trovino il riscontro dei consumatori. cio non avviene e sebbene si parli di riorganizzazione del gruppo sul futuro dei nuovi modelli non è che si sappia granché. A meno non vogliamo far credere che l'asso nella manica si chiami Lancia ricarrozzata perche mi viene da sorridere. Lancia è poco piu di un marchio regionale che vende quasi nulla e che dubito potrà fare molto piu di quanto fa ora. Fiat? nulla di preciso sulla gamma futura. Alfa? peggio.

Tenuto conto che ci vogliono almeno due anni per partorire un modello e che al momento non girano nemmeno i photoshop mi chiedo per quanto tempo un gruppo che produce auto possa continuare a non venderne. La quota di mercato è in costante contrazione e voglio vedere cosa si inventa marchionne per recuperare i vecchi clienti.

finiti i fuochi artificiali (cessioni) che tengon su il titolo per ora, con cosa tira a campare FGA? con la CIGS?

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Guest EC2277

Come hai scritto occorrono anni per progettare, industrializzare e commercializzare un nuovo veicolo percui, se oggi mancano i modelli, è perché prima dell'accordo con la Chrysler non c'erano le risorse tecniche e finanziarie per pianificarli; eccezion fatta per la futura Ypsilon e poco altro. Oggi, proprio grazie a tale accordo, tali risorse sono disponibili ma ci vuole del tempo affinché ciò si traduca in nuovi modelli ed infatti tutti i nuovi modelli che verranno commercializzati a partire da quest'anno saranno solo rimarchiamenti dei veicoli del Gruppo Chrysler oppure quel poco che era già stato messo in cantiere. Per il resto occorrerà aspettare il 2013; come da piano industriale dell'Aprile 2010.

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Comunque anche il grande e tanto osannato ( solo da alcuni, per fortuna ) manager non sempre ha le idee chiare per dimostrarsi coerente con un piano di lungo termine.

Vedi Alfa : prima ( alcuni anni orsono ) diceva che avrebbe fatto 300000 auto nel 2010, poi che era un bagno di sangue, non se ne cavava una rapa ed era inutile investirci ancora dentro, poi ancora recentemente che rinascerà grazie all'apporto di Chrysler. Magari tra 6 mesi sarà venduta .... come ipotizza il titolo del topic.

Diciamo che anche lui sta sul filo del rasoio e salta a destra e manca cercando di far sopravvivere il gruppo ( non il prodotto auto / camion / trattore ) per soddisfare esclusivamente la proprietà ( e questo è perfettamente giusto ed in linea con la logica capitalistica ). Quindi non tanti onori e/o meriti ma solo il giusto riconoscimento di uno che cerca di portarsi a casa lo ( …. ) stipendio e potersi riavvicinare a casa ( Detroit = confine con Canada ).

P.S. Piano industriale 2010 ... ahahaha ... ma quanti piani industriali abbiamo visto negli ultimi 15 anni che sono stati rispettati ? Il linea generale direi che almeno un buon 40% di ciò che si legge nel piano industriale è pura fantasia / speculazione / fumo negli occhi.

Le opinioni sono come le palle: ognuno ha le sue

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