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Crisi economica 2011


TonyH

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Vero.

Solo che ora ci avviciniamo al punto su cui si scannano gli economisti (e non solo): come fare per:

1) diminuire il debito pubblico

2) aumentare il PIL e gli occupati

3) diminuire il "consumo" del pianeta

E, possibilmente, da raggiungersi tutti e 3 insieme. :)

Qualche suggerimento?

E' chiaro che così non si può continuare: consumare risorse per sfoggiare una ricchezza apparente è un gioco che dura poco e lascia col c**o per terra.

Tra l'altro, non è un caso che sempre più spesso si cerchino indicatori alternativi al PIL per descrivere lo "stato di salute" di una nazione; segno che più di qualcuno ha intuito che non si può crescere per sempre (nel migliore dei casi, l'economia è ciclica) e anche nella crescita i parametri sono medi (il famoso caso del pollo a testa se uno ne mangia 2 e l'altro fa penitenza).

Da parte mia sono "fiducioso" della crisi, perchè, usando una frasa fatta, essa crea opportunità: in questo caso, imho, l'opportunità consiste nel trovare un nuovo equilibrio (anche sociale) del nostro Paese.

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I più attivi nella discussione

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quoto...pero', non per contraddire ma solo per temperare, la mossa del negozio+SUV o anche casa+SUV era la norma anche perche' coloro che prendevano il prestito erano spesso istigati dalle banche ad incrementare l'importo per, appunto, compare il tanto desiderato SUV. Moda che ra venuta fuori in USA dove con un mutuo un operaio si faceva casa+SUV+barca (non scherzo).

Quoto, ragazzi, chiariamo una cosa....la famosa "CRISI" che parte dalla USA dei subprime e si è diffusa rapidamente diventando quello che è oggi ha 2 cause:

1) disponibilità ampia di merci a basso prezzo (delocalizzazione/globalizzazione)

2) contemporaneamente denaro a costo zero o quasi (si può speculare a manetta se sei una Banca, semplicemente indebitarti tanto per comprare cose se sei un consumatore)

rientrando un pò nei binari sia col punto 1) che col punto 2) si può ritornare su un binario economico più lento ma più affidabile...il problema è che una generazione di persone intera ne paga lo scotto...

Le finanze pubbilche di mezza Europa si sono fatte torvare "a braghe calate" quando ha cominciato a tirare una brutta aria...

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Imho, anche più di una (anzi sicuramente per l'Italia) e in queste generazioni c'è sia chi ha sperperato che chi faticosamente si reggeva a galla...

Amen, cazzi nostri.

per DECENNI abbiamo tollerato :

-sperperi pubblici (adesso saltano fuori coi buchi nella Sanità, come se fosse una novità)

-mandare in pensione gente a 50 anni

-evasione endemica

-costi della politica fuori controllo, "caste"

-sindacati AGGHIACCIANTI, fuori dal mondo e con una visione 800esca della Società

questo è lo scotto da pagare.

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Amen, cazzi nostri.

per DECENNI abbiamo tollerato :

-sperperi pubblici (adesso saltano fuori coi buchi nella Sanità, come se fosse una novità)

-mandare in pensione gente a 50 anni

-evasione endemica

-costi della politica fuori controllo, "caste"

-sindacati AGGHIACCIANTI, fuori dal mondo e con una visione 800esca della Società

questo è lo scotto da pagare.

Quoto tutto, purtroppo...

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Lavorare oggi per il domani non è da intendersi alla lettera: i problemi si risolvono col tempo, non basta dire "ora mi impegno e tutto torna a posto" come nelle fiction americane...

Tra il dire e il fare non c'è di mezzo il mare, ma il tempo di attuare il cambiamento, che notoriamente è una cosa lenta e faticosa, ben più del peggioramento.

Ciò significa che, probabilmente, gli italiani sani di zucca già (volenti o nolenti) si stanno adeguando alla crisi, ma questo non è indolore (per molti) e per qualcuno è addirittura tragico.

Mi ripeto, l'alternativa che proponi, qual è? :)

Io quando vedo un peggioramento (che c'è e c'è stato anche nella mia professione....ancora adesso si battaglia) ho due strade:

- accettarlo e basta

- reagire per vedere come migliorare

Il primo non comporta sforzi, a prezzo di un SICURO peggioramento (a meno che non mutino le condizioni esterne che subirò passivamente)

Il secondo comporta sforzi personali, prolungati, i cui frutti possono esserci solo dopo parecchio tempo.

Io, per carattere, scelgo la seconda opzione. Certo, se va male ottengo l'opzione 1, ma se va bene? Se non provo, a priori, come lo so? Almeno ci avrò provato a cambiare le cose in meglio..

Appunto :mrgreen:

Difatti io non mi vendo mai il rendimento :) sarei un pazzo, mi taglierei le palle da solo.

Vendo un metodo di lavoro :) i cui il comportamento passato, specie nei periodi bui, perchè quando le cose van bene son buoni tutti, è solo indice della bontà del metodo ;)

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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ho dato un like praticamente a tutti gli interventi perchè li condivido realmente (....e poi il "like" è ...a gratis:mrgreen: )

Ragionamento valido, etico, morale e giusto MA A POSTERIORI: se non fosse intervenuta una crisi come quella di oggi, qualcuno si sarebbe posto il problema degli sprechi e delle inefficienze?

Inoltre anche (il comprare) il superfluo genera PIL: più negozi che vendono, più tecnici che riparano, più materiale di consumo etc. etc.

Come qualcuno scrisse in un altro 3ad: è l'avidità che muove il mondo (come dire: è fisiologico che l'animale uomo aspiri ad avere sempre di più).

PS: alle estreme conseguenze, anche il risparmio è avidità: se devo comprare l'oggetto X, scelgo chi me lo vende a meno, perchè così avrò più soldi in tasca per comprare l'oggetto Y, l'oggetto Z etc. etc. e per oggetto si può intendere anche una cura medica specialistica.

Modificato da owluca
Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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Mi ripeto, l'alternativa che proponi, qual è? :)

Io quando vedo un peggioramento (che c'è e c'è stato anche nella mia professione....ancora adesso si battaglia) ho due strade:

- accettarlo e basta

- reagire per vedere come migliorare

Il primo non comporta sforzi, a prezzo di un SICURO peggioramento (a meno che non mutino le condizioni esterne che subirò passivamente)

Il secondo comporta sforzi personali, prolungati, i cui frutti possono esserci solo dopo parecchio tempo.

Io, per carattere, scelgo la seconda opzione. Certo, se va male ottengo l'opzione 1, ma se va bene? Se non provo, a priori, come lo so? Almeno ci avrò provato a cambiare le cose in meglio..

Difatti io non mi vendo mai il rendimento :) sarei un pazzo, mi taglierei le palle da solo.

Vendo un metodo di lavoro :) i cui il comportamento passato, specie nei periodi bui, perchè quando le cose van bene son buoni tutti, è solo indice della bontà del metodo ;)

Per come la vedo io, in Italia oggi il problema è proprio come reagire alla crisi. Premesso che ognuno di noi, nel proprio ambito di lavoro e non, adotta le contromisure che ritiene più opportune (sarebbe da stupidi vedere che gli affari vanno male e non portare dei cambiamenti, fossero anche radicali), quello a cui stiamo assistendo è che sempre più persone non hanno più alternative. E il fenomeno assume contorni tragici: basta vedere solo quanti suicidi si verificano OGNI GIORNO a causa del lavoro perso, dell'attività che chiude, dello strozzino che perseguita etc...

Tra questi, tra l'altro, ci sono anche imprenditori, che, teoricamente, dovrebbero possedere strumenti economici e personali migliori rispetto ai propri dipendenti. Personalmente è la prima volta in vita mia che sento di una così massiccia diffusione del suicidio per motivi economici e la cosa mi turba non poco.

Ora, secondo te, queste persone non si sono poste il problema come te lo poni tu? Non hanno pensato a soluzioni per reagire come le hai proposte tu? Non credo che una persona si tolga la vita al primo sassolino che le fa inciampare.

Con questo voglio dire che, forse e rigorosamente imho, il discorso di reagire alla crisi in maniera attiva per vedere come migliorare è bello, giusto e tutto, ma non sempre riesce e non è sufficiente, almeno non per tutti e non bisogna pensare che chi subisce la crisi se lo merita perchè ha sperperato e non si è preparato sufficientemente per questi frangenti perchè correva appresso al telefonino e alla macchina figa (come mi è parso di leggere in alcuni post precedenti).

PS: scusate il papiello.

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Di persone che reagiscono attivamente alla crisi ahimè ne vedo poco. Per primis dove lavoro io (dove siamo tutti liberi di professionisti). Si passano le giornate in ufficio a lamentarsi dei mercati, dei gestori, di questo, di quello......anziché stare sul marciapiede a battagliare.

E lo sai la cosa comica? Che chi tra di noi invece si è attivato, non solo non sente la crisi, ma sta addirittura incrementando volume di affari e i guadagni.

E i mercati, gestori, lo spread, la crisi è uguale per i due gruppi di persone. Cambia solo l'approccio ai problemi.

I primi li subiscono, i secondi li aggrediscono

Io appartengo al secondo gruppo. Non sono un genio nè ho particolari doti soprannaturali. Semplicemente dopo essermi accorto di aver imboccato la brutta strada dei primi, mi son rimboccato le maniche cercando di lavorare di più.

E devo dire che....funziona, quindi non sto dando un suggerimento venuto da chissà dove, ma una roba che ho provato sulla mia pelle ;)

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Di persone che reagiscono attivamente alla crisi ahimè ne vedo poco. Per primis dove lavoro io (dove siamo tutti liberi di professionisti). Si passano le giornate in ufficio a lamentarsi dei mercati, dei gestori, di questo, di quello......anziché stare sul marciapiede a battagliare.

E lo sai la cosa comica? Che chi tra di noi invece si è attivato, non solo non sente la crisi, ma sta addirittura incrementando volume di affari e i guadagni.

E i mercati, gestori, lo spread, la crisi è uguale per i due gruppi di persone. Cambia solo l'approccio ai problemi.

I primi li subiscono, i secondi li aggrediscono

Io appartengo al secondo gruppo. Non sono un genio nè ho particolari doti soprannaturali. Semplicemente dopo essermi accorto di aver imboccato la brutta strada dei primi, mi son rimboccato le maniche cercando di lavorare di più.

E devo dire che....funziona, quindi non sto dando un suggerimento venuto da chissà dove, ma una roba che ho provato sulla mia pelle ;)

Allora dobbiamo concludere che tutti quelli che non sopravvivono letteralmente alla crisi sono degli sfaccendati lagnosi?

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