Il che però non rende AP una testata giornalistica.

io parlavo a livello di responsabilità in solido. ovvio , non pretendo che si organizzino con una testata P.D.

qualcuno che paga per certe cazzate ci DEVE essere, ....vaffanculo.

ad Autopareri sono arrivate lettere da avvocati con ingiunzioni di togliere questo e quello. ed è stato fatto (ho letto qui sul forum).

E' stato fatto unicamente per quieto vivere (da leggersi come "Non abbiamo soldi, tempo e voglia per stare dietro a cause legali cretine"), perché dal punto di vista del merito avremmo potuto tenere tutto com'era: non solo non siamo responsabili dei contenuti impugnati, ma regolarmente detti contenuti erano illeciti solo nella testa bacata di chi ne ha chiesto la rimozione, spesso gente che interpreta la legge un po' a muzzo proprio. Il più delle volte imbroglioncelli venditori di fumo con una coda di paglia lunga da qui ad Arezzo...

Sono piuttosto sicuro che se mai si fosse andati in giudizio, ne saremmo usciti più che bene... ma a che prezzo?

Se devo dire, questi casi dimostrano che siamo vittime di gentaglia che usa la legge a fini censori (o meglio, pensa di poterlo fare), mentre noi siamo parecchio fragili.

Sono piuttosto sicuro che se mai si fosse andati in giudizio, ne saremmo usciti più che bene... ma a che prezzo?

Se devo dire, questi casi dimostrano che siamo vittime di gentaglia che usa la legge a fini censori (o meglio, pensa di poterlo fare), mentre noi siamo parecchio fragili.

Eh,no mi dispiace.. non sono d'accordo. questa è una tua opinione che vale come quella dell'imbroglioncello. ci vogliono regole e responsabilità, anche in un Bar c'è il remoto rischio di beccarsi una citazione per un commento pesante durante una partita di calcio all'indirizzo di tizio o caio.

non vedo perchè internet deve essere diversa. essendo una piazza molto più ampia è ovvio che queste cose accadano molto più spesso.

Ancora 'sta storia della divisione tra "mondo reale" e internet... oh, ma dal vivo non avete mai sentito qualcuno fare battute di cattivissimo gusto (e scarso umorismo...) su un morto? E' la novità dell'anno?

E' un problema così grave da necessitare una specifica legge a riguardo? Va bene, ci sto: mi si definiscano i parametri di una legge che definisce il cattivo gusto nelle battute sui morti. E che non contenga le parole "internet", "virtuale", "digitale" o simili: se la legge si fa, la si fa per tutti gli ambiti della comunicazione umana.

Secondo me non serve: penso di saper distinguere da solo uno stupido e dare il giusto peso alle sue parole.

Chi ha scritto quelle parole è un cretino, secondo il mio sistema di valori. Ma se non fosse esistito uno spazio su un sito, l'avrebbe comunque dette ad un amico, o sarebbe andato al bar del paese a declamarle, o avrebbe scritto sul muro di un cesso, mandato una lettera ad una rivista o stampato un volantino. L'unica differenza è che non sareste venuti a saperlo e il problema non si sarebbe posto...

Cacchio ragazzi, se doveva arrivare internet per farvi scoprire che al mondo c'è gente che dice stupidaggini... vi invidio! Basta staccare il doppino e non dovrete più sopportare idiozie

Amen.

per me oggi nonenciclopedia EQUIVALE a una testata giornalistica. punto e fine.

Cavolo, ma ti rendi conto di cosa scrivi...? Non basta avere visibilità e una certa popolarità per essere considerati come una testata giornalistica... Ed è proprio uno dei problemi del Web 2.0 : tutti si credono giornalisti, al solo motivo che sanno scrivere in italiano. E basta.

Il lavoro giornalistico è ben altro e non so come si può confondere con un contenuto di tipo partecipativo (wiki) come nonciclopedia. Le stronzate si sono sempre dette, come lo ha già detto Wilhelm. Il fatto che siano più visibili non ne cambiano l'essenza. CAVOLO.

Poi Nonciclopedia si iscrive chiaramente nella satira. Mica si considerano "il verbo", chiunque entra sul quel sito sa a cosa va incontro.

Invocare a gran voce misure di retorsione, è una cosa paurosa. Perché, come lo ha detto Wilhelm, bisognerebbe legiferare, e dunque definire il "cattivo gusto", ed andrebbe applicato in tutti gli ambiti della vita di tutti i giorni, mica solo su internet.

Non ho parole, davvero.

Amen.

Cavolo, ma ti rendi conto di cosa scrivi...? Non basta avere visibilità e una certa popolarità per essere considerati come una testata giornalistica.|

intendevo come responsabilità dei contenuti.

e ribadisco che il confine tra satira, politica e informazione è assolutamente finito DA TEMPO. vedi grillo, dagospia ecc....

non ci si può più nascondere dietro un dito.

internet e' virtuale ma gli utenti sono reali e fra di essi gli idioti: l'unica differenza e' che:

Più che di leggi, molti si fanno belli della mancanza dell'interlocutore fisico

intendevo come responsabilità dei contenuti.

Eh,no mi dispiace.. non sono d'accordo. questa è una tua opinione che vale come quella dell'imbroglioncello. ci vogliono regole e responsabilità, anche in un Bar c'è il remoto rischio di beccarsi una citazione per un commento pesante durante una partita di calcio all'indirizzo di tizio o caio.

Modificato 24 Ottobre 201114 anni fa da Wilhem275

La responsabilità sui contenuti esiste già oggi. Ha pesi e contrappesi, come è giusto che sia, ma non esiste alcuna impunità per Internet.

appunto. quindi quelli di nonenciclopedia si beccano le querele come tutti. evitiamo di perculeggiare con la web freedom of speech.

anzi, più strumenti in mano per chi vuole querelare IMHO.