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Crash test Peugeot 106


Mich95

Domanda

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Ma da una vettura a due stelle e a quattro ne passa parecchia di sicurezza ?Comunque mi affascinava più che altro la struttura di queste auto .

Ma sono un po' scettico sulla sicurezza passiva, nel senso che se tanto ti dice merda e ti schianti a 120 km/h non ti cambia avere una y10 o la migliore auto sul mercato come crashtest

Trovo invece molto importante la sicurezza attiva, quella si ti salva in molte occasioni nel senso che ti evita di fare l'incidente e nel corso degli anni si son fatti molti progressi e si apprezza molto di più l'elettronica che interviene e capisci cazzo se non avevo sta diavoleria centravo in pieno quello davanti o il pedone che si getta in mezzo alla strada senza guardare

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Concordo solo in parte, ho un punto di vista un po' diverso.

Ossia: certe velocità sono ovviamente al di là delle nostre concrete possibilità di evitare disastri. Chiaro che nessuna auto al mondo oggi (ma nemmeno quelle che verranno tra 10 anni) protegge in modo adeguato in un urto a 120 km/h, ma neanche a 90 se è per questo. Però insomma, tra progetti con una decina d'anni di differenza imho qualche garanzia in più - o meglio: qualche certezza di farsi male in meno :D - la si può avere.

Se mi schianto con un'utilitaria odierna, posso sperare che gli airbag laterali mi evitino di sbattere contro montanti e finestrini, e che probabilmente avrò meno spigoli e strutture in metallo viaggianti per l'abitacolo. Potrebbe non servire, ma se devo scegliere all'inizio non ho dubbi su cosa salire.

Poi, altra cosa: un conto sono velocità estreme, ma c'è un intero intervallo da 0 a 130 km/h in cui uno scontro vissuto con un mezzo moderno ha conseguenze più lievi di come poteva essere anni addietro ;) tra l'altro schiantarsi a 100 km/h non vuol dire solo autostrada/superstrada con tamponamento di fronte, può voler dire anche un frontale tra due veicoli che viaggiano a 50... insomma, c'è un amplissimo ventaglio di situazioni in cui la tecnica ha dimostrato di alzare l'asticella del fatale.

Vero sui sistemi di sicurezza attiva. Però son convinto che ancora, e per parecchi anni a venire, il principale protagonista del lato attivo sarà ancora il conducente (e mica solo lui: anche il pedone e il ciclista intorno :)). Penso anche alla possibilità di disattivare tutti questi sistemi: sarà pure drastico impedirne la disattivazione, ma che garanzie ho che il tizio là dentro capisca che è meglio per tutti se li tiene attivi?* Lo si è già sottolineato molte volte, imho si deve investire su questo aspetto tanto quanto sull'aspetto dell'elettronica, altrimenti fino a quando non avremo SOLO auto autonome (e quando? :)), avremo mezzi sempre più all'erta con guidatori non capaci di stare al loro passo... e però intanto il ruolo dell'umano chi lo rimpiazza? :)

* e se non lo capisce, l'assenza degli ausili è l'ultimo dei problemi

Modificato da Walker
Il problema è mantenere una velocità di pensiero che sia superiore alla velocità della macchina.

E NON VALE SOLO NEL RALLY!!! :§

Gli accenti? Usiamoli bene! Gli accenti in italiano

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Sicuramente la sicurezza passiva nei limiti della velocità d'urto diminuiscono i traumi e le ferite su questo sono daccordo, però i test sono quel che sono, misurano il comportamento in caso di urto delle auto ma a velocità di 64 km/h contro barriere deformabiliquelle che oggi prendono 5 stelle se cambiassero già solo la barriera con un muro di cemento come ne uscirebbero? o se alzassero la velocità a 100km/h? insomma 10 anni fa quelle vetture che si definivano mediamente sicure ora sono bare ambulanti, tra 10 anni sarà la stessa cosa... io sono un po' più fatalista da sto punto di vista :mrgreen:

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Nelle macchine invece in cui non e stato sottoposto nessuno crash test come si fa a capire quanto è resistente la struttura dell'auto?

Purtroppo una volta non esisteva in Europa un ente che periodicamente verificasse la sicurezza passiva delle automobili, in modo tale da tenere aggiornati gli automobilisti sulle performances di tutte le novità del mercato. Non che non venissero svolte prove comparative: soprattutto in Germania, di tanto in tanto venivano effettuati test su varie vetture, che venivano poi comunicati alla stampa, ma erano eventi piuttosto diluiti nel tempo e non costanti come ora.

A volte era l'ADAC, altre volte si trattava di prove comparative come quella di Auto Motor und Sport che vide protagoniste varie ammiraglie dell'epoca come la Fiat Croma, la Renault 25, l'Opel Omega, la Mercedes W124, la Bmw Serie 5, la Volvo 740 e l'Honda Legend.

ADAC ad esempio realizzò un test che mostrava i risultati di vetture come la Fiat Tipo, l'Opel Vectra, la Mercedes 190, la Ford Sierra, la Bmw Serie 3 E36, la Peugeot 405, e che fu pubblicato in Italia da Auto Oggi all'inizio degli anni '90. Prima ancora ne aveva effettuato uno per le piccole quali Fiat Uno, Opel Corsa A e via dicendo. Si trattava comunque di eventi abbastanza particolari, per cui a tutti gli effetti non esiste una classifica decente, stilata con gli stessi parametri per tutte le vetture, che permetta di osservare i risultati di automobili che oggi sono d'epoca. Ci sono, si, alcune informazioni che venivano divulgate dalle Case stesse (soprattutto a livello fotografico) ma lasciano un po' il tempo che trovano, perchè prima di tutto si tratta di test interni che ogni Casa svolgeva secondo specifiche da lei scelte, e poi perchè venivano a noi come buona auto-pubblicità, insomma le Case divulgavano tali risultati alle riviste per fare bella figura, le prove venivano realizzate per quello, ed era ovvio che su quelle pagine si leggesse quanto si era comportata bene la loro vettura nel tale crash test. Non che non fosse vero il risultato, soltanto... beh era differente rispetto ad un test realizzato da un ente indipendente che prendeva di sorpresa 10 vetture e le mandava a sbattere.

Ad esempio Renault quando decise di spingere sul fattore sicurezza mostrando il metodo di studio messo in atto nel suo centro prove di crash, fece entrare la stampa a vedere come si comportava bene la Safrane nella tale prova d'urto.

Alfa negli anni '70 divulgava le foto dei crash test di Alfetta e di Alfa 6, per far vedere che le vetture erano testate sotto il punto di vista della sicurezza passiva. Mercedes fece lo stesso ai tempi di W124 divulgando gran quantità di materiale riguardo il suo centro prove. Opel e Ford mostrarono i loro progressi. Fiat tanti anni prima aveva realizzato lungometraggi sul suo centro di prove d'urto, filmati che sono disponibili anche su youtube.

Tutte cose di varie epoche, di vario tipo, che non aiutano molto se uno cerca precise informazioni su di una precisa vettura, soprattutto se si guarda al periodo antecedente gli anni '90.

Certo, per alcune vetture si potrebbero trovare delle immagini, ma esse non dicono tutto. Di certo non si andrebbe lontano nella realtà, vedendo una utilitaria degli anni '80 che si piega come una banana in un test moderno, dicendo che è una stagnola. Però non si può nemmeno farle una colpa. Si tratta di prodotti nati in un'epoca in cui l'attenzione per questo tipo di cose non era certo quella di oggi. Eppoi c'è il traffico fatto di veicoli assai differenti distribuiti in maniera molto più estesa, oggi.

Di certo in un frontale con un odierno SUV è meglio stare dentro ad una 500X piuttosto che in una Uno Fire. Però bisogna anche calcolare il tempo in cui stare in una Uno Fire era la norma, e pensare che a quel tempo era più facile sbattere contro un'altra Uno Fire, per dire....

Oggi è più facile che stando dentro una piccoletta ti arrivi addosso una roba da 22 quintali.

Tornando al tuo quesito, per fare un esempio, se tu mi chiedessi "mi piacerebbe sapere come si comportava nei crash test la Lancia Delta del 1979", io potrei tirarti fuori delle foto della sua prova d'urto.

Si. Fatta dalla Lancia, secondo le specifiche dei tempi, che non erano quelle di oggi. Prova d'urto frontale pieno, credo a 50 km orari, nella quale il principale obbiettivo da ottenere era quello di un arretramento del piantone volante che non superasse una certa misura (credo 127 mm). Non dico che Lancia non pensasse alla sicurezza, dico solo che ai tempi gli studi erano quelli lì.

Ed i risultati che ne conseguivano a cosa ci servono, guardandoli con gli occhi di oggi? A niente...

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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Purtroppo una volta non esisteva in Europa un ente che periodicamente verificasse la sicurezza passiva delle automobili, in modo tale da tenere aggiornati gli automobilisti sulle performances di tutte le novità del mercato. Non che non venissero svolte prove comparative: soprattutto in Germania, di tanto in tanto venivano effettuati test su varie vetture, che venivano poi comunicati alla stampa, ma erano eventi piuttosto diluiti nel tempo e non costanti come ora.

A volte era l'ADAC, altre volte si trattava di prove comparative come quella di Auto Motor und Sport che vide protagoniste varie ammiraglie dell'epoca come la Fiat Croma, la Renault 25, l'Opel Omega, la Mercedes W124, la Bmw Serie 5, la Volvo 740 e l'Honda Legend.

ADAC ad esempio realizzò un test che mostrava i risultati di vetture come la Fiat Tipo, l'Opel Vectra, la Mercedes 190, la Ford Sierra, la Bmw Serie 3 E36, la Peugeot 405, e che fu pubblicato in Italia da Auto Oggi all'inizio degli anni '90. Prima ancora ne aveva effettuato uno per le piccole quali Fiat Uno, Opel Corsa A e via dicendo. Si trattava comunque di eventi abbastanza particolari, per cui a tutti gli effetti non esiste una classifica decente, stilata con gli stessi parametri per tutte le vetture, che permetta di osservare i risultati di automobili che oggi sono d'epoca. Ci sono, si, alcune informazioni che venivano divulgate dalle Case stesse (soprattutto a livello fotografico) ma lasciano un po' il tempo che trovano, perchè prima di tutto si tratta di test interni che ogni Casa svolgeva secondo specifiche da lei scelte, e poi perchè venivano a noi come buona auto-pubblicità, insomma le Case divulgavano tali risultati alle riviste per fare bella figura, le prove venivano realizzate per quello, ed era ovvio che su quelle pagine si leggesse quanto si era comportata bene la loro vettura nel tale crash test. Non che non fosse vero il risultato, soltanto... beh era differente rispetto ad un test realizzato da un ente indipendente che prendeva di sorpresa 10 vetture e le mandava a sbattere.

Ad esempio Renault quando decise di spingere sul fattore sicurezza mostrando il metodo di studio messo in atto nel suo centro prove di crash, fece entrare la stampa a vedere come si comportava bene la Safrane nella tale prova d'urto.

Alfa negli anni '70 divulgava le foto dei crash test di Alfetta e di Alfa 6, per far vedere che le vetture erano testate sotto il punto di vista della sicurezza passiva. Mercedes fece lo stesso ai tempi di W124 divulgando gran quantità di materiale riguardo il suo centro prove. Opel e Ford mostrarono i loro progressi. Fiat tanti anni prima aveva realizzato lungometraggi sul suo centro di prove d'urto, filmati che sono disponibili anche su youtube.

Tutte cose di varie epoche, di vario tipo, che non aiutano molto se uno cerca precise informazioni su di una precisa vettura, soprattutto se si guarda al periodo antecedente gli anni '90.

Certo, per alcune vetture si potrebbero trovare delle immagini, ma esse non dicono tutto. Di certo non si andrebbe lontano nella realtà, vedendo una utilitaria degli anni '80 che si piega come una banana in un test moderno, dicendo che è una stagnola. Però non si può nemmeno farle una colpa. Si tratta di prodotti nati in un'epoca in cui l'attenzione per questo tipo di cose non era certo quella di oggi. Eppoi c'è il traffico fatto di veicoli assai differenti distribuiti in maniera molto più estesa, oggi.

Di certo in un frontale con un odierno SUV è meglio stare dentro ad una 500X piuttosto che in una Uno Fire. Però bisogna anche calcolare il tempo in cui stare in una Uno Fire era la norma, e pensare che a quel tempo era più facile sbattere contro un'altra Uno Fire, per dire....

Oggi è più facile che stando dentro una piccoletta ti arrivi addosso una roba da 22 quintali.

Tornando al tuo quesito, per fare un esempio, se tu mi chiedessi "mi piacerebbe sapere come si comportava nei crash test la Lancia Delta del 1979", io potrei tirarti fuori delle foto della sua prova d'urto.

Si. Fatta dalla Lancia, secondo le specifiche dei tempi, che non erano quelle di oggi. Prova d'urto frontale pieno, credo a 50 km orari, nella quale il principale obbiettivo da ottenere era quello di un arretramento del piantone volante che non superasse una certa misura (credo 127 mm). Non dico che Lancia non pensasse alla sicurezza, dico solo che ai tempi gli studi erano quelli lì.

Ed i risultati che ne conseguivano a cosa ci servono, guardandoli con gli occhi di oggi? A niente...

Bella risposta completa, molto chiara, ti ringrazio;)

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Bella risposta completa, molto chiara, ti ringrazio;)

De nada ;)

Seguo questo forum da anni e le letture di PaoloGTC sono sempre state fantastiche :D

Ti ringrazio, ma non esageriamo! :)

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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