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F1 2026 - Spy, Notizie, Ecc


jeby

Messaggi Raccomandati:

9 minuti fa, johnpollame scrive:

Mi risulta il contrario: avevano tutto il retrotreno Ferrari fino al 2021 e dallo scorso anno usano il proprio...

Che era quello che dicevo io, non sapevo però se magari quest'anno fossero tornati sui propri passi o meno

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6 ore fa, superkappa125 scrive:

 

Aston Martin Lagonda ed il team di F1 sono due entità separate accomunate solo dall'avere Stroll come azionista di riferimento, l'accordo che le lega in F1 è sostanzialmente simile a quello tra Alfa e Sauber.

Ok, ma Stroll è azionista di riferimento di entrambe le realtà pur se con soci diversi , STellantis in Sauber non ha nulla.

 

Diciamo che è un pò come il team Mercedes che in realtà è si di Mercedes ma solo in parte, dato che ha dentro soci come Ineos/Ratcliffe e WOlff

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Guidatore medio di S.w. mi piacciono le auto , fumatore Light e AD INTERIM convivente... questo è nicogiraldi....

875kg - 260+ cv i numeri del mio piacere

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  • 1 mese fa...
12 minuti fa, Aymaro scrive:

https://www.italiaracing.net/Il-team-Hitech-ha-presentato-la--richiesta-per-essere-in-F1-nel-2026/248409/1

 

il team Hitech (che corre dalla F4 alla F2), in passato legato alla famiglia Mazepin, ha chiesto di potersi iscrivere come nuovo team di F1

Tanto sappiamo che la loggia della formula 1 non permetterà alcun team di entrare nel circus. Forse e dico forse Andretti che si porta dietro Cadillac ha qualche speranza in più, ma anche lì dubito

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2 minuti fa, The Krieg scrive:

Tanto sappiamo che la loggia della formula 1 non permetterà alcun team di entrare nel circus. Forse e dico forse Andretti che si porta dietro Cadillac ha qualche speranza in più, ma anche lì dubito

si però Hitech è già insertio nel circuito F1 correndo in F3 ed F2 ed avendo contatti con i team per i giovani piloti che ci corrono/hanno corso, Andretti è alieno a tutto il circus...

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23 minuti fa, Aymaro scrive:

si però Hitech è già insertio nel circuito F1 correndo in F3 ed F2 ed avendo contatti con i team per i giovani piloti che ci corrono/hanno corso, Andretti è alieno a tutto il circus...

Ai team interessa solo la fetta di torta derivante dai diritti tv, che con l'aumentare dei team diminuisce... se ne accettano di nuovi sarà solo perchè la loro presenza garantirà maggiori spettatori e maggiori guadagni, in questo senso l'unico che può dare questo apporto è Andretti con Cadillac, Hitech non porta nessuno a guardare la f1, non dà un valore aggiunto

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  • 2 mesi fa...

F1 | Tombazis: "Nel 2026 monoposto più piccole e leggere di 50 kg

Il direttore monoposto della FIA in una lunga chiacchierata con Motorsport.com traccia quale sarà il futuro della F1 a livello tecnico: l'ingegnere greco commenta i vincoli alle flessioni delle ali a partire da Singapore, analizza lo stato dell'arte con i para spruzzi provati sul bagnato, e lancia lo sguardo alle monoposto del 2026. Nei prossimi giorni la Federazione Internazionale presenterà la sua proposta di telaio: ecco alcune importanti anticipazioni. E sulla benzina zero carbon...

[...]

 

A giorni presenterete la vostra idea di monoposto 2026…
“Intanto, e si sapeva dall’inizio, le macchine 2026 dovranno avere una resistenza aerodinamica decisamente minore a quelle attuali. Le simulazioni fatte hanno indicato che è possibile mantenere dei livelli di resistenza bassi”.

 

 

Avete deciso in quali aree si potrà lavorare?
“Sulle dimensioni delle ruote che saranno più strette, sull’ala posteriore e in generale abbiamo l’obiettivo anche di ridurre il peso delle vetture di una cinquantina di chili, per cui sarà possibile vedere monoposto più piccole: meno lunghe e più strette. Parliamo di soluzioni che devono essere ancora discusse”.

“Con la macchina sottoposta a una dieta noi riusciremmo a ridurre un po’ le velocità di percorrenza in curva, perché essendo più leggere andranno più forte in rettilineo, ma genereranno un minore carico aerodinamico. Dovremo aumentare il recupero di energia dell’ibrido per assicurare una prestazione sul giro adeguata”.

“È stato fatto un grosso lavoro per capire come si dovrà fare il recupero dell’energia e la sua gestione e come si potranno fare i sorpassi in funzione della configurazione aerodinamica. Abbiamo svoltoo molte simulazioni cambiando questi parametri e abbiamo trovato delle soluzioni che ci sembra che funzionino adeguatamente…”.

 

In questo ambito come mai la Red Bull insiste nel dire che sarà necessario ridurre la portata dell’energia elettrica (350 kW) nella potenza che verrà erogata dalla power unit, temendo che a metà dei rettilinei si esaurirà l’energia elettrica e si avrà una spinta di appena 550 cavalli termici?
“Credo che l’impatto della potenza del motore endotermico sarà minore perché si avrà un minore flusso di carburante rispetto ad oggi. È probabile che con una minore resistenza all’avanzamento vedremo velocità massime molto alte, ma stiamo intervenendo anche su questo. Mi viene da dire che certi commenti erano basati su posizioni intermedie del progetto, quando le simulazioni non erano ancora state completate, e magari non si usavano tutti i parametri nel modo giusto per cui emergevano situazioni che non sono quelle che abbiamo delineato oggi”.

 

 

Erano più lamentele di una motorista che ancora non era a conoscenza delle regole aerodinamiche?
“È possibile. Se uno prendesse le power unit 2026 e le montasse sulle macchine attuali, probabilmente il risultato sarebbe lo scenario di chi si è preoccupato, ma noi negli ultimi mesi abbiamo raccolto una serie di sviluppi molto positivi, per cui i commenti esprimono posizioni vecchie, tenuto conto che motore e telaio dovranno evolvere insieme e non sarà possibile pensare uno senza l’altro”.

 

Quando si parla di simulazioni a cosa ci si riferisce? La FIA è come un piccolo team di F1 che studia per primo la macchina del 2026?
“Sì è così. Abbiamo un reparto aerodinamico composto da cinque persone che non ha niente a che vedere con i cento ingegneri di ciascuna squadra. Ci sono quelli che sviluppano le simulazioni e quelli che studiano quali sono le possibilità di sorpasso, aiutando a determinare le strategie che saranno permesse sul lato motoristico. E poi c’è una terza gamba che è formata dai nostri motoristi. Tutti sono coordinati dal nostro direttore tecnico che è Tim Goss”.

 

La power unit tornerà a essere prevalente come era stato nel 2014?
“Non credo, ci sarà un buon equilibrio fra motore e aerodinamica”.

 

Le vetture 2026 continueranno a essere a effetto suolo?
“Sì, le monoposto saranno ground effect, ma con dimensioni più piccole”.

 

Avrebbe senso, risolvere dei problemi legati al fondo reintroducendo le minigonne?
“Non credo, perché se abbiamo capito qualcosa da queste monoposto è che forse inizialmente il fondo era troppo caricato e le prestazioni che sono in grado di raggiungere le vetture attuali sono troppo alte, segno che cercare le performance con il carico non è poi troppo difficile”.

“Con le minigonne si entrerebbe in una zona ipersensibile della vettura, in cui l’esatta distanza dal terreno o il meccanismo in cui si dovrebbe muovere diventerebbe una zona di battaglia. Insomma per noi sarebbe molto difficile da capire la prestazione relativa, e la competizione ne potrebbe patire”.

“Dobbiamo stare molto attenti a non aprire aree di sfida tecnica che possano diventare difficili da prevedere. Vale per le minigonne, come per le fun car che qualcuno aveva proposto, piuttosto che per ritrovare l’effetto soffiante degli scarichi. Capisco che a livello ingegneristico si tratta di aspetti della ricerca molto eccitanti, anch’io sono un ingegnere aerodinamico di estrazione, e se fossi dall’altra parte del tavolo mi appassionerei, ma non sono questi i temi che vogliamo sviluppare”.

 

E dove lascerete la libertà di lavorare?
“Sul fondo, sulle ali e la carrozzeria. Dovremo stare attenti a non creare un gradiente di prestazione che ti crea una differenza di due o tre secondi fra una vettura e l’altra. Come se si aprisse alle fun car, tipo la Brabham BT46 con il ventilatore. C’era una macchina speciale che si era vista Goodwood con un contenuto prestazionale elevato, ma consentire delle aree di sviluppo difficili da controllare sarebbe un grosso problema”.

 

In materia di benzine che dovranno essere zero carbon dal 2026, ci sarà una libertà di ricerca fra e-fuel e bio-fuel oppure si arriverà a un carburante combinato con i due elementi miscelati insieme?
“Il regolamento della benzina sul fluido che si metterà nel serbatoio è molto restrittivo. La parte chimica, cioè quante parti conterranno etanolo, le energie di combustione che saranno incluse in un litro di benzina, piuttosto che il RON, o le curve di evaporazione dei carburanti sono misure molto restrittive nelle regole 2026”.

“La volontà è deliberare il più possibile delle soluzioni vicine alle benzine che si trovano alla pompa lungo la strada. Questi componenti non devono contenere elementi fossili, ma se si usa e-fuel, piuttosto che bio-fuel o se si combinano fra loro i componenti non ci sono limiti: noi lasciamo una certa libertà di ricerca, ma non vogliamo che diventi un tema tecnico che condizioni le prestazioni”.

 

Non volete creare una guerra di benzinai?
“Assolutamente no, non è questo l’obiettivo”.

 

L’e-fuel non ha un potere calorifico superiore al bio-fuel, per cui potrebbe risultare avvantaggiato?
“Il potere calorifico è limitato dal regolamento e tutti arriveranno a quella soglia. Non vedo il problema”.

 

Oggi il serbatoio di una F1 ha una capacità massima di 110 kg di carburante, con le vetture 2026 con il 50% di carica elettrica quanto si potrà risparmiare?
“Immagino una riduzione del 15%”.

 

Parliamo, quindi, di un serbatoio da circa 90 kg, ma non si era discusso di arrivare fino a 75 kg?
“Se n’era parlato, ma la F1 non deve diventare un’economy-run dove il passo di gara lo detta un ingegnere con le strategie dei consumi. Vogliamo che il pilota venga sollecitato al massimo delle sue capacità: i sorpassi si dovranno fare in pista dopo una battaglia in staccata e non per effetto di una strategia di motore”.

 

La disponibilità di un po’ più di benzina rispetto a quanto sarebbe necessario servirà a consentire Gran Premi combattuti?
“È esattamente quello che vogliamo, per cui si comprenderò la scelta di un serbatoio che andrà verso i 90 kg di capacità”.

 

In materia di sicurezza su cosa state lavorando?
“Nel 2026 la parte principale della ricerca riguarderà la sicurezza attiva, piuttosto che quella passiva. Il sistema di marshalling che i piloti vedono sul display del volante può essere implementato da una serie di funzioni”.

“Il controllo di queste informazioni non dipenderà da una catena umana ma dall’uso dell’intelligenza artificiale. I comandi, quindi, saranno più rapidi ed efficienti e la gestione della corsa più sicura”.

“Stiamo anche pensando di rinforzare la resistenza del muso negli urti laterali per evitare che si possano rompere troppo facilmente. Per il resto crediamo di aver raggiunto un buon standard di sicurezza negli impatti per ci saranno solo ulteriori affinamenti”.

 

https://it.motorsport.com/f1/news/f1-tombazis-nel-2026-monoposto-piu-piccole-e-leggere-di-50-kg-/10517665/

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