Inviato 6 Maggio 201213 anni fa Autore Potrebbe essere un'idea ,per aumentare la velocità di spostamento dei pedoni,usare dei marciapiedi mobili.Da utilizzare in quelle zone della città,dove i mezzi pubblici,per diversi motivi non riescono ad arrivare.Non sono altro che le scale mobili,ma in orizzontale.Per il loro funzionamento si potrebbe usare,l'energia cinetica delle acque,sia nere che bianche,che scorrono sotto le città.Non deturbano l'ambiente, non inquinano,non consumano energia da sostanze fossili.Manutenzione minima,ridotta alla parte meccanica,dato che non c'è nulla di elettronica.
Inviato 6 Maggio 201213 anni fa Il problema è che spesso le acque vanno pompate Ricordati di USARE la CORSIA più a DESTRA
Inviato 6 Maggio 201213 anni fa E vorrei capire in quali macchine si fa manutenzione alla parte elettronica più che a quella meccanica... There's no replacement for displacement. Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!
Inviato 6 Maggio 201213 anni fa Camminare sui marciapiedi, no? [sIGPIC][/sIGPIC] Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.
Inviato 7 Maggio 201213 anni fa Autore Camminare sui marciapiedi, no? Sui marciapiedi mobili non si cammina,la manutenzione è data solo dalla pulitura periodica dei cassoni mossi dall'acqua,che sfruttando dislivelli naturali o artificiali,trasferendo la sua energia.In poche parole ,quello che succede in natura con i fiumi.
Inviato 7 Maggio 201213 anni fa Sui marciapiedi mobili non si cammina,la manutenzione è data solo dalla pulitura periodica dei cassoni mossi dall'acqua,che sfruttando dislivelli naturali o artificiali,trasferendo la sua energia.In poche parole ,quello che succede in natura con i fiumi. Bel sogno. Le pedane mobili esistono, ma hanno tutt'altro che una manutenzione banale e un impiego di energia irrisorio e ricavabile dal movimento dell'acqua, come le descrivi tu. Mangiano parecchia energia, hanno ingombri notevoli, hanno bisogno di manutenzione costante e accurata (se si suppone che siano in movimento 15 ore al giorno e vengano usate da qualche migliaio di persone ogni giorno), ma sopratutto costano uno sproposito. E tra l'altro li ho visti usare solo su aree coperte. La tecnologia che descrivi tu fa tanto "Abissi d'acciaio" (Asimov, per chi non lo sapesse) ed è tanto attraente quanto ancora tutta da creare.
Inviato 7 Maggio 201213 anni fa Il problema è che spesso le acque vanno pompate Quoto. E anche lì dove non lo sono, come al solito, è una questione quantitativa. Il fatto che un fenomeno produca energia, non vuol dire automaticamente che produca energia a sufficienza (e densità di potenza a sufficienza) per qualsiasi scopo. La tecnologia che descrivi tu fa tanto "Abissi d'acciaio" (Asimov, per chi non lo sapesse) ed è tanto attraente quanto ancora tutta da creare. Abissi d'acciaio non l'ho letto, ma nella Fondazione campavano di geotermico e ficcavano l'energia "atomica" pure nei frullatori (Asimov non doveva avere molto chiaro come funziona una centrale nucleare). Modificato 7 Maggio 201213 anni fa da Edolo Alfa Romeo MiTo 1.4 MultiAir TB 135 CV TCT Distinctive, 2012
Inviato 7 Maggio 201213 anni fa Abissi d'acciaio non l'ho letto, ma nella Fondazione campavano di geotermico e ficcavano l'energia "atomica" pure nei frullatori (Asimov non doveva avere molto chiaro come funziona una centrale nucleare). OT. Geotermico a palla (le cistermiche). Mentre l'atomico miniaturizzato descritto nella Fondazione secondo me non è così campato in aria o improbabile. Va solo inteso come qualcosa di ben diverso dalla fissione e piuttosto qualcosa di derivato o ancora più avanzato della fusione.
Inviato 7 Maggio 201213 anni fa Autore Bel sogno.Le pedane mobili esistono, ma hanno tutt'altro che una manutenzione banale e un impiego di energia irrisorio e ricavabile dal movimento dell'acqua, come le descrivi tu. Mangiano parecchia energia, hanno ingombri notevoli, hanno bisogno di manutenzione costante e accurata (se si suppone che siano in movimento 15 ore al giorno e vengano usate da qualche migliaio di persone ogni giorno), ma sopratutto costano uno sproposito. E tra l'altro li ho visti usare solo su aree coperte. La tecnologia che descrivi tu fa tanto "Abissi d'acciaio" (Asimov, per chi non lo sapesse) ed è tanto attraente quanto ancora tutta da creare. Non ho mai visto"Abissi d'acciaio",vedrò di rimediare,ma il meccanismo del sogno s'è già avverato con i mulini ad acqua,o no?
Inviato 7 Maggio 201213 anni fa Va solo inteso come qualcosa di ben diverso dalla fissione e piuttosto qualcosa di derivato o ancora più avanzato della fusione. Una cella elettrolitica a fusione fredda inversa. Non ho mai visto"Abissi d'acciaio",vedrò di rimediare,ma il meccanismo del sogno s'è già avverato con i mulini ad acqua,o no? Come detto precedentemente è una questione quantitativa: non è il principio ad essere inverosimile, è l'applicabilità su larga scala. La potenza idroelettrica è funzione lineare del prodotto tra portata volumetrica e salto geodetico: per quanto elevata la portata in gioco, se la città è in pianura o quasi (salto geodetico nullo o comunque mortificato dalle perdite di carico), la potenza è nulla o negativa. Questo è il caso che generalmente si verifica, tant'è che, come diceva J-Gian, è necessario pompare. Abissi d'acciaio è un libro. Alfa Romeo MiTo 1.4 MultiAir TB 135 CV TCT Distinctive, 2012
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