Tutte le attività
Questo flusso si aggiorna automaticamente
- Ultima ora
-
Tiguan o DS7?
Tonale?
- Oggi
-
Tiguan o DS7?
Personalmente prenderei in considerazione la Ds solo se i 10k euro di differenza fossero troppo dolorosi da tirare fuori. Ma in realtà, anche in quel caso, non prenderei la ds ma cercherei delle alternative come le già citata Skoda.
- I prossimi modelli Ferrari
-
I prossimi modelli Ferrari
My skepticism for that is that I don't see which existing chassis could accomodate a 3-seater for such a model - and the days where I'd believe you if you told me they'd develop a brand new chassis for a limited edition are far gone. That's not very $RACE cost reduction profit maximization-friendly.
-
Buon Natale e Buon 2026: filosofia sulle festività, sui propositi e sulla Befana
- Buon Natale e Buon 2026: filosofia sulle festività, sui propositi e sulla Befana
Buon Natale e Buon 2026 a tutti!- [CHN] Xpeng Mona M03 sedan 2024
Quindi ecco chi era che sbatteva la porta e la chiudeva urlando in uno studio televisivo dei pressi di Verona...- Quale erede per la Fiesta a GPL...?
Suzuki, poca scena ma tanta sostanza. Honda e Toyota costano un pò di più ma sarebbero delle scelte altrettanto valide. Stonic a GPL non mi convince, pur apprezzando molto il recentissimo restyling.- Tiguan o DS7?
Direi Tiguan anch'io. Se poi dovesse trattarsi del 2.0 da 150 cv la muoverebbe in modo più che dignitoso, se guidata bene, consumerebbe davvero poco (io ho lo stesso motore su Superb). In alternativa guarda Karoq o Ateca.- Tiguan o DS7?
Tiguan, le Ds vanno bene per fare i meme su autopareri- Case automobilistiche e auto che inquinano meno: cosa scelgono e perché funziona
Lo smog nelle città italiane resta un problema concreto, soprattutto nei mesi freddi e nelle aree più congestionate. Anche se negli ultimi anni la qualità dell’aria ha mostrato segnali di miglioramento, persistono criticità legate a PM10, PM2.5 e NO₂, con sforamenti ancora frequenti in diversi capoluoghi e con un impatto sanitario non trascurabile. ISPRA, ad esempio, descrive per il 2024 un miglioramento lento ma continuo, “con note criticità” che restano in alcune aree del Paese. Inoltre, secondo il report “Mal’Aria di città 2025” (dati 2024), diversi capoluoghi hanno superato il limite dei 35 giorni annui oltre i 50 µg/m³ di PM10. Chi inquina meno oggi: elettrico e ibrido ben fattoQuando si parla di “auto che inquinano meno” in città, bisogna distinguere tra inquinamento locale (smog allo scarico) e impronta climatica complessiva (CO₂ lungo l’intero ciclo di vita). Nel traffico urbano, la differenza più evidente riguarda proprio lo smog: le auto elettriche a batteria non emettono NOx e particolato allo scarico, quindi sono particolarmente efficaci nel ridurre l’inquinamento locale in strade e quartieri densi. Modelli come Tesla Model 3/Model Y, Volkswagen ID.3/ID.4, Renault Megane E-Tech Electric, Hyundai Kona Electric e la Fiat 500e sono esempi noti di vetture “zero emissioni allo scarico” che, in ambito cittadino, tagliano il problema alla radice. Il secondo grande gruppo è quello degli ibridi “non ricaricabili” (full hybrid) e degli ibridi “seri” nella gestione energetica. Toyota, per esempio, con Yaris Hybrid e Corolla Hybrid, e Honda con soluzioni e:HEV (come Jazz), riescono spesso a far lavorare il motore termico in zone di efficienza migliori, usando l’elettrico nelle ripartenze e nelle code. Risultato: consumi ridotti e, di conseguenza, meno emissioni complessive; inoltre in città limitano gli “strappi” tipici del termico, che sono proprio quelli che peggiorano le emissioni reali. Come fanno davvero: tecnologia, controllo delle emissioni e “real world”La capacità di “inquinare meno” non è magia: è ingegneria, software e controllo qualità. Le case più convincenti oggi tendono a combinare quattro leve. La prima è l’elettrificazione, totale o parziale. Nel traffico italiano fatto di stop&go, l’elettrico è intrinsecamente efficiente perché recupera energia in frenata e non spreca carburante al minimo in coda. Anche gli ibridi ne beneficiano, perché trasformano una parte di quell’energia “buttata” in elettricità utile. La seconda leva è l’aerodinamica e il peso. Anche in città contano, ma diventano cruciali appena si passa al misto: meno resistenza e meno massa significa meno energia richiesta, quindi meno emissioni. La terza è la pulizia dei motori termici moderni quando sono ben progettati e ben mantenuti: sistemi di post-trattamento (come filtri antiparticolato e catalizzatori) e calibrazioni pensate per la guida reale. Qui entra in gioco anche la manutenzione, perché un’auto diesel con filtro antiparticolato trascurato può peggiorare sensibilmente. In questo contesto ha senso ricordare, senza sostituire l’officina o la diagnosi, l’importanza di prodotti dedicati come Pulitore FAP a marchio Würth, che vengono usati proprio per intervenire su componenti che hanno un ruolo diretto nella riduzione del particolato. La quarta leva è l’aderenza al “real driving”: dopo anni di focus sui test di laboratorio, molte case hanno alzato il livello su strategie che tengono meglio su strada (temperature, traffico, salite, rigenerazioni). È un aspetto spesso invisibile al cliente, ma decisivo: non basta avere una tecnologia, serve farla funzionare bene nella vita quotidiana. Smog in Italia: perché le città soffrono ancoraIn molte città italiane lo smog è una miscela di traffico, riscaldamento domestico, condizioni meteo e geografia. In Pianura Padana, ad esempio, l’aria ristagna più facilmente; in inverno, il contributo dei riscaldamenti e le inversioni termiche peggiorano l’accumulo di particolato. Non a caso i report basati sui dati 2024 mostrano ancora numerosi sforamenti del PM10 in diversi capoluoghi. Il traffico, invece, è particolarmente legato al NO₂, cioè l’inquinante “da strada”: qui il passaggio a elettrico (o almeno a ibrido efficiente) e la riduzione dei chilometri in auto in centro incidono in modo diretto. Esperimenti reali e attuali: la corsa a auto che non inquinanoLe case automobilistiche non stanno solo “vendendo elettrico”: stanno sperimentando strade diverse per arrivare a veicoli davvero a basse o zero emissioni, anche dove la batteria è più difficile (lunghe percorrenze, mezzi pesanti, uso intensivo). BMW, ad esempio, sta portando avanti una fase avanzata di sperimentazione e industrializzazione dell’idrogeno con il progetto iX5 Hydrogen, con una traiettoria dichiarata verso un modello a celle a combustibile di serie nel 2028. Toyota continua a testare l’idrogeno anche nella combustione in ambito motorsport e sviluppo, con evoluzioni pubblicate sul progetto GR Corolla a idrogeno liquido. Sul fronte dei carburanti sintetici, Porsche è coinvolta nella filiera degli e-fuels legata al progetto Haru Oni in Cile, con produzione dimostrativa e sviluppo tecnico orientato a combustibili potenzialmente “near-carbon-neutral” se realizzati con rinnovabili e CO₂ catturata. Infine, Mercedes-Benz sta lavorando su leve spesso sottovalutate ma decisive: ridurre l’impronta dei materiali e dell’industria, ad esempio con alluminio a basse emissioni per nuovi modelli elettrici e con progetti “pilota” di riciclo avanzato/urban mining. E sulla tecnologia chiave delle batterie, Toyota e partner industriali stanno spingendo verso le all-solid-state, con obiettivi e tempi dichiarati tra 2027 e 2028.- [Mai Nate] Opel
- Avvistamenti vari di auto storiche o quasi-storiche
Ciao a tutti e appena in tempo per augurarvi delle serene Festività, sono meno presente per impegni "casalinghi" che mi stanno sfinendo. ( traslochi interni a casa ). Stavolta solo vecchiette d' eccellenza : Girata dal mio Amico sonda che mi condivide spesso cose interessanti. Fuori da un elettrauto ricercato quando si tratta di attenzionare auto d' epoca. 2 fuoriserie di tutto rispetto ( stavolta scatti miei ). Questa vecchia "Lady" la ripresi 2 mesi or sono appena uscito dal "Toyssimi". Colore impeccabile. E per finire un instancabile operaio che non ne vuol sapere di pensionamento 😆- el nino e la nuova auto aziendale
Siamo 100 in ufficio, non ci sono colonnine nel parcheggio nè è prevista l'installazione futura perchè mancano le infrastutture. A 15 minuti a piedi abbiamo 10 parcheggi blu con le colonnine, ma abitualmente sono occupati da auto non in carica, e anche se lasciassi l'auto in carica al mattino, pagando la ricarica e il parcheggio, sarei obbligato a spostarla a pranzo. A quel punto non troverei più posto in ufficio e dovrei girare nelle vie limitrofe per trovare un parcheggio. In pratica perderei un'ora al giorno per caricare la macchina, a patto di trovare una colonnina e un parcheggio liberi ogni mattina. L'auto aziendale è un benefit sostanzioso visto il periodo, però la maggior parte dei colleghi gira con le batterie scariche, auto più pesanti, meno bagagliaio e autonomia ridicola. Giusto lunedì ho fatto Milano-Ancona col Q2 TDI e sono rientrato ieri, arrivando a casa con il serbatoio vuoto, ma senza rifornire in due giorni. Un collega con una fiammante GLA plug in è partito da La Spezia e ha fatto un primo pieno a metà strada, poi ieri si è fermato altre due volte per rientrare. A parte il consumo e il peso maggiore, il serbatoio è di soli di 33 litri, e la carta benzina non è accettata da tutte le compagnie, quindi bisogna rifornire dove si può, magari incastrando una pausa pranzo in autogrill. Per me è follia. Quando vado a vedere la A3 e il Kodiak chiedo info; comunque sarebbe interessante come funzione. Paradossalmente a noi le rate si abbasseranno perchè tarate sull'inquinamento: per un Q2 TDI trattengono in busta paga circa 200 euro e per una GLA plug in 120 euro. Qualche anno fa se richiedevi gomme più grandi aumentava la rata... In merito ai segmenti, dipende se il fleet manager sa fare il suo lavoro. Da me i dirigenti sono dovuti passare da BMW X4 e Stelvio a GLC e Mazda CX60, con allestimenti meno ricchi. nel mio livello ho auto "grosse" come Superb e Tayron, ma l'allestimento è base per tutte e le finiture interne non sono nulla di che. Il costo delle plug in ha richiesto di scendere di categoria; basta pensare che il mio attuale Q2 costava 44 mila euro, e la A3 allstreet preventivata arriva a 52 mila euro... el nino- [Mai Nate] Opel
E non solo davanti, ma anche dietro c'erano non schermi ma computer veri e propri: Non è casuale il nome V8.com, che era un riferimento al fatto di essere un laboratorio tecnologico. Era dotata del sistema operativo OnStar, con tante funzioni fra cui assistenza telefonica in tempo reale, ma anche visione notturna, retrocamera per il parcheggio, virtual cockpit, fari anteriori adattivi e tante altre chicche che per il '99 erano a dir poco straordinarie.- [Mai Nate] Opel
- Sottoscocca e sassolini
ci sono cascato come un pollo😅- [Mai nate] Fiat
Onestamente non mi trovi d'accordo, sarà questione di gusti ma a me questa coi fari alti e verticali ad opera di Bonetto sembra davvero scarsa, e dubito si potesse fare di meglio mantenendo i volumi originali come poi hanno fatto sulla restyling ufficiale. Anche restringendo un po' i fari, il rischio di ottenere un Rexton primissima serie era altissimo. (che a me piace anche , ma su Multipla proprio no)- I prossimi modelli Ferrari
- Quale erede per la Fiesta a GPL...?
Suzuki Vitara/S-Cross senza dubbio, decidi poi in base a esigenze di spazio/estetiche. Due auto molto valide, anche full hybrid.- Quale erede per la Fiesta a GPL...?
Se il GPL è proprio imprescindibile andrei sulla Duster, altrimenti Suzuki o Yaris Cross.- [Mai Nate] Opel
- Quale erede per la Fiesta a GPL...?
Una Lancia Y? Sui 22k o poco piu per me sei dentro- Alfa Romeo - filosofia sul brand, sui modelli e sullo sviluppo
Ma questi "appasionati" che predicano tanto sono una percentuale infima quasi inesistente. Quando hanno avuto l'auto voluta da Dio con albero in carbonio e peso piuma io non gli ho visti intasare di ordini le concessionarie.- [Mai Nate] Opel
- Buon Natale e Buon 2026: filosofia sulle festività, sui propositi e sulla Befana