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Inviato (modificato)
.........da profano però vedo casse eterne in fiat e altre grandi aziende, su quelle fanno accordi ad hoc con la regione?

Alto che Fiat e grandi aziende. Negli ultimi 4 o 5 mesi sono ormai centinaia in ogni regione le aziende che sono ricorse (e sono ancora) in cassa integrazione.

E spesso non è neppure quella ordinaria.

La situazione è più critica di quello che spesso viene dipinta. Altro che "cosa passeggera" e "aziende italiane che non risentiranno della crisi".

Siamo già dentro fino al collo.

Parlando di Italia (almeno del Nord) e di aziende di un po' tutti i settori, la seconda metà del 2008 è stata all'insegna della cassa integrazione per chi ha sentito subito la crisi e per le prime avvisaglie per chi è stato più fortunato.

Nel 2009 aspettiamoci cassa integrazione e riduzione degli organici... per chi se la passa bene.

E chiusure per chi se la passa meno bene... e non necessariamente per incapacità propria.

Modificato da Regazzoni
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Inviato

solo un dato che ho sentito ieri:

quest'anno in provincia di torino sono fallite 300 attività (per lo più manifatturiere e edili). E queste sono quelle che han portato i libri in tribunale, cioè una minima parte di quelle moribonde..Altro che crisi passegera.

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

Inviato

Occhio che quando dicono "CIG alla Fiat" non sempre si usufruisce della CIG reale.

Mettono in CIG solo quello che non hanno ferie o PAR degli anni passati o dell'anno in corso da sputtarnarsi.

Per quello i periodi di chiusura si allungano a dismisura.

Se mettono in cassa gli enti centrali, vorrà dire che studierò per l'esame di stato dall'ufficio, visto che io in cassa non ci posso stare :roll:

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

Inviato (modificato)
Alto che Fiat e grandi aziende. Negli ultimi 4 o 5 mesi sono ormai centinaia in ogni regione le aziende che sono ricorse (e sono ancora) in cassa integrazione.

.

Si si....molte aziende piccole-medie che conosco direttamente o indirettamente lo sono, anche alcune che mai minimamente lo si sarebbe potuto immaginare, ma è innegabile che anche in periodi di crisi un pò meno nera di questa grande aziende come fiat abbiano fatto un ricorso quasi sistematico alla cassa.

Modificato da Stefano73

Senza cuore saremmo solo macchine.......

Inviato
Occhio che quando dicono "CIG alla Fiat" non sempre si usufruisce della CIG reale.

Mettono in CIG solo quello che non hanno ferie o PAR degli anni passati o dell'anno in corso da sputtarnarsi.

Per quello i periodi di chiusura si allungano a dismisura.

Se mettono in cassa gli enti centrali, vorrà dire che studierò per l'esame di stato dall'ufficio, visto che io in cassa non ci posso stare :roll:

Vedo di non essere solo in queste condizioni.

Mal comune... mal comune.

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Inviato

alle mie latitudini le cose girano male per i prezzi bassi...però PER ORA la roba esce dallo stabilimento....il latte entra tutti i giorni e bisogna lavorarlo.

Il terrore è che la roba non vada più (per effetto della crisi)....salterebbero come tappi di spumante...:?:roll:

Inviato

Dura botta di arresto per Nissan in UK.

Viene tolto il 3° turno lavorativo aggiunto per smaltire gli ordini del Qashqai e per l'arrivo del Qashqai +2.

Ridotta ad un solo turno lavorativo la produzione degli altri modelli.

A farne le spese, 1200 posti di lavoro che verranno tagliati, rispetto agli 850 che erano invece stati aggiunti per il già citato terzo turno della Qashqai.

Nissan to cut production, work force in UK

PARIS -- Nissan reacted to a weak 2009 unit sales outlook by announcing plans Thursday to reduce production and cut 1,200 jobs from its car assembly plant in Sunderland, England.

The Japanese carmaker said the production slowdown and staff cuts are needed to protect the future of the plant, which produces the popular Qashqai lower-medium hatchback/SUV crossover, Micra minicar and the Note small minivan.

"It is essential we take the right action now to ensure we are in a strong and viable position once business conditions return to normal," Nissan's senior vice president for European manufacturing Trevor Mann said in a statement.

Nissan will cut a production shift from each of its two assembly lines at the Sunderland plant.

The temporary production slowdown, which starts this month and will end in March, will limit Qashqai production to two shifts daily while cutting Micra and Note production to one shift a day.

Nissan added a third shift to the Qashqai assembly line and 850 new jobs at the factory in mid-2008 in the run-up to production of the seven-seat Qashqai+2.

Micra and Note production should return to a schedule of two shifts a day starting in April, the company said.

The planned work force reduction includes 400 temporary employees whose contracts will not be renewed at the end of January, as well as 800 full-time production workers to be culled through a voluntary departure program.

Derek Simpson, joint general secretary of the Unite trade union in the UK, said: "Today's announcement shows just how serious Britain's economic difficulties are."

The Sunderland plant is the UK's largest car manufacturer and exporter, with record production of about 386,555 units in 2008, well above the 353,718 produced in 2007.

Inviato
L'obiettivo è quello di raccogliere almeno cinque milioni di dollari

Il pezzo più pregiato la Cadillac preparata per Giovanni Paolo II

GM vende i suoi gioielli

All'asta anche la papamobile

Per raccogliere almeno 5 milioni di dollari di liquidità la General Motors ha deciso di vendere all'asta oltre 200 vetture della sua preziosa collezione di 1.000 tra auto storiche e pezzi unici. Tra queste sarà messa in vendita anche la Cadillac che la casa automobilistica di Detroit aveva fatto costruire per Papa Giovanni Paolo II. La vendita, che verrà gestita dalla casa d'aste Barrett-Jackson di Scottsdale, in Arizona, partirà da domani e durerà fino al 18 gennaio.

In vendita, ci saranno anche una copia di una limousine presidenziale usata in parecchi film, vetture costruite come battistrada per le corse automobilistiche ed una collezione di veicoli storici.

La Cadillac bianca convertibile del 1998 che era stata costruita per Papa Giovanni Paolo II ha come sedile una sorta di trono che si alza e si abbassa con un sistema di sollevamento idraulico.

Ma mentre il Pontefice ha benedetto la macchina non ci ha invece mai viaggiato perchè, secondo il sito web della casa d'aste, "fu giudicata poco sicura dal team di sicurezza". Riguardo invece alla copia del 1986 della limousine presidenziale, fu usata in film come 'Il presidente americano' e 'Nella linea del fuoco'. Tra gli altri veicoli in vendita c'è una GTO del 1967 usata nel film di azione 'XXX,' una Buick Blackhawk costruita a mano per celebrare il 100/mo anniversario della Buick nel 2003 e una House Car del 1925 che è una versione primordiale di un camper.

da la Repubblica.it

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Inviato

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Gli operai Chrysler e GM protestano al Salone di Detroit

Paura per i nuovi contratti legati agli aiuti di Stato

“Chi ha ucciso l’auto elettrica? - Gli operai dell’auto hanno bisogno dell’assistenza sanitaria, non della guerra in Iraq - Ancora non hai lavoro? Continua a comprare auto straniere”. Questi sono solo alcuni degli slogan di protesta che hanno colorato la prima giornata del Salone di Detroit 2009. Una cinquantina di operai impiegati da Chrysler e General Motors hanno sfidato il freddo manifestando davanti all’ingresso del Salone il loro dissenso ai tagli al costo di lavoro imposto dal Governo Bush in cambio degli aiuto di stato.

Il piano federale di 17,4 miliardi di dollari approvato alla fine di dicembre, richiede infatti entro il prossimo 17 febbraio una modifica ai contratti nazionali per allineare il costo del lavoro dei costruttori americani a quello sostenuto da aziende automobilistiche straniere con fabbriche operanti negli Stati Uniti. I lavoratori contestano in particolare la proposta di trasformare parte del fondo pensione e dell’assistenza sanitaria in titoli azionari dei rispetti Gruppi automobilistici.

“Dobbiamo mantenere il nostro salario, il nostro lavoro e i nostri benefici” – ci ha detto Brian Moore, un tecnico che lavora nella linea di montaggio di pickup GM – “Questa dovrebbe essere la soluzione americana”.

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Inviato
Il Salone dell'Auto di Tokyo 2009 sarà cancellato?

Previsto per il prossimo ottobre, potrebbe saltare a causa della crisi

La crisi mondiale del settore auto potrebbe influenzare, almeno per quest'anno, fondamentali decisioni in ordine alle strategie da parte delle Case. A scendere sotto i riflettori, adesso, è il Salone dell'Automobile di Tokyo, la cui edizione numero 41 è prevista per il prossimo 23 ottobre 2009 (e fino all'8 novembre). Sembra tuttavia esserci la possibilità che l'evento possa essere cancellato. Così facendo, si slitterebbe alla nuova data del 2011. Il cupo scenario sulle sorti dell'importante rassegna nipponica viene disegnato da Toshihiro Iwatake, Direttore Esecutivo e Segretario Generale di JAMA (Japan Automobile Manufacturers' Association), l'associazione che riunisce i produttori automobilistici giapponesi.

Alcuni importanti costruttori giapponesi ed extranazionali, come riportato da Automotive News, sarebbero inclini a non partecipare al Salone, come dimostra il facco che non hanno fornito l'usuale pre-adesione, già scaduta. Secondo Iwatake “un Salone dell'Auto è un simbolo della prosperità del settore e il mercato dell'auto ha necessità, in questo momento, di cercare di offrire segnali di buona salute. Questo fatto potrebbe fortemente condizionare l'industria giapponese agli occhi delle case europee e americane, che potrebbero vedere un preoccupante segnale di debolezza da parte dell'industria giapponese e, d'altro canto, la crescita dei cinesi". Per il Direttore Esecutivo e Segretario Generale di JAMA potrebbe anche essere meglio un salone in formato ridotto piuttosto che una cancellazione. Ma molti Costruttori non guardano con favore a una simile iniziativa.

La domanda che circola attualmente è se Toyota, Nissan e Honda saranno presenti al Salone di Tokyo 2009. Nel caso decidessero di non prendervi parte, questo sarebbe abbastanza per cancellare l'intera manifestazione. Tuttavia, la macchina organizzativa è in movimento e Iwatake ha detto che, almeno per adesso, "gravi problemi non ci sono e tutti quelli che hanno aderito alle pre-iscrizioni saranno presenti al Salone del 2009". La decisione definitiva, in ogni caso, si avrà solo verso la fine del mese di febbraio.

Autore: Alvise-Marco Seno

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