si ma occhio che tra M-311 e M346 c'è un abisso prestazionale tale da rendere questi velivoli profondamente diversi e non sostituibili l'uno con l'altro

M-346 ----- M-311

Max speed 572kts------------400kts

Never exceed speed 590 kts (Mach 1.2)-------- 430 kts

Rate of climb 6705m/min --- 1438 m/min

Thrust/weight 0,84/1 --- 0,452/1

Service ceiling 13716m (45000ft) --- 12190m (40000ft)

Al tempo!

Il KAPPAi-100 era un KAPPAi-61 al quale montarono i motori radiali poiché venne distrutta la fabbrica dove assemblavano i DB-601. Fu il Nakajima KAPPAi-84 (successivo ad entrambi i caccia della Kawasaki) a tornare al motore radiale per scelta progettuale e ciò fu possibile solo perché con tale architettura riuscirono a raggiungere i livelli prestazionali di un motore assiale.

P.S. Se scrivo kappa i nella maniera corretta, ovvero usando la lettera maiuscola K anziché la sua dizione estesa, mi compare il seguente carattere . Si può far qualcosa per rimediare a ciò?

ehmmm no, almeno come entrata in servizio. il kappai-84 entra in servizio a metà '44, il kappai-100 a i primi del '45

Si è vero, rammentavo male.

il problema del kappai-61 era che i jappi , costruendo il DB601 vollero fare...i jappi ( cioè solo noi sappiamo far bene le cose, i mangiacrauti imparino!!! ) e quindi alleggerirono il motore di quelche decina di chili, indebolendo una struttura già al limite .

risultato ? durante un volo di trasferimento verso il Borneo si persero 20 Hien su 31 per guasti al motore

I mangiaspaghetti biscionici, sapendo dove andavano a parare, fecero l'opposto: tolsero una 50 di CV ed irrobustirono il monoblocco, a scapito di un peso lievemente maggiore. risultato: nonstante benzina e lubrificanti da tempo di guerra, gli inconvenienti meccanici restarono sotto la media

il problema del kappai-61 era che i jappi , costruendo il DB601 vollero fare...i jappi ( cioè solo noi sappiamo far bene le cose, i mangiacrauti imparino!!! ) e quindi alleggerirono il motore di quelche decina di chili, indebolendo una struttura già al limite .

risultato ? durante un volo di trasferimento verso il Borneo si persero 20 Hien su 31 per guasti al motore

I mangiaspaghetti biscionici, sapendo dove andavano a parare, fecero l'opposto: tolsero una 50 di CV ed irrobustirono il monoblocco, a scapito di un peso lievemente maggiore. risultato: nonstante benzina e lubrificanti da tempo di guerra, gli inconvenienti meccanici restarono sotto la media

Sì, sì l'avevo letta... ma perchè non ci tolsero anche un cilindro che veniva più leggero?

Dei 50 cv in meno non sapevo, come non sapevo che i biscionici lo avessero rimanegiato a fondo...

Perchè, ricordiamolo, il DB 601 era prodotto da Alfa (i biscionici) su licenza Daimler, mentre il DB 605 fu prodotto da Fiat...

comunque nel futuro dell'Aermacchi, come addestratore intermedio, c'è l'M345 annunciato recentissimamente.

edit: scusate, M345 è l'ultimo nome che è stato dato al 311 :facepalm:

rimaneggiato a fondo no, ma non potendo contare sulla qualità delle leghe di alluminio e sul margine d'errore dato dalle macchine utensili crucche ( quelle AR erano di 10 anni prima ) gli ingegneri milanesi si presero dei margini per mantenere il tutto ad un coefficente di stabilità accettabile . i 50 Cv in meno erano in media, ottenuti dando un regime massimo di rotazione più basso.

il problema del kappai-61 era che i jappi , costruendo il DB601 vollero fare...i jappi ( cioè solo noi sappiamo far bene le cose, i mangiacrauti imparino!!! ) e quindi alleggerirono il motore di quelche decina di chili, indebolendo una struttura già al limite .

…

un breve estratto da un articolo del sole 24 ore (f35: tutti i paradossi di un aereo controverso)

poche decine di persone per un programma che dovrebbe costare all'Italia "14,3 miliardi di euro in 15 anni dei quali 2,5 già spesi" come ha sottolineato il generale Esposito che non entra però nel merito della cancellazione della cerimonia limitandosi a precisare che "non incide assolutamente sui piani industriali e sul programma di avvio dello stabilimento e assemblaggio del primo velivolo". La questione dei costi resta controversa non solo in termini strettamente finanziari ma anche circa la sostenibilità nel tempo di una forza aerea basata su due velivoli, F-35 e Eurofighter Typhoon, a fronte di bilanci della Difesa sempre più risicati. Per intenderci, forze aeree ben più ricche di quella italiana come le aeronautiche di Francia e Germania, disporranno di un solo velivolo da combattimento, il Rafale e il Typhoon, impiegati sia come caccia sia per l'attacco al suolo.