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La Jihad e le guerre dimenticate


JackSEWing

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Attenzione a concrentrarsi troppo su Gaza perchè è solo un velo per nascondere altre oscenità che stanno accadendo in medio-oriente, aka Siria, Iraq e (adesso) Libia.

Comunque il problema non sono i palestinesi ma gli estremisti che ci sono tra i palestinesi.

Video che gira in questi giorni, oltre 1500 esecuzioni di massa tra siria e iraq da parte degli ISIL. (ovviamente questo non lo fanno passare sui media).

Attenzione il video è forte, anche se è censurato, ieri c'era la versione non censurata che sinceramente.... quando l'ho visto dall'iphone per strada mi son dovuto fermare un attimo all'ombra perchè ero abbastanza sconvolto da tanta atrocità e disumanità!

http://youtu.be/4u868g__8O0?list=PL2YSjM5vycjK9VabbUVnJIif_YlnMypW X

Ho anche video molto più cruenti ma li evito perchè sono barbarie allo stato puro e non servono alla discussione.

SOno molto interessanti i canali di quei geni del giornalismo di Vice se siete interessati.

 

www.giuliomagnifico.it

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Attenzione a concrentrarsi troppo su Gaza perchè è solo un velo per nascondere altre oscenità che stanno accadendo in medio-oriente, aka Siria, Iraq e (adesso) Libia.

Comunque il problema non sono i palestinesi ma gli estremisti che ci sono tra i palestinesi.

Video che gira in questi giorni, oltre 1500 esecuzioni di massa tra siria e iraq da parte degli ISIL. (ovviamente questo non lo fanno passare sui media).

Attenzione il video è forte, anche se è censurato, ieri c'era la versione non censurata che sinceramente.... quando l'ho visto dall'iphone per strada mi son dovuto fermare un attimo all'ombra perchè ero abbastanza sconvolto da tanta atrocità e disumanità!

http://youtu.be/4u868g__8O0?list=PL2YSjM5vycjK9VabbUVnJIif_YlnMypW X

Ho anche video molto più cruenti ma li evito perchè sono barbarie allo stato puro e non servono alla discussione.

SOno molto interessanti i canali di quei geni del giornalismo di Vice se siete interessati.

a confronto nella striscia di gaza sono bambini che litigano:shock:

comunque hai ragione, i documentari di vice sono sorprendenti, su youtube ce ne sono molto, di vari paesi del mondo

Suzuki Swift, 1.3 DDIS 75 CV, B-Cool (2014)

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quei pazzi del isis.non sono persone,ne mussulmani. spero che vengano fermati il prima possibile,con qualsiasi mezzo.

però da qui a definire Gaza una distrazione ce ne passa è.

Se qualche governo avvoltoio non avesse fatto di tutto per destabilizzare quelle aree del globo ora non ci sarebbero questi assassini (iraq siria), possibili loro eredi(libia).

e secondo me la differenza tra isis e israele sta nel fatto che i primi se ne fregano del resto del mondo, invece israele no quindi non può uccidere innocenti alla luce del giorno ma deve farlo in altro modo per evitare guai.

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Io volevo dire che i media si occupano solo di quello mentre ci sono problemi ben più gravi e pericolosi! Non volevo assolutamente sminuire Gaza, quando muono civili non c'è mai nulla da rimpiccolire, ma quando si è di fronte a quello che succedendo in Siria e Iraq, non comprendo il fatto di oscurare totalmente quei fatti...

In sto cazzo di califfato stanno distruggendo una generazione. Se gli adulti (ISIL) sono dei folli, pensate a bambini cresciuti da questi adulti dell'ISIL! Io ho paura che saranno un pericolo per tutti gli occidentali dei folli del genere (leggi attentati).

(come abbiano fatto ad accedere al califfato islamico sti qua di Vice, non ho idea...)

 

www.giuliomagnifico.it

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Guest EC2277
Io volevo dire che i media si occupano solo di quello mentre ci sono problemi ben più gravi e pericolosi!

Gaza fa notizia poiché è facile identificare un cattivo che non è una minaccia.

L'ISIS fa paura e pertanto è bene non parlarne: la gente non vuole essere spaventata ed abbandonare le sue comode certezze.

Approposito di guerre dimenticate, Renzi ha dichiarato che avrebbe posto il problema libico al Consiglio di Sicurezza dell'ONU del 3 e 4 Settembre, al fine di ottenere l'invio di un inviato. Sarò drastico, ma secondo me è necessario inviare un altro tipo di professionisti e farlo entro un mese fa.

Renzi-al Sisi alleati mediterranei: "Subito inviato Onu in Libia, Egitto paese-chiave per l'area"

Summit al Cairo. Il premier riconosce all'Egitto una fondamentale qualità di posizione e di proposta nel drammatico scenario di questi giorni. Tra Gaza bombardata e rischio integralismo in Libia

Roma, 2 agosto 2014 - Italia ed Egitto condividono un destino comune nel Mediterraneo e insieme devono riuscire a produrre pace e prosperità nella regione: così il presidente del Consiglio Matteo Renzi in visita al Cairo dove ha incontrato il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi. "Se non c'è una capacità di guardare al Mediterraneo in modo diverso, l'Europa è debole. Ma se non c'è un ruolo forte dell'Egitto, non c'è spazio di discussione nel Mediterraneo" ha detto Renzi in conferenza stampa.

IDENTITA' DI VEDUTE - Problema numero uno: la Libia. "Penso che oggi sia fondamentale che le Nazioni Unite mandino un inviato speciale", osserva Renzi. Ed è "giusto che l'Italia ponga il problema della Libia al vertice Nato del 4 e 5 settembre". Ma "io penso - aggiunge il premier - anche e soprattutto che dobbiamo aiutare le istituzioni libiche a dar corso al risultato elettorale del 25 scorso. Noi lavoreremo insieme per questo obiettivo, perché il rispetto del voto dei cittadini aiuti l'intero paese a vivere una stagione di pace anche se sono preoccupato, e sempre più convinto, della necessità di un intervento forte sulla Libia". Niente sguardi al passato, al gheddafismo e alla sua capitolazione anche per scelta occidentale, non adeguatamente calcolata: "Io mi occupo del presente, non della storia", taglia corto il premier. Che su Gaza (CLICCA QUI) riconosce all'Egitto una fondamentale qualità di posizione e proposta nel drammatico scenario esistente.

MARE NOSTRUM - "Il 97% dell'immigrazione clandestina che arriva in Italia viene dalla Libia. Possiamo fare tutti gli slogan del mondo: se vogliamo risolvere il problema dell'immigrazione dobbiamo risolvere il problema della Libia" considera Renzi. "Siamo qui anche per questo, con il presidente di un paese che ha 1.200 chilometri di frontiera con la Libia e conosce meglio di noi il problema". Da parte sua, al-Sisi dichiara: "La gente emigra per migliorare le proprie condizioni di vita e quindi lottare contro la povertà nel paese d'origine significa lottare a lungo termine contro l'immigrazione" e anche contro "il terrorismo", figlio soprattutto di "povertà e ignoranza".

INTERSCAMBIO ECONOMICO - Egitto e Italia, due Paesi frutto di civiltà che hanno fatto la storia. E che ora - per essere all'altezza delle aspettative - devono fabbricare il futuro. "Abbiamo non solo il piacere e l'amicizia di una storica collaborazione fra i nostri due paesi, ma un destino comune e la mia presenza qui riconosce alla leadership egiziana un ruolo cruciale per la stabilità dell'area e il futuro delle nuove generazioni" si espone Renzi.

INTERSCAMBIO CULTURALE - Renzi pensa insistentemente alla collaborazione economica fra Egitto e Italia, che può e deve crescere. "Immagino cosa accadrà nei prossimi dieci anni se riusciremo a stabilire pace in questa area del mondo. Immagino investimenti italiani in Egitto e presenza reciproca perché l'economia egiziana sarà in grado una volta uscita dalla fase di difficoltà di essere partner fondamentale per lo sviluppo del Mediterraneo. Immagino tanti studenti egiziani in italia e tanti studenti italiani in Egitto immersi nella bellezza della cultura di Alessandria e del Cairo e tante zone di questo straordinario paese".

'VIVERE IN PACE' - Italia ed Egitto, secondo Renzi, saranno "nelle condizioni di promuovere la crescita e il reciproco export ma anche di aiutarci a vivere questa area del mondo come un'area che potrà contribuire a dare pace e prosperità per il futuro e i nostri figli".

http://www.quotidiano.net/renzi-italia-egitto-libia-1.95883

Comunque pare che per l'ISIS le cose si stiano complicando: l'esercito iracheno si sta riorganizzando (anche grazie all'appoggio iraniano), le milizie curde stanno combattendo per impedire all'ISIS di penetrare nel nord dell'Iraq e nella città di Mosul si starebbero costituendo dei gruppi combattenti composti da militari e semplici cittadini.

http://www.avvenire.it/Mondo/Pagine/pistelli-iraq-cristiani.aspx; la riproduzione è riservata, ma vi ho sintetizzato l'articolo sopra.

Modificato da EC2277
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Io volevo dire che i media si occupano solo di quello mentre ci sono problemi ben più gravi e pericolosi! Non volevo assolutamente sminuire Gaza, quando muono civili non c'è mai nulla da rimpiccolire, ma quando si è di fronte a quello che succedendo in Siria e Iraq, non comprendo il fatto di oscurare totalmente quei fatti...

avevo inteso diversamente.

il motivo di questa "censura" non lo trovo neanche io(o forse è come dice EC2277),ti dico che se non fosse per le notizie e i video che riporti in questo topic non sarei a conoscenza della gravità di quello che sta accadendo

Comunque pare che per l'ISIS le cose si stiano complicando: l'esercito iracheno si sta riorganizzando (anche grazie all'appoggio iraniano), le milizie curde stanno combattendo per impedire all'ISIS di penetrare nel nord dell'Iraq e nella città di Mosul si starebbero costituendo dei gruppi combattenti composti da militari e semplici cittadini.

si sà qualcosa dell arsenale isis?io ci capisco poco di armi,ma nei vari video li vedo belli carichi.

che poi penso che la loro forza non è tanto tattica ma soprattutto di spirito..

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Guest EC2277

Praticamente si sono impossessati di tutte le armi dei contingenti dell'esercito iracheno stanziati a nord. Sicuramente sono una minaccia per le nazioni locali, ma una coalizione come quella che venne costituita ai tempi della Prima Guerra del Golfo, sarebbe capace di cancellare l'esercito dell'ISIS in pochi mesi poiché la disparità di mezzi e uomini (sia come qualità che come quantità) è troppa.

Certo, hanno requisito anche dei mezzi americani come i carri Abrahams, ma tra gli Abrahams in dotazione all'esercito statunitense e quelli in mano all'ISIS c'è più o meno la stessa differenza che potrebbe esserci tra queste due Delta:

lancia-delta-hf-integrale-05.jpg

Lancia_Delta_HF_turbo_001.JPG

Insomma, le dotazioni dell'ISIS potrebbero essere paragonabili a quelle dell'Esercito Italiano, ma non ha un'aeronautica e ciò mette il sedicente Stato Islamico in una condizione d'inferiorità rispetto alle altre forze armate.

Modificato da EC2277
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Guest EC2277

Quello che però deve preoccupare dell'ISIS, non è la consistenza delle sue truppe, ma la possibilità che ha di addestrare e finanziare sia guerriglieri capaci di esportare la "rivoluzione islamica" in tutto il vicino oriente, che terroristi capaci di penetrare in Europa (cosa facilissima grazie allo status di rifugiati che riconosciamo a chiunque provenga da un'area di guerra) e realizzare attentati da noi. L'ISIS ha questo potere grazie alla possibilità di indottrinare i giovani iracheni e siriani che hanno la disgrazia di vivere nei territori occupati dal questo "esercito islamico", grazie alla possibilità di attrarre dei fanatici di ogni genere dai territori vicini, ma sopratutto grazie al controllo dei pozzi petroliferi posti nell'Iraq settentrionale. Possono pertanto vendere il loro petrolio ad intermediari, i quali poi lo rivenderanno a noi, con il risultato che finanzieremo chi ci vede come degli infedeli da convertire con le buone, con le cattive o sterminare.

E con questo si ritorna alla validità di quel famoso detto dei romani: «Se vuoi la pace, si pronto alla guerra», che Trozky riformulò nella seguente maniera (se non mi sbaglio fu lui a farlo): «Se pensate di potervi disinteressare alla guerra, allora sarà la guerra ad interessarsi a voi» ed io corredo con la mia massima: «Per fare la pace è necessario che tutti vogliano vivere in pace. Per fare la guerra è sufficiente che solo uno la dichiari.»

Modificato da EC2277
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ma tra gli Abrahams in dotazione all'esercito statunitense e quelli in mano all'ISIS c'è più o meno la stessa differenza che potrebbe esserci tra queste due Delta:

nello specifico m1a1 e m1a2

comunque la maggior parte dei veicoli corazzati che ho visto nei video sono bmp1 (una scatola di latta) e tank sovietici anni 60-70 (ovviamente pure loro downgradati rispetto agli originali)

comunque più che forza militare temibile in sè, come ha fatto notare qualcuno la loro pericolosità deriva sopratutto dal loro proselitismo e infiltrazione in giro per il mondo:|

Insomma, le dotazioni dell'ISIS potrebbero essere paragonabili a quelle dell'Esercito Italiano

non esageriamo, siamo messi meglio (non chissà quanto), oltre ai carri armati ariete abbiamo migliori ifv e i cacciacarri centauro, oltre ovviamente ai mezzi più leggeri che sono blindati a differenza dei pickup toyota:)

poi va beh cè anche tutto quello che vola di cui l' isis (per fortuna) non dispone, anche perchè se lo abbatti non lo catturi ma distruggi e non ci si può improvvisare piloti come ti improvvisi autista di una tecnica

Suzuki Swift, 1.3 DDIS 75 CV, B-Cool (2014)

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