Ciao a tutti sono nuovo in questo forum e mi sono iscritto principalmente per poter confrontarmi con voi per via di questa mia nuova esperienza.

A seguito del mio primo incidente stradale dove la colpa dell'accaduto non era mia al 100% vado all'assicurazione per iniziare la pratica per ripagare il danno subito, tempo 5 giorni mi contatta il perito per vedere il danno della macchina e mi dice che il preventivo di 3000€ supera il valore della macchina e che lui mi valuta soltanto 700€, premetto che la mia auto (fiat punto del 2003) non è un modello recente ed esteticamente presenta qualche piccola imperfezione che consiste nella vernice del tetto saltata e degli interni non proprio nuovi, ma nonostante i suoi 15 anni ha soltanto 110.000 km e meccanicamente non mi ha mai dato nessun genere di problema, diciamo che se non fosse per qualche segno di usura dovuto ai suoi anni l'auto si trova in ottime condizioni. Ovviamente il preventivo è stato fatto sulla base di pezzi di ricambio nuovi e originali, ma per poter farla tornare nelle condizioni di prima ci vuole almeno la metà, secondo voi per farmi dare la cifra esatta del danno cosa dovrei fare? Considerando che se per l'assicurazione l'auto vale 700€ potrei anche dirgli di trovarmi un auto uguale a quella che ho allo stesso prezzo di valutazione che mi hanno fatto e di fargli pagare anche il passaggio e tutte le spesa accessorie all'acquisto?

Modificato 10 Luglio 20187 anni fa da Blacksun72

Fatti assistere da uno specialista: agenzia di infortunistica e/o avvocato.

Sono sicuro che riuscirai a ripararla "in economia".

Purtroppo non si può fare molto, io ci ho rimesso 2 mesi fà un Ford Fiesta del 2011 fiammante in tutto, danno di diversi periti 8000€, l'assicurazione della controparte mi vuole liquidare il danno con 2400€ valutando la macchina a quel valore commerciale e rottamandola. Purtroppo il codice civile parla così, che in caso di danni superiore al valore commerciale si liquiderà quell'importo massimo. So solo che con quei soldi un altra non la compro e la mia non la rimetto in ordine di marcia.