Vai al contenuto

Dettagli automobilistici curiosi


Messaggi Raccomandati:

Inviato
39 minutes ago, DOssi said:

 

Atra idea stupida americana.

 

Ma davvero !!

 

 

Johnson-Slipper_28.thumb.jpg.f0ba24a10a6c8b4e37e8c2e9aec82653.jpg.a62b3e79c103096714cd524ac33ca92f.jpg

 

- Hey, abbiamo inventato un range extender per un'auto elettrica!

- 😶

  • Ahah! 2
Inviato
On 11/6/2024 at 21:24, infallibile_GF scrive:

Molle della Merceds W124, in pratica la spirale si interrompe con un tratto rettilineo per far passare i semiassi e poi riprende.

 

 

molle.JPG

 

Interessante, questa non la sapevo!  

Forse siamo un po' OT - fin da subito questa discussione si è tenuta lontana dai temi tecnico/meccanici - ma qualcosa non mi quadrava in questa storia.

Non ricordavo molle così strane su W124 e pur essendoci il semiasse di trazione, non riconoscevo affatto il tipico multilink al retrotreno delle MB dell'epoca.

Scatta una rapida ricerca e...  ovviamente NON si tratta del retrotreno!

 

Quella sospensione in foto è quella anteriore, ma quell'alberino? 

Semplice, è quella della versione 4MATIC, la trazione integrale Mercedes-Benz introdotta proprio su W124 nel 1985.

MB_W124_sospensioni-anteriori_4-matic.webp.df4f432da55ae9d8d331f89ea704a777.webp

 

La sospensione anteriore delle normali versioni a trazione posteriore è invece così:

MB_W124_sospensioni-anteriori.jpg.b4fa5d46830273079246dd85d20ddc62.jpg

 

Cioè senza alberini di trasmissione e con molle normalissime. 

La particolarità stava comunque nell'essere una sorta di McPherson, ma con le molle separate dall'ammortizzatore e appoggiate invece sul braccio triangolare inferiore.

 

 

 

  • Mi Piace 2
  • Wow! 1
  • Grazie! 3
  • 3 mesi fa...
Inviato (modificato)

Piccola aggiunta ad un argomento trattato in più messaggi di questa discussione: i tergifari.

 

Qui un paio di link ai vecchi post:

https://www.autopareri.com/forums/topic/69644-dettagli-automobilistici-curiosi/?do=findComment&comment=2356138

https://www.autopareri.com/forums/topic/69644-dettagli-automobilistici-curiosi/?do=findComment&comment=2352494

 

Ieri ho scovato un'altra chicca sfuggita precedentemente, cioè i tergifari a doppia spazzola!

Ovviamente li avevamo già visti su auto con doppi fari circolari; nel caso però di gruppi ottici rettangolari, andando a memoria credo che Peugeot 604 sia l'unica rappresentante di questa categoria!

Peugeot_604_tergifari.jpg.ee6b1755de133f1a920bcf49c2c041ad.jpg

Poi 604 si distingueva anche per la disposizione dei tergicristalli, con bracci ravvicinati.  Una soluzione inusuale, anche se non unica, perché la ricordo ad esempio anche su Mercedes-Benz W116 e poi anche W126, sulla quale però erano nascosti dal cofano.

 

 

Sempre per i tergifari, c'è poi un'altra soluzione forse unica: una sola spazzola, ma doppio braccetto per un raffinato movimento a pantografo!

Jaguar_XJ-S_tergifari.jpg.2dd67315d032b643e31f383f6c35851a.jpg

L'avrete riconosciuta, è di una campionessa di originalità: Jaguar XJ-S

 

Modificato da angeloben
  • Mi Piace 5
  • Adoro! 1
  • 1 mese fa...
Inviato (modificato)

C'è una coppia di automobili che abbiamo citato solo di sfuggita in questa discussione, ma che decisamente merita un approfondimento!

Sono le vetture sorelle che hanno rappresentato Renault nel settore delle coupé anni Settanta: R15 e R17.

 

Forse non popolarissime qui in Italia, anche per via un una concorrenza importante da parte dei nostri costruttori nazionali, ma in questo contesto di dettagli curiosi sono piuttosto significative.

A cominciare proprio dal noto "adattamento" di una delle due alle superstizioni del popolo italico: e così - solo e soltanto in Italia - Renault 17 divenne "Renault 177":

Renault_177-TS_1974_targhetta.jpg.e6bd504a09406f354cae7cbab8ab341f.jpg

(foto ripresa da Losange Magazine:  esemplare del 1974)

 

La targhetta mi riporta ad un altro dettaglio interessante di queste coupé, perché lì vediamo il logo pseudo-tridimensionale anni Settanta-Ottanta, ma R15/17 hanno visto l'adozione di ben tre loghi Renault differenti!

Nel materiale stampa di presentazione (estate 1971), lo stemma nella calandra è ancora quello degli anni '60:

Renault_15_1971_TL_front.jpg.df4c79c1136081b17b9406d14d3133f5.jpg

Noto come stemma "a punta di diamante", inglobava il logo introdotto nel 1959, il cosiddetto "Pampuzac", dal nome del suo creatore, il pubblicitario André Marc Pampuzac.

Renault_logo_Pampuzac_punta-di-diamante.jpg.1bec76025b3fef8d8d496889b2dc9e2f.jpg

 

Già nello stesso 1971, con la presentazione al pubblico al Salone di Parigi in Ottobre e l'entrata in commercio, apparve però il famigerato logo "Kent", che su queste coupé venne apposto sul cofano, lasciando la calandra priva di simbolo:

Renault_15-TL_1972_logo-Kent_front.thumb.webp.a41af6014f03de6e56bc1ec29e3c874e.webp

Era il logo disegnato da Michel Boué, il designer della Renault 5, che proprio per il lancio di quest'ultima (sua creatura...) fu incaricato di disegnare anche il nuovo simbolo della marca.

Non durò molto.

Durante il 1972, Renault perse la causa mossale dalla tedesca Kent (azienda chimica di prodotti anche per la cura dell'auto, tra l'altro fornitore di Renault...), che aveva notato una certa somiglianza di quel nuovo logo della Régie con il proprio.

Giudicate voi...     😆image.jpeg.3ccb494d34f0d3d99795c0c0b8a934ca.jpeg

 

Vista la malaparata, i francesi si rivolsero al grafico Yvaral, il figlio dell'artista di origini ungheresi Victor Vasarely e a fine 1972 nacque il nuovo simbolo, che rapidamente rimpiazzò i precedenti, tornando in mezzo alla calandra:

Renault_17-Gordini-decouvrable_1974_front.jpg.c2c5e239476bd1157bad81ce40c7a7f9.jpg

E lì rimase fino al termine della produzione.

 

Quindi R15 e R17/177 del primo anno di produzione restano tra le pochissime Renault (assieme alle primissime R5) ad aver utilizzato il logo "Kent".

Nulla si sa, invece, di quante siano state prodotte e vendute con il vecchio logo iniziale (il "Pampuzac"), perché al momento della commercializzazione già era avvenuto il cambio con il "Kent".

Io ho trovato in rete solo questa foto...

Renault_15-TS_1972_front.thumb.webp.86a690fad57eabe454d7f5f3a6fc003b.webp 

 

 

Un altro aspetto unico di queste coupé è proprio la loro "accoppiata": vado a memoria e potrei sbagliarmi, ma non ricordo esempi simili di modelli "fratelli" così nettamente diversificati, in una nicchia di mercato così specifica.

Coppie di vetture simili, di cui una derivata per occupare un settore più alto del segmento sono esistite anche in quel periodo e dopo: proprio Renault ebbe in seguito R20 e R30, oppure Volvo già aveva 140/160 e poi continuò con le eredi 240/260, 740/760, 940/960, così come Audi ebbe le coppie 80/90 e 100/200. Anche Opel aveva la tripletta KAD (Kapitan, Admiral, Diplomat) e l'accoppiata Rekord/Commodore. Ma erano tutte sostanzialmente identiche nella scocca/carrozzeria, a meno di modifiche minori. Solo in seguito Opel si spinse appena più in là con la tripletta Rekord E/ Commodore C /Senator A, ma si trattava comunque di berline, una settore assai più ampio di mercato rispetto ad una coupé...

R15 e R17 invece erano ben diverse pur senza cambiare tipo di carrozzeria (entrambe coupé 2 porte con portellone), né cambiavano dimensioni o meccanica di base. Semplicemente crearono due modelli distinti per linea, motorizzazioni e allestimenti, col fine di attaccare due livelli di clientela: R15 più semplice e economica, R17 più estroversa e costosa.

 

Comunque entrambe avevano dei paraurti piuttosto insoliti.

Sia davanti, visto nelle foto sopra, con l'anello in metallo e protezione in gomma nera a incorniciare tutto il frontale fari-calandra (nel restyling del 1976 resterà soltanto il semianello inferiore).

Sia dietro, con un'idea coordinata, dove una sorta di semianello in metallo in questo caso incornicia una fascia in materiale sintetico nero con la targa.2144558970_Renault-17-Profil-Arrire.thumb.jpg.d4b0dfdb72811d62c24db82c81c6fc33.jpg

Questa immagine riassume poi un concentrato di altri dettagli curiosi, già trattati nella discussione:

- la zigrinatura sul paraurti

- il portellone parzialmente verniciato in nero

- le portiere prive di maniglie, con la soluzione dello scasso a fianco della portiera  (credo che siano "una prima mondiale" introdotta proprio da R15/17!)

 

E poi ovviamente il terzo finestrino di R17, con quella forma triangolare e la grigliatura a persiana, che ricordava le prese d'aria della Mustang...

image.thumb.jpeg.1d53fd140f92939e9886478d584353cc.jpeg

 

 

Come se non bastasse, realizzarono pure una versione "apribile" della R17. Ma non una cabriolet classica, ovviamente ;-), quanto piuttosto una sorta di "targa" piuttosto originale:

Renault_17_1972-1976_decouvrable_tetto.jpg.bf1fcef7e4ff8dd8d0df7adc4de367d8.jpg

Il tetto era sostituito da una capote in tela (apribile elettricamente! :si: ) che si muoveva lungo due elementi strutturali in acciaio a vista, che fungevano da binari e avevano anche funzione strutturale per garantire la medesima rigidità della scocca.

Inoltre era dotato di un hard-top che poteva essere montato durante la stagione fredda, per migliore isolamento termico ed acustico (nella foto sopra a sinistra è già montato, in nero; in questa sotto, una coppia "molto anni Settanta" lo sta movimentando):

Renault_17_1972-1976_decouvrable_hard-top.jpg.479d9fed03a986cb6a415c547034d045.jpg

 

 

Poi furono le prime Renault a proporre, col restyling del 1976, i sedili "Pétale"; una novità su cui la Régie spinse molto dal lato marketing, tanto da comparire come protagonista nei servizi fotografici di lancio...

Renault_15-17_1976_photo-press.jpg.40d8ad52b1e7afcabab37d0d877980b1.jpg

E in effetti erano pieni di dettagli curiosi:

oltre al poggiatesta integrato, gli schienali avevano quei fianchetti che come petali - appunto, da lì il nome - si potevano regolare per una conformazione più aperta o chiusa del sedile; ma a me hanno fatto impazzire soprattutto quei cuscinetti sulla seduta regolabili indipendentemente per ciascuna gamba! :cuore:

Renault_15-17_1976_sedilie-petale_disegno.jpg.c6d4d3d63e44b5b0a173eb9433d51c30.jpg

Renault_17-TS_1976_sedili-petale-seduta.webp.61cbe43c0ca7f35cc9345cce36f49c86.webp

 

Avevano persino la regolazione lombare (quella manopola sul fianco interno, metre quella per l'inclinazione dello schinale è sul lato opposto, appena più in basso). Inoltre la leva per ribaltarli era al centro dello schienale, per essere raggiungibile dai passeggeri posteriori e rendere gli schienali simmetrici:

Renault_17-TS_1976_sedili-petale-schienale.webp.318a2ffaaefa387d201e9706e8467665.webp

 

 

 

Torniamo indietro nel tempo, alla prima serie ('71-'76), e parliamo della plancia.
Sostanzialmente uguale per entrambi i modelli, si era fatta notare per la strumentazione con i quadranti coperti dalle caratteristiche cupolette circolari:

Renault_17-TS_1971_plancia.jpg.2b3ef8944a115cb9ab751bff3c01c9d4.jpg

 

Ricordate però il tema delle plance differenziate?

Fu discusso diverso tempo fa (link1 e link2) e si riferiva ad una distinzione secondo livelli di allestimento.

Ecco, anche la prima serie di R15/17 ebbe una seconda versione degli interni:

 

Renault_17_NA_1971_plancia.jpg.9c04fb55335f70cd05ec7c7ede18ea16.jpg

La differenza sta ovviamente nel cruscotto porta-strumenti, che invece delle cupolette qui utilizza una grande palpebra unica e dal disegno più squadrato e massiccio.  (en passant, non vi sembra un precursore delle plance Renault anni '80? :pen:)

La ragione? Niente a che fare con allestimenti più o meno costosi, eleganti o sportivi...  stavolta si trattava di una ragione omologativa (visibilità, riflessi, sicurezza insomma) e fu sviluppata e prodotta esclusivamente per tre mercati specifici: Scandinavia, Nord America, Australia.

 

 

Modificato da angeloben
  • Mi Piace 5
  • Adoro! 2
  • 1 mese fa...
Inviato (modificato)

Il 50° anniversario della VW Polo mi ha dato motivo di ridare un'occhiata a questa piccola e così mi è capitato di notare alcune sue curiosità, cui non avevo mai fatto caso.

Si tratta di un paio di dettagli stilistici della prima generazione, che quindi si potrebbero più correttamente attribuire alla sua gemella che l'aveva preceduta di qualche mese*, l'Audi 50.

 

Di cosa si tratta?

Il primo dettaglio è l'elemento circolare che campeggia sul montante C

Audi_50_1974_lato.jpg.50e7ca3a9858c4ce90ac4c2a9ba06027.jpg

Si potrebbe pensare al bocchettone del carburante, ma in realtà si trova in modo simmetrico su entrambe le fiancate e una foto del lato passeggero rivela che il serbatoio aveva il suo bravo sportellino rettangolare dedicato:

Audi_50-GL_1974_lato-pass.jpg.cd50598eedda3c8eaaea760f1cab46ee.jpg

 

Quindi?

Niente di misterioso, ovvio, perché sono gli sfoghi per l'estrazione dell'aria di ventilazione dell'abitacolo, come doverosamente spiegato con un disegno nei depliant originali...

Audi_50_1974_flussi-clima.jpg.033286f557b4c452d85d8b62a4aab720.jpg

 

 

Rimane però un particolare di design interessante, perché inusuale nel segmento delle utilitarie due volumi.

Mentre lo si può ritrovare in molte altre vetture (del passato...) più grandi, vedi il post qui sotto...

On 03/02/2021 at 15:19, Auditore scrive:

Uno dei dettagli meno notati è quello delle prese d'aria nel montante C. La più curiosa che ho trovato (al momento) è quella della BMW 3.0 CSL. Perfetto connubio tra stile e funzionalità

1973-bmw-30-csl-side-emblem-1278c-jill-reger.jpg.e9aa0ff5b2cd50399255f4cad7a0e6c8.jpg

 

 

L'altro dettaglio che notavo, è il listello paracolpi cromato della fiancata, e la sua piega verso l'alto in coda, secondo qualcuno (Rich Gooding sul sito polodriver.com) "approvato" da Marcello Gandini in persona! =-O

Può sembrare una inezia, ma oltre ad essere una rarità in senso assoluto (provate a ricordare auto che abbiano un simile trattamento del listello paracolpi...), sottolinea una particolare forma della fiancata, che si nota bene in questa foto della sorella "povera" Polo in allestimento denudato di ogni orpello:

Volkswagen_Polo_1975_retro.thumb.jpg.d20fae424345e62c0ebf86ef032a4c7a.jpg

 

 

 

 

* La VW Polo venne presentata al Salone di Ginevra del Marzo 1975, mentre l'Audi 50 era stata mostrata già al Salone di Parigi nell'Ottobre del 1974.

Modificato da angeloben
  • Mi Piace 4
  • Wow! 1
  • 1 mese fa...
Inviato (modificato)

Anche un piccolo particolare come le chiavi per l'utilizzo delle automobili, ha conosciuto un'evoluzione - ormai una trasformazione direi - impressionante. Siamo praticamente arrivati alla scomparsa delle chiavi fisiche, sostituite da app.

 

Ma chi è meno giovane qui, ricorda di sicuro che fino a poco tempo fa le chiavi caratterizzavano l'esperienza degli automobilisti più di quanto potrebbe apparire.  In sostanza, utilizzare una macchina o un'altra significava prendere in mano per prima cosa delle chiavi, che distinguevano immediatamente una vettura da un'altra, o più genericamente una casa automobilistica da un'altra.

 

Essendo italiani, tutti ricorderemo il periodo FIAT delle chiavi "a pallini" che forse qualcuno aveva ricordato già in questa discussione,

image.thumb.jpeg.e9e3a327a34a10b9c5e4c4b83eeb294a.jpeg

 

Ma io ricordo anche quelle Opel dello stesso periodo che avevano la particolarità di avere la "presa" sviluppata per largo, anziché per lungo; il che aveva un intelligente senso ergonomico perché facilitava l'azione di girare la chiave (e avevano anche la goffratura a micro-pallini antiscivolo, ma ricordo anche che quella plastica - forse un po' troppo morbida - si consumava e deformava più di quanto fosse lecito aspettarsi...)

Opel_chiavi_anni-ottanta.jpg.4ad59778ce0ff594339378b562550937.jpg

Opel non era la sola a farle così ovviamente, Mercedes le aveva simili e coi pallini "antiscivolo" pure prima di FIAT...

 

Poi c'erano le Volkswagen...

VW_chiavi.thumb.jpg.3b9626b1dce12d563915234967d3627b.jpg

Poi con la più moderna impugnatura in plastica:

VW_chiave_plastica.jpg.a25cffdf604b9d0183a9289998b51b6b.jpg

 

Ma prima ancora gli americani più ricchi avevano potuto tenere in tasca o tra le mani queste raffinate chiavi della loro Cadillac:

Cadillac_1949-cadillac-series-62-Chiavi.jpg.8af9fa8e5e1663f20c176f8a3b1baf53.jpg

 

Ma quelle che mi piacciono di più sono quelle Renault degli anni Sessanta-Settanta, fino ai primissimi Ottanta.

Perché?

Ecco qua...

Renault_chiave_simbolo-anni-60.webp.a2d231641eb2c4c9c7b37a6e50976d64.webp

(anni Sessanta)

 

Renault_chiave_simbolo-anni-70.jpg.95d43f443470ca8eb2392593524f50b9.jpg

(anni Settanta)

 

Renault14_1983_chiavi-rombo.jpg.5656be3a06b9a05d21280ef7c357cb52.jpg

(primi anni Ottanta, diventa con l'impugnatura in plastica, ma col simbolo a rombo del marchio a creare il foro per l'anello portachiavi)

 

 

Tempo dopo, negli anni Novanta, anche Lancia sfruttò bene questa idea:

Lancia_chiavi.jpg.e940cb68976f4d30a57a0a852f6ebf54.jpg

 

 

Poi i telecomandi e le tessere e infine le app hanno creato altre situazioni, forse altrettanto diversificate, ma certo un po' meno romantiche...

Modificato da angeloben
  • Mi Piace 5
Inviato

Le chiavi Alfa con il Quadrifolgio...

image.png.7e9eea33d5b0ab938d78424a4acbb191.png

  • Mi Piace 2

Bialbero-propulso e Busso-avantratto.
"L' Alfa vera ha dda puzza', e l' Alfista ha dda puzza' de l' Alfa sua."

" l'Alfa Romeo non punta alla fetta di mercato, no: l'Alfa Romeo è la ciliegina sulla torta! "

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere iscritto per commentare e visualizzare le sezioni protette!

Crea un account

Iscriviti nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.