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Transizione ecologica ed il futuro della mobilità


Messaggio aggiunto da J-Gian,

 

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1 minuto fa, A.Masera scrive:

 

però lì poi ne risentirebbe l'indotto (ristoranti, bar, ecc)

 

 

Non credo che avrebbero un grosso impatto dato che non tutti i lavori sono "remotizzabili", e comunque quel tipo di indotto oltre a vivere ai limiti della legalità non credo che generi particolari guadagni (almeno a giudicare dall'elevato cambio di gestioni che vedo in questo tipo di attività in zone particolarmente trafficate).

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19 minuti fa, A.Masera scrive:

 

però lì poi ne risentirebbe l'indotto (ristoranti, bar, ecc)

 

 

Per me il discorso dei guadagni dei bar e ristoranti è molto di parte.

 

Se lavori in smart, ok che puoi fare tutto in casa, ma, solitamente, vai a acquistare e consumare nei negozi e locali della tua zona.

E questo evita che questi esercizi, che hanno un fatturato decisamente minore di un pari esercizio nella zona metropolitana, vadano in crisi.

 

La differenza pratica è che, in smart-working, evito di mettermi inutilmente in viaggio, e faccio colazione al bar vicino a casa, spendendo 2.5€ per un capuccino ed una pasta, invece che almeno 1€ in più in un bar di città.

E la spesa, invece che farla in un ipermercato, la faccio in un negozio più piccolo, spendendo qualcosa di più, non tanto se penso al carburante dell'auto, ma guadagnandoci in praticità e tempo.

Modificato da bik
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11 minuti fa, A.Masera scrive:

però lì poi ne risentirebbe l'indotto (ristoranti, bar, ecc)

 

Non necessariamente, se sei abituato a pranzare fuori, puoi anche farlo dove fai smart working, magari qualcuno abita dove lavoro e se fa smart va a mangiare dove andrei io e viceversa, quindi il risultato non cambia.

 

 

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Personalmente lo SW mi ha cambiato la vita e le abitudini di spostamento.
Ho iniziato ad usare bicicletta e mezzi pubblici, per muovermi a Milano.
Ne guadagno in salute e non mi stresso a cercare parcheggi e/o a rimanere le classiche 45 min imbottigliato nel traffico.
Io credo che l'auto elettrica sia la medicina e non la cura di un pianeta "malato".
Vogliamo tutto, subito e sempre disponibile ed è quello che a mio avviso ci ciula.

Poi ovvio, non son tutte rose. Il biglietto costa tanto a Milano, in bici stai sulle balle a molti e le ciclabili son poche e spesso fatte con poco criterio.
Aggiungo anche che i Taxi non son proprio a buon mercato, quando devo portare nonna alle visite di routine, ha difficoltà di deambulazione, Centro Mi su Centro Mi, mi partono dalle 20 alle 28 euro A/R.

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15 ore fa, A.Masera scrive:

È un discorso filosofico ma al di là della figura dell’auto quale oggetto di divertimento, dovendo scegliere se fare un’ora di auto nel traffico guidando o mezz’ora sull’iPhone su una metropolitana scegliere la seconda ipotesi 

in un mondo ideale...

vista la situazione del trasporto pubblico medio in italia per quanto riguarda i tempi di percorrenza, l'automoble batte quasi sempre i trasporti pubblici, 

Personalmente (Torino, mica Potenza) casa - lavoro: 35-45 minuti di automobile (in base al traffico) mezzi (ne devo cambiire 2-3) da un 1:20 ad un 1:40.

Nel posto di lavoro di qualche anno fa (13 km circa): auto 20-25 minuti, mezzi (2) 55, bici 45... ci mettevo meno a pedalare che a prendere i mezzi

o hai la fortuna che casa ufficio siano entrambi a portata della stessa linea di metro, oppure a livello di tempi l'automobile vince sempre

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13 minuti fa, bik scrive:

Per me il discorso dei guadagni dei bar e ristoranti è molto di parte.

 

Se lavori in smart, ok che puoi fare tutto in casa, ma, solitamente, vai a acquistare e consumare nei negozi e locali della tua zona.

E questo evita che questi esercizi, che hanno un fatturato decisamente minore di un pari esercizio nella zona metropolitana, vadano in crisi.

 

La differenza pratica è che, in smart-working, evito di mettermi inutilmente in viaggio, e faccio colazione al bar vicino a casa, spendendo 2.5€ per un capuccino ed una pasta, invece che almeno 1€ in più in un bar di città.

E la spesa, invece che farla in un ipermercato, la faccio in un negozio più piccolo, spendendo qualcosa di più, non tanto se penso al carburante dell'auto, ma guadagnandoci in praticità e tempo.

 

https://www.ilsole24ore.com/art/il-lato-oscuro-smart-working-trasporti-mense-e-servizi-uffici-ko-ADTNwNl

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7 minuti fa, A.Masera scrive:

 

Per bar e ristoranti ho risposto prima, sostanzialmente sposti gli acquisti da un posto all'altro, e, a mio parere, è una cosa positiva.

Per quello che menziona l'articolo:

- Trasporti locali - con lo smart-working intensivo ne risentirebbero sicuramente, ma l'impatto sarebbe da valutare, visto che già tra i giorni di scuola e i restanti il flusso è diverso, e lo dico da utilizzatore.

- Mense: Se invece che mangiare ad una mensa aziendale o comunitaria si va in un ristorante in zona, o si prende il cibo ad una rosticceria della zona, non lo vedo come qualcosa di negativo.

- Immobili: Decidiamoci, vogliamo evitare la cementificazione e nuovi edifici oppure vogliamo farli? Io opto per la prima, secondo me ci sono zone cittadine e non ipercementificate.

- Imprese di pulizia: Da valutare, post Covid c'è stato un incremento, rispetto allo standard, se stabilizziamo una parte di Smart-working in sua assenza ce ne sarà una parte non necessaria, ma, credo, che sia poca cosa.

 

La vera domanda è: Vogliamo continuare lo stesso stile di vita paventando uno pseudo-ecologismo o vogliamo realmente cambiare?

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Diciamo che la valutazione è da fare tra città/città o città/Hinterland o su due Comuni diversi.

Esempio mio e di mia moglie.

Esempio 1
Io 9 km tutti in città; quando devo andare in sede apro google maps e questa mediamente la situazione:
35 min bici (pratico ciclismo e nel mio caso ci vado a nozze)
45 auto
49 mezzi (tre cambi)
Scelgo praticamente sempre mezzi e se non fa caldo bici (camicia e attività fisica non vanno molto d'accordo).
Ci metto tanto, ma non mi stresso nel traffico, nel cercare parcheggio (a pagamento) e mi leggo un bel libro nel tragitto.

Esempio 2
Mia moglie lavora in un'area industriale, da Milano va verso altro Comune, esiste solo un autobus autostradale che ti porta alla stazione della metro.
Tra l'altro la sera, visto il contesto per una donna non è il massimo vagare per capannoni verso l'autostrada a piedi, quindi va sempre in Automobile.

Questo quindi per confermare che la scelta del mezzo di trasporto, deve essere un insieme di fattori che ti consentano sì rapidità e comodità, ma anche qualità.



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