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Mesi fa...


ACS

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rumors danno h3g MOOOOOLTO interessata all'acquisto ANCHE con i debiti..chiaramente ciò ne aumenterebbe il capitale in maniera esorbitante (visto che i conti sono fatti sulle sim vendute e non quelle realmente utilizzate) e la possibile rivendibilità futura nonché la predominanza nel settore 3g in italia..tim e vodafone hanno a grandi linee il 45/45, 3 si tiene un buon 7/8 (se non di più) ed il resto è fuffowind..così passerebbe ad avere oltre il 50 SICURO sul piatto, nonché ripetitori a fuoco, nonché alcun accordo per il roaming nazionale quando il 3g non prende..

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Mi avete fatto venire fino a quassù e mi avete detto...mi avete detto che mi compravate una bomba...arriverò tardi per il pranzo e mia mamma...ahhh...ahhh..e non mi farà mangiare per punizione..aaaaaah che vigliacchi.........nessuno ha una cioccolata??? un croccante???

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I più attivi nella discussione

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Ah, la golden share è una fuffa.

T'avrei capito se m'avessi detto che l'Europa non ne vuol sentir parlare, ma non che è una fuffa.

Guarda che il polverone mediatico teso a mettere alle corde il mortadella l'avete sollevato voi.

E vi siete già cagati sotto visto che non appena avete sentito che il mortadella avrebbe riferito non solo alla Camera ma anche al Senato vi siete spaventati perchè avete capito che state rischiando di darvi cn la zappa sui piedi e che il mortadella ha forse le carte giuste in mano.

Come spieghi che vi siete affrettati a seppellire quel che Gentiloni aveva da dire ieri?

lascia stare l'europa, è una fuffa xkè chi ha gestito il contratto di Golden Share e chi avrebbe dovuto controllarne l'applicazione nel corso degli anni ha progressivamente desistito a fronte di... fai tu, non farmelo dire così spudoratamente!!

Per il resto, guarda, ho già cambiato i pannoloni 4/5 volte... :D:D:D:D:D:D

...intanto la camera aveva votato x un'udienza ieri mentre lui se n'è guardato bene, rimandando unilateralmente alla prox settimana x poter studiare la difesa... E poi cmq cosa va a riferire?? menzogne?? gli atti a disposizione di chiunque voglia indagare parlano molto chiaro riguardo al suo coinvolgimento e soprattutto alla conoscenza dell'affaire in essere.

Intanto lui continua a negare e dimissiona un poveraccio che ha fatto puramente da passacarte tra Passera e MTP. Il tutto stampato su carta intestata della presidenza del consiglio, giusto xkè era quella che rimaneva nella stampante portatile che il poveraccio aveva a casa, mica perchè erano documenti ufficiali, noooo...

Certo che anche tu quando ti ci metti impari in fretta, però guarda che lo stridìo sugli specchi è veramente fastidioso...

Il polverone mediatico su TUTTO il sistema è partito da Repubblica mesi fa, e chiaramente la gran cassa è funzionale a chi sta all'opposizione che giustamente la cavalca, o forse è lecito solo x gli organi di propaganda di sx poter sbertucciare gli interessi privati in atti pubblici di chi ci dovrebbe governare???

Mi pare un Circo Barnum... ma quello che + mi fa girare le scatole è che manco davanti all'evidenza!!! :roll::x:?: :?:shock: robbb de' mattt

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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Huè Ax! Poi se riuscite a spezzare il kulo al mortadella non è che mi metto a piangere eh!

Che a me tutto sto magna magna generalizzato che porta una miniera d'oro come Telecom a dichiarare 41 miliardi di buco non è che mi suona a genio!

Tanto poi abbiamo sempre il nostro asso nella manica. L'altra volta gli toccò sacrificarsi per colpa di Fausto; vorrà dire che questa volta gli toccherà immolarsi per colpa di Telecom.

Solo che se l'altra volta lo mandammo per mare in barca a vela per qualche annetto, questa volta, se ci proverà, potrà anche governare di nuovo, magari con l'aiuto di Pierferdy come da accordi intercorsi, ma poi ce l'inkuleremo vita natural durante.

Vedremo.

Intanto.... quello che avverrà tra l'erba alta non posso dirlo per intero, ma lo spettacolo sarà avvincente e la suspence ci sarà davvero. Dico solo che sul più bello dello spiacevole cupodramma piangerà qualcuno come un vitello e negli intervalli griderà "mamma!".

(Attenti al Gorilla, F. De Andrè).

Ma che dici! Siamo seri!

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...non ho mai visto un atto di governo così rapido nella reazione agli eventi... la sento solo io la puzza tremenda di un paio di camere piene di vecchi tromboni che se la stanno facendo nelle mutande? :?

Dal Corriere:

Intercettazioni, il decreto legge. Sanzioni per la stampa

Cinquanta centesimi a copia per chi pubblica

Amato: le intercettazioni illegali non potranno essere utilizzate ai fini processuali e vanno distrutte. L'inchiesta di Milano prosegue.

ROMA - «Le intercettazioni illegali non potranno essere utilizzate ai fini processuali e vanno distrutte». Lo prevede il decreto legge approvato venerdì dal Consiglio dei Ministri. Lo rende noto il ministro dell'Interno Giuliano Amato. «Sarà reato - afferma Amato - anche detenere le intercettazioni illegali».

NON SONO PROVA -  Le informazioni contenute in intercetazioni illegali non possono costituire in nessun caso una prova da utilizare nei processi. Lo ha spiegato il ministro dell'Interno Giuliano Amato nell'illustrare i quattro articoli del decreto legge.

LE SANZIONI - Per quanto riguarda la pubblicazione di intercettazioni illegali «sarà competente il giudice civile. Noi - spiega Amato - puniamo penalmente la detenzione». Per l'editore ed il direttore o il vicedirettore in solido è prevista «una sanzione di 50 centesimi per ogni copia stampata ovvero da 50mila ad un milione di euro per diffisione tv, radio o telematica. In ogni caso la sanzione non potrà essere inferiore a 20mila euro, anche se il giornale stampa 15 copie».

Le sanzioni civili non riguardano i redattori. «Del giornalista che le scrive - ha spiegato il ministro dell'Interno Giuliano Amato - il decreto non parla. Io mi auguro che nessuno le scriva». In ogni caso, ha aggiunto il titolare del Viminale, «non è in gioco la libertà di informazione, ma la circolazione di materiale illecito». Resta il dubbio per quanto riguarda la detenzione di intercettazioni illegali, punita dal decreto legge con il carcere da 6 mesi a 4 anni.

L'INCHIESTA DI MILANO PROSEGUE - Il decreto di legge approvato dal Consiglio dei ministri non avrà conseguenze sull' inchiesta della procura di Milano, ha precisato Amato. I dossier, ha spiegato, «sono corpo di reato e chiunque li detenga li deve distruggere, ma da questo non nascerà alcun problema per il giudice, ma solo per chi ha masterizzato il file». Il corpo di reato, ha aggiunto, «ce l' ha il giudice, che ha obblighi processuali. Quando avrà utilizzato i dossier ai fini del suo procedimento, deciderà lui. Al giudice può anche bastare avere l' elenco dei nominativi intercettati e 'dossierati', perchè in ogni caso questo è un illecito».

22 settembre 2006

E ancora!

Via libera del Cdm al testo: saranno distrutti i dossier illegali

Prodi: «Fermare l'ondata di ricatti»

Il premier: «Intercettazioni, c'è accordo con la Cdl. Bisogna impedire che il marcio dilaghi»

(!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!) NdR

ROMA - È composto da cinque articoli e 9 commi il decreto legge sulle intercettazioni telefoniche (la scheda/il testo) che, nelle intenzioni di Romano Prodi, dovrà fermare «l'ondata di ricatti» e impedire che «il marcio dilaghi». Il Consiglio dei ministri lo ha varato sull'onda dello scandalo Telecom. Il testo governativo prevede che le «intercettazioni illegali non potranno essere utilizzate ai fini processuali e vanno distrutte».

IL DECRETO - Partecipando a Vasto alla festa dell'Italia dei Valori, Prodi parla di un'intesa raggiunta con la Cdl sul provvedimento e spiega che ci sono stati contatti «con i leader dell'opposizione». Ipotesi confermata dal ministro della Giustizia Mastella che a sua volta riferisce di contatti con il Csm, nella persona del vicepresidente Nicola Mancino. «Vogliamo che non parta quest'ondata di ricatti - aggiunge Prodi - perché allora l'attentato alla democrazia sarebbe ancora più forte e ancora più grave». Il presidente del Consiglio apre anche alla richiesta della Cdl di istituire una commissione d'inchiesta ad hoc, «purché - è la sua condizione - sia rapida».

L'ATTACCO ALL'AUTORITA' PER LA PRIVACY - Una «violazione dl diritto impressionante» così Prodi definisce il caso della rete illegale parallela all'azienda telefonica. «Quella che stamattina veniva adombrata da alcuni giornali, con liste dei nomi, è un industria parallela, una cosa di dimensioni enormi». «Mi chiedo - attacca Prodi - cosa abbia fatto l'Autorità per la privacy, o altre autorità del genere, e quali limiti gli siano stati imposti».

BERLUSCONI E LA VENDITA DI TIM - Rendere pubbliche le reti? «In Italia sarebbe complicato, anche se in altri Paesi succede. Ci sarebbe un problema tra controllore e controllati - osserva Prodi - Non ho mai preso in considerazione questa soluzione. Questo tipo di soluzione ha una sua logica, ma sarebbe complesso e difficile metterla in pratica», spiega il premier. Che spiega di non aver mai letto il «piano Rovati, nemmeno in Cina, anche perché avevo altro da fare»». «Per questo non posso dire nulla», aggiunge. Un interesse di Silvio Berlusconi su Tim? «Non c'è il problema Berlusconi o Bianchi o Rossi. È un problema di conflitto d'interessi, se non c'è il conflitto d'interessi...», puntualizza Prodi. Che torna poi sulla sua tormentata decisione di riferire alle Camere. «Non mi tiro mai indietro sulla sacralità del Parlamento» continua Prodi, precisando che la sua risposta "ma siamo matti" era riferita «ad una richiesta dei giornalisti per spiegare il piano Rovati», cosa che è «al di fuori del governo».

ULTIMATUM AGLI ALLEATI - Nell'intervento di Prodi da Vasto c'è spazio anche per una digressione sugli alleati. Non tra le più tenere, va detto. «Io sono convinto che se non ce la faccio vado a casa, ma sono anche convinto che non vado mica a casa da solo».

22 settembre 2006

Provo un senso di vergogna infinito... ormai non hanno nemmeno più la "decenza" di tenere un velo di apparenza di fronte alle porcate... :evil:

There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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...non ho mai visto un atto di governo così rapido nella reazione agli eventi... la sento solo io la puzza tremenda di un paio di camere piene di vecchi tromboni che se la stanno facendo nelle mutande? :?

ROMA - È composto da cinque articoli e 9 commi il decreto legge sulle intercettazioni telefoniche (la scheda/il testo) che, nelle intenzioni di Romano Prodi, dovrà fermare «l'ondata di ricatti» e impedire che «il marcio dilaghi». Il Consiglio dei ministri lo ha varato sull'onda dello scandalo Telecom. Il testo governativo prevede che le «intercettazioni illegali non potranno essere utilizzate ai fini processuali e vanno distrutte».

IL DECRETO - Partecipando a Vasto alla festa dell'Italia dei Valori, Prodi parla di un'intesa raggiunta con la Cdl sul provvedimento e spiega che ci sono stati contatti «con i leader dell'opposizione». Ipotesi confermata dal ministro della Giustizia Mastella che a sua volta riferisce di contatti con il Csm, nella persona del vicepresidente Nicola Mancino. «Vogliamo che non parta quest'ondata di ricatti - aggiunge Prodi - perché allora l'attentato alla democrazia sarebbe ancora più forte e ancora più grave». Il presidente del Consiglio apre anche alla richiesta della Cdl di istituire una commissione d'inchiesta ad hoc, «purché - è la sua condizione - sia rapida».

Provo un senso di vergogna infinito... ormai non hanno nemmeno più la "decenza" di tenere un velo di apparenza di fronte alle porcate... :evil:

Alfa Romeo Giulietta 2.0 JTDm-2 150 Distinctive

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ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahhaaaaaaa

Sembra una nursery da quanti pannolini pieni di merda... che bello vedere tante illusioni italiote disattese, vero copco???

Meg, come volevasi dimostrare siete in una "bote de fero"!!! ;) e mo chi vi tocca +, le intercettazioni di calciopoli sono TUTTE illegali secondo questo decreto, visto che non sono state ordinate dalla magistratura in primis ma sono indagini partite da segnalazioni venute "push", nonostante quel che si crede in giro.

IPSE DIXIT TEMPORIBUS ILLIS

Un tizio tanti anni fa, uno che poi è diventato abbastanza famoso, pare abbia detto "...beati gli ultimi perchè saranno i primi..." ...già, forse saranno gli ultimi a capire i primi a scappare??? :D:D:D:D:D:D:D:D

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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...scrissi a proposito dellaffaire intercettazioni telefoniche (non calcio, almeno non principalmente, ma tutta la storia...) ed anticipai un po' di cosette: oggi, la magistratura porta a galla le stesse cose, IDENTICHE!!

Il CDA di pirelli/TI ed il big boss chiaramente non solo era al corrente ma era addirittura il mandante di tutto.: oggi gli arresti vari, tra cui il capo dei servizi di sicurezza di TI e Pirelli, il quale è anche il responsabile della sicurezza personale di Afef, e amico personale di MTP.

Alcuni anche sul foro mi diedero del visionario, ora si stanno puntualmente avverando le mie visioni... se volete vi dico i numeri del superenalotto!!! ;):?:shock::shock: 8)

Se la magistratura sarà lasciata lavorare e scaverà con la stessa perizia e zelo che ha fatto con Banana negli ultimi 15 anni, beh si scopriranno tante belle cosette, tipo che ci sono migliaia di files di intercettazioni che sono state cancellate.

E molti altri sono spariti in qualche caveau, per poter comprare il silenzio di gente molto in alto, politicamente parlando, che infatti oggi parlano molto poco della cosa... a dx come a sx!!

Oggi ho finalmente avuto l'opportunità di fare 4 kiakkere con le mie fonti, una delle quali è la persona che sta trattando l'affaire TI-TIM x conto di una merchant bank di primo piano.

Certe cose non si possono dire, x etica professionale e per altri motivi facilmente comprensibili, però annuiva alle mie domande x farmi capire se dicevo cose corrette.

Una cosa precisa però me l'ha detta: RP sta spudoratamente mentendo sulla cosa, quando specialmente dice che non sapeva nulla. Ci sono i documenti che provano che RP sapeva tutto fin dall'inizio, e d'altronde MTP l'ha anche dichiarato che è tutto agli atti e se x caso la magistratura volesse dare un'okkio....

Anche il documento che è stato pubblicato dal Sole24ore, quello di Rovati, è parte del materiale su cui lavorano, e lui dice che quello non è certo farina del sacco di rovati, ma di una banca. Su carta intestata della presidenza del consiglio!!!

GR da sempre è vicinissimo a baffino ed allo stesso tempo è amico intimo di MTP, per il quale ha svolto vari lavoretti di ogni tipologia... tutta la faccenda puzza lontano un miglio di imboscata politica ai danni di RP!! è stato nominato come "quasi prestanome", compagno di merende della combriccola del picnic... chiaramente MTP è ancora saldamente al comando della nave strategicamente.

Ero anche visionario quando dicevo che calciopoli è stata tutta pilotata?? fermo restando, chiaramente, le indiscutibili responsabilità di chi è stato condannato... ma quanti altri hanno responsabilità uguali e non sono neanche stati tirati in ballo solo perchè....

Ma tanto ora l'onestà è dilagante, il governo è cambiato, il calcio è stato ripulito, i regimi sono stati sconfitti, le entrate fiscali sono aumentate magicamente, tutti gli evasori sono diventati virtuosi, i nostri soldati si occupano solo di dirigere il traffico ad Aviano...

Minchiacheriddere...

mi ricordo che già da parecchio tempo lo avevi detto, e l'hai riconfermato qualche settimana fa con questo messaggio, criptato in base alle nuove disposizioni del forum

se è x quello lo sapevo anche prima, e so anche ben altre cose... magari su gente che vuole imparare a volare ma non ha le ali etc etc...

Vedremo ora dove chi comprerà i files... con o senza fili!!

Intanto il futuro ex gommista (perchè anche quella sta x essere ceduta) ha fatto un piacere al petroliere scemo ed ad altri personaggi oggi sotto i riflettori, facendo sparire una signora quantità di files su cui non sapremo mai cosa ci fosse...

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Montezemolo attacca Prodi: «Un’ingerenza desolante»

«Registrare ancora negli anni 2000 una invadenza del pubblico in economia, che speravamo di esserci lasciati alle spalle, è certamente desolante». Venerdì 22 settembre 2006, mancano pochi minuti alle 11. Il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, apre il convegno del Centro studi di Viale dell'Astronomia nel quale proporrà un nuovo patto per il rilancio del sistema-Paese con il consueto affondo contro lo statalismo strisciante in materia economica. Si tratta di uno dei cavalli di battaglia del leader degli imprenditori. Apparentemente non ci sarebbe nulla di nuovo. Se non fosse per un inciso nel suo discorso. Montezemolo è abituato a parlare a braccio e nel testo, che funge da canovaccio, inserisce spesso le proprie personali sottolineature. «I segnali degli ultimi giorni che riguardano un'impresa italiana devono far riflettere». Poche parole ma significative.

A Luca Cordero di Montezemolo le interferenze del presidente del Consiglio, Romano Prodi, e del suo braccio destro Angelo Rovati nel progetto di scissione del gruppo Telecom Italia non sono proprio andate giù. Le dimissioni di Marco Tronchetti Provera, imprenditore che in passato è stato animatore delle iniziative confindustriali, sono il segnale di un attacco verso l'autonomia delle aziende italiane. Un attacco che va respinto in ogni modo.

«L'idea che a qualche parziale passo indietro dello Stato abbia corrisposto un allargarsi a macchia d'olio di quello che abbiamo chiamato il neo statalismo municipale è ancora più preoccupante. Troppo spesso ci pare di combattere contro un'Idra a tre teste». Il presidente di Confindustria non usa mezzi termini: il piano-Rovati che prevedeva il coinvolgimento della Cassa Depositi e Prestiti come azionista di riferimento della rete fissa di Telecom è un abominio. E rappresenta un'ulteriore invasione di campo nel libero mercato dove le imprese italiane devono tener testa non solo alla competizione internazionale, ma anche alle varie Iri regionali e comunali.

Da queste considerazioni si origina anche l'intervento del vicepresidente di Confindustria, Andrea Pininfarina, che sempre ieri ha manifestato il sostegno dell'intera confederazione a Marco Tronchetti Provera. «Pur non esprimendo un giudizio sull'azienda - ha detto - dico che conosco la persona, l'imprenditore, il vicepresidente di Confindustria e gli esprimiamo la nostra più sincera solidarietà». Pininfarina ha inoltre esternato «disappunto e dispiacere per lo scontro tra le principali istituzioni del Paese: è sempre una di quelle situazioni in cui a perderci è l'Italia».

Insomma, Confindustria fa quadrato attorno al presidente di Pirelli. Non è un mistero che nel corso della missione italiana in Cina, Montezemolo sia rimasto spiacevolmente sorpreso dalle improvvide esternazioni di Prodi tanto da pretendere chiarimenti in privato. E, pur auspicando un futuro italiano per Tim, il presidente Fiat aveva elogiato la capacità di Telecom «di attrarre contenuti da parte di uno dei gruppi più prestigiosi» come la NewsCorp di Rupert Murdoch. E non è un mistero che Montezemolo lunedì scorso abbia concesso un'intervista al Corriere della Sera per denunciare «il pericolo di un tentativo dirigistico all'interno della maggioranza» e per mettere in evidenza che sui destini di Telecom ci sarebbe stato bisogno «di silenzio e di sobrietà» da parte di Palazzo Chigi. Non è un mistero, infine, che il «patto per la produttività» rilanciato ieri da Confindustria abbia come scopo quello di orientare le politiche economiche del governo in una direzione più liberista. Prodi, quindi, è avvertito

Il Giornale

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