TORINO, 14 maggio (Reuters)

Sergio Marchionne dovrebbe rimanere a capo della Fiat ancora a lungo, anche oltre il 2010.

"'Penso che Marchionne rimarra' con noi" anche oltre il 2010, ha detto oggi il presidente Ifil, Gianluigi Gabetti, nella conferenza stampa dopo l'assemblea dei soci.

Marchionne restera' "perche' ha fiducia nella Fiat - ha aggiunto Gabetti- ha cominciato un' impresa e non e' il tipo che la lascia a meta'. Inoltre sa di avere un cda compatto e coeso e un azionariato che lo ha sempre sostenuto. Oggi non ha bisogno di quel sostegno ma penso che gli sara' sempre di conforto", ha continuato il presidente della holding che detiene il pacchetto di controllo di Fiat.

Quanto alle ipotesi che il presidente Fiat, Luca Cordero di Montezemolo, si lanci nella politica e lascia l'azienda, Gabetti ha detto che "non sempre le cose che si leggono sui giornali si avverano. Montezemolo non ci ha manifestato nulla. Il cda Fiat e' in carica fino al 2009".

Gabetti ha anche confermato la fase di graduale passaggio generazionale in corso.

"Domani (con l'assemblea Ifi presieduta per la prima volta da John Elkann) ci sara' un altro segno in questa direzione. E quando ci saranno le condizioni compiro' altri passi che sono convinto avverranno nelle migliori condizioni".

A questo proposito John Elkann, che e' anche vicepresidente Fiat, ha detto che l'impegno nelle holding lo assorbira' sempre di piu. "Dal 2006 sono sempre piu coinvolto nelle holding (Ifi e Ifil) e mi preparo ad esserlo sempre di piu, in modo cadenzato e con grande intensita'".

Come con il passaggio della presidenza dal fondatore all'Avvocato, anche questa volta in Ifi si salta una generazione. "Speriamo che sia un segnale positivo e di incoraggiamento, dove si premia la felice combinazione di eta' e di talento", ha aggiunto Gabetti.

ormai il futuro presidente del gruppo (questione di tempo) è john elkann.

qualcuno sa che fine ha fatto Andrea Agnelli?

Per l'impressione personale che ne ho io, Marchinne è decisamente uno spirito libero. Penso che se ne andrà da Fiat solo (e non appena) sentirà di non essere messo più nelle condizioni di poter "fare" o quando sentirà che il suo apporto non è più necessario all'evoluzione del gruppo.