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Suzuki SX4 Fuel Cell Concept (Foto Ufficiali)

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Suzuki SX4 Fuel Cell

Energia "condensata"... a emissioni zero

L’idrogeno sembra una strada per ora poco praticabile e ancora lontana dalla fattibilità, ma Suzuki ci crede e ci lavora sin dal 2001 con il partner storico General Motors che, tra le altre cose, possiede il 3% delle azioni della Casa di Hammamatsum (il 20% fino a marzo 2006). Lo dimostrano i vari veicoli che Suzuki ha già sperimentato in Giappone dal 2003 (MR Wagon-FCV, Wagon R-FCV e MR Wagon-FCV) e la SX4-FCV (Fuel Cell Vehicle) presentata per la prima volta in occasione del G8 tenutosi a Hokkaido lo scorso luglio, mostrato al recente Mondial de l’Automobile di Parigi e per il quale ha ottenuto l’approvazione del Ministero dei Trasporti per avviare la sperimentazione sulle strade giapponesi.

La SX4-FCV sembra una normale SX4 (praticamente gemella della Fiat Sedici), ma non è né il solito crossover compatto né il solito esperimento di vettura a idrogeno perché, insieme alle batterie al litio, ha dei condensatori, ovvero, in scala molto maggiore, dei componenti presenti in ogni apparecchio elettronico che hanno la capacità di mantenere al proprio interno una certa quantità di energia per un determinato tempo. A differenza delle batterie, questa energia è immagazzinata e restituita in maniera molto più veloce: i condensatori sono dunque ideali per fungere da serbatoi “pret-a-porter” con lo scopo di recuperare l’energia in frenata e metterla immediatamente sotto il piede del guidatore quando occorre recuperare velocità o ripartire. Un principio fatto proprio anche dalla Pininfarina B° elettrica.

In questo modo si affatica di meno la batteria al litio, che funge comunque da serbatoio principale di energia elettrica, e si dà eventualmente il tempo alla cella a combustibile di produrre il massimo dell’energia che bruciando l’idrogeno ed emettendo solo vapore acqueo. Sulla SX4-FCV il prezioso combustibile è stivato in serbatoi a 700 bar e la cella a combustibile ha una potenza massima di 80 kW, in eccesso per il motore elettrico che eroga 68 kW (92 CV) e, secondo la Casa, è sufficiente per spingere il suo crossover fino a 150 km/h e garantirgli un’autonomia di 250 km. Tutto a emissioni zero. Resta sempre il punto interrogativo su come produrre, immagazzinare e distribuire l’idrogeno e farlo in modo altrettanto pulito, sicuro ed economico.

Autore: Nicola Desiderio

da OmniAuto.it

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