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F1' date=' la rivoluzione è contro i team[/size']

Ma serve a nascondere un regolamento flop

di Giorgio Terruzzi

Fa molta polvere Max Mosley, presidente della federazione. Polvere d'oro ad esempio, con questa idea delle medaglie messa in piazza per far discutere di minutaglia mentre le mosse vere sono altre, più fini e nascoste. Perché la questione medaglie è poca cosa rispetto all'intenzione di spaccare il fronte dei costruttori, scopo gestione meno condizionata del potere e dei soldi connessi ai Gran Premi.

Il budget plafonato come condizione allo sviluppo tecnico, ad esempio, pare un vero colpo di mano. Un'invasione di campo del presidente e di Ecclestone sperando che una decisione del genere porti il caos nella neonata Fota, l'associazione dei protagonisti presieduta da Montezemolo. Il tutto mentre esistono ombre enormi sul regolamento attuale, come dimostrano gli exploit della Brawn ma anche di Toyota e Williams, vale a dire vetture progettate in una zona d'ombra del regolamento stesso che probabilmente produrrà sospetti e reclami sin dalla prima gara del 2009.

A breve avremo una replica da parte della stessa Fota e c'è già chi ipotizza una clamorosa rottura visto che il Mondiale lo fanno le squadre in pista e non i presidenti federali. Ma è qui che si gioca una partita decisiva.

I costruttori sbandierano coesione da mesi. Beh, vedremo se questa coesione esiste davvero o se, al solito, avremo a che fare con accordi sotto banco e diserzioni a vantaggio di Mosley e di questi golpe attivati alla vigilia di una stagione delicatissima e tutt'altro che in linea con le emergenze di uno sport costosissimo. Le medaglie? Vedremo a chi darle, prima di darle ai piloti.

18 marzo 2009

da www.sportmediaset.it

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Immaginiamo che la prima guida di un team sia al comando del GP, con i 2 piloti del team avversario subito dietro con la primi guida di questo team che fatica a seguire il ritmo dei 2 davanti a lui, cosa decide il team manager, dice alla seconda guida di tamponare il primo per far si che la sua prima uida finisca primo... :D:D:D

FIAT : Fabbrica Italiana Alta Tecnologia

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Bernie e la rivoluzione

"Piacerà ai più forti"

Il patron della F.1 Ecclestone approva la modifica varata dalla Fia' date=' che per il titolo premierà il pilota che ha vinto più GP: "E' un buon inizio, la forza del pilota avrà la meglio sulle strategie. E chi corre sempre per arrivare primo sarà contento". Anche Briatore approva[/size']

LONDRA, 19 marzo 2009 - "È una sorta di modifica alla mia idea delle medaglie, ma è un buon inizio". Il patron della F.1, Bernie Ecclestone, intervistato dalla BBC, promuove il nuovo sistema adottato dal Consiglio mondiale della Fia per l'assegnazione del titolo mondiale. Fermo restando l'attuale sistema dei punteggi, con 10 punti al vincitore, 8 al secondo, 6 al terzo, 5 al quarto e così via fino all'ottavo posto, diventerà campione del mondo il pilota che ha vinto più gare.

IDEA GIUSTA - "Così chi è secondo dovrà provare a vincere piuttosto che pensare che, arrivando primo, otterrebbe solo due punti in più. I piloti hanno bisogno di un incentivo. Prima se tu eri al comando e io secondo, pensavo che sarebbe stato rischioso sorpassare e non mi sarei preoccupato di farlo". Secondo Ecclestone, insomma, i GP saranno più veri e questo "farà bene ai tifosi e allo sport". Eppure i team non sembrano entusiasti del nuovo sistema. "Ma i piloti che sanno di correre per vincere sono abbastanza contenti - ribatte - mentre a quelli che non corrono per vincere non importa. Insomma, questa modifica piacerà ai piloti più forti".

BRIATORE CONDIVIDE - "Non ho problemi con il nuovo sistema di classifica, per un pilota sarà una motivazione in più per spingerlo a dare il massimo. I sorpassi e le vittorie in fondo sono tutto in F.1 e penso che stiamo andando nella direzione giusta". Anche Flavio Briatore condivide l'opinione di Ecclestone. Il manager italiano, invece, è meno concorde sull'introduzione del budget di 33 milioni di euro a partire dal 2010: "La F.1 ha bisogno di monoposto uguali e regole identiche per tutti, poi si può discutere del budget. La crisi finanziaria preoccupa tutti, noi dobbiamo rendere questo sport ancora più efficiente".

da La Gazzetta dello Sport: foto e video di calcio, formula 1, ciclismo, motomondiale

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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invece sul sito Repubblica.it il 45% è d'accordo mentre il 52% è contrario...

Ci sono 241 persone (3%) che hanno risposto "Non so", alla domanda "Siete d'accordo ?". Mi chiedo sempre perché ci deve essere un'opzione così nei sondaggi. Se non so se essere d'accordo, non voto... :lol: (stiamo parlando di un sondaggio, non di una votazione politica, prima che qualcuno mi esca quest'argomento).

Per chi "sa di non essere d'accordo" circola una petizione elettronica :lol:

Ma mi rifiuto di dare il link, queste petizioni elettroniche mi hanno sempre fatto discretamente sorridere. ;)

Per quanto riguarda il punteggio in se stesso, concordo con l'analisi di Terruzzi : questa è un'altra mossa per dividere il fronte dei costruttori.

L'anno scorso, BMW e Kubica si sono mantenuti in lizza per il titolo fino alla penultima gara, grazie a ottimi piazzamenti tutta la stagione. Con questo sistema, è finito tutto. Tutti i piazziamenti dal 2° all'ottavo sono molto svalorizzati. Più che valorizzare il primo posto, hanno tirato in basso tutti gli altri posti. Ok, così tutti punteranno alla vittoria, ma pochi lo potranno nei fatti.

Anche se non sono propriamente medaglie, il concetto si avvicina molto. Vince chi ha più medaglie d'oro, vince chi ha più vittorie. Anzi, ha vinto Ecclestone, un'altra volta. :?;)

Però, con tutte le novità introdotte quest'anno, si profila un campionato atipico. Interessante ? Si vedrà.

Il fatto di uscire dall'immobilismo degli ultimi anni è già una mezza rivoluzione per la F1, e m'incuriosice molto. Peccato che le modifiche siano molto contestabili.

E il peggio deve ancora arrivare :D

Montezemolo non ci sta

"Delusi da nuove regole Fia"

Il presidente della Ferrari e dei Team di F1 disapprova le modifiche al regolamento tecnico in vigore dal 2010. "Decisioni unilaterali, stravolgono l'essenza dello sport automobilistico"

MARANELLO (MO) - Montezemolo non ci sta. In merito alle decisioni prese dal Consiglio Mondiale della Fia, sulle innovazioni regolamentari al campionato mondiale di F1, la Fota "desidera esprimere delusione e preoccupazione per quanto stabilito in maniera unilaterale". Così si è espresso in una dichiarazione il presidente della Ferrari, nonché dell'Associazione dei team di Formula 1.

"Il nuovo quadro regolamentare definito dalla Fia a partire dal 2010 rischia di stravolgere la vera essenza della Formula 1 e i principi che lo rendono uno degli sport più popolari e più attraenti", ha aggiunto la Fota.

"Visti i tempi e le modalità con cui queste modifiche sono state decise - prosegue la dichiarazione - riteniamo necessario esaminare attentamente la nuova situazione e fare di tutto per mantenere, in momenti così difficili, un quadro regolamentare stabile senza continui stravolgimenti che creano solamente sconcerto e confusione nelle case automobilistiche, nei team, nel pubblico e negli sponsor".

A destare perplessità, non sono le modifiche al sistema di punteggio e di assegnazione del titolo, in vigore da quest'anno, ma il "pacchetto" di novità regolamentari tecniche approvato per il 2010. In particolare, l'idea di assicurare ai team che riusciranno a contenere le proprie spese entro i 30 milioni di sterline (circa 32 milioni di euro), soglia "modica", per gli standard attuali della Formula 1 una totale libertà di azione in campi come quello dello sviluppo aerodinamico e del motore, vincolando le squadre più "sprecone".

Repubblica.it

Montezemolo non ci sta "Delusi da nuove regole Fia" - Sport - Tennis - Repubblica.it

:b1

"But before the most charismatic car maker of them all finally went, they left us with a final reminder of what they can do, when they try" (Jeremy Clarkson, Top Gear)

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