Logica funzionamento accelleratore

Mi stavo chiedento quali siano le logiche che sottointendono l' inferfaccia uomo motore , nel dettaglio l' accelleratore. Oggi credo che sui motori benzina la logica sia quella di comandare proporzionalmente alla pressione (ovviamente con l' elettronica di mezzo che arrotonda certi transitori) dell' accellaratore la valvola a farfalla. In questo modo si crea una certa proporzionalita tra angolo di pressione e numero di giri "voluto" (alla fine del transitorio per passare dallo stato attuale a quello desiderato) , con il cambio che in base al proprio rapporto traduce il tutto nella velocita desiderata. Guidando quindi premiamo l' accelleratore di un certo angolo fino ad avere la sensazione che la velocità cambi , quindi scaliamo di marcia per trovare il regime di crociera adatto alla velocità voluta.

Ma , e qui viene la mia domanda: come funzionano i cambi automatici robotizzati ? come fanno a stabilire che il mio portare il motore a 4500 giri significa ad esempio mantenere quella velocita senza ulteriore necessità di cambio rapporto ? c'è forse una logica che tende a privilegiare una certa linearità tra angolo di pressione e velocità finale ?

e poi ancora mi chiedevo , che logiche adotteranno con i motori elettrici ? visto che hanno coppia quasi istantanea e piatta sara difficile abituarsi al modo in cui la macchina reagirà , molti transitori saranno diversi da come li abbiamo interpreati nei 20 anni passati guidando motori termici